Il bollettino Excelsior

Meno assunzioni (ma tirano turismo e costruzioni). Le imprese cercano 259mila lavoratori che non trovano, in edilizia pesa la preparazione inadeguata

Le imprese prevedono complessivamente 569 mila assunzioni a settembre e 1,5 milioni nel trimestre settembre-novembre.  I dati certificano una flessione del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2024 e dell’1,9% rispetto al corrispondente periodo di un anno fa. Tra i settori produttivi, soltanto il turismo e le costruzioni registrano previsioni positive sia per il mese in corso che nel trimestre mentre i servizi alla persona stimano una crescita nel trimestre. Pesa sempre il mismatch: le imprese hanno difficoltà a reperire 259mila addetti. Nelle costruzioni, la principale difficoltà è la preprarazione inadeguata

 

04 Set 2025 di Maria Cristina Carlini

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Meno assunzioni (ma tirano turismo e costruzioni). Le imprese cercano 259mila lavoratori che non trovano, in edilizia pesa la preparazione inadeguata

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Sono le imprese di costruzioni, insieme a quelle del turismo e dei servizi alla persona, a prevedere da settembre a novembre un aumento delle assunzioni in un quadro che mostra, invece, una generale flessione degli ingressi programmati. Ma le imprese di costruzioni sono anche tra quelle che denunciano le maggiori difficoltà a reperire profili professionali adeguatamente preparate. E’ il quadro che emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ministero del Lavoro, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali per il mese di settembre. Il dato complessivo registra quasi 569 mila opportunità lavorative delle imprese nel mese in corso, che salgono a 1,5 milioni nel trimestre settembre- novembre. Previsioni che evidenziano una flessione di 15mila ingressi programmati (-2,6%) rispetto a settembre 2024 e -30mila (-1,9%) nel confronto con il trimestre settembre-novembre 2024.

A livello settoriale, le previsioni positive, come si è detto, arrivano soltanto dalle costruzioni e dal turismo, unici due settori a registrare un saldo positivo sia nel mese di settembre che nel trimestre. Le aziende edili  ricercano 56mila lavoratori a settembre e 154mila nel trimestre, mostrando un incremento di oltre 1.400 lavoratori rispetto a settembre del 2024 e di oltre 3.600 rispetto al trimestre settembre-novembre dello scorso anno. L’altro segno più si registra nei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici con una richiesta di 95.920 addetti a settembre, +12.330, e di 254.790 nel trimestre, +16.960 rispetto al 2024. Altro settore che offre le maggiori opportunità lavorative sono i servizi alle persone che ricercano  circa 210mila persone nel trimestre con un aumento di 9.460 unità rispetto al corrispondente periodo del 2024. Nel solo mese di settembre però la previsione sconta una flessione di 4.550 addetti a 97 mila lavoratori.

A mostrare il segno meno sono tutti gli altri settori produttivi: quello primario programma a settembre circa 44mila contratti, in lieve riduzione rispetto a 12 mesi fa, e nel trimestre settembre-novembre ne prevede poco meno di 114mila con una variazione negativa di 270 unità. A ricercare maggiormente manodopera sono le imprese del comparto coltivazioni ad albero che programmano quasi 20mila assunzioni nel mese e circa 47mila nel trimestre, seguono poi le imprese che si dedicano alle coltivazioni di campo con circa 12mila lavoratori ricercati nel mese e 33mila nel trimestre. L’industria nel suo complesso programma 147mila entrate a settembre e 404mila entrate nel trimestre (rispettivamente -5mila entrate e -14mila rispetto agli analoghi periodi del 2024). Se a migliorare il saldo complessivo dell’indusria sono le costruzioni, ad appesantirlo sono l’industria manifatturiera e le public utilities. Il manifatturiero è alla ricerca di circa 91mila lavoratori e 251mila tra settembre-novembre, con un calo di 6.220 unità rispetto a settembre 2024 e 17.150 rispetto al trimestre settembre-novembre. Tra i principali settori manifatturieri che programmano assunzioni si segnalano la meccatronica con circa 21mila contratti nel mese e 57mila nel trimestre seguita dalle industrie alimentari che ricercano 17mila lavoratori a settembre e 49mila per l’intero trimestre settembre-novembre e dalla metallurgia con 17mila contratti nel mese e 45mila nel trimestre. Nel settore dei servizi sono invece 377mila i contratti di lavoro previsti nel mese in corso e circa 1 milione nel trimestre settembre-novembre (in flessione rispettivamente di -9mila entrate e -16mila nel confronto con il 2024).

Sotto l’aspetto dimensionale, positive le aspettative delle imprese fino a 9 dipendenti con +5mila entrate nel mese (+3,0%) e +27mila nel trimestre (+5,7%), mentre risultano in flessione le previsioni nelle restanti fasce dimensionali, con una maggiore intensità nelle imprese di media dimensione tra 50 e 250 dipendenti (-8,6% nel mese e -7,7% nel trimestre). Il tempo determinato si conferma la forma contrattuale maggiormente proposta con circa 341mila unità, pari al 60,0% del totale, seguiti dai contratti a tempo indeterminato (97mila, 17,0%) e da quelli di somministrazione (50mila, 8,8%).

Ancora una volta, il rapporto Excelsior conferma il mismatch tra domanda e offerta di lavoro. A settembre le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per 259mila assunzioni programmate, il 45,6% del totale con un lieve calo rispetto a settembre 2024. La causa prevalente è la “mancanza di candidati” con una quota del 29,2%, mentre la “preparazione inadeguata” si attesta al 12,9%. A risentire maggiormente del mismatch sono le industrie metallurgiche e metallifere (67,0% dei profili ricercati dalle imprese è di difficile reperimento), le imprese delle costruzioni (63,5%) e le industrie del tessile, abbigliamento e calzature (56,4%). Tra le figure più difficili da trovare sul mercato si evidenziano gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (79,8%), i fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica (74,5%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (73,0%). Difficili da reperire anche i meccanici, montatori e riparatori (66,5%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (64,8%), i tecnici in campo ingegneristico (62,6%) e gli operatori della cura estetica (58,2%).

Le imprese, rileva ancora il rapporto Excelsior, sono alla ricerca di lavoratori immigrati per coprire circa 75mila ingressi programmati nel mese di settembre, pari al 19,3% del totale contratti. Tra i settori che ricorrono maggiormente alla manodopera straniera si segnalano: agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca (il 37,0% degli ingressi programmati sarà coperto da personale immigrato), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (31,5%), i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (26,1%), il turismo (21,3%), le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (20,6%). A livello territoriale, infine,  positive le aspettative delle imprese del Sud e Isole (+11mila nel mese e +16mila nel trimestre) rispetto allo scorso anno mentre in tutte le altre aree si segnala una flessione della domanda di lavoro soprattutto per le imprese del Nord Ovest (-19mila nel mese e -37mila nel trimestre) seguite da quelle del Centro (-5mila sia nel mese che nel trimestre) e del Nord Est (-2mila nel mese e -4mila nel trimestre).

 

 

 

 

 

 

 

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