QUATTRO PRIORITA' DA AFFRONTARE

Roma verso il piano CALDO, ecco la strategia per i quartieri: rifugi climatici, zone verdi e d’ombra, depavimentazione e lavaggio strade, punti di rinfresco

25 Giu 2025 di Mauro Giansante

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Roma verso il piano CALDO, ecco la strategia per i quartieri: rifugi climatici, zone verdi e d’ombra, depavimentazione e lavaggio strade, punti di rinfresco

L’estate è appena iniziata ma le temperature nelle città italiane sono bollenti già da un po’. A Roma, ad esempio, il 2024 è stato l’anno più caldo dal 1991, superando i livelli già negativi registrati dal 2020. E il trend per il 2025 non dovrebbe essere tanto migliore, anzi. Per questo, ieri l’amministrazione capitolina guidata da Roberto Gualtieri con il lavoro dell’Ufficio clima diretto da Edoardo Zanchini ha aggiunto un nuovo tassello alla strategia climatica inaugurata a inizio anno, presentando le azioni da mettere in campo (e già in corso) per ridurre l’impatto del caldo nei quartieri. L’orizzonte è anzitutto quello del 2026 entro quando si punta a presentare il primo piano caldo di Roma. Il complesso di opere per i municipi, intanto, prevede tanto iniziative sociali quanto interventi infrastrutturali e sui servizi e misure di riqualificazione. Le priorità sono quattro: piogge intense e alluvioni che mettono a rischio quartieri e infrastrutture; la sicurezza degli approvvigionamenti idrici in uno scenario di riduzione delle precipitazioni e periodi più lunghi di siccità; l’adattamento dei quartieri alle crescenti temperature con conseguenze sulla salute delle persone; gli impatti sul litorale costiero dei processi di erosione e di fenomeni di piogge e trombe d’aria sempre più violenti, in uno scenario di innalzamento del livello del mare.

In concreto, le azioni proposte e già in corso riguardano ad esempio la messa in funzione di cinque tende mobili, con il rafforzamento del lavoro delle unità di strada attraverso l’organizzazione di 8 camper giubilari, l’istituzione di un numero verde (80095774) per chiedere teleassistenza e telecompagnia. Per le persone over 70 sono stati messi a disposizione ingressi gratuiti in 18 piscine comunali; per i minori sono stati finanziati centri estivi organizzati dai Municipi, oltre alle gite a Castel Gandolfo. Iniziative a cui si somma il tradizionale pranzo di Ferragosto che lo scorso anno ha coinvolto circa 2.500 persone e quest’anno arriverà a 3.000. Sulla messa a disposizione di acqua, ad oggi Roma conta 3278 nasoni cui si aggiungono le case dell’acqua di Acea, arrivate a 64 di cui 11 realizzate con i fondi del Giubileo. L’amministrazione ha poi attivato la nuova App Acquea in tre lingue con la localizzazione dove trovare acqua potabile e gratuita. Mentre per favorire la creazione delle zone d’ombra per le strade c’è il progetto delle nuove pensiline dei bus: ne verranno installate 435 tra centro e periferie. Sono invece 90 gli asili dove è in corso l’installazione di impianti di raffrescamento, con un investimento di 1,5 milioni di euro, per garantire che siano accoglienti e freschi gli spazi che anche a giugno e luglio sono frequentati dai bambini. Ancora, per rinfrescare le strade è stato esteso il numero di operazioni di lavaggio da parte di Ama con l’obiettivo di raggiungere i 12mila chilometri al mese grazie a dieci nuove autobotti.

Quanto agli interventi di riqualificazione, secondo i numeri forniti ieri, i quartieri di Roma d’estate possono arrivare a registrare anche oltre cinque gradi in più rispetto ai parchi. Ecco perché serve omogeneizzare le zone verdi: prosegue, da questo punto di vista la piantumazione di oltre 30mila alberi già grandi e 115mila tra piante più giovani di alberi e arbusti, e la realizzazione di interventi di forestazione urbana finanziati nell’ambito del Pnrr, con particolare attenzione ai quartieri più vulnerabili. È stato inoltre inaugurato il quinto parco d’affaccio lungo il Tevere, così come sono partiti i progetti di 21 nuovi parchi, per una spesa di 63 milioni di euro, all’interno del progetto di 100 nuovi parchi per Roma.

Tra gli obiettivi prossimi della strategia clima per le zone di Roma c’è la mappatura degli spazi pubblici dotati di impianti di raffrescamento per individuare le priorità di intervento. Così come la creazione di una rete di rifugi climatici (strutture al chiuso e parchi, giardini) per offrire aria fresca e servizi durante le ondate di calore. A livello metodologico, invece, la chiave sarà il coinvolgimento degli assessorati, dipartimenti, mondo scientifico, attori economici e sociali, altre aree urbane per replicare le buone pratiche.

Sempre secondo il primo report di monitoraggio climatico illustrato ieri e condotto dal Cmcc, Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, oltre al record annuale registrato nel 2024, la temperatura media giornaliera calcolata su tutta l’area del comune di Roma è stata di 19,7 °C, superiore di 2,5 °C rispetto alla media 1991-2020. Anche le notti cosiddette torride e le ondate di calore estive hanno toccato picchi mai visti, con conseguenti disagi termici estremi a dir poco frequenti. Per non parlare della scarsità di precipitazioni, per esempio a novembre scorso. Senza azioni incisive, le proiezioni attuali vedono Roma al 2050 con temperature sempre più alte e indicatori vari in peggioramento in qualunque scenario ipotizzato. Ecco perché la strategia climatica capitolina è importante e andrà implementata sempre di più da qui ai prossimi anni.

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