AFFARI EUROPEI E MEF
Efficientamento edifici pubblici, arriva il decreto attuativo Pnrr (1,4 mld): PRIORITA’ alle Esco
Pronto per il varo, il testo ha ottenuto il parere in conferenza unificata. Ammessi i progetti di investimento relativi a edifici di edilizia residenziale a totale proprietà pubblica e dotati di impianti centralizzati di climatizzazione e che determino un miglioramento dell’efficienza energetica non inferiore al 30%. Due le tipologie di sostegno: sovvenzioni in misura pari al 65% del costo degli interventi previsti dal progetto ed erogata dal Soggetto attuatore della Misura; prestito non superiore al 35% del costo degli interventi non oggetto di sovvenzione.
E’ in dirittura d’arrivo il decreto legato alla misura Pnrr da 1,381 miliardi (misura 7 investimento 17) per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali pubblici, sociali e e delle abitazioni di famiglie a basso reddito. La scorsa settimana è arrivato l’ok dalla conferenza unificata.
L’obiettivo dell’azione è – si legge dal testo visionato da Diario Diac – “incentivare investimenti privati e migliorare l’accesso ai finanziamenti per le ristrutturazioni energetiche dell’edilizia residenziale pubblica che determinano un miglioramento minimo dell’efficienza energetica non inferiore al 30%”. Tramite le Energy service company, i progetti ammessi saranno quelli “a) relativi a edifici di edilizia residenziale a totale proprietà pubblica e dotati di impianti centralizzati di climatizzazione o che, all’esito degli interventi di efficientamento energetico previsti dal presente decreto, saranno dotati di impianti centralizzati di climatizzazione; e b) che determino un miglioramento dell’efficienza energetica non inferiore al 30% attraverso la realizzazione di uno o più interventi individuati nell’Allegato 1 che costituisce parte del presente decreto”.
Guardando, appunto, la lista dell’allegato troviamo tra le opzioni l’isolamento termico, la sostituzione di chiusure trasparenti, i sistemi di schermatura, ombreggiamento e filtrazione solare, la sostituzione dei sistemi di illuminazione, impianti solari fotovoltaici con accumuli, nuovi impianti di climatizzazione invernale, impianti solari termici, teleriscaldamento.
La priorità va agli interventi per gli edifici “che non abbiano già beneficiato di sovvenzioni provenienti da altri strumenti agevolativi finanziati con risorse nazionali o europee nei cinque anni antecedenti l’entrata in vigore del presente decreto”. Poi, spazio a quelli “provvisti di un livello di progettazione non inferiore al progetto di fattibilità tecnico – economica” come da codice degli appalti. Non è prevista, poi, la cumulabilità delle misure di questo decreto con altri contributi; non sono ammesse agevolazioni a interventi con uso di combustibili fossili, attività di scambio Ets, discariche di rifiuti.
Quanto alle tipologie dei sostegni, il decreto specifica all’articolo 4 che le due forme di aiuto alle Esco saranno le sovvenzioni pari al 65% del costo degli interventi e i prestiti fino al 35% delle restanti opere.