presidente anci all'unanimità
La sfida di Manfredi: presenteremo al Governo un’agenda riformista. Priorità emergenza ambientale e dissesto
Il sindaco di Napoli prende il timone dell’Anci e si dice pronto a collaborare con il Governo sulle grandi emergenze e sfide con un’agenda da presentare al Governo. Per affrontare l’emergenza ambientale vanno fissati obiettivi, regole e compiti chiari. Intanto, i sindaci italiani stanno superando bene la prova del Pnrr ed è necessaria una centralità dei governi locali nelle scelte sugli investimenti. Sulla legge di bilancio, Manfredi chiede a Governo e Parlamento un ripensamento sui drastici tagli di 8,2 miliardi ai Comuni
IN SINTESI
Alleanze, sinergie, collaborazione per affrontare “insieme” le grandi sfide e le priorità del Paese non più rinviabili. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, eletto ieri all’unanimità presidente dell’Anci, inaugura il suo mandato con un appello rivolto sia alle istituzioni, Governo e Parlamento, che ai sindaci italiani la cui forza è quella di saper fare sintesi nella diversità delle idee politiche. E “insieme” è la parola che ricorre più spesso nella relazione tenuta all’assemblea dell’associazione a Torino, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Di “collaborazione” parla il Capo dello Stato: “la collaborazione tra Istituzioni è un dovere repubblicano”, specie quando “viene aggredito il principio di legalità” e si configurano “minacce al funzionamento e alla dignità delle istituzioni” stesse. “Con chi costruire l’Italia dei prossimi decenni, se non con i Comuni, opera che richiede partecipazione corale e diffusa, concordia tra le istituzioni, convergenza delle istanze popolari? La concordia è necessaria di fronte alle emergenze, purtroppo divenute frequenti. Quando viene aggredito il principio di legalità. Davanti a minacce al funzionamento e alla dignità delle istituzioni”, è il cuore del messaggio che Mattarella rivolge alla platea dell’Anci nel suo intervento. Arrivano, invece, dall’Argentina, dove è in visita ufficiale, le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro della premier Giorgia Meloni “Siamo la Nazione dei campanili, dei borghi e delle identità e il Governo – assicura Meloni – considera centrale la collaborazione con i Comuni e i Sindaci, che rappresentano la prima fila dell’impegno politico e il volto più prossimo dello Stato. Continueremo a lavorare in questa direzione, come abbiamo fatto finora, per dare risposte concrete ai cittadini e costruire una Nazione più unita, forte e coesa”.
“Al Governo presenteremo un’agenda dei Comuni”
Collaborazione che ora dovrà esercitarsi sul campo. La priorità indicata da Manfredi è la costruzione di “un’agenda che guarda avanti”, pensando ai prossimi decenni. “Noi vogliamo portare proposte che parlino al presente ma che sappiano proiettarsi verso il futuro. Che sappiano guardare oltre. Le nostre proposte, sempre presentate al Governo, al Parlamento e alle istituzioni del Paese con spirito costruttivo, meritano riposte. Meritano confronto, dialogo, persino il coraggio di un sì o di uno, chiari e motivati”, sottolinea Manfredi che richiamando la necessità di “regole chiare, mezzi adeguati e azioni concrete”. Per Manfredi è tempo di rilanciare “una nuova agenda dei Comuni per il Paese da sottoporre al Presidente del Consiglio e ai singoli ministri interessati per un confronto costruttivo e produttivo. Una proposta riformista che miri a garantire equilibrio e crescita alle diverse realtà comunali, piccoli e grasndi, aree interne ed aree urbanizzate”,
“Affrontare l’emergenza ambientale e il dissesto idrogeologi con obiettivi e compiti chiari”
Sono questi, secondo il neo presidente dell’Anci, i presupposti per affrontare l’emergenza ambientale e climatica, il dissesto idrogeologico, la manutenzione del territorio, la siccità e le inondazioni: ‘’chiediamo al Governo di scrivere insieme e di portare avanti obiettivi chiari per mitigare il rischio dei nostri territori, con compiti chiari per ciascun livello di governo, con controlli e conseguenti responsabilità. Risorse certe e pluriennali, progetti da realizzare in tempi certi. E poi un nuovo modello di gestione della sicurezza e politiche concrete di sostenibilità ambientale, che attuino una efficace manutenzione del territorio e di mitigazione dei rischi indotti dai cambiamenti climatici. Oggi i sindaci sono responsabili della protezione civile ma non hanno strumenti operativi e finanziari per mitigare i rischi”. Il presidente dell’Anci annuncia la presentazione al Governo di “un’agenda dei Comuni che affronti temi urgenti ed importanti: diritto alla casa, che deve tornare accessibile a tutti ed in particolare alle coppie giovani e ai lavoratori; servizi sanitari di prossimità, integrati con i servizi sociali ed educativi, necessari soprattutto nelle aree con più anziani e soggetti fragili; sostenibilità dei servizi nelle aree interne, dove lo spopolamento e il calo demografico viene accelerato dalla riduzione dei servizi primari; la sfida dei trasporti, che va colta dando maggiore centralità al ruolo dei comuni nelle politiche della mobilità.
“I Comuni stanno superando bene le sfida del Pnrr, dare centralità ai governi locali nelle scelte strategiche degli investimenti”
C’è la “sfida enorme del Pnrr” e, su questo fronte, “tutti i dati confermano che i sindaci stanno superando bene questa difficile prova, malgrado i luoghi comuni sull’inefficienza dei comuni, malgrado il deficit di risorse umane. Sul sistema Regis – indica Manfredi – ad agosto risultavano avviati o conclusi cantieri per il 79% dei progetti dei Comuni a fronte del 62% per gli altri soggetti attuatori. Poi i dati Siope relativi ai pagamenti per investimenti fissi lordi ci consentono di stimare a dicembre circa 19 miliardi per il 2024 a fronte di un dato già record nel 2o23 di 16,3 miliardi, con un raddoppio rispetto al 2017”. Insomma, il modello funziona ed è “un metodo di azione nuovo che va confermato, preservato, certamente ancora rafforzato”. “Io credo che la riforma delle politiche di coesione vada approfondita e guidata nel solco dell’esperienza Pnrr, puntando di più sui Comunici e sulle Città Metropolitane, con rapporti diretti e chiari e tempi certi”. Ci deve essere “una centralità dei governi locali nelle scelte strategiche legate agli investimenti”, insiste Manfredi. E la centralità dei Comuni va difesa e rafforzata nelle politiche nazionali “evitando di cadere verso un rafforzato centralismo regionale”.
“Preoccupano per i tagli drastici in manovra, Governo e Parlamento ci ripensino”
Passando alla valutazione sulla legge di bilancio Manfredi si è detto “sorpreso e preoccupato per alcune scelte drastiche di riduzione di risorse con azzeramento di intere misure pluriennali per gli investimenti comunali. Parliamo di una riduzione pari a 3 miliardi e 200 milioni per il periodo 2025/2029 e di oltre 5 miliardi per il periodo 2030/2037. Preoccupa molto il totale di 8 miliardi e 200 milioni che confluiranno nei circa 24 miliardi di risorse pubbliche destinate ad un fondo investimenti la cui destinazione finale ad oggi non è nota. L’impatto sull’attività di progettazione e programmazione dei Comuni sarà molto negativo. Chiediamo al Parlamento e al Governo un ripensamento. Riteniamo pertanto insostenibile ed inaccettabile la previsione del turn over al 75%. Chiediamo al Parlamento e al Governo di prevedere una deroga totale per gli enti locali per scongiurare effetti negativi sulle programmazioni di personale già approvate, sui concorsi avviati e sulla mobilità fra enti”.
Finanza locale: la capacità fiscale dei Comuni è esaurita, pensare a una riforma
Sulla tema della finanza locale Manfredi ribadisce poi “che la capacità fiscale dei Comuni è ormai esaurita e in questa prospettiva di una possibile riduzione dei trasferimenti è necessario immaginare una riforma altrimenti i comuni avranno sempre più difficoltà a garantire i bisogni primari e contrastare i divari e gli squilibri. Siamo pronti nei prossimi mesi a dialogare con il Governo sull’adeguamento del Tuel, sul quale c’è un lavoro predisposto in bozza dal ministero dell’interno di revisione su cui Anci ha dato in modo proficuo il proprio contributo e su cui attendiamo di avere un riscontro da molti mesi”.
Manfredi affronta poi il tema della responsabilità dei sindaci: “Siamo imputati in sede civile, penale o amministrativa per ogni evento che avviene nel nostro Comune o per ogni evento che omettiamo di impedire. Questo non è giusto e credo che sia insopportabile soprattutto per i sindaci dei piccoli comuni che ricordiamolo sempre sono dei volontari al servizio dei propri cittadini, con scarso personale e poche risorse. Viviamo tempi molto difficili ma continuiamo ad essere riferimento delle nostre comunità”.