I DATI DI MAGGIO
Male la produzione industriale tedesca, giù AUTOMOTIVE e costruzioni
Stato di salute precario dell’industria delle principali economie europee, debolezza anche per la Francia. In Germania flessione del 2,5% congiunturale e del 6,7% tendenziale (contro il 3,7% di aprile). Il governo ha varato un piano per dare impulso alla crescita.
IN SINTESI
Crolla la produzione industriale tedesca ma neanche quella delle principali economie europee sta troppo bene. In attesa del dato italiano, in arrivo dopodomani, gli ultimi dati relativi al mese di maggio fotografano una generale situazione di debolezza se non di forte sofferenza, come nel caso, appunto, della Germania. Qui, a maggio, il calo della produzione industriale è stato infatti superiore alle attese. Su base mensile, la flessione è stata del 2,5%, dopo il lieve rialzo dello 0,1% di aprile. Su base tendenziale, il calo dell’industria tedesca è stato ancora più pesante , con un -6,7% contro il -3,7% di aprile. Il valore trimestrale marzo -maggio mostra un ristagno rispetto al precedente trimestre con una crescita nulla Il dato più negativo, soprattutto per le ripercussioni sugli altri comparti, è quello dell’automotive dove la produzione è scesa del 5,2%. La produzione, escluse le costruzioni e l’energia, e’ scesa del 2,9% su un mese, con cali significativi nelle apparecchiature elettriche (-7,2%), nelle macchine utensili (-5,9%), nei prodotti farmaceutici (-5,4%) e nei prodotti automobilistici, comprese le parti di veicoli (-5,2%). L’edilizia, che si era ripresa dopo un inverno mite, e’ crollata del 3,3% rispetto al mese precedente
Il piano di Scholz
Nella prospettiva di mesi ancora più pesanti per l’industria, con le inevitabili conseguenze sull’intera economia, il governo di Olaf Scholz ha presentato un piano di sostegno che dovrebbe portare a mezzo punto in più’ di crescita del Pil nel 2025. Il piano con quasi 50 misure a favore di famiglie e imprese consentirà’ di ottenere “un aumento della produzione economica di quasi 26 miliardi”, ha dichiarato il ministro dell’Economia Robert Habeck. Quest’anno, la stima di crescita indica un incremento dello 0,3%. Fondamentale poi l’accordo raggiunto sul bilancio federale 2025, che punta ad alleggerire burocrazia per imprese e cittadini, che prevede sgravi fiscali per i pensionati che lavorano e migliori opzioni di ammortamento per le imprese. I disoccupati di lunga durata con reddito minimo verranno incoraggiati a tornare al lavoro mentre l’ingresso di lavoratori stranieri qualificati sarà facilitato con tagli delle imposte per tre anni; si prevede un intervento per favorire i veicoli elettrici. Berlino stimava una crescita dell’1% nel 2025, che con questo piano salirebbe all’1,5% e all’1,6% su quattro anni, a condizione che sia adottato rapidamente dal Parlamento.
Male auto ed edilizia anche in Francia
In deciso calo, e anche in questo caso come per la Germania inaspettato, la produzione industriale francese. Dopo i lievi rialzi di aprile, si registra un calo del 2,1% rispetto al mese precedente e dello 0,4% su base a annua. Più amplia la flessione del comparto manifatturiero, qui il calo è stato del
2,7% rispetto al mese precedente e del 3,9% anno su anno. A calare molti settori con un particolare ribasso per la produzione automobilistica. Male le costruzioni che registrano un calo su base annua del 4,3%. Dalla Francia alla Spagna: sempre a maggio, la produzione industriale spagnola destagionalizzata e corretta per il calendario è diminuita dello 0,1% rispetto al mese precedente ed è aumentata dello 0,4% su base annua, secondo i dati dell’istituto statistico Ine. A maggio, la produzione grezza è aumentata dello 0,2% su base annua. Nell’aprile 2024, la produzione industriale rettificata è aumentata dello 0,2% su base mensile e dello 0,2% su base annua, mentre quella grezza è aumentata del 12,7% su base annua.
Red. Diac