I NUMERI ANAC SUGLI ATTESTATI SOA
Novemila nuove imprese entrate negli appalti dal 2023 a oggi: è l’effetto Superbonus-Pnrr
Le imprese alla prima attestazione SOA sono state 5.266 nel 2023, 3.043 nel 2024 e già 722 in questo primo trimestre 2025: bisogna tornare al 2005-2010, anni di grande crescita del neonato sistema Soa, per arrivare a questi livelli. Le imprese attestate nel 2022 erano in tutto 30.718, nel 2024 sono cresciute a 37.455 con un aumento del 22%, ma le nuove imprese attestate complessive (al netto delle uscite) sono il 30% del livello 2022. Fra queste anche una parte di quelle che avevano fatto fortuna con il Superbonus, mentre il richiamo più forte è stato il Pnrr che traina anche i subappalti: il 2023 anno record con 24.095 autorizzazioni. Il dato delle imprese attestate a oggi è sceso a 36.301, segno che sono tornate a uscire molte imprese: il dato è troppo parziale per arrivare a conclusioni, ma da tenere sotto osservazione per capire se con il Pnrr si sta replicando il fenomeno di “toccata e fuga” registrato con il 110%.
Sono 9.031 le imprese che hanno acqusito una nuova attestazione SOA – e sono così entrate nel mondo degli appalti di lavori pubblici – dal 2023 a oggi: 5.266 nel 2023, 3.043 nel 2024 e 722 all’inizio del 2025. Per trovare un dato alto come quello del 2023 bisogna tornare indietro al 2010 e al periodo 2005-2010, cioè agli anni della prima implementazione del sistema SOA, nato con il Dpr 34/2000.
I dati sono stati messi a disposizione dall’Anac e confermano, nell’interpretazione che ne dà Diario DIAC, che una quota consistente delle imprese di costruzioni nate e cresciute con il Superbonus si siano poi trasferite nel settore degli appalti pubblici quando la stagione del 110% è rapidamente tramontata, così come rapidamente era nata nel 2021 e aveva toccato la punta massma fra il 2022 e la prima parte del 2023. Aldilà della loro origine, non c’è dubbio che queste imprese con nuove attestazioni sono state richiamate nel campo dei lavori pubblici dai fondi del Pnrr. Non è un caso che nel 2023 si sia anche registrato – sono sempre dati Anac – il picco assoluto dei subappalti autorizzati, 24.095 contro i 22.424 del 2022 e numeri sempre più bassi negli anni precedenti. Molti dei nuovi iscritti avranno trovato lavoro proprio nell’onda dei subappalti, visto che le nuove iscrizioni avvengono generalmente nelle classifiche più basse, per poi crescere con le attestazioni dei lavori svolti. Dopo il picco del 2023, le autorizzazioni al subappalto hanno registrato una flessione scendendo a 18.807 nel 2024.

Ma torniamo ai dati sulle imprese che hanno ottenuto la prima attestazione SOA e in particolare alla serie storica dal 2005 a oggi, con l’aiuto del grafico che pubbichiamo a fianco. Come si diceva, gli anni dal 2005 al 2011 sono stati gli anni della prima implementazione del sistema, con l’ingresso nel sistema di tutte le imprese che operavano nel settore. Il picco massimo si è raggiunto nel 2007 quando hanno conseguito la prima attestazione 10.034 imprese. Solo dopo il 2010 si è scesi sotto le cinquemila imprese, mentre a partire dal 2014 – quando il sistema aveva raggiunto una sua dimensione fisiologica – il dato è sempre rimasto sotto il livello delle duemila “nuove imprese”, scendendo fino alle 1.205 imprese del 2019. Questi sono stati anche gli anni della grande crisi del settore dei lavori pubblici. Primi segnali di ripresa nel 2021 e poi il grande salto del 2023 che evoca evidentemente un fatto straordinario come causa scatenante.
Un altro dato interessante è quello del totale delle imprese che hanno un’attestazione SOA. Anche da questi dati è possibile evincere il salto del biennio 2023-2024 e anzi è possibile misurarlo in relazione a quanto già esisteva. Anche qui ci avvaliamo di un dato elaborato sulla base dei dati forniti dall’ANAC.

Nel 2022, quindi subito prima del grande salto registrato nel 2023, le imprese in possesso di un attestatom SOA valido (anche solo per un periodo parziale dell’anno) erano 30.718. Nel 2023 questo numero è salito a 35.598, con una differenza di 4.880 imprese. Il numero è più basso di quelle delle nuove imprese immesse nel sistema perché al saldo fra i due anni contribuiscono, evidentemente, le imprese uscite dal sistema. Va notato, per altro, che questo numero delle imprese “morte” è limitato qualche centinaio di casi. Il salto del totale delle imprese attestate è in un solo anno del 15,9% che diventa il 17,1% se consideriamo tutte le nuove imprese. Se includiamo anche il 2024, il salto nel biennio è di 6,737 imprese attestate, pari al 22% rispetto alle imprese attestate al 2022 e diventa del 27% se consideriamo tutte le nuove imprese entrate. Se poi aggiungiamo anche il dato del primo trimestre 2025, le 9.031 imprese nuove attestate rappresentano un salto del 29,4% rispetto al dato delle imprese attestate nel 2022. Da notare come le “uscite” siano tornate a mordere nella prima parte del 2025 perché il numero complessivo delle imprese attestate è sceso a 36.301. Un dato troppo parziale per poter trarre conseguenze immediate, ma bisognerà capire nel corso dell’anno se questa discesa si conformerà, evidenziando un fenomeno nuovo della “fuga” dal mercato degli appalti. Si tratterebbe, anche per il Pnrr, di una sostanziale replica della “toccata a fuga” che si era registrata per molte migliaia di imprese già con il Superbonus.
Ma è troppo presto per arrivare a conclusioni su questo punto.