L'ATTUAZIONE DEL CODICE APPALTI

Qualificazione stazioni appaltanti, Anac cambia passo: 12 multe, esclusioni e segnalazioni alle Procure

La stretta dell’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Giuseppe Busìa. L’elenco dei dodici enti sanzionati: accertata l’assenza di requisiti di competenza e formazione. Fra gli altri effetti c’è l’abbassamernto del punteggio di qualificazione e il conseguente mancato raggiungimento del punteggio minimo per essere ammessi.

17 Ott 2025 di Giorgio Santilli

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Qualificazione stazioni appaltanti, Anac cambia passo: 12 multe, esclusioni e segnalazioni alle Procure

GIUSEPPE BUSIA PRESIDENTE ANAC

L’Anac cambia passa sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e vara la stretta che ha portato a comminare le prime sanzioni a dodici enti non in regola con la qualificazione: oltre alla multa di 500 euro, è partita la segnalazione alla Procura ed è scattata l’esclusione dalla qualificazione illegittimamente conseguita in precedenza. Un cambiamento epocale e un segnale inequivocabile nel processo di qualificazione delle stazioni appaltanti, che costituisce uno dei pilastri nell’attuazione del codice degli appalti 36/2023.

Il consiglio dell’Autorità ha infatti approvato il 1° ottobre scorso le delibere sanzionatorie e le ha trasmesse alle Procure competenti per territorio.  Anac ha accertato l’assenza dei requisiti di competenza e formazione. Ciò comporta un abbassamento del punteggio di qualificazione e, dunque, il mancato raggiungimento del livello di qualificazione minimo. L’Autorità evidenzia che “le circostanze accertate configurano una grave violazione delle disposizioni in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti ai sensi dell’art. 63, comma 11, del codice dei contratti pubblici, in quanto costituiscono dichiarazioni dolosamente tese a dimostrare il possesso di requisiti di qualificazione non sussistenti”.

I nomi delle 12 stazioni appaltanti sanzionate

Tra le stazioni appaltanti sanzionate rientrano la Camera di Commercio di Chieti Pescara, la Fondazione Casa dei Musicisti, il Comune di Apollosa, la Centrale Unica di Committenza dell’isola di Capri, la Casa Soggiorno Anziani di Avio – ASP Ubaldo Campagnola, il Comune di Grado, l’Istituto Comprensivo Tiziana Weiss, la Fondazione Torino Musei, il Comune di Simeri Crichi, il Comune di Soverato, l’Ente Regionale per il Diritto allo Studio e alla Promozione della Conoscenza DISCO del Lazio, il Comando 46 Aerobrigata Pisa.

Le valutazioni dell’Autorità

Molto duro il commento dell’Autorità: “Si evidenzia – scrive l’Anac – che l’evento dannoso (violazione della norma) si è concretamente verificato nel caso di specie, dal momento che l’ente ha potuto accedere alla qualificazione in assenza dei prescritti requisiti, in contrasto con le previsioni normative in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti. La condotta posta in essere ha quindi apportato un vantaggio concreto e immediato, consistente nella possibilità di svolgere gare per importi superiori rispetto all’effettiva capacità professionale. Si sottolinea, infatti, che il conseguimento della qualificazione abilita automaticamente la stazione appaltante ad acquisire i CIG per i corrispondenti importi dai sistemi informatici dell’Autorità”.

L’Anac evidenzia anche che “i fatti contestati risultano connotati da gravità in quanto hanno comportato l’alterazione del sistema di qualificazione, volto a garantire che le stazioni appaltanti chiamate a svolgere le procedure di affidamento siano in possesso di una preparazione professionale adeguata al livello di qualificazione conseguito e alle procedure di affidamento da svolgere. Occorre considerare, altresì, che, dal corretto funzionamento del sistema di qualificazione dipende l’attuazione concreta del principio del risultato, declinato nel codice in termini di massima tempestività nell’affidamento e nell’esecuzione dei contratti pubblici, di rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza e di attuazione del principio del buon andamento e dei correlati principi di efficienza, efficacia ed economicità. La gravità consegue inoltre dagli effetti della condotta, che ha consentito alla stazione appaltante di accedere alla qualificazione in assenza dei requisiti richiesti dalla normativa di settore”.

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