LA GIORNATA

  • Istat: prezzi a +0,2% congiunturale e +0,8% sull’anno
  • La relazione sui rapporti con l’Europa:
  • Titolo 3

Red. Diac

OK AL DECRETO IN CDM

Il decreto “adegua l’Italia agli obiettivi e agli standard europei” e  “analizza la domanda e i fabbisogni del paese e incentiva l’offerta di materie prime critiche”, ha spiegato il ministro Urso. In Italia ce ne sono 15 su 34. Si punta a programmare le esplorazioni nel sottosuolo, semplificare gli iter autorizzativi e rafforzare il fondo nazionale da 1mld di euro. Slitta il testo unico con le semplificazioni per le rinnovabili.

M. Gia

IL DECRETO FITTO AL SENATO

L’esame del Dl coesione entra nel vivo, ma tengono banco ancora le tensioni fra ministro Fitto e Regioni. Campania pronta al ricorso alla Consulta per il taglio di 3,9 miliardi al fondo di perequazione infrastrutturale.

G.Sa.

Blogger

I più letti del diario

IN ARRIVO LE NOMINE DI DONNARUMMA

CHIARIMENTI E TRAPPOLE DEL DECRETO

Pro e contro:
Superbonus e riqualificazione energetica

PRO

Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE

Incentivo diabolico? Le colpe sono di chi lo ha amministrato e della ROVINOSA exit strategy

I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.

Ora la confusione regna sovrana.

Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.

CONTRO

Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda

Con quei fondi spesi per il 110% avremmo dovuto fare investimenti pubblici utili a TUTTI

Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.

Editoriale

di Giorgio Santilli

Non chiamatela più edilizia. Chiamatela industria della trasformazione urbana e, se ne sarà capace, della rigenerazione umana. Una industria – quindi una capacità di fare e di dare risposte concrete, puntuali ed efficienti alle domande – che rifondi l’economia della trasformazione urbana mettendo al centro, come obiettivi fondamentali, l’ambiente e la persona. Il rispetto dell’ambiente e la vita delle persone.

Si dirà che non sono una novità, l’edilizia verde e l’edilizia sociale, la città verde e la città sociale, ne sentiamo parlare da tempo, al punto di rischiare di approdare a slogan logori e consunti. Ma per fare questo passaggio decisivo verso la rigenerazione umana, per mettersi alla testa di un cambiamento, questa industria, questa economia, questa cultura hanno bisogno di guardare alla città con occhi nuovi. Devono poter entrare dove non sono mai entrate, devono guardare ciò che non hanno visto finora, devono soffermarsi a pensare di cose che sono state intraviste solo di sfuggita. Come già successo con la rivoluzione digitale, che è entrata dentro le case e non ha più consentito di vedere le case solo da fuori. Come già successo all’architettura che non è più solo una bella facciata, ma ha imparato a catturare la vita delle persone dietro quella facciata.

Il racconto

Con il racconto della scrittrice e regista teatrale ricordiamo la tragedia delle morti sul lavoro

di Emilia Martinelli

Due ciliegie

«Due chili di ciliegie, prendo oggi, due.
Rosse due volte, così rosse che quando le mordi ci si colora le labbra, ti ricordi? Prendevo due ciliegie, quelle che rimangono attaccate col picciolo, io una e tu l’altra, e il morso tirava fuori il rosso che mi tingeva le labbra, quanto ti piaceva… Piaceva a te e pure a Gino

15 luglio

L'intervento

di Antonio Mura

Con i dazi degli Usa di Trump gli effetti più negativi per l’export italiano si registreranno nei trasporti: nel 2023 hanno fruttato 11 miliardi

Il ritorno di Trump alla presidenza degli Stati Uniti solleva interrogativi sulle implicazioni future di un possibile aumento delle tensioni commerciali al livello globale. L’Agenda 47, il programma economico e politico di Donald Trump per il suo secondo mandato, ha come pilastro il ritorno a politiche commerciali protezionistiche, che prevedono l’innalzamento delle tariffe doganali per incentivare la produzione interna e ridurre il deficit commerciale. In un contesto in cui l’Unione Europea è tra i principali partner degli Stati Uniti, le nuove misure tariffarie rischiano di ridurre la competitività delle esportazioni europee verso il mercato americano, aumentando i costi e scoraggiando gli scambi bilaterali. In questo intervento, cercheremo di quantificare l’esposizione delle merci europee e italiane verso il mercato statunitense e di individuare i settori più a rischio.

Diario nuovi appalti

Dossier

Nessun post trovato.

Nessun post trovato.

Argomenti

Accedi