Aspi, la prima uscita di Giana: “In viaggio 38 milioni nei tre fine settimana di esodo estivo”
“La rete autostradale si conferma ancora una volta protagonista della mobilità del sistema Paese: solo nell’ultimo fine settimana di luglio e nei primi due di agosto ci aspettiamo che saranno 38 milioni le persone che sceglieranno le principali arterie autostradali di Aspi per raggiungere le località di vacanza”. A indicarlo è stato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, durante l’assemblea pubblica di Federtrasporto che si è tenuta ieri a Roma, anticipando le previsioni per i fine settimana dal 25 al 27 luglio, dal 1° al 3 agosto e dall’8 al 10 agosto, giornate in cui sono previsti i maggiori spostamenti verso le località di vacanza.

Arrigo Giana, amministratore delegato di ASPI
“Le previsioni per le imminenti vacanze sono in linea con il trend di crescita dei flussi autostradali che, dalla ripresa post pandemica, non si è mai arrestato. Nei primi sei mesi del 2025 sulla nostra rete abbiamo registrato un incremento dell’1,6% rispetto allo stesso semestre dello scorso anno” prosegue Giana. “A crescere sono sia gli spostamenti dei mezzi leggeri che dei mezzi pesanti, dati che suggeriscono una pressoché omologa vivacità del nostro sistema economico e produttivo, nonostante l’incertezza geopolitica del momento storico”. È proprio negli asset portanti della rete nazionale che si concentrano gli sforzi maggiori del Gruppo in termini di potenziamento, come per il tratto toscano della A1, e di ammodernamento su tutte le infrastrutture in gestione. A supportare Aspi nel percorso di implementazione della qualità della rete e della sicurezza delle persone anche un crescente processo di digitalizzazione degli asset. “Attraverso l’innovazione tecnologica riusciamo a implementare sistemi di sicurezza per chi viaggia e per chi lavora sul nastro autostradale, a mettere a punto sistemi predittivi che agevolano gli spostamenti, consentendone la pianificazione e contribuendo a un risparmio energetico in ottica di sostenibilità ambientale”.
Nello studio presentato in assemblea Federtrasporto, l’associazione di operatori e gestori di infrastrutture nel settore trasporti, logistica e turismo aderenti a Confindustria, ha richiamato la necessità di superare la tradizionale visione centrata sulla singola modalità di trasporto delle persone e delle merci e puntare su un sistema di mobilità integrato che coinvolga il mondo delle infrastrutture, dei trasporti e della logistica. Le risorse economiche messe a terra grazie al Pnrr (194,4 mld) e al Pnc (30,6 mld) sono state importanti ma non basteranno, ha avvertito. Inoltre, con la scadenza del Pnrr entro un anno, sarà necessario un nuovo piano di lungo periodo e fondi aggiuntivi per completare la transizione. “La priorità del Paese è essere al centro dei grandi flussi di traffico globali e promuovere il trasporto collettivo di persone rispetto al trasporto individuale. Ma per farlo bisogna creare un sistema di mobilità che sia considerato nella sua interezza, un sistema che oggi appare frammentato e necessita quindi di interventi coordinati”, ha detto il presidente Paolo Colombo. “Attraverso il Pnrr sono stati stanziati piu’ di 70 miliardi per ferrovie, porti, digitalizzazione della logistica. Lo sforzo di trasformazione ha dato risultati come la crescita di 20 miliardi delle attivita’ logistiche”. Ma la modernizzazione del settore dei trasporti “deve proseguire oltre il 2026”, ha assicurato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in un videomessaggio all’assemblea. Manca poco meno di un anno al termine del Pnrr, ed “e’ il tempo dell’azione”, perche’ “bisogna accelerare e fare l’ultimo tagliando” per riallocare le risorse dai progetti non si riescono a completare. “Una logistica efficiente si traduce in vantaggi misurabili”, ha aggiunto il ministro.
A chiedere una strategia nazionale chiara per sostenere la crescita degli aeroporti, è stato il presidente di Assaeroporti , Carlo Borromeo “Lo scorso anno il sistema aeroportuale italiano, con 220 milioni di passeggeri trasportati, è salito sul podio dei principali mercati europei dell’aviazione, posizionandosi al terzo posto dopo Spagna e Regno Unito”, ha detto. “Un traguardo importante, che anticipa la crescita impetuosa dei prossimi anni: si stima che nel prossimo decennio i nostri aeroporti supereranno la soglia dei 300 milioni di passeggeri”.“Il sistema aeroportuale ha certamente le potenzialità per rispondere all’aumento del traffico aereo, ma sono necessari interventi concreti e una visione di lungo periodo. Non possiamo più accontentarci di una mera crescita dei volumi. Dobbiamo essere in grado di offrire ogni giorno ai nostri passeggeri servizi di qualità, moderni, innovativi, sostenibili. In questo processo le società di gestione sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale, ma è necessario che le istituzioni siano al nostro fianco, per continuare a valorizzare, insieme, un asset strategico per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. A volte, invece, assistiamo a iniziative estemporanee, che rischiano di danneggiare il settore. Esempio lampante – ha concluso Borgomeo – è quello dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, rispetto al quale è ormai evidente l’assoluta assenza di una strategia chiara a livello nazionale”.