Il bilancio

Cassa Geometri: nel 2024 il patrimonio netto sfiora i 2,9 miliardi

L’esercizio 2024 si chiude per la Cassa Geometri con una crescita del patrimonio netto a oltre 2.893 milioni di euro e con un risultato economico positivo di quasi 132 milioni. Si consolidano i redditi della categoria e il volume d’affari in crescita, rispettivamente, dell’8,4% e dell’8,1% rispetto al 2023. Si conferma il trend positivo degli indici di produttività spinti dagli effetti benefici dei bonus per l’edilizia. Gli investimenti della Cassa sono sempre più orientati all’economia reale all’insegna dei valori ESG. Continua il trend di calo degli iscritti.

27 Apr 2025 di Maria Cristina Carlini

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Cassa Geometri archivia il 2024 con un risultato economico positivo di 131,9 milioni e un patrimonio netto in crescita a quota 2.893,3 milioni di euro che si confronta con i 2.761,4 milioni  del 2023. Nonostante l’instabilità macroeconomica legata alla fase postpandemica e alle tensione geopolitiche internazionali, segnate dai conflitti russo-ucraino e israelo-palestine, si registra un consolidamento dei redditi della categoria e del volume d’affari che mostrano rispettivamente un aumento dell’8,4% che corrisponde a una media reddituale pari a 40.605 euro (37.460 nel 2023) e dell’8,1% con volumi medi di 56.644 euro (52.404 nel 2023) rispetto al precedente esercizio. Risultati che confermano il trend positivo degli indici di produttività che continua a risentire favorevolmente degli effetti benefici degli interventi normativi del governo sui bonus volti a rilanciare il settore dell’edilizia e che hanno permessi di raggiungere nel quinquennio 2020-2024 un aumento cumulativo di circa il 78%. Sono questi alcuni dei principali dati che emergono dal bilancio consuntivo 2024 approvato, nei giorni scorsi, dal Comitato dei delegati della Cassa Geometri. Constestualmente, è stato presentato per la prima volta il bilancio delle sostenibilità: un evento che la Cassa, che quest’anno compie 70 anni, considerà particolarmente significativo che nasce dalla volontà di dare avvio da un percorso di rendicontazione sociale volontaria, al di là, appunto, del perimetro degli obblighi normativi.

A fine 2024, la Cassa dei Geometri registrava 73.280 iscritti. Si tratta di un dato che conferma il trend calante a partire dla 2014 quando gli iscritti erano 95.058. Lo scorso anno i nuovi iscritti sono stati 1.335 (1690 nel 2023). “L’andamento delle nuove iscrizioni è comunque in linea con le dinamiche demografiche del Paese, fenomeno attenzionato dalla Cassa che comunque – si legge nel testo del bilancio delle sostenibilità  visto l’oramai avanzato processo del passaggio al contributivo”. Inoltre, “la Cassa ha da tempo avviato, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Geometri e con la Fondazione Geometri, alcune iniziative volte alla valorizzazione della figura del geometra e all’orientamento professionale presso gli istituti tecnici con indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT) finalizzate all’incremento degli iscritti”. Un’iniziativa che, riferisce la Cassa, di cui è già possibile tracciare un bilancio positivo “favorendo un incremento delle iscrizioni al primo anno dell’istituto tecnico CAT”.  L’analisi dei dati relativi al 2024 mostra poi un lieve invecchiamento della popolazione che si attesta ad un’età media della categoria a 50 anni,

La gestione previdenziale della Cassa Geometri presenta nel 2024 un risultato di 115.4 milioni di euro (200,4 milioni nel 2023). Per la gestione degli impieghi mobiliari e finanziari è stato contabilizzato un risultato positivo di gestione pari a 41,3 milioni di euro (12,1 milioni nel 2023). Ora, con l’obiettivo di rafforzare la sostenibilità nel lungo periodo e assicurare prestazioni future più adeguate, la Cassa ha introdotto un piano di incremento graduale del contributo soggettivo, che passerà al 20% nel 2025 e al 22% nel 2027, accompagnato da un adeguamento dei minimi contributivi. Un’ulteriore modifica riguarda il sistema di retrocessione del contributo integrativo, con un aumento della quota retrocessa al 60% per gli iscritti post 2009 e un riassetto della distribuzione per gli iscritti post 1985, garantendo in questo modo, sottolinea la Cassa, una prestazione adeguata anche a chi andrà in pensione interamente con il sistema contributivo. Contestualmente, si è disposto un contributo integrativo minimo, attualmente parametrato al contributo soggettivo, per attenuare l’effetto moltiplicativo legato all’inflazione prevista nei prossimi anni.

Sul fronte degli investimenti, il bilancio 2024 conferma la policy della Cassa sempre più orientata a generare effetti concreti positivi sull’economia realte e volti al miglioramento degli aspetti Esg. Il portafoglio si attesta a 1,6 miliardi a valore di mercato. Un esempio di investimento nell’economia reale è la società Arpinge, partecipata dalla Cassa operante nel settore delle infrastrutture, che ha focalizzato l’intero portafoglio sulla transizione energetica nella produzione di energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica e mobilità; oltre alla partecipazione in F2i Sgr, ad oggi il maggior gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali. La Cassa, attraverso investimenti in fondi alternativi, ha inoltre adeirto a diverse iniziative, prevalentemente nel settore del real estate e infrastrutturale. Nei primi mesi del 2025, Cassa Geometri ha avviato una procedura finalizzata alla sottoscrizione di quote di fondi di investimento alternativi chiusi dedicati al private equity.

“La categoria continua a mostrarsi solida grazie al trend positivo dell’attività produttiva dei professionisti geometri, oggi più che mai chiamati ad essere protagonisti nel processo di rivoluzione digitale e nella sfida della transizione green”, ha commentato il presidente della Cassa Geometri, Diego Buono, assicurando l’impegno focalizzato sulla gestione previdenziale e assistenziale “sempre più solida e orientata al futuro degli iscritti, nell’ottica di una sostenibilità del sistema nel lungo periodo che garantisca il mantenimento di una adeguata prestazione futura”. Di grande rilievo, per Buono, il primo bilancio di sostenibilità, anzi delle sostenibilità al plurale. E’, ha detto, una “presa di consapevolezza: come ente previdenziale, dobbiamo infatti rafforzare il nostro ruolo di attori responsabili, contribuendo non solo alla sicurezza economica degli iscritti ma anche al progresso ambientale e sociale delle nostre azioni”.

 

 

 

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