I dati dell'Istat
La disoccupazione mai così bassa: a novembre cala al 5,7% ma per i giovani RISALE al 19,2%
Il tasso di disoccupazione di novembre tocca il valore più basso dal 2oo4, anno in cui sono iniziate le serie storiche dell’Istat. Il dato di novembre si attesta sotto la media europea. La notizia negativa è però la risalita dei disoccupati under 25. Aveva fatto sperare la progressiva discesa, sotto la soglia del 20%, che si era registrata a partire dallo scorso agosto. Un’emergenza del mercato del lavoro in Italia ma anche in Europa visto che il tasso è in lieve aumento al 15,3% nella Ue.

Un novembre da record per il mercato del lavoro italiano. Secondo le stime provvisorie diffuse ieri dall’Istat, il tasso di disoccupazione è sceso al 5,7% (-0,1 punti): è il valore più basso registrato dal 2004, anno in cui cominciano le serie storiche dell’istituto di statistica. Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-1,6%, pari a -24mila unità) per le donne e i 25-49enni, mentre aumenta nelle altre classi di età e, seppur lievemente, anche tra gli uomini. In particolare, torna a risalire la disoccupazione giovanile, +1,4 punti al 19,2%. Un dato che riaccende l’allarme sull’emergenza lavoro nella fascia tra i 15 e i 24 anni, dopo la discesa che si era registrata a partire dallo scorso agosto, con un progressivo calo fino al 17,8% di ottobre. L’altra ombra di novembre arriva anche dalla diminuzione degli occupati e dall’aumento degli inattivi.
Il calo dell’occupazione (-0,1%, pari a -13mila unità) coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine e i 15-34enni; l’occupazione è invece in crescita tra le donne, i dipendenti permanenti e chi ha almeno 35 anni di età, rimanendo sostanzialmente stabile tra gli autonomi. Il tasso di occupazione risulta invariato al 62,4%. Il numero di inattivi aumenta (+0,2%, pari a +23mila unità) per gli uomini e gli under35, diminuisce nelle altre classi d’età ed è sostanzialmente stabile tra le donne. Il tasso di inattività sale al 33,7% (+0,1 punti).
Confrontando il trimestre settembre-novembre 2024 con quello precedente (giugno-agosto), si registra un incremento nel numero di occupati dello 0,2% (+49mila unità). La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-8,4%, pari a -136mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,9%, pari a +115mila unità).
Sempre a novembre, il numero di occupati supera quello dello stesso mese del 2023 dell’1,4% (+328mila unità); l’aumento coinvolge gli uomini, le donne e chi ha almeno 35 anni di età, mentre per i 15-34enni si registra una diminuzione. Il tasso di occupazione in un anno sale di 0,5 punti percentuali. Rispetto a novembre 2023, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-23,9%, pari a -459mila unità) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+2,6%, pari a +323mila).
Come emerge dal confronto con le stime diffuse, sempre nella giornata di ieri, da Eurostat, il dato sulla disoccupazione di novembre vede l’Italia attestarsi sotto la media europea: il tasso dei senza lavoro è, infatti, al 6,3% nell’area euro (stabile rispetto ad ottobre e in discesa rispetto al 6,5% di novembre 2023) e al 5,9% nell’intera Unione europea (stabile anche in questo caso rispetto ad ottobre e in calo al 6,1% rispetto a novembre 2023). L’ufficio di statistica europeo stima che quasi 13 milioni di persone (12,968 milioni), di cui 10,819 nell’area euro, erano disoccupate a novembre. Nel confronto con i principali partner europei, il tasso di disoccupazione italiano è superiore a quello della Germania, che rimane stabile al 3,4%, ma inferiore a quello della Francia, in salita al 7,7%, e soprattutto a quello della Spagna, all’11,2%, peraltro ‘maglia nera’ europea. Di contro, la percentuale dei senza lavoro under 25 italiani rimane superiore alla media europea: la disoccupazione giovanile è al 15,3% nella Ue, in lieve aumento rispetto al 15,2% di ottobre, e al 15% nell’area euro, stabile rispetto al mese precedente. I giovani europei disoccupati sono complessivamente 3 milioni, di cui 2,423 nell’eurozona.
“La stima diffusa oggi da Istat rileva il tasso di disoccupazione più basso dal 2004 e ormai strutturalmente inferiore alla media europea. Un risultato storico che il Governo Meloni può rivendicare con orgoglio”, commenta il ministro del Lavoro Marina Calderone. “C’è da fare ancora tanto per l’occupazione femminile e soprattutto giovanile, ma il dato odierno di Istat ci mostra anche come crescano i rapporti di lavoro stabili e diminuiscano quelli a tempo determinato. Sono numeri da analizzare con attenzione, per andare avanti con rinnovata fiducia e con misure sempre più attente a chi lavora e a chi produce”.