IMPEGNO SU MARKET E SERVICES ACT

Competitività, semplificazione, partnership, nuove tecnologie e governance più sicura: l’Ue DISEGNA la sua strategia digitale internazionale

05 Giu 2025 di Mauro Giansante

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Competitività, semplificazione, partnership, nuove tecnologie e governance più sicura: l’Ue DISEGNA la sua strategia digitale internazionale

Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo Ue alla sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia

Intelligenza artificiale, infrastrutture, cybersicurezza, connettività, semiconduttori. Sono tante, almeno otto, le aree prioritarie nelle quali l’Unione europea promette di intensificare il proprio impegno. Mondi nei quali anche noi come singoli cittadini siamo sempre più immersi nel quotidiano. La Commissione Ue ha varato la strategia internazionale sul digitale promettendo, appunto, di rafforzare la propria azione in tutte le ramificazioni di questo settore. I numeri attuali dicono che nel 2024 il commercio digitale comunitario ha registrato tre trilioni di euro e che conta 7100 kilometri del cavo Medusa attraverso il Mediterraneo, nonché oltre 30 partnership regionali.

Gli obiettivi specifici di questa strategia, rispetto all’attuale quadro, sono allora quelli di approfondire e ampliare i dialoghi digitali, costruendone di nuovi con lo scopo di rafforzare la competitività e la sicurezza tecnologica. In secondo luogo, si punta a implementare un’offerta tecnologica aziendale dell’Ue, combinando investimenti del settore pubblico e privato per supportare la transizione digitale dei paesi partner, incorporando componenti quali fabbriche di intelligenza artificiale, investimenti in connettività sicura e affidabile, infrastrutture pubbliche digitali, sicurezza informatica e altro ancora. Terzo: l’Ue vuole rafforzare la governance digitale globale, promuovendo un ordine digitale globale basato su regole, in linea con i valori fondamentali comunitari.

Ancora più nel dettaglio, nel rapporto con i Paesi partner, l’Ue punta a costruire un’infrastruttura digitale sicura e affidabile, essenziale per consentire lo sviluppo in settori critici come energia, trasporti, finanza e sanità. Tutto ciò sviluppando le tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, il 5G/6G, i semiconduttori e le tecnologie quantistiche. In termini di gestione, poi, servirà una governance digitale altrettanto solida, sicura a livello informatico, ma allo stesso tempo garante anche di coesione sociale, diritti umani (privacy in testa) e principi democratici. E ancora: si punterà su identità digitali e infrastrutture pubbliche digitali, verso accordi di riconoscimento reciproco con partner chiave in grado di semplificare le attività transfrontaliere e agevolare la mobilità dei cittadini.

“I paesi che padroneggiano l’intelligenza artificiale e le tecnologie avanzate non solo ottengono un decisivo vantaggio economico, ma rafforzano anche la propria difesa e sicurezza nazionale”, ha rimarcato la vicepresidente esecutiva alla sovranità tecnologica, sicurezza e democrazia Henna Virkkunen. “L’Ue non risparmierà sforzi per rafforzare la propria competitività in questi settori” ma “nessun paese o regione può guidare da solo la rivoluzione tecnologica”. Quello di ieri, insomma, anche per il fattore collaborazione è “un passo avanti decisivo nel rafforzamento delle nostre attuali collaborazioni e nella ricerca di nuovi partner”. In conferenza stampa, poi, Virkkunen ha specificato che “la semplificazione delle norme digitali riguarderà soprattutto gli aspetti burocratici e gli obblighi di reportistica, in particolare per le pmi”. Assicurando poi di essere molto impegnati nell’implementazione dei Digital market e services act. Per Kaja Kallas, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, “l”Europa ha un enorme potenziale per espandere la propria portata geopolitica sulle questioni digitali”. La strategia è fondamentale anche per la difesa: “lo vediamo ovunque, dall’intelligenza artificiale sul campo di battaglia in Ucraina agli attacchi informatici sponsorizzati dagli Stati contro gli Stati membri dell’Ue. La nostra nuova strategia prevede il rafforzamento della capacità dell’Europa di difendersi dalle minacce digitali”, ha ricordato. E per evitare che qualcuno le sottovaluti è bene affrontarle con gli strumenti giusti.

 

 

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