LO SVILUPPO CHE CONTINUA FRA INCHIESTE, PAURE, PARALISI, NORME SALVA-MILANO ED EXTRACOSTI/PUNTATA NUMERO 3

Tutta la rigenerazione urbana ancora viva di Milano, i progetti di eccellenza ancora fermi ai box che cambieranno il volto della città

09 Dic 2024 di Giusy Iorlano

Condividi:
Tutta la rigenerazione urbana ancora viva di Milano, i progetti di eccellenza ancora fermi ai box che cambieranno il volto della città

Prosegue il viaggio di DiarioDiac attraverso i progetti di rigenerazione urbana in corso a Milano. Uno sviluppo che continua senza sosta nonostante diversi fermi ai box tra inchieste giudiziarie, polemiche politiche ed extracosti.

Dopo aver passato in rassegna i primi dieci progetti di eccellenza che stanno cambiando il volto della città all’ombra della Madonnina, ecco gli altri cantieri, ancora fermi ai box, per la nuova città, sia pubblica che privata. Tutti di grandi firme dell’architettura.

Piazzale Loreto: da nodo di traffico ad agorà verde

I lavori per la trasformazione di Piazzale Loreto da attuale vuoto urbano e congestionato snodo di traffico, in un nuovo spazio di vita, un polo di aggregazione restituito alla comunità, ancora non riescono a partire dopo più di un anno dal cronoprogramma iniziale. Gli ostacoli principali sono principalmente di natura tecnico-amministrativa. Tra queste, è necessario perfezionare la convenzione che Palazzo Marino dovrà firmare con Ceetrus Nhood, l’operatore incaricato della ristrutturazione della piazza. Prima di questo, però, sarà necessario ottenere il via libera attraverso una delibera di giunta. Le prossime settimane saranno decisive anche se ormai sembra a rischio l’inaugurazione entro le Olimpiadi. L’investimento pari a 80 milioni di euro e il progetto è gestito da Nhood che, nel 2021, ha vinto il bando internazionale promosso dal comune di Milano insieme a C40 per la riqualificazione urbana del piazzale con il progetto LOC – Loreto Open Community, lanciato da Reinventing Cities. LOC trasformerà Piazzale Loreto da grande snodo di traffico a piazza verde a cielo aperto, in parte pedonale e soprattutto ecosostenibile, un’agorà verde in connessione NoLo e l’asse corso Buenos Aires/viale Monza/viale Padova.

Progetto Aria al posto dell’ex Macello: il quartiere Low-Cost

Pronto a partire “Aria”, il progetto di riqualificazione proposto dall’operatore immobiliare Redo Sgr e uscito vincitore nell’ambito della seconda edizione di Reinventing Cities nel 2021 con il masterplan di Snøhetta, Barreca & Lavarra e Cino Zucchi.  Il progetto di riqualificazione dell’ex Macello di Calvairate mira ad essere la prima Area Carbon Negative del Comune di Milano, si sviluppa su 15 ettari nell’area in abbandono da anni e prevede nel dettaglio: un “quartiere low cost” per 1.200 residenti con canoni a partire da 500 euro; il nuovo campus IED  (Istituto Europeo di Design); un nuovo polo museale scientifico dedicato alla divulgazione delle tecnologie; un grande parco e servizi per residenti.

La superficie destinata all’housing sociale occuperà 60mila metri quadrati mentre quelli senza convenzione saranno circa 7mila. Allo Ied sono destinati 30mila metri quadri per l’edificazione del campus che ospiterà 4.500 studenti e 13mila metri quadrati saranno dedicati alla residenze studentesche, che ospiteranno circa 400 posti letto. Sono previsti anche circa 40 mila metri quadri per il commercio, gli uffici e le attività ricettive, 2mila per la costruzione di una scuola elementare, circa 8mila dedicati alla scienza e all’arte e 2mila per i servizi di quartiere. Tra questi ultimi sono previsti: centro medico, portineria di quartiere, scuola per l’infanzia (realizzata in uno dei quattro edifici esistenti non vincolati, che verranno recuperati), ludoteca, spazi di coworking, uffici e attività commerciali; per rendere vivo il quartiere durante l’arco dell’intera giornata, i servizi aperti al pubblico verranno collocati ai piani terra.

Gli edifici sono previsti lungo il perimetro dell’area e verranno equipaggiati con tetti verdi, strutture in legno, utilizzo di cemento ecologico e impianti fotovoltaici.

La prima parte di tutto il progetto dovrebbe inaugurare nel 2026, il resto non prima del 2030.

MoLeCola: con l’Headquarter delle Ferrovie Nord

Trasformazione in vista, sempre a Bovisa, a nord di Milano, anche per la zona tra la Goccia e il campus la Masa. Uscito vincitore dal concorso internazionale di C40 Reinventing Cities è , il progetto MoLeCoLa “Mobility, Learning, Community Lab” a firma di Park Associati e finanziato da Hines.

L’area di oltre 90mila mq, intreccia con gli altri interventi presenti sull’area e gravita intorno al Politecnico di Milano, riscoprendo la stazione Milano Nord Bovisa come fulcro del quartiere, attraverso la valorizzazione dello spazio pubblico e la creazione di piazze, giardini, percorsi ciclabili, aree verdi e più di 750 alberi, campi sportivi, dehors.

Previsto un distretto tecnologico innovativo e sostenibile fondato su tre elementi: abitare, produrre e interagire. Trovano spazio al suo interno residenze, uno studentato, attività commerciali, coworking, aree verdi attrezzate e l’headquarter di Ferrovie Nord.

Tutti gli edifici sono stati studiati con strutture interamente in legno, smontabili con ridotto impatto ambientale, dotati di sistema di teleriscaldamento e raffrescamento, pannelli fotovoltaici e tetti verdi. Il programma del masterplan prevede di ultimare gli interventi entro il 2026.

La Magnifica Fabbrica della Scala al Rubattino

La “Magnifica Fabbrica” del Teatro alla Scala, con i laboratori oggi ospitati nell’edificio dell’ex Ansaldo in Tortona, fa rinascere invece l’area ex Innocenti. La maxi-opera, finanziata anche con fondi del Pnrr, prevede un’unica enorme costruzione di acciaio e legno di 66 mila mq di superficie scandito da 4 campate di 28,8 metri di lunghezza, 34 mila occupati dai laboratori, con sale prove, le sartorie, i depositi con oltre 2.500 posti container su 4 livelli con 4 linee carroponte, oggi tenuti in alcuni capannoni in affitto nel comune di Pero.

La gara per la realizzazione dei depositi e delle opere previste dal primo lotto era stata aperta a inizio marzo scorso, ma poi tutto è finito al Tar dopo il ricorso di una ditta prima classificata poi esclusa: il Comune ora dovrà rivalutare l’offerta. La costruzione della Magnifica Fabbrica si sta trasformando, dunque, in una vera e propria corsa a ostacoli. Con un effetto inevitabile: l’allungamento dei tempi, (termine di conclusione è stato fissato per il 4 settembre 2026) per la realizzazione della Cittadella che dovrebbe riunire in un’unica sede a Rubattino laboratori e depositi del tempio della lirica. La durata dei cantieri è stata stimata in 3-4 anni.

Nel progetto è previsto anche il raddoppio del contiguo Parco della Lambretta, che ricoprirà un’area di 100mila mq, nuovo verde e prati, anche sopraelevati, a costeggiare gli argini dei canali. Prevista anche la realizzazione di nuovi filari alberati sui viali, frutteti, macchie arboree e i giardini dell’acqua, prati di fitodepurazione naturale che potranno offrire anche esperienze didattiche. Si tratta di opere finanziate grazie al Pnrr che metterà a disposizione 38 milioni di euro sui 40,2 complessivi per completare l’opera.

I lavori in questo caso sono già partiti e dovrebbero concludersi nell’estate del 2025.

Riqualificazione di Via Stephenson

 

In Via Stephenson, nella periferia nord-ovest di Milano nel distretto di Roserio, servita nel futuro dalla nuova stazione della Circle Line, si prevede invece la riqualificazione di 47mila metri quadrati da destinare a funzione terziaria e commerciale. L’area si trova tra la ferrovia Milano-Torino-Domodossola e le autostrade Milano-Torino e Milano-Laghi, tra la Cascina Vernasca e Fiorenza. Nelle intenzioni dell’ex amministrazione di Letizia Moratti  l’area doveva trasformarsi in una sorta di “La Défense” parigina. Le volumetrie del Pgt avrebbero consentito di costruire fino a 50 grattacieli. Un centro direzionale con grandi torri e alberghi, uffici, consolati e ambasciate come nella capitale europea. Ad oggi la zona è occupata da 4 torri direzionali del gruppo Unipol (torri di Ligresti, tra i 10 e 20 piani di altezza, abbandonate da anni) e da una serie di edifici industriali dismessi. Alcuni tentativi per riqualificare l’area sono stati fatti in passato, con la realizzazione del Barcelò Hotel e del Klima Hotel a inizio 2010, anche se il simbolo della zona è oggi uno scheletro di un palazzo iniziato nel 2012 e mai portato a termine.

Per riqualificare l’area, Urban Up | Unipol ha lanciato un concorso a inviti, per definire una nuova zona urbana di qualità che consolidi il valore dell’area anche grazie a progetti che includano sostenibilità e compatibilità ecologica. Ben sei gli studi di architettura internazionali che sono stati invitati al concorso per la riqualificazione dell’area: Sanaa, Atelier(s) Alfonso Femia, Mario Cucinella Architects, Barreca & Lavarra, Herzog & De Meuron e Maurice Kanah.

Progetto Up Green a Bruzzano

Nel quartiere di Bruzzano, nella periferia nord di Milano, un progetto misto residenziale, terziario e struttura sanitaria su un’area di 135mila quadrati dal nome Up Green, su progetto di UnStudio. Lo studio olandese ha presentato un masterplan con un mix funzionale su un sito di 135mila mq, con un insediamento di 76mila mq di superficie. Partner di progetto SBGA – Blengini Ghirardelli Systematica LAND Manens-Tiffs GAD – Global Assistance Development e Drama per la parte visual. Un masterplan con un mix funzionale che include residenze, negozi, attività e servizi per il cosiddetto “Healthcare”.

Il recupero dell’ex area Alfa Romeo tra Arese, Garbagnate e Lainate

700mila metri quadrati di superficie tra Arese, Garbagnate e Lainate: questa è l’area che sarà rigenerata e che completerà il recupero dell’ex area Alfa Romeo. Previsto un mix di funzioni residenziali, uffici e commerciali. A promuovere l’iniziativa sono i tre comuni interessati e la Città Metropolitana di Milano. Il progetto ambizioso di rigenerazione urbana dell’area prevede un investimento diretto del soggetto privato di circa 600 milioni di euro.

Il cuore della riqualificazione sarà verde, con una grande foresta urbana di oltre 300.000 metri quadrati, con importanti dinamiche vegetali e faunistiche per far rivivere un’esperienza di benessere e di sport unica a contatto con la natura. Previsto un aumento di superficie permeabile di oltre il 65%. Il grande parcheggio asfaltato di Expo 2015 sarà trasformato in un grande parco urbano. Per quanto riguarda il trasporto pubblico sarà realizzato un servizio metro tramviario che collegherà i tre Comuni (Arese, Garbagnate e Lainate) e Milano, passando per l’area di Mind. L’Atto integrativo prevede anche la delocalizzazione della Rotamfer, azienda che si era insediata nei capannoni industriali ex Alfa. È prevista la valorizzazione di Palazzo Gardella, centro direzionale dell’Alfa Romeo, in sinergia con la Sovrintendenza. La riqualificazione dell’area industriale esistente alle spalle de “Il Centro” prevede lo sviluppo di attività produttive legate all’automotive, con una parte di funzione commerciale per l’ampliamento dell’attuale mall. Infine è previsto l’insediamento di attività artigianali e commerciali per il fai da te.

Argomenti

Argomenti

Accedi