APPROVATO IL DOCUMENTO PROPOSTO DAL PRESIDENTE PETRUCCO

I costruttori europei: appalti decisivi per guidare la transizione verde. Ora concorrenza, revisione prezzi e Ppp

La Fiec chiede una riforma prudente delle direttive europee in materia di appalti, evitando correzioni non necessarie. Al tempo stesso vanno introdotte garanzie in senso concorrenziale contro atteggiamenti sproprzionati di imprese di Paesi terzi, ribassi di prezzo eccessivi, appalti in house. Petrucco ha ricordato che il settore delle costruzioni conta 3 milioni di aziende in Europa e 12 milioni di lavoratori, rappresentando il 10,1% del Pil. Il sistema degli appalti rappresenta invece il 14% del Pil europeo.

06 Dic 2024 di Giorgio Santilli

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I costruttori europei: appalti decisivi per guidare la transizione verde. Ora concorrenza, revisione prezzi e Ppp

Piero Petrucco, vicepresidente Ance e presidente Fiec

“Gli appalti pubblici sono cruciali per guidare la transizione verde”, ma ora è necessario affrontare subito “criticità come la ridotta competizione, l’eccesso di peso dato all’elemento del prezzo, la crescita degli affidamenti diretti”. Parte così il position paper approvato ieri dall’assemblea della Fiec, la federeazione dei costruttori europei, su proposta del presidente Pietro Petrucco. Il documento fissa le proposte principali in vista del confronto con la neonata commissione Ue che – come ha ricordato la riconfermata presidente von der Leyen – punta a riformare radicalmente le direttive. Su questo punto il position paper raccomanda cautela. “La Fiec – dice nelle premesse – supporta la semplificazione delle regole, ma mette in guardia contro modifiche non necessarie, mentre è urgente una revisione prudente”.

Il documento e l’intervento di presentazione di Petrucco definiscono un elenco di raccomandazioni-chiave che chiedono anzitutto l’applicazione di principi e regole di concorrenza leale in presenza di competizione “sproporzionata” da parte di candidati di Paesi terzi, di offerte al ribasso e di appalti in house. Richiesti anche guidelines strategiche chiare in materia di appalti che siano in linea con gli obiettivi green europei,  regole equilibrate sul subappalto, criteri di selezione trasparenti e meccanismi di aggiustamento dei prezzi effettivi (revisione prezzi).

Petrucco ha ricordato che il settore delle costruzioni conta su 3 milioni di aziende in Europa e 12 milioni di lavoratori, rappresentando il 10,1% del Pil europeo. Il sistema degli appalti rappresenta invece il 14% del Pil europeo, è una leva strategica fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi economici e sociali europei, un catalizzatore per tecnologie innovative e digitalizzazione. Ha lamentato la carenza di concorrenza e di trasparenza nel mercato interno europeo e ha dato una serie di indicazioni su specifici temi.

Subappalti. “Fiec scoraggia ulteriori restrizioni sul subappalto, per non limitare la partecipazione delle PMI nei progetti complessi e specialistici”.

Public-private partnerschip. “Valorizzare le conoscenze tecnologiche ed economiche del settore privato per aumentare l’efficienza e ottimizzare le risorse. Questo approccio catalizza risorse addizionali oltre il settore pubblico, utilizzando le capacità imprenditoriali e selezionando interventi finanziari sostenibili”.

Digitalizzazione. “Il settore delel costruzioni è uno dei settori che ha visto la minore crescita della produttività negli anni recenti. E’ quindi necessario focalizzarsi anche di più sulla digitalizzazione che sta rivoluzionando il settore, trasformandolo profondamente in termini di efficienza, sicurezza e sostenibilità”.

Revisione prezzi. “Fiec e Ance sostengono l’implementazione di un meccanismo obbligatorio, automatico ed effettivo di revisione prezzi in tutta Europa sull’intero prezzo contrattuale”.

Collaborative Delivery Models (CDM). “Come risultato di una calante propensione dei contractors ad assumersi rischi di costruzione, approcci più collaborativi con un dialogo inziale e proattivo sembra essere lo strumento migliore per completare con successo complessi progetti infrastrutturali”.

Varianti. “La regolazione dell’uso delle varianti può essere riformata per diventare più efficiente, anche perché favorisce l’implementazione di nuove tecniche o di soluzioni innovative. Noi crediamo che le varianti dovrebbero essere sempre permesse, anche se le stazioni appaltanti dispongono diversamente nei bandi di gara”.

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