IL BANDO

Caivano, il Parco Verde riqualificato dai privati. Lavori per 130 milioni

La premier Giorgia Meloni ha annunciato la pubblicazione del bando per la riqualificazione degli immobili popolari comunali dell’area nel napoletano tra le più difficili d’Italia. Previsti lavori alle 750 abitazioni costruite dopo il terremoto del 1980, al verde, ai locali commerciali, alle strade e ai marciapiedi. Attenzione massima ci sarà anche per gli appalti mentre si punta a replicare il ‘modello Caivano’ anche in altre aree d’Italia a partire da Rozzano, Orta Nova, Rosarno, San Ferdinando e diversi quartieri di Roma, Napoli, Catania e Palermo.

 

27 Mag 2025 di Giusy Iorlano

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Caivano, il Parco Verde riqualificato dai privati. Lavori per 130 milioni

A Caivano prende il via un nuovo intervento di rigenerazione urbana. Con la pubblicazione del bando per la riqualificazione del Parco Verde, il governo punta a trasformare un’area simbolo di degrado in un luogo restituito alla comunità, attraverso il partenariato pubblico privato.

L’obiettivo è garantire decoro, sicurezza e nuove opportunità a partire dalle periferie. Ad annunciare il progetto è stata la stessa presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, comunicando un investimento di oltre 130 milioni di euro interamente privati, con lavori che riguarderanno non solo le abitazioni, ma anche gli spazi pubblici. Un modello, questo, sperimentato a Caivano che potrebbe ora essere replicato in altri territori vulnerabili d’Italia.

“Oggi sono felice di annunciare un passo in più per il futuro di Caivano. È stato pubblicato il bando per riqualificare gli immobili popolari comunali del Parco Verde, alloggi che era stati costruiti dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 per accogliere chi non aveva più un tetto sulla testa ma che negli ultimi quarant’anni sono stati del tutto abbandonati”, ha detto la premier in un videomessaggio.

“Abbiamo prima riportato la legalità – ha concluso Meloni – ora avviamo il percorso per rimettere a nuovo case che saranno finalmente belle, sicure e degne di una nazione civile”.

Il progetto di riqualificazione

Il cuore del progetto è la ristrutturazione di 750 appartamenti popolari nel quartiere Parco Verde, area tra le più difficili d’Italia, costruiti dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 e lasciati in stato di abbandono per decenni. Le abitazioni, in molti casi occupate abusivamente o finite nelle mani della criminalità organizzata, saranno ora completamente rinnovate e messe in sicurezza.

Un percorso la cui tappa fondamentale è stato lo sgombero qualche mese fa di 36 soggetti, e dei loro familiari, pregiudicati per gravi reati, che occupavano da decenni appartamenti di cui non avevano diritto.

In particolare, il bando prevede un piano di rigenerazione profondo: demolizione e ricostruzione delle strutture più compromesse, recupero architettonico degli edifici salvabili, interventi per l’efficientamento energetico e la sicurezza sismica. Obiettivo dichiarato: trasformare il Parco Verde da ghetto a quartiere. L’iniziativa rientra in un più ampio programma di rilancio delle aree urbane degradate, finanziato anche attraverso fondi del PNRR e risorse nazionali.

“Avevamo chiesto al Governo di prevedere non solo la riqualificazione degli alloggi occupati abusivamente, ma di tutte le 750 abitazioni, e siamo stati ascoltati” ha sottolineato Filippo Dispenza, prefetto responsabile della Commissione Straordinaria del Comune di Caivano, che ha annunciato: “entro pochi giorni ci incontreremo con il Commissario di Governo per Caivano Ciciliano e discuteremo sulle modalità pratiche per realizzare tale importante progetto del Governo. E il Comune oggi è pronto a occuparsi all’insegna della trasparenza e della legalità di tutte le procedure amministrative necessarie”.

Attenzione massima ci sarà per gli appalti, ma rispetto a due anni fa gli organici comunali sono profondamente cambiati. Quando la Commissione straordinaria guidata da Dispenza si insediò dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche – ottobre 2023 – in servizio c’erano 45 dipendenti, molti dei quali assunti a tempo determinato, su una pianta organica di 200 addetti; nei mesi la Commissione, grazie all’impegno del Ministero della Pubblica Amministrazione, ne ha assunti circa 50, per cui oggi i dipendenti sono quasi un centinaio.

Il nuovo volto del quartiere

Il progetto non si limita alle abitazioni. Il piano prevede anche interventi per strade, marciapiedi e locali commerciali e la riqualificazione di aree verdi, spazi comuni e viabilità interna, per restituire al quartiere una dimensione di vivibilità urbana.

“È un impegno gravoso – ha ammesso Meloni – ma necessario per dare futuro e dignità ai cittadini”. L’investimento, ha precisato, include anche il recupero dei locali commerciali, fondamentali per riattivare la vita economica del quartiere.

Dopo il ripristino del centro sportivo Delphinia, il rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine e gli investimenti per le scuole del quartiere, l’intervento sulle case popolari rappresenta un altro tassello fondamentale nel piano di rigenerazione urbana e sociale. Il Parco Verde, luogo simbolo di degrado e criminalità, potrebbe diventare laboratorio di rinascita urbana, legalità e inclusione.

Il “modello Caivano”

Con questo intervento il governo intende inaugurare un modello replicabile di intervento su aree ad alta fragilità sociale e urbanistica. Meloni ha annunciato che lo stesso approccio sarà applicato in altre città italiane, a partire da Rozzano, Orta Nova, Rosarno, San Ferdinando e diversi quartieri di Roma, Napoli (con interventi a Scampia e Secondigliano), Catania e Palermo.

 

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