L'assemblea
Federlogistica: l’IA strada OBBLIGATA per la competitività dell’Italia
E’ necessario imprimere un’accelerazione ai processi di digitalizzazione e di impiego dell’intelligenza artificiale nella logistica perché passa anche da questo il rilancio di competitività del sistema Paese. E’ la rotta indicata da Federlogistica nell’assemblea annuale che ha visto il passaggio di testimone alla presidenza da Luigi Merlo a Davide Falteri. Preoccupano le incognite del programma di Trump sui dazi, sulle posizioni sul canale di Panama e sulla Groenlandia. La riforma dei porti è la priorità rilanciata dal viceministro Rixi.
Nuove soluzioni robotiche per la logistica, piattaforme per la gestione dei magazzini e per l’organizzazione e ottimizzazione dei flussi di trasporto merci; sistemi di rilevamento subacqueo, sistemi predittivi per governare i flussi turistici e l’acqua alta a Venezia: l’intelligenza artificiale irrompe nella logistica con esperienze di frontiera e proietta così non solo il settore ma l’intero sistema Paese nel futuro. In gioco c’è la sfida internazionale della competitività. E’ una strada obbligata e senza alternative quella che Federlogistica ha indicato nel corso dei lavori dell’assemblea che si è svolta ieri a Roma. L’associazione di Confcommercio, che oggi raggruppa più di mille imprese, inclusi colossi come Amazon, con un totale di oltre 25.000 addetti, ha fissato almeno due puntio fermi: la piena presa di coscienza circa la necessità di imprimere una brusca accelerazione ai processi di digitalizzazione e quindi di utilizzo dell’intelligenza artificiale; il secondo incentrato sulla crescita del peso della logistica (oltre il 10%) sul Pil del sistema Italia. Luigi Merlo, il presidente che ha creato e costruito Federlogistica e che ieri ha passato il testimone al suo successore, Davide Falteri, ha ricordato le difficoltà ma anche i successi conseguiti in sei anni nell’affermazione della logistica come driver del sistema economico nazionale e ha sottolineato come “non esista un’unica logistica, ma tante logistiche, in grado di ergersi a problem solver di tematiche spesso prigioniere di apparati burocratici e di mancata applicazione dell’innovazione. Ha ricordato come esistano una logistica delle infrastrutture, una logistica del trasporto delle merci, una logistica della mobilità in centri urbani, logistica dei magazzini, logistica distributiva, e molte altre”.
“Per l’Italia – ha ricordato Merlo – l’intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi essenziale nei prossimi 5 o 6 anni in cui, come già successo per il settore autostradale (e accade ancora oggi) le grandi infrastrutture di trasporto e mobilità di merci e persone andranno sotto stress per centinaia di cantieri aperti, finalizzati alla realizzazione delle nuove opere in parte previste nel Pnrr. E in questo, come in altri casi, il tema centrale diventa come costruire i modelli ai quali la AI dovrà fornire risposte prevedendo indicazioni operative”.
Intanto forte è la preoccupazione per le incognite del nuovo corso Usa con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. “Trump – ha detto Merlo – ha posto tre punti importanti: Groenlandia, Panama e dazi. Per l’Europa è certo un rischio altissimo per un’Europa che sa solo farsi autogoal, come nel caso dell’ETS e quindi delle tasse sulle navi che penalizzano l’unico elemento di forza italiano nel campo della logistica, le compagnie armatoriali e quindi le navi”.
La centralità delle logistica è stata sottolineata dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. E’, infatti, “l’elemento cruciale nel “connettere” economie e territori. E penso anche ai porti che oggi non sono solo scali merci, ma hub energetici, crocevia digitali e snodi chiave per la mobilità e il turismo, sempre più centrale per il nostro Paese. Far arrivare il prodotto giusto, al prezzo e al momento giusto, esattamente al cliente giusto, è una sfida davvero complessa. La digitalizzazione non segna una diminuzione dell’importanza della logistica. La digitalizzazione, e le tecnologie dell’intelligenza artificiale possono essere gli strumenti per accelerare i processi in termini di organizzazione e potenzialità al settore. Digitalizzazione significa ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, anticipare le esigenze del mercato. Tanto più in un tempo come il nostro, caratterizzato dal continuo alternarsi di crisi su crisi, che richiedono previsione, rapidità e precisione nelle risposte”. Insomma, per Sangalli, “la logistica è la principale e unica chiave non di volta, ma di svolta, per lo sviluppo dei mercati e delle imprese”.
In questo quadro, un ruolo fondamentale è affidato alla riforma dei porti. Ed è la priorità indicata dal viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi: “è ncessario una riforma dei porti che abbia un livello decisionale centrale. E’ giunto il momento di cambiare rotta, anche utilizzando l’AI per la capacità predittiva, ma come chiave per armonizzare norme, piani regolatori e ricreare quell’armonia che in Italia è sparita”, ha detto. “In Italia abbiamo 16 repubbliche autonome, abbiamo bisogno di una riforma dei porti che ci porti ad avere un unico soggetto centrale. Oggi, tutti i porti italiani fanno meno container del porto di Rotterdam. Occorre evitare, anche attraverso la Ia predittiva, la conflittualità all’interno dei nostri scali, occorre armonizzare i piani regolatori tra le autorità portuali, abbiamo bisogno di un sistema che parli la stessa lingua, con una visione strategica e una piattaforma Italia e non di un singolo porto”.
Un tema caldo discusso all’assemblea di Federlogistica è stato quello della sicurezza del settore. Se l’intelligenza artificiale sarà lo strumento per costringere l’Italia a compiere un salto di qualità nel campo dell’efficienza logistica, questa avrà anche un ruolo nella lotta contro una criminalità organizzata che ha fatto di logistica, porti e trasporto, una delle sue armi in più. “Un’Europa all’insegna di una competitività distorta, ha fatto proliferare in Olanda e nei suoi porti la presenza della ‘ndrangheta ma anche della mafia albanese e più di recente di quella africana. Il tema giustizia è comunque di importanza determinante anche per la logistica”, ha detto Merlo. Tanto più che “gli investitori internazionali scappano da un’Italia che non fornisce certezze sulla giustizia”. All’assemblea è intervenuto il Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, che ha denunciato il i “dramma dell’ignoranza nelle postazioni chiave per la sicurezza” ha anche delineato il rovescio della medaglia per l’intelligenza artificiale e quindi per software che consentono, attraverso l’accesso nel dark web, di comprare e vendere cocaina, o armi da guerra anti-carro.