La giornata
Maxi BLACKOUT paralizza Spagna, Portogallo e sud della Francia
- de Guindos (Bce): “eccezionale incertezza legata a dazi, si intensificano i rischi per la crescita
- Dazi, Pechino: nessun colloquio tra Xi e Trump
- Porti, Salvini: “a fine primavera ci sarà la legge sulla riforma di settore”
- Consip: nel primo trimestre gare in forte aumento, +318% a 9,9 miliardi di euro
- Engineering: lascia Ibarra, Bisio nuovo amministratore delegato
IN SINTESI
Buio a mezzogiorno su Spagna, Portogallo e sud della Francia. Alle 12,30 di ieri un maxi black out ha paralizzato la penisola iberica con una propagazione anche in Francia. In tilt i trasporti- aerei, treni, bus e metropolitane- città nel caos con semafori spenti ed enormi difficoltà di comunicazione, senza internet e con i cellulari fuori gioco. A distanza di ore, ieri sera, le cause non erano state ancora accertate. Il premier Pedro Sanchez che ha presieduto riunioni di emergenza, senza togliere dal campo nessuna ipotesi: “Nulla può essere escluso”. Neanche un sabotaggio o un attacco hacker, come nelle prime ore si era ipotizzato, anche se nel corso della giornata l’Agenzia Cyber Ue ha scartato la possibilità di un attacco, parlando di un “guasto”. Il gestore della rete elettrica portoghese ha invece ipotizzato un fenomeno, noto come “vibrazione atmosferica indotta”, che provoca guasti di sincronizzazione tra i sistemi elettrici “causando successive perturbazioni lungo la rete europea interconnessa”, legato a variazioni estreme delle temperature nell’entroterra spagnolo. I tecnici e le autorità si sono messi al lavoro per ripristinare le forniture di elettricità con un lavoro incessante che, in serata, ha riportato la fornitura al 20% degli utenti spagnoli, mentre anche in Portogallo la riattivazione andava avanti. L’enorme blackout, uno dei peggiori registrati in Europa e che ricorda quello in Italia del settembre del 2003 che trascinò il Paese nel caos.
de Guindos (Bce): “eccezionale incertezza legata a dazi, si intensificano i rischi per la crescita”
“L’attivita’ economica nell’area dell’euro ha iniziato a riprendersi gradualmente nel 2024. I dati in arrivo suggeriscono una crescita modesta nel primo trimestre del 2025. Tuttavia, i rischi si sono intensificati a causa dell’eccezionale incertezza, in gran parte legata al commercio”. Lo ha detto il vicepresidente della Bce Luis de Guindos presentando il Rapporto annuale della Bce per il 2024 al comitato per gli Affari economici a Bruxelles. “Gli esportatori dell’area dell’euro si trovano ora ad affrontare nuove barriere, e le tensioni sui mercati finanziari e l’incertezza geopolitica probabilmente peseranno sugli investimenti delle imprese”, prosegue de Guindos. “In questo contesto, i consumatori potrebbero diventare cauti riguardo al futuro e frenare la spesa”. “Nel medio termine”, aggiunge il vicepresidente della Bce, “un mercato del lavoro resiliente, redditi reali piu’ elevati e l’impatto dell’allentamento della nostra politica monetaria dovrebbero sostenere la spesa. Inoltre, si prevede che le recenti iniziative politiche incentrate sulla spesa per la difesa e sugli investimenti infrastrutturali, sia a livello nazionale che a livello dell’Ue, influiranno positivamente sull’attivita’ e rafforzeranno la crescita a lungo termine”.
Dazi, Pechino: nessun colloquio tra Xi e Trump
Tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente cinese, Xi Jinping, non c’e’ stata alcuna conversazione telefonica, come invece ha affermato Trump. ‘Per quanto ne so, i due capi di Stato non hanno avuto una conversazione telefonica di recente. Vorrei ricordare che Cina e Stati Uniti non sono impegnati in consultazioni o negoziati sui dazi doganali’, ha detto alla stampa Guo Jiakun, portavoce del ministero degli Affari Esteri cinese .Il rapporto con la Cina “e’ complicato […] sta a loro ridimensionare lo scontro sui dazi”. Lo ha detto il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, intervistato dalla Cnbc. Oggi, la Cina ha ribadito che non sono in corso dei colloqui con gli Stati Uniti e che non ci sono stati contatti telefonici negli ultimi giorni, contrariamente a quanto affermato dal presidente statunitense, Donald Trump.
Porti, Salvini: “a fine primavera ci sarà la legge sulla riforma di settore”
‘Occorre definire la norma’ sulla riforma dei porti ‘e siamo a buon punto. Stiamo lavorando. Conto che a breve e intendo a fine primavera sia norma la legge di riforma sui porti’. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e vice premier, Matteo Salvini, a margine di un evento a Genova. Secondo Salvini cio’ significa ‘investire miliardi di euro in tutte e 16 le autorita’ portuali e avere allo stesso tempo una idea comune, evitare che ci siano soldi sprecati e differenti visioni anche perche’ il Mediterraneo e’ una fonte di ricchezza inestimabile per il futuro. Quindi spendere bene i soldi sui porti e’ fondamentale’. La riforma prevede la nascita di una holding pubblica che sara’ aperta anche ai privati. Sulle quote Salvini non si e’ sbilanciato: ‘a me interessa un controllo pubblico. Spendere tutti gli euro che chiediamo agli italiani per rendere piu’ efficienti e sicuri i porti italiani e’ fondamentale. E avere cabina di regia unica lo e’ altrettanto’. Il 24 aprile scorso, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha trasmesso ai presidenti delle Regioni interessate la comunicazione formale di intesa relativa alle proposte di nomina dei nuovi presidenti nelle seguenti Autorità di Sistema Portuale: Antonio Gurrieri, Adsp Mare Adriatico Orientale – Regione Friuli Venezia Giulia (Trieste e Monfalcone); Francesco Benevolo, Adsp Adriatico Centro Settentrionale – Regione Emilia-Romagna (Ravenna); Francesco Mastro, Adsp Mare Adriatico Meridionale – Regione Puglia (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopolil);
Giovanni Gugliotti, Adsp Mare Ionio – Regione Puglia (Taranto); Davide Gariglio, Adsp Mar Tirreno Settentrionale – Regione Toscana (Livorno, Capraia, Piombino, Portoferraio, Rio Marina e Cavo).
Consip: nel primo trimestre gare in forte aumento, +318% a 9,9 miliardi di euro
Nel 2025 Consip accelera le proprie attività. Al 31 marzo, sono state pubblicate 20 gare per un valore di 9,9 miliardi di euro segnando un incremento del 318% rispetto allo stesso periodo del 2024, a valle di una profonda riorganizzazione del modello operativo e del Piano Industriale 2025-28 approvato lo scorso dicembre. Un trend destinato a consolidarsi nel secondo trimestre: previste nuove gare che porteranno, entro il 30 giugno, a un valore complessivo bandito di 20 miliardi, con un aumento del 241% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un andamento che conferma gli obiettivi fissati dal nuovo Piano Gare annuale. In questo contesto di rafforzata operatività e profonda innovazione, prende il via il 7 maggio 2025 il primo Market Day Consip, appuntamento che darà l’avvio a una serie di tavoli di confronto tra amministrazioni e imprese. Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito del nuovo Piano Industriale 2025-2028, con l’obiettivo di promuovere una sempre maggiore trasparenza, partecipazione e condivisione delle strategie di acquisto pubblico. Consip ricorda quindi i principali fatti da inizio anno: il 27 gennaio è stato presentato per la prima volta il nuovo Piano gare 2025 che prevede 111 gare in pubblicazione, segnando un incremento del 35% rispetto alla media degli anni precedenti e l’introduzione di criteri innovativi o di nuove merceologie in almeno il 50% dei bandi di gara; e circa 100 aggiudicazioni; il 20 febbraio è stato stipulato accordo di collaborazione Consip-CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) per ottimizzare la spesa delle università e degli enti di ricerca, garantendo un utilizzo più razionale e sostenibile delle risorse pubbliche; il 10 marzo è stato stipulato accordo di collaborazione Consip-Cnel per l’individuazione del CCNL da indicare nella documentazione di gara, migliorando i servizi offerti ad amministrazioni, imprese e cittadini; il 15 aprile è stipulato accordo di collaborazione Mef-Consip-Agenzia del Demanio per l’attuazione di una strategia di procurement condivisa, efficiente e sostenibile nella gestione del patrimonio immobiliare dello Stato.
Il Mit lancia un bando per 300 funzionari tecnici, opportunità in diverse qualifiche per le sedi centrali e periferiche
Al via il bando per l’assunzione di 300 nuovi funzionari tecnici presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. È stato infatti pubblicato il bando che disciplina le modalità di concorso per il reclutamento delle nuove unità di personale, a tempo pieno e indeterminato, nell’area dei Funzionari dei ruoli dell’amministrazione. Nel dettaglio, sono messi a concorso: 130 posti nell’area dei funzionari con orientamento in materia ingegneristica attinente al settore edile, dei lavori pubblici e delle infrastrutture; 130 posti nell’area dei funzionari con orientamento in materia ingegneristica attinente al settore dei trasporti terrestri ed aerei; 10 posti nell’area dei funzionari con orientamento in materia ingegneristica attinente al settore dei trasporti navali; 10 posti nell’area dei funzionari con orientamento in materia di ingegneria gestionale; 10 posti nell’area dei funzionari posizione di lavoro funzionario statistico e analista matematico; 10 posti nell’area professionale informatica, con posizione di lavoro funzionario informatico. Maggiori dettagli, modalità di invio delle domande, materie oggetto delle prove concorsuali, sono disponibili sul portale https://www.inpa.gov.it/ , sul presente sito internet www.mit.gov.it e sul sito www.formez.it/concorsi. Le domande di partecipazione al concorso devono essere inviate, nelle modalità previste dal bando, entro le 23.59 del prossimo sabato 24 maggio 2025.
Filt Cgil: “i referendum occasione per migliorare condizioni di lavoro nella logistica”
“I referendum della Cgil sono anche un’occasione per migliorare la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore della logistica”. Lo ha detto il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, ieri, introducendo l’iniziativa “Con 5 Si ai Referendum più tutele, più sicurezza, meno precarietà per i lavoratori e le lavoratrici della Logistica”. “Grazie all’azione del sindacato sul miglioramento delle condizioni di lavoro e sulla precarietà nel settore sono stati fatti molti passi ma ancora c’è da fare”, ha sottolineato Malorgio. “Quello della logistica in Italia – ha evidenziato – è un settore centrale per il Paese ed è caratterizzato da elementi di modernità, alta è infatti l’incidenza dell’impatto dell’evoluzione tecnologica, ma anche di arretratezza con casi di sfruttamento del lavoro e fenomeni di illegalità su cui sta intervenendo anche la Magistratura con le sue inchieste milanesi che hanno colpito alcuni grandi player internazionali del settore. Serve ora una sinergia tra l’azione sindacale e quella giuridica, coinvolgendo anche il Governo e serve un miglioramento del quadro legislativo a partire dalle proposte referendarie per contrastare la precarietà”.
“La sfida per contrastare la precarietà, l’illegalità e il lavoro povero nel settore della logistica è stata finora perseguita dalla Filt trasformando la condizione di circa 10 mila lavoratrici e lavoratori di grandi multinazionali del settore come FedEx, Dhl, Brt, Arcese, Mondo Convenienza, Db Schenker da precari ad assunti diretti”, ha poi rimarcato il coordinatore nazionale del trasporto merci e logistica della Filt Cgil nazionale, Michele De Rose. “E’ un risultato premiato dal riconoscimento come sindacato più rappresentativo nel settore. Un lavoro quello per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori – sottolinea De Rose – proseguito con il recente rinnovo del Ccnl attraverso il riconoscimento delle professionalità e l’estensione della clausola sociale ai driver che lavorano in appalto. Inserita anche, tramite un nuovo articolo, la qualificazione della filiera nella direzione di escludere le società che non hanno una serie di requisiti per poter ottenere appalti nel settore. Infine congiuntamente alle associazioni datoriali stiamo elaborando le tabelle del costo del lavoro da presentare al Ministero del Lavoro come un ulteriore elemento per affermare la legalità del settore”.
Ferrovie: i sindacati confermano lo sciopero del 6 maggio
‘Lo sciopero del 6 maggio che abbiamo proclamato unitariamente nelle ferrovie al momento e’ confermato’. Lo ha detto il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio nel suo intervento all’iniziativa ‘Con 5 Si ai Referendum piu’ tutele, piu’ sicurezza, meno precarieta’ per i lavoratori e le lavoratrici della Logistica’, spiegando che ‘negli ultimi incontri per il rinnovo del contratto nazionale non ci sono stati passi in avanti’. ‘Quello delle attivita’ ferroviarie e’ un contratto molto importante – sottolinea Malorgio – che deve chiudere la stagione dei rinnovi nel settore dei trasporti dopo aver sottoscritto negli ultimi mesi i ccnl del trasporto merci e logistica e del trasporto pubblico locale. Attualmente pero’ non abbiamo avuto nessuna apertura da parte del Gruppo Fs alle nostre richieste’.
Infrastrutture, Morelli: “il nuovo parcheggio a Riva del Garda esempio di buona amministrazione”
Il parcheggio Parco della Libertà “è un’opera importante per il territorio. Una struttura che promuoverà, ancora di più, il Comune”. Lo dice il Sottosegretario di Stato Alessandro Morelli, a Riva del Garda per verificare lo stato di avanzamento del nuovo parcheggio e per visitare la Ciclovia del Garda. Il senatore rispondendo alle critiche arrivate dal Pd sottolinea di “aver seguito, fin dall’idea iniziale della bravissima sindaco Cristina Santi, il finanziamento e la realizzazione di quest’opera, per la quale sono stati stanziati 5.000.000 di euro da fondi Pnrr, 500.000 euro dai fondi Foi e 1.800.000 euro dai fondi della stazione appaltante e che con i suoi 215 posti distribuiti su una superficie complessiva di 19.350 mq, renderà ancora più fruibile il paese”. “Una località – sottolinea il Sottosegretario – dove arrivano 4 milioni di turisti l’anno e di cui 2 milioni circa solo a Riva”. “Con la mia presenza qui oggi voglio ribadire come grazie al sindaco che ha messo l’interesse della sua comunità davanti ai gravi problemi che l’hanno vista vittima si siano riusciti a mettere a terra degli investimenti così importanti per il Trentino ma anche per tutta l’area del nord est e come una amministrazione capace, con importanti link a livello nazionale, riesca ad ottenere ottimi risultati”, conclude Morelli.
Ance: “aderiamo al manifesto dell’adattamento perché diventi priorità in Europa”
Promuovere politiche urbane in grado di prevenire i rischi derivanti dai cambiamenti climatici e dare una risposta alle nuove esigenze sociali sono priorità non più rimandabili alle quali l’Ance sta lavorando da tempo insieme a tutta la filiera delle costruzioni che sarà presente alla Biennale sotto il logo unitario Fondamentale. “Bene quindi il Manifesto dell’Adattamento lanciato oggi da Carlo Ratti e dal Presidente Sanchez, al quale come Ance aderiamo con convinzione” sottolinea la presidente Brancaccio. “Accogliamo e rilanciamo l’invito all’azione, perché è il momento di dare una risposta collettiva e proattiva. Abbiamo l’occasione di dimostrare la capacità dell’Europa di unirsi, grazie anche all’impegno della Commissione europea che su questi temi sta dimostrando una grande sensibilità”. Adattamento, rigenerazione urbana ed emergenza abitativa saranno anche al centro della Conferenza Città nel futuro 2030-2050 che Ance sta organizzando con la direzione di Francesco Rutelli, alla quale prenderà parte anche Carlo Ratti, insieme a numerosi esponenti delle istituzioni nazionali e locali e a grandi esperti e studiosi del tema. “Le nostre imprese sono pronte a fare la propria parte, grazie a una grande spinta all’innovazione, per individuare soluzioni e strategie sostenibili per il futuro del Paese” conclude Brancaccio.
Italia-Bahrein: Urso incontra ministro Economia Al Khalifa, rafforzare gli investimenti nel digitale, IA e Quantum
La volontà di rafforzare le relazioni industriali bilaterali e di incrementare gli investimenti reciproci è stata al centro dell’incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Piacentini tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, e il ministro delle Finanze e dell’Economia Nazionale del Regno del Bahrein, Shaikh Salman bin Khalifa Al Khalifa. Il colloquio segue la recente visita nel Regno del Bahrein del Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, che, a gennaio, ha incontrato il Re Hamad bin Isa Al Khalifa. Durante l’incontro sono state esaminate diverse opportunità di investimenti reciproci tra i due Paesi, sia valorizzando l’expertise italiana nel settore delle PMI, sia promuovendo lo sviluppo di ambiti innovativi quali lo spazio, i supercalcolatori e l’intelligenza artificiale. Rispetto a quest’ultimo settore, è emersa particolare attenzione alla possibilità di favorire partnership tecnologiche e joint venture tra centri di ricerca, imprese e investitori dei due Paesi, al fine di realizzare progetti applicativi concreti nel campo dell’IA industriale. Focus, infine, sulle possibili cooperazioni industriali nel settore della raffinazione dell’alluminio e dell’acciaio, al fine di rafforzare l’autonomia strategica della filiera industriale italiana e generare valore per entrambe le economie.
Valentini (Mimit): “grandi opportunità di crescita in Malesia e Paesi Asean, semiconduttori ed energia settori strategici”
Italia e Malesia hanno grandi possibilità di accrescere la collaborazione, sia da un punto di vista bilaterale che come porte di accesso a due grandi mercati: quello europeo e quello dei Paesi Asean. E’ quanto emerge dalla visita a Kuala Lumpur del vice ministro per le Imprese e il Made in Italy Valentino Valentini. Nel corso della missione, oggi, Valentini ha incontrato in due diversi bilaterali il vice ministro per l’Energia Akmal Nasrullah Mohd Nasir e il vice ministro per gli Investimenti, il commercio e l’industria Lew Chin Tong. “Sono stati incontri cordiali e interessanti – sottolinea Valentini – con i rappresentanti del governo di un Paese sempre più rilevante per l’Italia. Abbiamo condiviso le nostre valutazioni sulla situazione geopolitica e sulle possibili opportunità per far crescere la collaborazione tra i nostri Paesi, in particolare su settori strategici come semiconduttori, transizione energetica, manifattura avanzata, robotica e logistica”. La Malesia è anche fondamentale come porta di accesso al grande mercato dei Paesi Asean, una delle più importanti aree di libero scambio nel mondo. Quest’anno proprio Kuala Lumpur guida l’associazione che riunisce 10 paesi del Sud-Est asiatico, contando 650 milioni di abitanti e un Pil complessivo di oltre 3.000 miliardi di dollari La Malesia è un attore chiave nella catena globale dei semiconduttori, contribuendo al 13% del packaging e testing mondiale. Il settore elettronico, guidato dai semiconduttori, rappresenta oltre il 35% delle esportazioni malesi, superando i 100 miliardi di dollari all’anno, con mercati principali negli Stati Uniti, Cina ed Europa. Il Pil cresce a ritmo sostenuto (5,1% nel 2024). La Malesia è anche il secondo produttore di petrolio e gas naturale della regione e il quinto maggior esportatore di gas naturale liquefatto al mondo. Il “New Industrial Master Plan 2030” lanciato nel settembre 2023 punta a rafforzare l’industria manifatturiera e portarla ad una crescita annua del 6,5%, puntando soprattutto su innovazione, sostenibilità e competitività internazionale. L’economia malese gode di un forte grado di apertura al commercio internazionale, con una bilancia commerciale in attivo da oltre due decenni consecutivi. Per quanto riguarda i rapporti con l’Italia, nel 2024 l’interscambio è cresciuto del 9,3% rispetto al 2023 (3,1 miliardi di euro). In particolare, le nostre esportazioni sono aumentate del 23,4% (1,7 mld) mentre le importazioni sono diminuite del 3,9% (1,4 mld), con un saldo positivo per l’Italia di 270 mln. Le esportazioni italiane comprendono macchinari industriali, apparecchi elettrici e componentistica elettronica, elicotteri, prodotti alimentari e bevande, prodotti chimici e farmaceutici, abbigliamento e calzature. Tra i Paesi ASEAN, la Malesia si trova al terzo posto come paese di destinazione delle nostre esportazioni, dopo Singapore e Thailandia, con una quota pari al 14,1% sul totale; come fornitore, la Malesia resta al quarto posto, con una quota dell’11,9% sul totale delle nostre importazioni dalla regione, preceduta da Vietnam, Indonesia e Thailandia. Nel Paese asiatico sono presenti oltre 100 imprese italiane, con investimenti diretti di quasi 3,4 miliardi. “Numeri significativi, ma con grandi opportunità di crescita futura” ha spiegato Valentini, che ha concluso la giornata incontrando i rappresentanti delle aziende italiane presenti nel Paese.
A margine della visita, Valentini ha anche partecipato all’inaugurazione della nuova sede di Generali nel palazzo Menara, in cui saranno riuniti mille dipendenti. “Generali – ha detto Valentini – non è solo uno dei più grandi gruppi assicurativi e di gestione patrimoniale al mondo, ma è anche un’azienda che si distingue per il suo impegno verso l’innovazione, la sostenibilità e le persone. Questa sede centrale nel cuore di Kuala Lumpur rappresenta la fiducia strategica di Generali nell’economia dinamica della Malesia e nella più ampia regione ASEAN e, cosa ancora più importante, rappresenta il duraturo rapporto tra le nostre nazioni, fondato sul rispetto reciproco e sulla partnership economica”.
Fs, Trenitalia amplia il progetto di video-interpretariato Lis in 23 stazioni italiane
Trenitalia (Gruppo FS Italiane) ha esteso il progetto di accessibilità dei servizi in vendita e assistenza per le persone sorde; l’iniziativa sperimentale e gratuita di video-interpretariato in lingua dei segni italiana (LIS), già disponibile in 6 stazioni italiane, è stata ampliata ad ulteriori 17 stazioni, per un totale di 23 presidi su tutto il territorio nazionale. Il progetto, nato nel 2024 con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio e semplificare la comunicazione della clientela sorda segnante, una comunità composta nella sua totalità da oltre 40.000 persone e diffusa su tutto il territorio nazionale, è disponibile nelle principali stazioni d’Italia – Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Genova Piazza Principe, Milano Centrale, Napoli Centrale e Roma Termini – e, da aprile 2025, nelle stazioni di: Pescara, Lamezia Terme, Venezia Santa Lucia, Potenza, Trieste, Ancona, Termoli, Torino Porta Nuova, Bari Centrale, Cagliari, Palermo, Trento, Foligno, Aosta, Roma San Pietro, Roma Ostiense e Fiumicino Aeroporto. Il servizio è stato implementato nelle quattro stazioni del nodo di Roma anche per fornire maggiore assistenza a coloro che visitano la Capitale in occasione del Giubileo. Grazie a questa iniziativa, le persone sorde segnanti possono attivare, in meno di un minuto, un servizio di video-interpretariato LIS, che consente loro di comunicare senza difficoltà con il personale di Trenitalia per richieste di assistenza, informazioni sui servizi e ulteriori eventuali necessità legate al viaggio. Il servizio è fruibile tramite Tablet di Trenitalia o tramite QR Code inquadrabile dal dispositivo del Cliente ed è presente presso le biglietterie, nei desk di vendita e assistenza di Trenitalia e presso i FRECCIALounge tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 8:00 alle ore 18:00 (inclusi festivi). Il progetto, nel suo primo anno di sperimentazione, ha ottenuto un alto tasso di gradimento: il 100% dei clienti sordi che hanno utilizzato il servizio ha espresso una soddisfazione elevata, un risultato ottenuto grazie ai ridotti tempi di attesa e agli elevati standard di qualità offerti. Inoltre, per garantire un utilizzo efficace del servizio e standard di accessibilità elevati, il personale di Trenitalia, oltre 650 persone provenienti dai business Alta Velocità, Intercity e Regionale, è stato formato – ed è in formazione – per rispondere alle esigenze specifiche dei clienti sordi. Tale progetto di accessibilità si inserisce in un piano più ampio del Gruppo FS, volto a rendere i propri servizi più inclusivi e rispondenti alle esigenze di una clientela diversificata, rendendo sempre più concreto il proprio impegno nei confronti di tutte le persone, dentro e fuori l’azienda. In questa ottica, infatti, all’interno della Direzione Pianificazione Industriale di Trenitalia, è stata costituita lo scorso dicembre la nuova struttura “Accessibility Management” con lo scopo di migliorare l’accessibilità dei servizi, anche grazie ad un continuo confronto con stakeholder e associazioni sul tema della disabilità, in coordinamento con il Gruppo FS.
Engineering: lascia Ibarra, Bisio nuovo amministratore delegato
Cambio della guardia ai vertici del gruppo Engineering. Maximo Ibarra, amministratore delegato dal 2021, “ha deciso di dimettersi per motivi personali” con effetto a partire da oggi e il cda ha nominato Aldo Bisio (ex amministratore delegato di Vodafone Italia) come nuovo amministratore delegato con decorrenza immediata. Sotto la guida di Ibarra, si legge in una nota del gruppo, Engineering ha intrapreso un profondo processo di trasformazione ed espansione che ha portato ad una significativa crescita dei ricavi e della redditività, a importanti investimenti in M&A, in prodotti e competenze per consolidare la propria leadership nel digitale, al rinnovamento del Management, al rafforzamento della Governance e ad una recente operazione di rifinanziamento attraverso l’emissione di un Bond molto apprezzato dal mercato destinato a sostenere la crescita organica futura. Oggi Engineering è un digital champion con una presenza globale e un fatturato di circa 1.8 miliardi di euro. Il presidente del cda, Gaetano Miccichè, ha dichiarato: “Nel prendere atto della decisione di Maximo Ibarra, desidero esprimere a nome degli azionisti, Bain Capital e Renaissance Partners, del Consiglio di Amministrazione e mio personale, la più sincera gratitudine per il contributo straordinario che ha offerto alla crescita di Engineering. La sua visione strategica ha lasciato un’impronta profonda, consentendo al Gruppo di consolidare il proprio ruolo di operatore tecnologico di riferimento in Italia. Auguro a Maximo i migliori successi per il futuro e lo ringrazio per la dedizione, la responsabilità e la collaborazione dimostrate in questi anni. Al contempo, rivolgo un caloroso benvenuto ad Aldo Bisio, certo che saprà guidare Engineering in una nuova fase di sviluppo e innovazione”.
“È stato un onore e un privilegio – ha dichiarato Ibarra – guidare Engineering in questi quattro anni di profonda trasformazione. Si conclude un periodo entusiasmante: l’azienda è oggi una realtà di eccellenza che conta circa 14.000 dipendenti e opera in 21 paesi nel mondo, con competenze distintive e un solido posizionamento nei principali settori tecnologici. Negli ultimi mesi ho maturato la volontà di prendermi del tempo per valutare nuovi progetti professionali e avviare una nuova fase della mia carriera. Voglio ringraziare il team e tutti coloro che hanno contribuito al nostro successo, i miei azionisti, il CDA, ed il Presidente Miccichè per la loro fiducia. Lascio ora il timone ad Aldo, convinto che rappresenti la scelta migliore per questa nuova fase di Engineering. Da parte mia, come richiesto dall’Azienda, ho dato la disponibilità a rimanere nel Gruppo fino al prossimo 1 settembre per garantire un efficace e completo passaggio di consegne. Continuerò, inoltre, ad essere un investitore in Engineering, fiducioso del percorso dei prossimi anni grazie alla solidità delle sue ambizioni e dei suoi valori. Auguro ad Aldo Bisio i migliori successi alla guida del Gruppo”.
Camst Group e gruppo Hera, il patto per la sostenibilità si allarga al recupero dei film plastici
Prosegue con risultati tangibili il patto per la sostenibilità siglato da Camst group e Gruppo Hera. Avviata nel 2020, la collaborazione tra l’azienda di ristorazione e facility services e la multiutility punta a valorizzare i principi dell’economia circolare attraverso progetti che trasformano rifiuti organici e oli alimentari esausti in nuove risorse energetiche. La raccolta avviene nei punti di ristorazione Camst group e i materiali raccolti vengono reindirizzati a processi virtuosi di produzione di biocombustibili. Nel 2024, grazie a questa sinergia, sono stati prodotti 68.923 metri cubi di biometano e 47.809 litri di biocarburante. In collaborazione con Aliplast (Gruppo Hera), nel 2024 si è aggiunto un servizio di raccolta e riciclo dedicato ai polimeri plastici generati presso il centro distributivo di Camst group all’Interporto di Bologna. “A cinque anni dall’avvio di questa collaborazione virtuosa, raccogliamo risultati molto importanti nell’ottica di dare valore ai rifiuti, con un forte beneficio ambientale e anche economico. Al recupero degli scarti di origine alimentare, abbiamo aggiunto dal 2024 un progetto specifico sulle pellicole plastiche, che possono tornare a nuova vita grazie al volume della nostra produzione e alla tecnologia messa a disposizione dal Gruppo Hera”, spiega Paola Bertocchi, responsabile sostenibilità di Camst group. “Il modello di economia circolare costituisce per il Gruppo Hera il riferimento principale per disegnare i servizi del futuro – afferma Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi
Ambientali e Flotte del Gruppo Hera – e la transizione verso l’economia circolare deve essere un obiettivo comune. Per queste ragioni, riteniamo molto importante creare collaborazioni con le aziende del territorio e supportarle nel segno della sostenibilità ambientale, mettendo a frutto la nostra esperienza e competenza su questi temi. Il protocollo d’intesa con Camst, che dal 2020 ha consentito di avviare progetti virtuosi di economia circolare, sta dando ottimi risultati e ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta”.
Nel 2024, 68.923 metri cubi di biometano prodotti. Con la raccolta differenziata dei rifiuti organici prodotti in 22 punti di ristorazione di Camst group nelle province di Bologna e Modena, nel 2024 oltre mille tonnellate di scarti (di cui oltre 700 provenienti da Bologna e
circa 300 da Modena), sono state destinate agli impianti Herambiente di Sant’Agata Bolognese e Spilamberto, dove sono stati prodotti 68.923 metri cubi di biometano. In particolare, Si tratta di un combustibile rinnovabile al 100% con la stessa qualità e lo stesso
contributo energetico del metano di origine fossile, ma con minori impatti ambientali. Questa produzione di biometano ha permesso di evitare il consumo di 51 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), mentre sono state risparmiate 129 tonnellate di anidride carbonica equivalente, principale responsabile dell’effetto serra e del cambiamento climatico. In termini concreti, il biometano generato potrebbe alimentare un’automobile di media cilindrata per oltre 1,5 milioni di chilometri, mentre per assorbire la quantità di anidride carbonica risparmiata, sarebbero necessari circa 1.300 alberi a medio fusto. La raccolta di 46,4 tonnellate di oli vegetali esausti (OVE) ha permesso di produrre 47.809 litri di biocarburante. Mediante la raccolta effettuata in 299 punti di ristorazione Camst group distribuiti in tutta Italia, la produzione di biocarburante ha permesso di risparmiare 132 tonnellate di anidride carbonica equivalente e 40,11 TEP. Per rendere più tangibile l’impatto positivo generato, basti pensare che il biocarburante prodotto potrebbe far percorrere a un’automobile di media cilindrata circa un milione di chilometri, mentre per assorbire le emissioni di CO2 evitate sarebbero necessari 1.300 alberi a medio fusto. Il processo si inserisce in una logica virtuosa di economia circolare: una volta raccolti, gli oli esausti vengono trasferiti a un impianto di pretrattamento per raggiungere le caratteristiche chimico-fisiche richieste. Successivamente, vengono inviati in bioraffineria dove vengono trasformati in biocarburante pronto per l’alimentazione di mezzi di trasporto. Nel 2024 è stato attivato un servizio di raccolta e riciclo dei film in polietilene a bassa densità (LDPE) prodotti nel centro distributivo di Camst group all’interno dell’Interporto di Bologna. Il servizio si avvale della collaborazione di Aliplast, società del Gruppo Hera che rigenera e riutilizza la plastica dei rifiuti di imballaggio per produrre nuovi polimeri. Grazie a questa raccolta dedicata, è possibile garantire una qualità migliore del rifiuto di imballaggio con la possibilità di inviarlo direttamente a un processo di lavorazione specifico che ottimizza il riciclaggio. Nel 2024 sono stati raccolti 2.420 Kg di rifiuti, la cui qualità ha consentito una resa del 95%: dal materiale raccolto, si sono ottenuti 2.299 Kg di polimero LDPE riciclato, con un risparmio di 5.100 Kg di CO2 rispetto alla produzione dello stesso quantitativo di polimero vergine.
Maria Cristina Carlini