IL DECRETO INFRASTRUTTURE IN PREPARAZIONE

Certificazione lavori subappalti, nuovo regime solo dalle opere 2025. Ponte, garanzie ridotte per il general contractor

Salta in extremis l’ipotesi di portare il decreto legge al Consiglio dei ministri di oggi dopo i tentativi di accelerazione dei giorni scorsi: per la Ragioneria ci sono ancora norme da affinare. Fra le correzioni mirate al codice degli appalti il chiarimento . chiesto dalle imprese – che le modifiche all’articolo 119 del Dlgs 36/2023 si applicano solo alle opere per cui il bando sia stato pubblicato o la procedura avviata dopo l’entrata in vigore del correttivo. Nella versione attuale non ci sono né l’innalzamento delle soglie per l’obbligo della progettazione in BIM né la proproga per l’approvazione dei piani economico-finanziari delle concessionarie autostradali

08 Mag 2025 di Giorgio Santilli

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Certificazione lavori subappalti, nuovo regime solo dalle opere 2025. Ponte, garanzie ridotte per il general contractor

Matteo Salvini

Alla fine il governo ha deciso, in extremis, di prendersi ancora qualche giorno di tempo prima di approvare il decreto legge Infrastrutture su cui spinge il ministro Salvini. Un provvedimento i cui contenuti restano per gran parte misteriosi e problematici, con diverse norme ancora all’esame della Ragioneria. Nelle ultime versioni non ci sono norme che sembrava potessero entrare, come la proroga dei termini per l’appprovazione dei piani economico-finanziari presentati dalle concessionarie autostradali e l’innalzamento dell’attuale soglia di 2 milioni da cui scatta l’obbligo di progettazione svolta in BIM. A proposito di codice appalti, confermata la presenza di poche norme chirurgiche. Sulla certificazione lavori nel subappalto, Salvini conferma la norma contenuta nel correttivo al codice, con la modifica al comma 20 dell’articolo 119, ma accetta di inserire un chiarimento secondo cui il nuovo regime – che consente la certificazione dei lavori solo ai subappaltatori – si applica alle opere per cui la pubblicazione del bando di gara o l’avvio della procedura siano avvenute dal 31 dicembre 2024 (data di entrata in vigore del correttivo). Per tutte le opere in corso o per cui la procedura di affidamento fosse in corso vanno avanti con il vecchio regime.

Fra le novità si chiarisce meglio cosa sia la norma relativa all’appalto per la costruzione del Ponte sullo Stretto: si tratta di una deroga al codice degli appalti per consentire all’appaltatore (in questo caso il general contractor Eurolink guidato da Webuild) di ridurre le garanzie che deve prestare ad avvio dei lavori.

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