Abitare futuro, il coraggio della generosità
Il parco abitativo è costituito da 12,2 milioni di edifici, un patrimonio che ha abbondantemente superato, in media, i 40 anni, soglia temporale oltre la quale si rendono indispensabili interventi di manutenzione. Quello che dovrebbe mettere d’accordo tutte le forze politiche e la filiera è la richiesta pressante che arriva dalle giovani generazioni. Il futuro sono i nostri figli e non possiamo lasciarli fuori dal dibattito, dove brillano spesso per la loro assenza. Io credo che se facciamo un’indagine tra i ragazzi, questo difficilissimo equilibrio tra dimensione economica, sociale e ambientale sia un fatto non negoziabile; è al centro della loro piramide valoriale. Allora non c’è soluzione, si va in quella direzione, ma con quali priorità? Questo è un Paese maledettamente tattico, in questo contesto culturale io mi chiedo come sia possibile riqualificare il patrimonio abitativo se tutto è appeso a un Def? Serve maggiore generosità perché bisogna avere il coraggio di prendere delle decisioni che non avranno i loro rientri nell’arco della legislatura. Inoltre, chi ha la responsabilità di scrivere le regole del gioco, e le regole in un Paese civile come il nostro non sono un problema ma un patrimonio condiviso, deve avere anche il rispetto per chi all’interno di queste regole tutti i giorni è chiamato a operare. Mi sto riferendo alla filiera che ha sempre rappresentato uno dei pilastri dell’economia italiana. Io opero in questo settore da oltre 25 anni, ho messo in rete qualche migliaia di imprese, il mio gruppo di lavoro ha riqualificato 650 immobili negli ultimi tre anni, questa è un settore che conosco bene. È molto complesso ed eterogeneo: va dalle aziende innovative ai piccoli artigiani, dai professionisti alle imprese che operano sul territorio. Noto che la maggior parte dei dibattiti sull’immobiliare in Italia vertono però su grandi territori urbani: Milano e Roma. Il 90% del patrimonio abitativo italiano, però, non sta né a Milano né a Roma. Una filiera, dunque, complessa, con bisogni complessi che ha bisogno di un sistema di competenze complesse.

amministratore delegato Gabetti Lab