La giornata
Von der Leyen: “Con Trump pragmatici ma terremo la ROTTA”
- Salvini: “da anni la rete ferroviaria è sotto attacco ma, dopo l’esposto Fs, cessati incendi e guasti”
- SoutH2 Corridor, Pichetto e Tajani suggellano l’intesa: “Italia hub”
- La Cina batte il record mondiale per installazioni di impianti rinnovabili
- Ad aprile riprende il collegamento Frecciarossa Parigi-Milano
- Csc: l’export di macchinari vale 32,1 miliardi, potenziale aggiuntivo di 8 miliardi
IN SINTESI
“L’accordo di Parigi continua a essere la migliore speranza per tutta l’umanita’. Quindi l’Europa manterra’ la rotta e continuera’ a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale”. Nei giorni in cui la presidenza Trump muove i primi passi con il varo di una raffica di ordini esecutivi, si leva la voce dell’Europa. A Davos, la località montana svizzera dove sono in corso i lavori del World Economic Forum, a parlare è stata la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, tornata a un evento pubblico dopo la malattia che l’ha tenuta lontana dagli impegni istituzionale. Von der Leyen ha assicurato la volontà di mantenere un rapporto costruttivo con l’America di Trump in virtù di un approccio pragmatico. “Nessun’altra economia al mondo e’ integrata come la nostra. C’e’ molto in gioco per entrambe le parti e la nostra prima priorita’ sara’ quella di impegnarci presto, discutere interessi comuni ed essere pronti a negoziare. Saremo pragmatici, ma rimarremo sempre fedeli ai nostri principi”, ha rimarcato von der Leyen riferendosi in particolaere alla decisione di Trump di ritirarsi dall’accordo di Parigi sul clima e avviare la stagione di nuove trivellazioni per potenziale la produzione di energia da fonti fossili. “Per proteggere i nostri interessi e sostenere i nostri valori, questa e’ l’Europa”, ha detto riconoscendo, tuttavia, che “le regole di ingaggio tra le potenze globali stanno cambiando. Non dovremmo dare nulla per scontato”. A parlare è stato anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, anche lui a Davos. “Non ogni conferenza stampa a Washington, non ogni tweet ci deve portare a un dibattito esistenziale”, ha . “Gli Stati Uniti sono i nostri alleati piu’ importanti fuori dall’Europa ed e’ importante che questo rimanga cosi’ anche in futuro. La cooperazione fra Usa ed Europa e’ indispensabile per la sicurezza e lo sviluppo economico. Certamente Trump ci terra’ in sospeso nei prossimi anni su molte questioni, come sicurezza e politica energetica ma la cooperazione e’ nell’interesse di tutti”. E “l’Europa deve rafforzarsi da di dentro, dobbiamo investire di piu’ e rafforzare la nostra unione”.
Salvini: “da anni la rete ferroviaria è sotto attacco ma, dopo l’esposto Fs, cessati incendi e guasti”
“La rete ferroviaria è oggetto di attacchi. Lo ribadì anche un premier, che nel 2014 disse testualmente “è in atto una operazione di sabotaggio contro le strutture ferroviarie. È evidente. Come troppe cose dette da quel premier, anche in quel caso alle parole non seguirono i fatti. Io scelgo invece di far parlare la realtà, dopo i doverosi e delicati approfondimenti delle ultime settimane. Abbiamo un quadro preoccupante di incendi dolosi, esplosioni, guasti, rotture, problemi elettrici. Episodi che si sono verificati con sconcertante regolarità e che – guarda un po’ la fortuna – dopo la pubbliche denunce non si sono più verificati tanto che la circolazione è tornata regolare con rarissime eccezioni, in gran parte causate dal maltempo”. Sul caos treni, dopo settimane di attacchi e polemiche, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, passa al contrattacco. L’occasione è l’informativa in Parlamento, da lui richiesta nei giorni scorsi ma richiesta anche quella dalle opposizioni.
Salvini ha elencato una serie di casi di eventi dolosi, a cominciare da fine novembre. Il 3 dicembre, su alcuni blog gestiti da frange anarchico-insurrezionaliste, è stato rivendicato l’attacco incendiario alla sede di Italferr. “Da lì in poi abbiamo assistito a una escalation preoccupante che non abbiamo mai voluto evidenziare per senso di responsabilità e in attesa di raccogliere informazioni più precise anche alla luce delle inchieste e delle denunce”, ha riferito Salvini elencando tutti gli eventi che si sono verificati tra l’11 e il 15 gennaio, giorno in cui “il gruppo Fs ha depositato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma un dettagliato esposto, segnalando la possibile riconducibilità degli episodi ad attività volutamente mirate a colpire gli asset aziendali. Sugli eventi stessi, sono stati contestualmente avviati appositi accertamenti interni, al fine di ricostruire – laddove possibile – cause e responsabilità. In aggiunta, sono stati avviati controlli straordinari – a carattere preventivo – sulle aree più sensibili della rete ferroviaria, a cura della Security del Gruppo FS”. Inoltre, “è in corso il monitoraggio sistematico delle suddette aree (140 siti sensibili) su tutto il territorio nazionale – con l’impiego di circa 300 risorse di FS Security S.p.A. – ed è stato sensibilizzato tutto il personale di RFI S.p.A. addetto alla manutenzione ordinaria al fine di segnalare immediatamente ogni eventuale anomalia riscontrata”. Attività che ha dato i suoi frutti con il ritrovamento, ad esempio, il 16 gennaio, quando il personale di RFI addetto alla manutenzione della trazione elettrica di Mantova ha rinvenuto una catena antifurto per biciclette posizionata sulla fune elettrica della linea aerea del secondo binario nella Stazione F.S. di Montagnana (provincia di Padova) che – se non tempestivamente rilevata – avrebbe seriamente compromesso la sicurezza dei trasporti.
Salvini ha quindi rivendicato il lavoro fatto lo scorso anno con “risultati e di investimenti di cui tutti dovremmo essere orgogliosi”. “Il 2024 non è stato un anno come gli altri, per quanto riguarda le ferrovie. Contiamo più di 1.200 cantieri su tutta la rete, con una differenza marcata rispetto al passato. Sono cantieri di complessità e valore senza precedenti. Circa 700 sono per nuove opere e i restanti (più di 500) per attività di manutenzione della rete. Questi lavori sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi del PNRR – che come sapete ha scadenze precise e non rimandabili – e rendere la rete ferroviaria più moderna, efficiente e sicura. I cantieri attivi erano 983 nel 2020, 1.001 nel 2021, 1.016 nel 2022 e 1.000 nel 2023. Ammontano a oltre 10 miliardi di euro gli investimenti di Rete Ferroviaria Italiana nel 2024, un risultato che supera la previsione di budget di 9 miliardi. A rendere possibile questa performance, gli investimenti per la manutenzione (per il 30%), il potenziamento tecnologico della rete e l’investimento sulle stazioni. Rispetto al 2022 gli investimenti in nuove opere sono raddoppiati (da 2,8 a 5,6 miliardi di euro). Già un primo incremento è stato riscontrato nel 2023, con 3,9 miliardi di nuove opere. Nel 2020 il valore di investimenti in nuove opere era di appena 1,5 miliardi”. E, ancora, Salvini si è soffermato sul tema dei ritardi. “Nel 2024, dati ufficiali, i treni di alta velocità hanno avuto una puntualità di quasi il 75%. Se il nocciolo della polemica è questo, mi permetto di segnalare che negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono al 2018 quando i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti erano stati prima del pd e poi dei 5stelle (68,8% di puntualità) e al 2020, ministro pd e 70% di puntualitá nonostante i pochi cantieri e i pochissimi convogli alla luce del covid che aveva rallentato tutte le attività. Non ricordo – ha chiosato – campagne feroci contro quei ministri né inchieste giornalistiche. Anche perché né il 2018 né il 2020 furono anni interessati da cantieri, rilevante traffico di treni e – lasciatemelo dire con chiarezza – scioperi!
SoutH2 Corridor, Pichetto e Tajani suggellanmo l’intesa: “Italia hub”
L’Italia si rilancia come capofila della transizione energetica (anche) attraverso l’idrogeno. Ieri, infatti, a Villa Madama si è tenuta la ministeriale tra Italia, Algeria, Tunisia, Germania e Austria – con la presenza anche di Svizzera e Ue – per sancire la prosecuzione dei lavori del progetto SoutH2 Corridor, l’infrastruttura da 3.300 chilometri che dal 2030 dovrebbe il Nord Africa con il centro Europa passando proprio per il nostro Paese. Un’intesa, ha detto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto, “che, nello spirito del Piano Mattei del Governo italiano e nel segno della cooperazione europea e con i nostri amici vicini, rafforza i legami tra le due sponde del Mediterraneo con l’obiettivo di creare stabilità, crescita e prosperità per le comunità che vivono su queste sponde vivono”. L’Italia, ha aggiunto, considera l’idrogeno “fondamentale per gli obiettivi di decarbonizzazione in coerenza con gli impegni assunti nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) al 2030”.
E allora avanti tutta. Ma servono altre risorse, ovviamente dall’Unione europea. “Confido – ha chiosato il ministro – che il progetto possa ottenere finanziamenti dal Meccanismo per connettere l’Europa, CEF-Energia“. Pensato da Bruxelles per sostenere lo sviluppo di reti transeuropee ad alte prestazioni, sostenibili e interconnesse in modo efficiente nei settori dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali. “E approfitto per auspicare che il progetto di\ dorsale Nord Africa dell’idrogeno per congiungere l’estremità europea del Corridoio in Sicilia con i luoghi di produzione del Nord Africa -promosso da SeaCorridor- entri nella prossima lista dei progetti di interesse comune”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, invece, ha sottolineato che “viviamo le difficoltà delle nostre imprese che pagano un prezzo altissimo per avere rifornimenti energetici, quindi bisogna avere una strategia anche per il futuro e questo accordo che noi firmiamo con i paesi, anche dall’altra sponda del Mediterraneo, per l’idrogeno verde, è un passo che va nella direzione di sostegno alle imprese, fa parte di una strategia di avere un mix energetico che ci possa rendere liberi e cercare di ridurre il costo dell’energia che veramente rende le nostre imprese meno competitive”. Infine: “Siamo lieti che la Commissione europea sia stata protagonista di questo accordo. E non è un caso anche che la presidente Von der Leyen abbia scelto questa volta di avere un commissario europeo dedicato al Mediterraneo. Questo è un chiaro segnale di attenzione anche nei confronti di paesi amici come la Tunisia e l’Algeria”.
Si tratta di “rivoluzioni infrastrutturali, sistemi di trasporto e distribuzione – ha commentato il delegato all’energia di Confindustria Aurelio Regina -, non a caso oggi si è parlato di dare una visione energetica complessiva, non si tratta solo di costruire una linea di trasporto ma si tratta di vedere nel suo complesso tutti i sistemi di distribuzione, di infrastruttura, di stoccaggio del vettore e capire a fondo anche la domanda e come questa comporterà anche in termini di conversione degli impianti produttivi se sostenibili anche da questo punto di vista, è una visione un po’ a 360 gradi”.
La Cina batte il record mondiale per installazioni di impianti rinnovabili
La Cina ha battuto il record mondiale in termini di installazioni di capacita’ di produzione di energia rinnovabile nel 2024. Lo scorso anno ha installato circa 277 gigawatt (GW) di nuova capacita’ solare, rispetto ai 217 GW del 2023, e 80 GW di nuova capacita’ eolica, secondo i dati pubblicati dalla National Energy Administration. Pechino vuole raggiungere la neutralita’ del carbonio nel 2060. La capacita’ installata totale e’ ora di 887 GW nel solare e 521 GW nell’eolico, oltre il 15% in piu’ rispetto all’obiettivo di 1.200 GW installati in totale nel 2030 fissato dal presidente Xi Jinping nel 2020. La Cina ha investito piu’ di 50 miliardi di dollari nel settore dal 2011 al 2022. La seconda economia mondiale, tuttavia, rimane fortemente dipendente dal carbone, anche se nella prima meta’ 2024 ha ridotto dell’83% le autorizzazioni per costruire centrali elettriche a carbone.
Ad aprile riprende il collegamento Frecciarossa Parigi-Milano
Riparte ad aprile 2025 il collegamento in Frecciarossa Parigi – Milano di Trenitalia France, società di Trenitalia (Gruppo FS Italiane). A giugno prenderà il via il nuovo collegamento interno Parigi-Marsiglia con il treno di punta della flotta di Trenitalia. Le novità sono state presentate oggi a Parigi dall’amministratore delegato di Trenitalia France Marco Caposciutti e rientrano fra le azioni del Piano Strategico 2025-2029 del
Gruppo FS Italiane con l’obiettivo di incrementare la presenza all’estero che già registra tre miliardi di fatturato e 12mila dipendenti. Un piano di sviluppo che segna una svolta decisiva per la società del Gruppo FS che opera da tre anni nel mercato francese e che accelera così la sua crescita in Francia. Sono infatti oltre tre milioni i passeggeri trasportati da dicembre 2021 ad oggi. Un successo accompagnato da alti tassi di soddisfazione dei passeggeri, con il 98% che si dichiara soddisfatto del viaggio e il 97% pronto a ripetere l’esperienza e a raccomandare
Trenitalia ai propri conoscenti. Anche il collegamento Parigi-Lione continua a conquistare viaggiatori, con un incremento del 40% tra il 2023 e il 2024. La riapertura del collegamento Milano – Parigi, interrotto dalla fine di agosto 2023 a causa della frana nella valle della Maurienne, è fra le principali azioni della strategia dimcrescita di Trenitalia France per l’anno in corso. Saranno attive quattro corse giornaliere, due partenze da Parigi alle 7:30 e alle 15:20 e due partenze da Milano alle 6:25 e alle 15:53, per un tempo di percorrenza complessivodi circa 7 ore. Il treno effettuerà le seguenti fermate tra Parigi e Milano: Lione – Chambéry – Saint-Jean-de-Maurienne – Modane – Oulx – Torino. I biglietti possono
essere acquistati da oggi sui canali di vendita di Trenitalia. Il collegamento in Frecciarossa Parigi-Marsiglia segna una nuova tappa decisiva
nell'espansione di Trenitalia in Francia. A partire dal 15 giugno 2025 saranno disponibili quattro corse giornaliere. Il viaggio, della durata di 3 ore e 20 minuti, collegherà la capitale francese, con partenza da Parigi-Gare-de-Lyon, alla stazione Saint-Charles di Marsiglia. Le fermate intermedie sono Lione Saint-Exupéry, Avignone, Aix-en-Provence e Marsiglia Saint-Charles. Questa frequenza giornaliera rafforzerà la mobilità sostenibile tra il nord e il sud della Francia, offrendo una soluzione rapida e confortevole, la cui attrattiva è in crescita, per le persone che si spostano per motivi di lavoro, svago e turismo.
Csc: l’export di macchinari vale 32,1 miliardi, potenziale aggiuntivo di 8 miliardi
L’export italiano di macchinari ad alta intensità di Automazione, Creatività e Tecnologia (ACT) vale 32,1 miliardi di euro, con un potenziale di crescita stimato in 8 miliardi. Lo evidenzia la seconda edizione di INGENIUM, il rapporto del Centro Studi Confindustria realizzato con il sostegno di Federmacchine, presentato questa mattina a Milano. I mercati avanzati assorbono 21,6 miliardi di euro, mentre quelli emergenti 10,5 miliardi. Le Americhe registrano la crescita maggiore, con il Messico primo mercato di sbocco. Il potenziale aggiuntivo si distribuisce piuttosto equamente tra paesi avanzati (4,6 miliardi) ed emergenti (3,3 miliardi), suggerendo alle imprese di accrescere le loro quote di mercato in entrambi. Negli avanzati, gli Stati Uniti guidano (+760 milioni), seguiti da Germania e Francia (+470 milioni ciascuno). Tra gli emergenti spiccano Cina (+760 milioni), India (+472 milioni) e Turchia (+364 milioni). Realizzare il potenziale dell’export non è automatico, ma richiede un aumento della produzione, trainato dagli investimenti. È quindi necessario uno sforzo coordinato di imprese e istituzioni per favorire un irrobustimento generalizzato del sistema produttivo e della sua competitività: se da un lato le imprese dovrebbero impegnarsi nel destinare risorse a investimenti produttivi, dall’altro le istituzioni dovrebbero spronare questo processo mitigando gli elementi di incertezza e predisponendo incentivi per tutte le imprese che decidano di reinvestire i propri utili per l’acquisto di beni strumentali.
La digitalizzazione, poi, riveste un ruolo cruciale: rafforzarla è essenziale anche per integrare l’IA nelle industrie esistenti. Nel 2023, il mercato italiano dell’intelligenza artificiale è cresciuto però solo del 52%, raggiungendo 760 milioni di euro, infatti il divario rispetto a USA e Cina resta significativo. Con solo il 5% degli investimenti rispetto a quelli statunitensi, l’Europa è in ritardo e l’Italia fatica soprattutto tra le PMI: solo il 18% ha avviato progetti di IA contro il 61% delle grandi imprese.
In un contesto sempre più incerto è infine fondamentale utilizzare al meglio gli accordi di libero scambio già conclusi dalla Ue e finalizzarne altri, come quello con il Mercosur, per ottenere ulteriore accesso preferenziale a mercati strategici. È inoltre necessario rafforzare i legami commerciali con i paesi europei e individuare ambiti di collaborazione avanzata con gli Stati Uniti, anche per fronteggiare la concorrenza di blocchi commerciali integrati come il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP) in Asia.
“Il Rapporto INGENIUM sottolinea l’impatto decisivo dei fattori geopolitici sui flussi commerciali e di investimento. Tensioni, conflitti e sfide globali, come l’approvvigionamento energetico e tecnologico, influenzano le scelte di governi e imprese. Con l’insediamento della nuova amministrazione americana, ci aspettiamo un’accelerazione delle dinamiche globali, mentre auspichiamo che l’Europa ritrovi il coraggio di scelte epocali. Il tempo di agire è ora: imprese e istituzioni devono lavorare insieme per tradurre il potenziale individuato in esportazioni effettive e consolidare il ruolo dell’Italia come leader globale. È per questo che auspichiamo che venga al più presto organizzata una missione in Messico, che dalle analisi del Csc risulta tra i primi cinque paesi emergenti per potenziale dell’export di beni ACT, con un margine di miglioramento pari a 281 milioni di euro. Ogni ritardo potrebbe tradursi in opportunità perse per il nostro sistema industriale”, ha detto Barbara Cimmino, Vice Presidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria.
“L’industria italiana del bene strumentale assicura da sempre un contributo decisivo al saldo della bilancia commerciale del paese, operando su mercati molto variegati per geografia, cultura e tipologia della domanda. La necessità sempre più forte di operare nell’arena internazionale e la crescente complessità che questa attività porta con sé, in parte determinata dalle generali condizioni di incertezza, impongono uno studio attento del contesto. I risultati emersi da questa seconda edizione di INGENIUM sono un utile strumento per comprendere quali sono le aree a maggior potenziale e quali le direttrici di sviluppo del business da seguire per assicurare il miglioramento della competitività dell’offerta di made in Italy settoriale”, ha aggiunto Bruno Bettelli, presidente FEDERMACCHINE.
Ponte sullo Stretto, Eurolink e Webuild confermano il coinvolgimento diretto dell’Ingv con fatture e pagamenti all’istituto
Fatture e pagamenti diretti all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (nel seguito indicato come INGV), e non a singoli ricercatori dell’Istituto: sono questi alcuni degli elementi chiave che confermano il coinvolgimento diretto dell’Istituto nelle attività svolte per la Sapienza Università di Roma, per il tramite del Dipartimento di Scienze della Terra (nel seguito indicato come DST) in merito alla consulenza tecnico-scientifica per le richieste di integrazioni documentali e istruttorie formulate dalla Commissione Tecnica di Verifica per il progetto relativo al Ponte sullo Stretto di Messina. A seguito di notifica ricevuta via PEC da Webuild da parte dell’INGV, in cui si riafferma che l’Istituto non avrebbe fornito alcun parere sulla pericolosità sismica in relazione al Ponte di Messina, Eurolink insieme al Gruppo Webuild, dichiarano in una nota, non possono che ribadire di nuovo in totale trasparenza l’evidenza del coinvolgimento dello stesso INGV. Come indicato nell’accordo firmato dal DST dell’Università la Sapienza di Roma e dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nella persona del suo Presidente Carlo Doglioni, l’Istituto INGV viene ingaggiato e pagato direttamente dal DST. Nell’allegato tecnico all’Accordo è esplicitamente indicato che per l’INGV opereranno n. 2 unità di personale di ruolo (un Dirigente di Ricerca e un Primo Ricercatore), con ampia e consolidata esperienza nel campo della geologia e della sismo tettonica dell’area dello Stretto di Messina, per svolgere i compiti previsti da contratto. All’art. 6 dell’Accordo il DST s’impegna a riconoscere all’INGV un contributo, forfettario e omnicomprensivo per l’impiego delle figure professionali, delle missioni del personale impiegato e dei dispositivi hardware e software necessari alla realizzazione delle attività oggetto del presente accordo. Il DST provvederà al pagamento in favore dell’INGV a seguito della consegna dei prodotti. Laddove il titolare dell’accordo non fosse l’INGV ma singolo personale di ricerca, sarebbero evidentemente false fatture e contabilizzazioni di INGV per prestazioni non rese dallo stesso, e altrettanto anomalo il pagamento effettuato allo stesso Istituto e non ai singoli individui, che avrebbero dovuto operare nell’ambito dell’Accordo a titolo personale. “Spiace che enti pubblici di ricerca normalmente autorevoli e scientificamente validi possano essere cosí maldestramente rappresentati. In totale trasparenza Webuild e Eurolink confermano che tutti i pareri forniti dall’INGV sia nel 2011 in sede di redazione del progetto che nel 2024 in sede di aggiornamento si trovano negli archivi delle società, cosí come i documenti contabili degli ammontari fatturati dall’ente e regolarmente pagati in base agli accordi”, conclude la nota.
Aspi: trenta ettari di nuovi boschi, il progetto Esg per il clima e il territorio
Creare nuove foreste, per il clima e per la qualità della vita. Quasi 30 ettari di verde, pari alla superficie di 40 campi da calcio sono già stati piantati sulle pertinenze di Autostrade per l’Italia, per un totale di più di 10mila piante messe a dimora solo nel 2024, con un risparmio di CO2 pari a 180 tonnellate l’anno, secondo il principio del Net Zero. Sono le piantumazioni effettuate finora su base volontaria da Autostrade per l’Italia, che così porta avanti la sua azione in tema di sostenibilità. Nei prossimi anni gli ettari totali coperti saranno 60 (quasi 86 campi da calcio), con 20mila piante messe a dimora e un risparmio di 360 tonnellate di CO2 su base annua. Queste nuove foreste sorgono in aree in disuso da almeno mezzo ettaro, come prescrive il Protocollo di Kyoto, che vengono così rigenerate. Forestazione infatti vuol dire anche riqualificazione urbana. Il Gruppo Aspi ha aderito anche a un’altra iniziativa: cinquecento tra nuovi alberi e arbusti sono stati piantati in un’ex cava di un’area fortemente antropizzata: forniranno ossigeno e riparo dal caldo d’estate, assorbendo CO2. E’ accaduto alla fine del 2024 nella Piana del Novale (Nova Milanese, MB), nell’ambito della Campagna nazionale Foresta Italia, promossa da Rete Clima e con il sostegno di Tecne, cuore ingegneristico del Gruppo Autostrade per l’Italia che pone quest’azione all’interno della sua strategia Esg.Nell’area prescelta si è promossa una strategia innovativa creando una BioForest: cioè una foresta orientata alla tutela della biodiversità animale e vegetale, qui realizzata secondo la tecnica delle Tiny-Forest o Miyawaki Forest, che promuove la crescita rapida delle piante in un ecosistema particolarmente vitale e reattivo. L’area sarà curata da Rete Clima per tre anni, assicurando la crescita sana e robusta delle piante. L’ecosistema foresta fornisce diversi benefici. Non solo assorbe e immagazzina CO2, mitigando il cambiamento climatico: in contesti urbani ed extraurbani migliora la qualità dell’aria perché assorbe anche gli inquinanti; fornisce spazi ricreativi; riduce l’effetto isola di calore grazie sia all’ombreggiatura sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame; tutela la presenza di buon terreno permeabile all’acqua, sempre più scarso nelle città con effetti potenzialmente pericolosi; assicura continuità ecologica. E può diventare un vero e proprio hotspot di biodiversità, specialmente se progettata, realizzata e mantenuta ad hoc. A fine ottobre 2024, Tecne ha sottoscritto una collaborazione con Rete Clima – ente tecnico, realtà leader in Italia nello sviluppo di progetti Esg per le aziende, aderendo a Foresta Italia, la più grande azione nazionale di forestazione sostenuta da soggetti privati in Italia. Un’iniziativa in linea con diversi punti dell’Agenda 2030 dell’Onu. Questi progetti si inseriscono nella più ampia strategia di sostenibilità ambientale e sociale di Aspi, che ha tra i principali obiettivi anche la riduzione delle emissioni attraverso lo sviluppo di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, progetti di mobilità intelligente, l’implementazione di innovazioni tecniche per l’efficienza energetica, la sperimentazione, grazie ad Amplia e Tecne, di materiali a ridotte emissioni e un sempre più esteso utilizzo di energia rinnovabile sulla rete del Gruppo. Lo scorso settembre Autostrade per l’Italia ha inoltre pubblicato il suo “Climate Transition Plan” che definisce strategie, obiettivi e azioni concrete per ridurre le emissioni climalteranti e adattare le infrastrutture ai fenomeni climatici estremi.
Webuild: aprono al pubblico quattro nuove stazioni della metro di Rihadh
La capitale saudita Riyadh continua ad espandere la sua nuova rete metropolitana con l’apertura al pubblico di altre quattro stazioni della Orange Line (Linea 3), la linea driverless che combina innovazione tecnologica avanzata e sostenibilità, realizzata da Webuild per conto della Royal Commission for Riyadh City (RCRC). Con nove stazioni già aperte nel complesso nel mese di gennaio, procede così l’apertura graduale della linea che con i suoi 41 chilometri, è la più lunga dell’intera rete metro inaugurata lo scorso novembre. Altre tredici stazioni saranno aperte nel corso dell’anno, inclusa la Downtown Station, una delle stazioni più iconiche della rete. La rete metro di Riyadh è un progetto di portata globale e uno dei più grandi progetti infrastrutturali al mondo per la mobilità sostenibile. Con sei linee che si estendono per 176 chilometri complessivi, collega quartieri residenziali e commerciali e punti di riferimento culturali lungo tutta la capitale. La Orange Line (Linea 3), parte di questa imponente rete, contribuirà a soddisfare le esigenze di mobilità urbana della popolazione in crescita, migliorando la qualità della vita di residenti e visitatori, in linea con gli ambiziosi obiettivi della Vision 2030 del Regno. Le quattro stazioni aperte al pubblico sono la Dharat Al Badiah, la Al Jarradiyah, la Al Hilla e la First Industrial City.
Startup, Mattarella (Invitalia): “con Smart&Start sostenute 1.700 imprese innovative”
“Attraverso la misura Smart&Start, al 31 dicembre 2024 abbiamo contribuito a far nascere quasi 1.700 nuove imprese innovative con quasi 900 milioni di investimenti complessivi e, soprattutto, con un impatto occupazionale di oltre 11.000 posti di lavoro” – ha dichiarato Bernardo Mattarella, AD di Invitalia, in occasione dell’evento ‘Startup e finanza: istruzioni per l’uso’, organizzato dal Sole 24 Ore e da Unioncamere.“Dal 2018 abbiamo inoltre creato un network molto attivo, Sistema Invitalia Startup, che oggi riunisce oltre 100 tra i più importanti attori dell’innovazione e investitori privati operanti in varie fasi della vita delle startup. Riteniamo – ha aggiunto l’AD – che sia molto importante, soprattutto nel mondo dell’innovazione, mettere in contatto gli imprenditori con il mercato e con investitori istituzionali e open innovator. Lavoriamo con gli startupper già a partire dalla fase iniziale per trasmettere loro consapevolezza e competenze manageriali. Il risultato è tangibile: il tasso di approvazione delle domande che noi riceviamo sullo strumento Smart&Start Italia è cresciuto fino al 67%”.
Cna Fita: giustizia troppo lenta blocca l’azion risarcitoria contro il cartello dei costruttori di autocarri
CNA Fita esprime forte disappunto per la lentezza con cui procede l’azione risarcitoria contro il cartello dei costruttori di autocarri. E chiede al governo di intervenire urgentemente per accelerare i tempi di risposta della giustizia di merito italiana. L’iniziativa, promossa da CNA Fita e premiata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato come migliore campagna a favore dello sviluppo della concorrenza, ha coinvolto oltre 3mila imprese di autotrasporto, oltre a numerose aziende che operano con trasporto in conto proprio. Ebbene, a distanza di otto anni dall’avvio della prima causa, non è ancora stata emessa alcuna decisione di merito. Questa stasi getta un’ombra sulla fiducia che le imprese ripongono nella giustizia italiana. La situazione nel nostro Paese risulta ancor più penalizzante se paragonata a quella di altri Stati europei. In Spagna, a esempio, la competenza ordinaria ha consentito di definire già oltre 10mila giudizi di primo grado, con una percentuale di accoglimento vicina al 90%, confermata in gran parte dai gradi successivi di giudizio. Numeri che testimoniano l’efficacia del sistema giudiziario di Madrid e che rafforzano ulteriormente la competitività delle imprese spagnole a scapito di quelle italiane. Il cartello dei costruttori di autocarri, sanzionato dalla Commissione europea, ha causato un pesante aggravio economico per il settore del trasporto su gomma, compromettendo la competitività delle imprese italiane. Il protrarsi di questa situazione di stallo giudiziario è un ulteriore colpo per le imprese già messe a dura prova da sfide economiche e normative. A tal proposito, CNA Fita chiede al governo di ripristinare la competenza ordinaria in materia di risarcimento danni antitrust e di investire, casomai, in soluzioni tecnologiche avanzate per supportare il lavoro dei giudici, incrementare la produttività degli uffici e accelerare i procedimenti. L’urgenza di una giustizia certa e rapida non è soltanto una questione di equità, ma di sopravvivenza per centinaia di imprese, molte delle quali hanno chiuso i battenti anche per difficoltà economiche. Purtroppo alcuni imprenditori sono addirittura deceduti senza mai vedere riconosciuto il proprio diritto al risarcimento. Solo attraverso un sistema giudiziario efficiente e accessibile si può garantire che i danni subiti dalle aziende vengano adeguatamente risarciti evitando nel contempo di creare un pericoloso precedente di sfiducia collettiva nelle istituzioni.
M.C.C.