LA GIORNATA

Via al Dl coesione, il TU rinnovabili slitta, Ance forma operai TUNISINI

  • La Camera ha definitivamente approvato il provvedimento che riforma la programmazione dei fondi europei e nazionali di coesione
  • Continua a essere rinviato da un mese il testo che dovrebbe semplificare il permitting per gli impianti di energie rinnovabili
  • In campo un progetto di Ance ed Elis per la formazione di 2mila lavoratori tunisini nel settore edile
  • Chicco Testa confermato alla presidenza di Assoambiente, alla guida per i prossimi due anni

03 Lug 2024

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Via libera definitivo della Camera alla conversione in legge del decreto sulla riforma della coesione, previsto dal Pnrr e fortemente voluto dal ministro Fitto. Nel decreto, oltre alla riprogrammazione complessiva dei fondi Ue e nazionale per la coesione con l’individuazione dei settori prioritari in cui le Regioni potranno investire, contiene 2,8 miliardi di bonus per creare lavoro, indirizzati in modo specifico a giovani, donne e alle imprese che investono nella Zona economica speciale unica del Mezzogiorno. Fondi anche per il metro di Milano.

Slitta ancora l’arrivo in Cdm del testo unico rinnovabili

Nuovo rinvio per il Testo Unico sulle rinnovabili per semplificare gli iter autorizzativi agli impianti eolici, fotovoltaici. Ancora una volta non è andato all’esame del Consiglio dei Ministri, nonostante gli annunci: il testo va ancora affinato e il governo ha comunque preferito aspettare l’approvazione del Dl agricoltura e l’emanazione del DM sulle aree idonee prima di aprire quest’altro capitolo.

Il Testo è atteso da oltre un anno ed è previsto dalla legge sulla concorrenza 2021 (legge 118/2022). Ovviamente si integrerà con il decreto sulle aree idonee, appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che conferisce ampi margini di manovra alle Regioni per individuare le zone di destinazione dei parchi green. Questa è stata anche la settimana dell’ok del Consiglio regionale della Sardegna alla moratoria di 18 mesi per i nuovi impianti, un altro segnale che i territori vogliono tenere a bada l’overbooking di richieste di autorizzazioni. Abbiamo raccontato fin dal primo numero di questo giornale le novità introdotte con i tre regimi amministrativi atti a velocizzare le autorizzazioni, materia delicata che vede da tempo l’Italia sott’occhio dell’Ue. Anche il nuovo Pniec inviato lunedì scorso a Bruxelles punta ad affermare procedure rapide sul modello dei rigassificatori, cioè con sei mesi di tempistica. Ieri sul Diario un articolo sui criteri assegnati ai vari impianti Fer, dal fotovoltaico al geotermico, dall’eolico alle biomasse. La tempistica in capo alle Regioni per adeguarsi è di due mesi, 120 giorni.

Ance ed Elis in campo per la formazione di 2mila operai tunisini nel settore edile

Rispondere all’esigenza di manodopera specializzata nel settore delle costruzioni attraverso un programma che prevede, dopo una formazione specifica, l’inserimento di 2mila operai tunisini presso le imprese italiane. È il contenuto dell’Accordo firmato ieri a Tunisi, nello spirito del Piano Mattei, dalle agenzie governative tunisine Aneti, Agenzia per il lavoro e per il lavoro autonomo, e Atfp, Agenzia per la formazione professionale, dall’Ance e dall’ente non-profit di formazione Elis. Un piano che, per la parte italiana, sarà realizzato da Ance ed Elis, in stretta collaborazione con il ministero dell’Interno, del Lavoro, degli Affari Esteri e l’Ambasciata italiana a Tunisi. Il progetto, coordinato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) con il finanziamento dell’Unione Europea e il cofinanziamento del ministero federale tedesco per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, rientra nel programma THAMM Plus “Per un approccio globale alla governance della migrazione e della mobilità del lavoro in Italia e Nord Africa”. Un programma subregionale, che globalmente interessa flussi migratori e mobilità del lavoro tra Italia, Marocco e Tunisia. La selezione e la formazione dei candidati  avverrà grazie alla collaborazione con le agenzie tunisine Aneti e ATfp e all’impegno di Formedil, l’ente di formazione del sistema bilaterale dell’edilizia e del Cesf di Perugia. Attraverso questo percorso, le imprese potranno assumere subito i lavoratori. Il diretto coinvolgimento delle autorità italiane assicurerà inoltre che tutte le attività amministrative legate all’ingresso nel nostro Paese procedano in modo tempestivo. Il progetto è rivolto a giovani già in possesso di un certificato professionale nell’ambito dell’edilizia e dei lavori pubblici secondo il sistema scolastico locale e di un’esperienza professionale pregressa di almeno alcuni mesi.

I corsi di formazione, della durata di tre mesi, serviranno a trasmettere conoscenze specifiche richieste dalle imprese italiane. Tra queste, normativa e sicurezza sul lavoro, oltre alle competenze linguistiche e a contenuti di educazione civica, utili a un efficace inserimento sociale. Il programma prevede infine azioni di supporto al personale in arrivo dalla Tunisia anche nei mesi successivi all’arrivo in Italia. “Il settore delle costruzioni può offrire opportunità a tante figure professionali diverse. Il nostro è il primo settore a sperimentare questo nuovo modello perché il cantiere è, da sempre, spazio di inclusione”, dichiara la presidente dell’Ance Federica Brancaccio. Per l’amministratore delegato di Elis, Pietro Cum, “tutti hanno il diritto di imparare un mestiere, trovare un buon lavoro ed essere ben accolti quando decidono di lavorare in un Paese straniero. Formeremo le persone secondo gli standard italiani in modo che possano essere assunti dalle imprese del nostro Paese e li supporteremo nell’ambito del programma, perché possano conoscere la nostra cultura e noi la loro”.

Chicco Testa confermato alla presidenza di Assoambiente

Chicco Testa è stato confermato alla presidenza di Assoambiente, l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare, smaltimento rifiuti e bonifiche. Lo ha stabilito all’unanimità l’Assemblea dell’Associazione tenutasi ieri a Milano. Testa resterà alla guida dell’Associazione per i prossimi due anni. Con oltre 70 anni di attività, Assoambiente è un qualificato interlocutore nel settore della gestione rifiuti e della Circular economy, rappresentando (tra aziende associate e altre Associazioni aderenti) circa 900 imprese che operano nell’intera filiera della raccolta, della valorizzazione dei rifiuti e della successiva gestione degli scarti. “Nell’attuale scenario nazionale ed europeo che il nostro Paese sta vivendo, nei prossimi due anni l’Associazione dovrà rafforzare ulteriormente la propria funzione di presidio, approfondimento e intervento sul contesto politico-normativo, cogliendo tempestivamente i cambiamenti del mercato per supportare e accompagnare le imprese nei necessari processi di adeguamento, indispensabili per risultare sempre altamente competitive”, ha dichiarato Testa.  “Una parte significativa delle sfide dei prossimi mesi ci vedrà impegnati in ambito europeo, con l’obiettivo di definire una regolamentazione di riferimento che superi le criticità registrate a livello nazionale (in relazione alla normativa ambientale e a quella sui servizi pubblici locali) e di sviluppare una più equilibrata condizione operativa con gli altri Paesi europei”.

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