al Fmi e World Bank Group
Panetta: aiutare i Paesi più POVERI, rilancio dell’Africa priorità assoluta
E’ questo il messaggio centrale che ha rivolto il Governatore della Banca d’Italia. I Paesi più poveri stanno affrontando le maggiori difficoltà e 700 milioni di persone vivono in povertà estrema. E’ cruciale che Fmi e Wordl Bank assicurino il loro supporto e fondamentale è il ruolo dell’Ida, l’International Development Association. Panetta ricorda la ‘missione’ del Piano Mattei lanciato dal Governo italiano

Il rilancio economico dell’Africa è una priorità assoluta e va in questa direzione il Piano Mattei varato dal Governo italiano. Ma fondamentale è il sostegno delle organizzazioni internazionali ai Paesi più fragili, che ora affrontano le maggiori difficoltà, per affrontare un percorso di crescita. E’ il messaggio chiave che ha lanciato il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento, nei giorni scorsi a Washington, al 110mo incontro del Development Committee della Banca Mondiale e del Fondo monetario internazionale. In questi tempi turbolenti, la missione delle istituzioni di Bretton Woods, che quest’anno compiono 80 anni, “è più importante che mai. Insieme, devono promuovere la crescita, creare posti di lavoro, aumentare la stabilità, costruire resilienza, combattere la povertà e ridurre le disuguaglianze, affrontando al contempo sfide globali come il cambiamento climatico, la fragilità, la migrazione di massa, le pandemie e i rischi derivanti dalle nuove tecnologie e dalle tendenze demografiche”, ha detto Panetta che ha richiamato, dunque, il ruolo delle due organizzazioni – Fmi e Wbg – che hanno visto la luce nella conferenza che si tenne nella celebre località del New Hampshire nel 1944. E l’appello rivolto da Panetta si è focalizzato in particolare sul ruolo che svolge e che dovrà continuare a svolgere l’Ida, l’International Development Association, che fa parte del Gruppo Banca Mondiale che aiuta i 74 Paesi più poveri del mondo con sovvenzioni e prestiti a basso interesse. Sono i Paesi più poveri che, ha sottolineato Panetta, “stanno affrontando le maggiori difficoltà e 700 milioni di persone in tutto il mondo sono ancora intrappolate nella povertà estrema. È nostro dovere aiutarli a superare le sfide e costruire un futuro più equo”. Per questo, “essendo il più grande fondo al mondo, l’Ida ha una grande responsabilità nell’aiutare i Paesi a basso reddito a tornare sulla via della ripresa e della crescita sostenibile, oltre a uscire dai conflitti, dalla povertà e dalla privazione», ha aggiunto.
“Quest’anno, i negoziati per l’IDA21 stanno creando una nuova architettura per integrare meglio l’IDA in un unico WBG e rafforzare il suo allineamento con l’agenda di Evoluzione. L’IDA deve continuare a concentrarsi su finanziamenti agevolati, impegni politici significativi e obiettivi orientati ai risultati”, ha detto il Governatore. “In questo momento cruciale, siamo impegnati – ha spiegato – a garantire che l’IDA rimanga il più grande e più efficace partenariato tra mutuatari – di diversi livelli di reddito – e donatori. Le risorse agevolate sono una fonte di finanziamento vitale per i paesi a basso reddito dell’IDA, specialmente quelli privi di accesso significativo ai mercati dei capitali. In un periodo di vulnerabilità del debito, tassi di interesse più elevati e minori investimenti diretti esteri, questo è ancora più importante. Dobbiamo impegnarci collettivamente per mobilitare un finanziamento agevolato adeguato per l’IDA21”.
«L’aumento dei conflitti attivi e l’instabilità regionale – ha avvertito Panetta – richiedono al gruppo Banca Mondiale di rinnovare il suo approccio nell’affrontare le cause profonde della fragilità e nel mantenere un impegno efficace nelle situazioni di conflitto. Ciò richiede la riduzione delle disuguaglianze geografiche, la promozione di una crescita su vasta scala, il sostegno all’erogazione dei servizi pubblici in situazioni di conflitto attivo e il rafforzamento delle istituzioni, compresi sistemi giudiziari efficaci e decentralizzati e meccanismi di risoluzione delle controversie a livello comunitario per mitigare e prevenire i conflitti sociali».
In questo quadro, Panetta è tornato a sottolineare la “priorità assoluta” costituita dal rilancio economico dell’Africa. “Il piano Mattei, lanciato dal governo italiano al vertice Italia-Africa lo scorso gennaio, mira a costruire – ha detto – rinnovate relazioni con i Paesi africani basate su una cooperazione paritaria, interessi condivisi e benefici reciproci per promuovere la crescita economica e lo sviluppo sociale a livello locale”. «La presidenza italiana del G7 sta lavorando con i suoi partner per garantire il successo del rifinanziamento di Ida21, costruendo un solido pacchetto che affronti le questioni critiche. L’Ida deve rimanere pertinente alle esigenze dei suoi clienti, in particolare dell’Africa e dei Paesi fragili. Uno sforzo collettivo sarà fondamentale per trovare il giusto equilibrio tra contributi dei donatori, efficienza interna e sforzo dei mutuatari, ampliando al contempo la base dei donatori».