EDILIZIA PRIVATA

Salva-casa: arrivano i moduli per semplificare l’applicazione e renderla uniforme in tutti i comuni

Prevista per il 27 marzo la riunione della Conferenza unificata per dare il via libera all’accordo fra governo, regioni e comuni, salvo intoppi dell’ultimo momento. Il documento trasmesso, che è ancora oggetto di riunioni a livello tecnico fra ministeri della Funzione pubblica e delle Infrastrutture, Anci e Regioni, contiene le sole parti dei moduli che si sono dovute modificare dopo l’entrata in vigore delle nuove norme legislative e dopo l’atto di indirizzo del Mit. L’opportunità di chiarire gli aspetti applicativi di norme “oscure” del decreto legge.

18 Mar 2025 di Giorgio Santilli

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Salva-casa: arrivano i moduli per semplificare l’applicazione e renderla uniforme in tutti i comuni

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Sono pronti i moduli “unici” che dovranno semplificare, in tutti i comuni d’Italia, l’applicazione di molte norme del salva-casa, a prescindere dalle differenti leggi e interpretazioni regionali. I ministeri della Funzione pubblica e delle Infrastrutture hanno infatti completato il lavoro, che è stato trasmesso la scorsa settimana alla Conferenza unificata. La riunione che deve approvare l’accordo quadro Stato-Regioni-Comuni contenente i moduli aggiornati è prevista per il 27 marzo: non dovrebbero esserci difficoltà perché Regioni e comuni hanno ovviamente partecipato al lunghissimo lavoro preparatorio, ma sono ancora in corso in queste ore gli incontri per far quadrare le ultime questioni (in particolare quelle sull’agibilità).

Le bozze dei nuovi moduli sono pronte già da quattro mesi. La richiesta dagli operatori di un rapido aggiornamento dei vecchi moduli-tipo del 2017 per ridurre la frammentazione delle leggi regionali era stata fortissima fin dall’approvazione del salva-casa. Diario DIAC fu tra i primissimi a chiederlo con l’articolo del 9 settembre 2024 intitolato “Salva-casa, il nodo del coordinamento con le leggi regionali. La via dei MODULI-TIPO per tutti” che si può leggere cliccando qui.

Ma la bozza di novembre è rimasta ferma quattro mesi perché si è voluto attendere l’emanazione da parte del ministero delle Infrastrutture delle linee guida di fine gennaio (la cosiddetta “circolare-non circolare”) prima di dare il via libera ai nuovi moduli. In realtà il provvedimento contiene soltanto le parte modificate dei quattro moduli (permesso di costruire, Scia, Cila e Scia alternativa al PDC) che furono approvati il 4 maggio 2017 (e poi pubblicati nella Gazzetta ufficiale del 5 giugno 2017) proprio per semplificare, armonizzare, omogeneizzare l’applicazione delle norme dell’edilizia privata sull’intero territorio italiano. Modifiche che si sono rese necessarie ora proprio per le innovazioni legislative interventute con il salva-casa.

Con la modulistica unica si può anzitutto semplificare l’applicazione delle norme legislaative e renderla omogenea sull’intero territorio nazionale. Senza forzare troppo, la modulistica-tipo (che contiene una relazione introduttiva) prova anche a risolvere aspetti oscuri, ambigui, non esplicitati delle norme del salva-casa. Un esempio è quello relativo all’impianto sanzionatorio per le parziali difformità negli edifici realizzati prima del 1967, ma si potrebbero citare – in attesa di leggere i testi definitivi – i nodi relativi allo stato legittimo, alle tolleranze, alla sanatoria.

 

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