Oltre la gestione informativa digitale e la rigenerazione urbana
La preposizione «oltre» non sta a significare il superamento della Gestione Informativa Digitale (GID), prevista dal Codice dei Contratti Pubblici, bensì, per paradosso, la possibilità che essa costituisca uno dei presupposti per riconfigurare l’amministrazione pubblica attraverso processi supportati dai dati e dalle informazioni, a iniziare dai processi di rigenerazione urbana.
Lo scopo ultimo per la Gestione Informativa Digitale (GID), è, infatti, di utilizzare il Codice dei Contratti Pubblici per avviare un processo che assicuri la continuità dei flussi informativi entro l’Amministrazione Pubblica, dalla individuazione delle esigenze della comunità di riferimento e dalla pianificazione degli investimenti pubblici e partenariali sino alla ottimizzazione della gestione patrimoniale, immobiliare e infrastrutturale nonché della fruizione dei cespiti da parte degli utenti.
Ciò implica la creazione di un ecosistema digitale olistico (o almeno governato unitariamente) che coinvolga tutte le unità organizzative interessate verso elementi di convergenza e che permetta di rendere interoperabili le culture e i linguaggi.
La Gestione Informativa Digitale (GID), oggetto di una parziale cogenza nel contratto pubblico, non è altro, dunque, che un pre-testo per un obiettivo di maggiore rilievo e di minore settorialità.
Se, con riferimento al recente nuovo schema di legge per la rigenerazione urbana, volessimo immaginare di introdurre un riferimento diretto per la Gestione Informativa Digitale (GID), in analogia a quanto previsto dal Codice dei Contratti Pubblici, dovremmo intendere che la preposizione «oltre» presente nella titolazione di queste note stia per «in precedenza», nel senso che il Codice stesso contiene in nuce, in merito alla programmazione pluriennale degli interventi, alla formulazione del quadro esigenziale e del documento di fattibilità delle alternative progettuali, riferimenti a forme evolute della Informazione Geografica, come il 3D Land & City Modelling, che, in modo interoperabile con la Modellazione Informativa e con i Linked Data, potrebbero consentire alle amministrazioni pubbliche di avvalersi di validi supporti operativi per rendere maggiormente trasparenti e misurabili le attività inerenti alla rigenerazione urbana, a partire dalle metriche che concernono l’impatto sociale e, più in generale, le tematiche inerenti ai Criteri ESG.
Se, in effetti, nel Codice la cogenza riguarda essenzialmente le fasi dell’affidamento dei contratti pubblici di servizi e di lavori e della loro esecuzione, in questo caso, a far data dalla configurazione degli obiettivi, per concludere con i processi autorizzativi, l’approccio gergalmente noto come GEOBIM potrebbe rappresentare un significativo supporto per il governo consapevole delle attività partenariali all’interno delle operazioni della rigenerazione urbana gestendo flussi informativi molteplici ed eterogenei alla scala idonea.
Chiaramente, quello che nel contratto pubblico è l’Ambiente di Condivisione dei Dati qui assumerebbe le sembianze di un Ecosistema Digitale di Governo dei Processi (Pubblici e/o Privati) di Trasformazione della Città.
Di là del fatto che l’approccio GEOBIM sia imperniato, per le operazioni di sviluppo immobiliare, sui dati e sulle informazioni alfanumeriche, prima ancora che su quelle geometriche, il valore principale risiede nella possibilità di assicurare flussi informativi, di interesse dei soggetti istituzionali, finanziari e operativi, secondo una linea di continuità dalle fasi embrionali di concezione dell’intervento a scala urbana sino alla gestione dei cespiti, una volta realizzati, non solo sotto il profilo cyber fisico (facile qui scomodare le locuzioni come quella del Digital Twin), ma pure sotto quello sociale.
Per certi versi, in questo ecosistema si possono localizzare, ad esempio, esigenze, redditività, culture, mobilità, ma anche, naturalmente, volumetrie, altezze, distanze, e così via.
La finalità è, dunque, quella di tenere assieme, di connettere e di interrogare per verificare dati, informazioni, contenitori, di connettere elementi economici o finanziari, giuridici, contrattuali, gestionali, tecnici.