“Credo che possiamo essere una delle 4 giga factory europee. L’Italia si candiderà ad ospitare una delle 4 giga factory individuate dalla Commissione Europea nel suo programma. Anche in questo contesto si inserisce questo IA Hub”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nella conferenza stampa di presentazione dell’AI Hub for Sustainable Development.
La giornata
G7, Trump a sorpresa firma il documento sulla guerra Israele-Iran
- Congiuntura Confcommercio: quadro positivo, stima Pil secondo trimestre +0,4%
- L’Istat rivede al ribasso l’inflazione di maggio, -0,1% mensile, +1,6% annuo
- Bei: il piano è un milione di case entro il 2030
- Ponte sullo Stretto, Mit: ieri Salvini in cda in vista del Cipess a luglio
- Bankitalia lancia il nuovo sito, più accessibile per ampliare la platea anche ai meno esperti
IN SINTESI
Il nuovo scenario di guerra tra Israele e Iran ha dominato e diviso il vertice del G7 che, ieri, è entrato nel vivo a Kananaskis nella provincia canadese dell’Alberta. Alla fine, a sorpresa, anche il presidente USA Donald Trump ha firma il documento congiunto dei Sette. “Il mondo guarda a noi per la nostra leadership”, ha detto il premier canadese Mark Carney, nello speech iniziale con il quale ha aperto i lavori della sessione plenaria. “Siamo – ha sottolineato- a un punto di svolta storico, il mondo è sempre più pericoloso e diviso, ma noi abbiamo la possibilità di plasmare il mondo di domani: un mondo più prospero, giusto, libero. Non c’è sicurezza senza prosperità economica e non c’è prosperità senza resilienza” che si crea “con la cooperazione”. La giornata di ieri ha registrato il pressing degli europei sugli Stati Uniti contro l’apertura mostrata dal presidente USA, Donald Trump, a una mediazione russa tra Israele e Iran:”Putin non è credibile”, hanno sostenuto. Fino a tarda sera, sembrava sicuro che Trump, secondo quanto è emerso, non avrebbe firmato la dichiarazione congiunta. Invece, ha firmato e ha più lasciato il vertice. Nel documento dei sette, si sollecitano la de-escalation nel conflitto tra Israele e Iran e la tregua a Gaza. Inoltre il G7 afferma che “l’Iran non potrà mai avere l’arma nucleare” e che “Israele ha il diritto di difendersi”. ha poi spiazzato gli alleati denunciando come un “grosso errore” la cacciata di Putin da quello che all’epoca era diventato il G8 . C’è poi il fronte di Gaza dove particolarmente attiva è stata la premier , Giorgia Meloni, che punta a mettere in campo un’iniziativa comune per un cessate il fuoco nella Striscia. Su quello della guerra russo-ucraina, oggi il presidente Zelensky vedrà Trump. L’altro dossier spinoso è quello dei dazi. L’Ue sarebbe pronta ad accettare un dazio fisso del 10% sugli scambi commerciali con gli Stati Uniti, a patto che l’accordo sia definito con criteri chiari e condivisi. L’obiettivo è evitare tariffe più elevate su settori strategici come automobili, farmaceutica e componenti elettronici, secondo quanto riporta il quotidiano economico tedesco Handelsblatt. Washington non ha ancora confermato la volontà di limitare al 10% le tariffe sulle auto europee. In cambio della rinuncia a tariffe più severe, l’Ue sarebbe disponibile a ridurre i suoi controdazi sulle auto importate dagli Usa e a riconoscere alcuni standard tecnici americani. “La presidente von der Leyen ha parlato con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e hanno effettivamente concordato di lavorare, di continuare a lavorare, per trovare un accordo prima del 9 luglio”, ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier, nel briefing quotidiano con la stampa che non ha confermato nuovi incontri tra il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, con le controparti Usa.
Congiuntura Confcommercio: quadro positivo, stima Pil secondo trimestre +0,4%
Anche nel secondo trimestre del 2025 la nostra economia ha continuato a mostrare, in un contesto caratterizzato da turbolenze e incertezze, importanti segnali di vivacità. La presenza di un quadro più positivo nel secondo trimestre, le cui evidenze principali sono date dal permanere dell’occupazione ai massimi storici e dal ritorno ad aprile della produzione industriale in territorio debolmente positivo dopo oltre un triennio, si legge nell’importante recupero della fiducia di imprese e famiglie registrato a maggio. E’ lo scenario che tratteggia la Congiuntura di Confcommercio, che parla di quadro positivo anche se i consumi restano deboli. “Già la nostra previsione a +0,3% congiunturale per il primo quarto dell’anno in corso ad alcuni era apparsa ottimistica. Si può sempre usare la clausola di stile ‘con prevalenti rischi al ribasso’ per qualificare la propria visione sul futuro prossimo. Noi non lo faremo”, sottolinea Confcommercio. È vero che in ottica di misurazione del sentiment di più lungo termine (secondo l’indagine Confcommercio-Censis) la fiducia resta sotto i livelli del 2024. Ma le oscillazioni congiunturali, finalmente favorevoli, vanno comunque apprezzate. In questo contesto, che beneficia anche di una stabilizzazione dell’inflazione su valori inferiori al 2%, elemento che ha portato la BCE a riportare i tassi di riferimento ai livelli di fine 2022, non mancano le incognite legate all’evolversi delle politiche commerciali. L’incertezza sugli sviluppi futuri del contesto internazionale potrebbe frenare il recupero della fiducia, uno degli elementi portanti per il miglioramento degli investimenti e dei consumi nella seconda parte dell’anno. Stando alle stime di Confcommercio, a maggio e giugno il PIL crescerebbe su base congiunturale dello 0,1%, valori che porterebbero, nel mese in corso, la variazione su base annua allo 0,8%. Nella media del secondo trimestre la nostra stima è di una crescita dello 0,4% congiunturale, andamento su cui hanno inciso i buoni risultati di aprile, e dello 0,9% tendenziale. Queste stime, spiega Confcommercio, sono coerenti con la possibilità di realizzare, in assenza di particolari shock, una crescita nell’intero 2025 prossima allo 0,8%. In questo contesto l’anello debole della catena continua ad essere rappresentato dalle difficoltà dei consumi di instradarsi su un sentiero di crescita consolidato. Le famiglie italiane, nonostante i miglioramenti occupazionali e reddituali, continuano a mostrare una scarsa propensione al consumo.
L’Istat rivede al ribasso l’inflazione di maggio, -0,1% mensile, +1,6% annuo
Istat rivede leggermente al ribasso i dati sull’inflazione di maggio rispetto alla stima preliminare. In particolare l’indice Nic registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dell’1,6% su base annua (dal +1,9% del mese precedente); la stima preliminare era +1,7% su base tendenziale e variazione nulla su base congiunturale. La decelerazione del tasso d’inflazione si deve principalmente alla dinamica dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +31,7% a +29,3%) e non regolamentati (da -3,4% a -4,3%), degli alimentari non lavorati (da +4,2% a +3,5%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,6% a +3,1%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +4,4% a +2,6%). Un sostegno alla dinamica dell’indice generale si deve invece all’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari lavorati (da +2,2% a +2,7%) e all’attenuarsi della flessione di quelli dei beni durevoli (da -1,4% a -1,1%). La lieve diminuzione congiunturale dell’indice generale e’ dovuta prevalentemente al calo dei prezzi degli energetici non regolamentati (-2,1%) e dei servizi relativi ai trasporti (-1,7%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1%), degli alimentari non lavorati (+0,7%) e lavorati (+0,3%).
Conti pubblici, Bankitalia: ad aprile il debito aumenta di 30,1 miliardi e arriva a quota 3.063,5 miliardi
Ad aprile il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 30,1 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.063,5 miliardi. L’incremento riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (21,5 miliardi), la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (7,2 miliardi, a 69,4), nonché l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (1,4 miliardi). E’ quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dalla Banca d’Italia. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è sostanzialmente imputabile a quello delle Amministrazioni centrali (29,9 miliardi); il debito delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti pressoché invariati. La vita media residua è rimasta stabile a 7,9 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 20,2 per cento (dal 20,5 del mese precedente), mentre a marzo (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 32,4 per cento (dal 31,9 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era lievemente diminuita al 14,3 per cento (dal 14,4 per cento). Ad aprile le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 41,9 miliardi, in aumento del 3,2 per cento (1,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2024. Nei primi quattro mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 170,0 miliardi, in aumento del 3,9 per cento (6,5 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Lavoro, Eurostat: nel primo trimestre calano i posti vacanti nell’area euro a 2,4%
Nel primo trimestre il tasso di posti di lavoro vacanti nell’area euro e’ calato a 2,4% rispetto al trimestre precedente (2,5%) e al 2,9% nel primo trimestre 2024. Nella Ue 2,2% dopo 2,3% nel quarto trimestre 2024 e 2,6% un anno prima. Lo indica Eurostat. In Italia 2,2% dopo 1,7%, 2,5% un anno prima: i dati italiani, pero’, non sono paragonabili perche’, come per la Francia, la voce amministrazione pubblica e difesa; sicurezza sociale obbligatoria non e’ oggetto di indagine, mentre le istituzioni pubbliche non sono completamente coperte da istruzione e attivita’ sanitarie e di assistenza sociale.
Bei: il piano è un milione di case entro il 2030
“Con il nostro piano abbiamo l’obiettivo di finanziare la costruzione di un milione di unità abitative entro il 2030. Vogliamo rinnovare e innovare sostenendo l’edilizia, perché si costruiscano case in modo sostenibile ma anche di qualità. Poi siamo impegnati nella ristrutturazione”. Lo ha detto il Vicepresidente della Bei Ioannis Tsakiris, in una conferenza stampa insieme a Irene Tinagli, presidente della commissione speciale sulla crisi abitativa. “Il partenariato è l’elemento chiave: è l’unico modo che abbiamo a disposizione, insieme alla Commissione e agli Stati membri, per risolvere il problema facendo leva su finanziamenti pubblici e privati”. “La Bei sarà un attore e un interlocutore strategico per l’Unione europea per arrivare a un’offerta di case a prezzi abbordabili. L’iniziativa della Bei è molto preziosa e si inserisce perfettamente nei nostri programmi”, ha detto Tinagli.
Beic, Pm chiede processo. Boeri: confermo la mia fiducia nella magistratura
“Ho saputo dai media della richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda Beic. Confermo la mia fiducia nella magistratura. I miei avvocati stanno predisponendo una memoria difensiva che invieremo al Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Milano’. A dichiararlo è stato l’architetto Stefano Boeri per il quale la procura ha chiesto il rinvio a giudizio, assieme ad altri, per la gara di progettazione internazionale della Nuova biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) di Milano.
Bankitalia lancia il nuovo sito, più accessibile per ampliare la platea anche ai meno esperti
Il sito della Banca d’Italia si presenta, da ieri, al pubblico in una veste totalmente rinnovata con una homepage più chiara, un design più leggero per facilitare la navigazione anche agli utenti meno esperti e da dispositivi mobili. Il nuovo sito rafforza i già elevati standard di accessibilità e usabilità. Un importante passaggio per l’istituto centrale per il quale il nuovo sito è uno strumento per svolgere il suo ruolo istituzionale. Ci sono anche altre novità: una nuova sezione dedicata ai podcast – dal prossimo 24 giugno- realizzati da Via Nazionale. Insieme al sito web Bankitalia ha anche provveduto al rinnovamento del sito dedicati ai temi dell’educazione finanziaria. Dal 19 giugno sarà online la nuova versione del portale “L’Economia per tutti”. Viene rinnovata la sezione dedicata alle statistiche di Via Nazionale per renderlo piu’ accessibili e fruibile. A presentare il nuovo look e i nuovi contenuti del sito, è stata ieri la vice direttrice generale Chiara Scotti. L’operazione, frutto di un lungo lavoro, ha l’obiettivo di raggiungere una più ampia platea ma anche più giovane rispetto a quella attuale formata in gran partre da uomini fra i 35 e i 55 anni e con un livello di istruzione alto. Questo comporterà un rafforzamento dell presenza sui social dal momento che questi sono la principale fonte di informazione dei giovani in Europa e l’apertura di un profilo Instagram. “Con il rinnovamento del proprio sito internet, la Banca d’Italia intende favorire uno scambio informativo più ricco e accessibile, e raggiungere un insieme ampio e differenziato di destinatari: la comunità economico-finanziaria, il mondo dell’informazione, i cittadini italiani e i lettori stranieri. A questo fine, abbiamo adottato i linguaggi e gli strumenti più evoluti attualmente disponibili, una struttura lineare, e un approccio comunicativo che valorizzi i contenuti, la loro chiarezza e accessibilità”, ha spiegato Scotti. “L’obiettivo è contribuire a fornire un’informazione pubblica di qualità: trasparente, affidabile, comprensibile e accessibile a tutti. “Il rinnovamento del sito web istituzionale e del portale di Educazione finanziaria sia stato reso possibile grazie a un grande lavoro di squadra tra tutte le funzioni della Banca d’Italia coinvolt”, ha detto Scotti invitando gli esperti di comunicazione e tutti i cittadini interessati a inviare proposte e suggerimenti per continuare a migliorare ulteriormente questo strumento. “Il sito appena rinnovato consente una esperienza di navigazione semplificata, grazie a una homepage più funzionale e una struttura più razionale. Molte soluzioni adottate sono state pensate proprio per chi non intende navigare in una grande biblioteca digitale ma ha necessità di orientarsi con rapidità verso l’informazione di cui ha bisogno. Gli interventi del Direttorio, in particolare, sono ora più visibili e facilmente reperibili e consultabili, anche da smartphone, grazie al passaggio al formato HTML”.
Ponte sullo Stretto, Mit: ieri Salvini in cda in vista del Cipess a luglio
Si è tenuto ieri “un significativo Consiglio di Amministrazione della Stretto di Messina. A seguito del parere favorevole della Commissione VIA – VAS del ministero dell’Ambiente, il Cda ha esaminato la documentazione tecnica e contrattuale relativa al ponte sullo Stretto di Messina che, in linea con la legge, dovrà essere sottoposta all’approvazione del CIPESS, atteso a luglio”. Lo riferisce il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, in una nota. “In via principale si tratta del Progetto definitivo, della documentazione ambientale e del Piano finanziario. Con il via libera del CIPESS si entrerà nella fase realizzativa. Tra le opere anticipate, le opere ambientali, le opere compensative richieste dai comuni, potranno essere attivati lavori per un importo di circa un miliardo di euro. Questo significa che già da subito l’opera comincerà a dare i primi contributi al rilancio del tessuto produttivo territoriale, in termini occupazionali e di impatti diretti e indiretti sull’economia. Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini ha espresso al Cda tutto il proprio apprezzamento per il lavoro svolto e il “grande passo in avanti”, ribadendo che “l’obiettivo prioritario è effettuare in piena sicurezza questi investimenti, contrastando qualsiasi forma di pressione e intromissione della criminalità organizzata”.
Urso: con Ai Hub sostegno a 500mila startup in tre anni
Il 20 giugno sara’ lanciato ufficialmente a Roma l’Ai Hub per lo sviluppo sostenibile. ‘L’Ai Hub si propone di trasformare l’ecosistema dell’intelligenza artificiale in Africa, in modo da colmare il divario con altri Paesi e rafforzare la catena industriale, partendo dai 14 Paesi che sono parte del Piano Mattei’, ha spiegato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante la presentazione del progetto, promosso nell’ambito della presidenza italiana del G7 dal Mimit e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), in collaborazione con i partner africani coinvolti nel Piano Mattei e in sinergia con l’azione di sviluppo della Farnesina in materia di digital for development. ‘L’Ai Hub ha gia’ raccolto 35 manifestazioni di interesse da parte del sistema privato, un percorso importante e’ gia’ stato realizzato, il lancio che avverra’ venerdi’ e’ solo l’inizio di un viaggio nel futuro, ad alto potenziale di trasformazione’, ha aggiunto Urso, sottolineando che, per quanto riguarda gli obiettivi che si pone l’Ai Hub, prima di tutto ‘entro 2028 si mira a favorire fino a 10 investimenti esterni in filiere Ai, sostenere fino a 500mila start up africane e stabilire a 30-50 partenariati di settore privato ad alto impatto e facilitare tra i 30 e i 50 partenariati ad alto impatto’. Sono 14 Paesi africani coinvolti, facenti parte del Piano Mattei: Algeria, Angola, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Mauritania, Marocco, Mozambico, Senegal, Tanzania e Tunisia.
Federalismo culturale, Agenzia del Demanio trasferisce alla Regione Abruzzo un’ampia porzione dell’ex Caserma Bucciante di Chieti
L’Agenzia del Demanio ha trasferito, a titolo gratuito, un’ampia porzione dell’ex Caserma Bucciante di Chieti alla Regione Abruzzo, in base a quanto previsto dal decreto sul federalismo culturale. L’operazione segue l’accordo di valorizzazione sottoscritto lo scorso anno tra l’Agenzia, la Regione e il Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per l’Abruzzo e rappresenta un passo fondamentale verso il recupero e la riqualificazione del patrimonio storico e artistico del territorio. Il progetto prevede il restauro dell’ala ottocentesca dell’ex Caserma Bucciante, una struttura di circa 3.000 mq, per ospitare la biblioteca provinciale De Meis, realizzando anche un nuovo hub digitale a disposizione della cittadinanza per ampliare l’offerta di spazi didattici, di aggregazione, di accoglienza e di servizio. L’intervento rientra in un più ampio piano di riqualificazione dell’intero complesso dell’ex Ospedale Militare, nel centro storico di Chieti, che sarà trasformato in un innovativo centro polivalente per offrire alla comunità un luogo dedicato alla cultura e sostenere la transizione digitale.
Maire: nuove intese nella transizione energetica in Asia Centrale
Un ulteriore passo per Maire nella transizione enegetica in Asia centrale: il gruppo e il ministero dell’Energia della Repubblica dell’Azerbaigian hanno rinnovato la loro cooperazione per lo sviluppo di iniziative di energia da fonti rinnovabili e transizione energetica nel Paese. In particolare, le controllate di Maire, Nextchem e Tecnimont Services – una società di Tecnimont attiva nell’ operation and maintenance, ammodernamento degli impianti, soluzioni di energia rinnovabile, e servizi digitali ed energetici – hanno firmato collaborazioni con Socar Green, una controllata di Socar focalizzata su progetti sostenibili in Azerbaigian. Le parti guarderanno alle opportunità di business nel settore delle rinnovabili, delle tecnologie a basse emissioni di carbonio, dell’energia circolare, dell’idrogeno verde, della riduzione delle emissioni di metano e dei biocarburanti. Queste collaborazioni sono in linea con i target di riduzione delle emissioni di gas serra dell’Azerbaijan del 35% entro il 2030, compreso l’aumento della capacità energetica da fonti rinnovabili. Nextchem ha, poi, stretto una collaborazione con Uzbekneftegaz OJSC, la società petrolifera statale dell’Uzbekistan, volta a supportare la decarbonizzazione e l’ammodernamento delle infrastrutture del Paese, con un particolare focus sul carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) derivato da rifiuti e da altri materiali, grazie alle tecnologie proprietarie NX SAF™ BIO e NX PTU™ di Nextchem. Per Alessandro Bernini, amministratore delegato di Maire, “queste intese testimoniano il nostro impegno nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni tecnologiche e ingegneristiche nell’area del Caspio. Siamo orgogliosi di avviare queste collaborazioni con Socar Green e di contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione dell’Azerbaigian, a riconferma dell’ultradecennale rapporto con Socar”.
Leonardo, nasce la joint venture con Baykar per lo sviluppo di tecnologie unmanned
Nasce la joint venture tra Leonardo e Byakar dedicata allo sviluppo di tecnologie per sistemi a pilotaggio remoto. Dopo il memorandum d’intesa sottoscritto a Roma all’inizio di marzo, l’annuncio delle due aziende è arrivato ieri nel corso del Salone internazionale di Parigi-Le Bourget. Leonardo e Baykar saranno azionisti paritetici (50% ciascuno) della LBA Systems, che avrà sede legale e operativa in Italia. La joint venture nasce per valorizzare le significative sinergie industriali tra i due gruppi e avrà come ambito di attività la progettazione, sviluppo, produzione e supporto di sistemi aerei a pilotaggio remoto (UAS). Baykar, forte di un ampio portafoglio che copre tutti i segmenti rilevanti dei sistemi aerei senza pilota, si concentrerà sulla progettazione e sviluppo di piattaforme unmanned avanzate. Leonardo fornirà sistemi elettronici e payload di ultima generazione, implementerà capacità di cooperazione tra sistemi pilotati e non (Manned-Unmanned Teaming) e di impiego in sciame (swarming), e sarà coinvolta nelle attività di qualificazione e certificazione. Attraverso le attività della joint venture, Leonardo e Baykar puntano a cogliere congiuntamente le opportunità presenti sia sul mercato europeo sia su quello internazionale. Le due aziende hanno inoltre concordato di esplorare ulteriori aree di collaborazione, che spaziano dalla cooperazione commerciale sulle rispettive piattaforme, a iniziative congiunte all’interno di ecosistemi digitali multi-dominio. Tra i siti di Leonardo coinvolti figurano: Ronchi dei Legionari, centro di eccellenza per il settore unmanned; Torino per le attività di ingegneria e certificazione; Roma Tiburtina per lo sviluppo delle tecnologie integrate multi-dominio; e Grottaglie per la produzione di materiali compositi avanzati. “Oggi firmiamo una nuova alleanza strategica internazionale, dando vita a un attore di primo piano nel settore delle tecnologie
unmanned. Crediamo fermamente che la cooperazione tecnologica rappresenti uno strumento fondamentale per affrontare le sfide senza precedenti che interessano il comparto della difesa. L’integrazione dell’esperienza di Leonardo nella certificazione e nelle tecnologie integrate multi-dominio con le piattaforme unmanned di Baykar potrà offrire un impulso significativo nel cogliere le opportunità, sia in Europa sia a livello globale. Proseguiamo così nell’attuazione del nostro Piano Industriale, puntando sull’internazionalizzazione per fare di Leonardo un protagonista della sicurezza globale”, ha commentato l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. Selçuk Bayraktar, Presidente e Chief Technology Officer di Baykar Technologies, ha commentato:
“In Baykar abbiamo sempre creduto che il futuro dell’aerospazio risieda nelle idee audaci e nell’innovazione che supera i confini del possibile. Come principale sviluppatore ed esportatore mondiale di UAV, abbiamo trasformato questa visione in realtà operativa. La partnership con Leonardo – azienda con competenze di livello mondiale nei sistemi C4I e capacità complementari nel settore aeronautico – non è solo una collaborazione, ma un catalizzatore per ciò che verrà. Insieme stiamo costruendo una nuova generazione di sistemi unmanned, intelligenti, pronti per la missione e concepiti all’insegna dell’interoperabilità. In un mondo sempre più complesso, questa alleanza sarà in grado di offrire la sicurezza globale supportata dall’intelligenza artificiale e all’altezza delle sfide del futuro”.
Officine Maccaferri presenta M.A.R.E., soluzioni avanzate per le sifede ambientali e infrastrutturali dell’ambiente marino
In occasione del XXVIII Convegno Nazionale di Geotecnica che si è svolto a Venezia la scorsa settimana, Officine Maccaferri, platform company di Ambienta SGR e leader globale nel settore dell’ingegneria civile e ambientale, ha presentato M.A.R.E. – Marine Application Remediation Environment, un portafoglio di soluzioni avanzate e modulari per affrontare in modo integrato le sfide ambientali e infrastrutturali legate all’ambiente marino. In un contesto globale in cui il cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare minacciano l’equilibrio degli ecosistemi marini, l’erosione rappresenta un problema strutturale di portata globale. A livello europeo, l’Agenzia Europea dell’Ambiente evidenzia come le aree costiere siano tra gli ecosistemi più vulnerabili, sottoposte a crescenti pressioni da parte dell’innalzamento del livello del mare, della riduzione dell’apporto sedimentario e della maggiore frequenza di eventi meteorologici estremi, che aggravano significativamente i processi erosivi. In Italia, secondo i dati dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), 54 comuni costieri (su 644) hanno già perso oltre il 50 % del proprio tratto di costa, mentre 22 sono i comuni che presentano un superamento compreso tra il 50% e il 60%.
M.A.R.E. nasce per offrire una risposta concreta ai crescenti rischi ambientali che minacciano coste e infrastrutture marine, con soluzioni modulari basate su tecnologie avanzate e materiali durevoli, progettati per resistere in ambienti estremi e ridurre l’impatto ambientale in ogni contesto applicativo, dalla protezione di fondazioni e condotte sottomarine fino alla messa in sicurezza di parchi eolici offshore. Il nuovo pacchetto consente di proteggere i fondali marini e le condotte sottomarine da fenomeni di scalzamento, promuovere il ripristino di habitat come le praterie di alghe, mitigare efficacemente fenomeni di erosione localizzata e rafforzare la resilienza delle infrastrutture costiere. I sistemi M.A.R.E. offrono efficacia comprovata da campagne di test rigorose e un’integrazione ottimale con l’ambiente naturale. Con M.A.R.E., Maccaferri fa leva su oltre un secolo di esperienza nella protezione costiera e nella gestione delle strutture idrauliche, confermando il proprio ruolo di attore primario a livello internazionale per lo sviluppo di sistemi ingegneristici all’avanguardia, capaci di coniugare affidabilità, innovazione e sostenibilità in un settore sempre più strategico per il futuro del pianeta. Moreno Scotto, Responsabile della Business Unit Geosintetici di Officine Maccaferri, ha dichiarato: “M.A.R.E. rappresenta un’estensione naturale della nostra esperienza: forti dell’esperienza maturata in oltre 140 anni nella la protezione del territorio, rafforziamo il nostro know-how anche sull’ambiente marino, che costituisce oltre il 70% della superficie del pianeta.” Stefano Susani, CEO di Officine Maccaferri, ha commentato: “Con il lancio di M.A.R.E. rafforziamo la nostra visione di un’ingegneria che non solo risponde alle sfide tecniche, ma contribuisce attivamente alla salvaguardia dell’ambiente marino. Le nostre soluzioni uniscono innovazione, durabilità e rispetto per la natura: crediamo che il futuro delle infrastrutture marine passi da un approccio integrato, responsabile e orientato alla rigenerazione degli ecosistemi”.
Digitale, Commissione Ue: Siamo in ritardo su 5G e competenze lavorative
Sebbene ci siano progressi, la diffusione dell’infrastruttura di connettività, come le reti in fibra ottica e 5G “stand-alone”, è ancora in ritardo. Questo quanto emerge dalla relazione della Commissione Ue sullo stato del decennio digitale 2025. Sempre più aziende utilizzano l’intelligenza artificiale (AI), il cloud e i big data, ma l’adozione deve accelerare. Poco più della metà degli europei (55,6%) ha competenze digitali di livello base – rileva ancora la relazione – mentre la disponibilità di specialisti delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con competenze avanzate rimane bassa e con un forte divario di genere, ostacolando i progressi in settori chiave, come la cibersicurezza e l’IA. Nel 2024 l’Ue ha compiuto progressi costanti nella digitalizzazione dei servizi pubblici fondamentali, ma una parte considerevole dell’infrastruttura digitale governativa continua a dipendere da fornitori di servizi esterni all’Ue. “I dati mostrano sfide persistenti, come mercati frammentati, normative eccessivamente complesse, sicurezza e dipendenza strategica”, sottolinea la Commissione, evidenziando come ulteriori investimenti pubblici e privati e un più facile accesso al capitale di rischio per le imprese dell’Ue accelererebbero l’innovazione e l’espansione.
Ai Act, in arrivo gruppo scientifico per l’attuazione
La Commissione europea sta istituendo un gruppo scientifico di esperti indipendenti per sostenere l’attuazione e l’applicazione dell’AI Act. Il gruppo si concentrerà sui modelli e sui sistemi di intelligenza artificiale per scopi generali, fornendo consulenza all’Ufficio IA dell’Ue e alle autorità nazionali sui rischi sistemici, sulla classificazione dei modelli, sulle metodologie di valutazione e sulla sorveglianza del mercato transfrontaliero. Inoltre, segnalerà all’Ufficio AI i rischi emergenti. La Commissione cerca 60 membri per un mandato di 24 mesi rinnovabile. I candidati devono avere competenze in materia di modelli e sistemi per scopi generali, impatti dell’IA o campi correlati, come la valutazione dei modelli, la valutazione e l’attenuazione dei rischi, la sicurezza informatica, i rischi sistemici emergenti e le misure e soglie di calcolo. Gli esperti devono avere un dottorato di ricerca o un’esperienza equivalente e rimanere indipendenti da qualsiasi fornitore di Ie. Il processo di selezione garantirà l’equilibrio di genere e la rappresentanza degli Stati membri dell’Ue e dei Paesi See/Efta. La cittadinanza europea non è un requisito, ma l’80% degli esperti deve provenire da Stati membri dell’Ue o dell’Efta. Le candidature sono aperte fino al 14 settembre.
Gas russo, stop nuovi contratti da domani
Energia, 1,6 miliardi dalla Bei per interconnessione Spagna-Francia
L’Italia aderisce all’alleanza Ue sul nucleare
“L’Italia ha deciso di perseguire una strategia nazionale che in maniera trasparente e graduale promuove una rivalutazione pragmatica del ruolo dell’energia nucleare come fonte di energia decarbonizzata, affidabile e programmabile. L’anno scorso abbiamo inserito nell’aggiornamento del Pniec nazionale un’ipotesi di scenario di lungo termine che prevede al 2050 una quota di energia prodotta da fonte nucleare e proprio questa mattina l’Italia ha aderito all’Alleanza per il Nucleare. Ben vengano dunque queste iniziative che ci trovano pronte ad un confronto aperto per un futuro competitivo dell’Europa rispetto agli altri paesi”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Consiglio Energia a Lussemburgo nel dibattito sul nuovo Programma illustrativo nucleare (PINC) presentato dalla Commissione Europea. Si tratta dell’ottavo programma illustrativo sul nucleare, che valuta anche la necessità di ulteriori risorse per lo sviluppo di piccoli reattori modulari (SMR), reattori modulari avanzati (AMR), microreattori e, in prospettiva futura, la fusione.
Spagna e Portogallo potrebbero diventare i maggiori fornitori di litio in Europa.
Delle 325.000 tonnellate, circa 88.000 verrebbero prodotte nella penisola iberica. Nello specifico, il Portogallo potrebbe diventare il maggiore produttore di litio in Europa con oltre 45.000 tonnellate, mentre la Spagna si collocherebbe al secondo posto con 43.500 tonnellate. Insieme, i due Paesi potrebbero essere in grado di produrre il 27% del totale del Vecchio Continente entro cinque anni. Ma questo sarebbe uno scenario ottimale, praticamente impossibile da realizzare perché, come sottolineano gli autori del rapporto, questi progetti minerari incontrano una forte opposizione sociale, che viene ritardata se non addirittura annullata. La Spagna raggiungerebbe questa cifra di 43.500 tonnellate prodotte all’anno con soli due progetti: Las Navas e San José-Valdeflores. Lithium Iberia, SL è a capo di questo progetto, incentrato sull’estrazione di litio a cielo aperto nella Dehesa Boyal de las Navas di Cáceres . Questo giacimento si trova in una zona ecologicamente sensibile, tra le ZPS di Monfragüe e Canchos de Ramiro – Ladronera (Zone di Protezione Speciale per gli Uccelli), all’interno della Rete Natura 2000. Il progetto ha suscitato un intenso dibattito ambientale, poiché potrebbe avere un impatto su un ecosistema protetto. Tuttavia, la sua fattibilità dipenderà dal rispetto di rigorose normative ambientali e dallo sviluppo di tecnologie di estrazione a basso impatto ecologico. Entro il 2030 potrebbe produrne 26.400 tonnellate, uno dei progetti più grandi d’Europa. Questo progetto, situato sempre nella provincia di Cáceres, presentato dall’azienda Infinity Lithium, è stato respinto dalla Giunta Regionale dell’Estremadura, che alla fine ha vietato il progetto, che avrebbe dovuto essere il secondo più grande d’Europa. Secondo lo studio, questo progetto potrebbe produrre più di 17.100 tonnellate di carbonato di litio all’anno. Il Portogallo ha tre progetti minerari: Alvarrões (4.400 tonnellate), Romano/Montalegre (15.840 tonnellate) e Barroso (25.520). Si dice che il più grande progetto minerario d’Europa sia la valle Jadar della Rio Tinto in Serbia, ma al momento è sospeso in attesa di miglioramenti da parte del governo serbo.
Aspi. a Villa dei Volusii in scena lo spettacolo “La notte delle Metamorfosi” scritto e diretto da Davide Rondoni
Nell’ambito del progetto “Wonders. Scopri l’Italia delle Meraviglie” di Autostrade per l’Italia, nella cornice di Villa dei Volusii, è andato in scena lo spettacolo “La notte delle Metamorfosi”, scritto e diretto dal poeta e drammaturgo Davide Rondoni. Un’occasione unica per scoprire questo sito archeologico attraverso un suggestivo spettacolo itinerante, pensato non per semplici spettatori, ma per “sperimentatori del luogo e della sua magia attraverso i linguaggi delle arti del corpo” con letture di poesie, interventi musicali, danza e recitazioni e la partecipazione, tra gli altri, degli attori David Riondino e Iaia Forte. Davide Rondoni, conferma la forte connessione con il tema delle autostrade: non solo “infrastrutture di trasporto”, ma anche elementi che influenzano il paesaggio, le culture e le vite delle persone che lo attraversano, partecipando a diversi eventi e pubblicazioni organizzati da Autostrade per l’Italia. Collaborazione, quella tra ASPI e Rondoni che prosegue, dopo lo spettacolo “La tenda, la vela” andato in scena il 17 luglio del 2024, nella chiesa di San Giovanni Battista a Campi Bisenzio, in occasione dei 60 anni dell’Autostrada del Sole e della “sua” Chiesa. Nella campagna di Fiano Romano, nella colonia di Lucus Feroniae, durante i lavori di costruzione dell’Autostrada del Sole Roma- Firenze del 1961 venne ritrovato questo straordinario sito che, grazie alla preziosa collaborazione tra Autostrade per l’Italia e il Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, è stato nel corso degli anni valorizzato con l’obiettivo di preservarne e divulgarne il prestigio archeologico, lo straordinario valore artistico-culturale.
Riaperto al pubblico nel 2022 grazie a “Wonders. Scopri l’Italia delle meraviglie”, in collaborazione con l’iniziativa “Aperti per voi” del Touring Club Italiano storico partner del progetto insieme a WWF, Slow Food Italia e la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, Villa dei Volusii Saturnini conserva il fascino di un complesso residenziale extraurbano ricco di storia come testimoniato da affreschi, mosaici e sculture. Appartenuta inizialmente alla famiglia degli Enazi del ramo Capenate e proscritta ad Augusto, in seguito divenne di proprietà di un amico di Augusto, Quinto Volusio, poi lasciata al figlio, Lucio Volusio Saturnino. Rimase di proprietà della potente famiglia senatoria sino al II secolo d. C. quando, probabilmente per mancanza di eredi, entrò a far parte del demanio imperiale. La villa fu in uso sino al III – IV secolo d. C. e frequentata sino al V, quando qui si impiantò un piccolo cimitero. Il sito continuò a sussistere in epoche successive ma con funzioni diverse: edificio religioso, fortezza e casale rustico. La villa è accessibile direttamente dall’area di servizio autostradale “Feronia Ovest”, lungo la carreggiata sud dell’A1 (Diramazione Roma Nord – Gra). Al sito archeologico di Fiano Romano è dedicata una delle oltre 500 experience di viaggio di “Wonders. Scopri l’Italia delle meraviglie”, il progetto di Autostrade per l’Italia che promuove e valorizza il patrimonio artistico-culturale, naturalistico ed enogastronomico del nostro Paese.
Maria Cristina Carlini