RIGENERAZIONE

Nuova vita per il Vecchio Mulino di Roma che si TRASFORMA in un’area residenziale. Progetto da 360 unità abitative

Al via al progetto di rigenerazione urbana e residenziale a Roma, sulla via Flaminia, che vedrà la nascita anche di circa 400 box, oltre a spazi per servizi commerciali diretti alle persone e per l’housing sociale. Un progetto, questo, che sarà avviato in un’area di particolare interesse storico. È infatti presente una delle poche tombe “a cappella” sopravvissute dall’epoca dell’antica Roma, ovvero quella dei Nasoni. L’iter delle autorizzazioni per l’avvio degli interventi è già partito.

17 Mar 2025 di Giusy Iorlano

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Nuova vita per il Vecchio Mulino di Roma che si TRASFORMA in un’area residenziale. Progetto da 360 unità abitative

Un intervento destinato a far nascere un nuovo quartiere nella zona nord della Capitale, all’interno del Grande Raccordo Anulare, riqualificando un’area di oltre 47 mila metri quadri, salvaguardando il patrimonio storico della Tomba dei Nasoni e puntando sulla sostenibilità. E’ il progetto di rigenerazione urbana e residenziale ‘Vecchio Mulino di Roma’, sulla via Flaminia. Quello che è stato uno dei mulini più grandi d’Europa, costruito negli anni ’70 su  terreni derivanti dall’esaurimento di una cava ottocentesca, rinascerà, dunque, a nuova vita. Il progetto è stato presentato in Francia, nel corso dell’ultima edizione del Mipim di Cannes, la fiera internazionale specializzata nei settori del real estate, dell’immobiliare e dell’edilizia, dai vertici di Casillo group, azienda pugliese specializzata nella produzione di farine, che opera ora anche in altri settori, tra cui l’immobiliare. E a occuparsi di questo progetto di rigenerazione urbana è la Vecchio Mulino di Roma Srl, società facente parte di Casillo Group, che nel 2016 ha acquistato l’area.

Il progetto

L’intervento prevede la nascita di un contesto residenziale “di elevata qualità” con oltre 360 abitazioni e circa 400 box, oltre a spazi dedicati alla realizzazione di servizi commerciali. Un progetto, questo, che “mira a rigenerare il sito non solo dal punto di vista architettonico e ambientale, ma anche grazie alla creazione di servizi di comunità”, sottolinea il gruppo pugliese che punta a riconnettere l’area al centro città, anche attraverso la realizzazione di importanti opere pubbliche, come ad esempio un ponte pedonale sulla via Flaminia che collegherà le residenze alla vicina stazione Due Ponti.

L’area di interesse storico

Ma non solo. Lungo la Via Flaminia Nuova, all’altezza dell’incrocio con Viale Tor di Quinto, si nasconde un prezioso gioiello: la Tomba dei Nasoni, una tomba romana di grande valore storico e culturale, uno dei pochi esempi di ‘tomba a cappella’. Ad appena un chilometro da Corso Francia, da subito è apparso evidente il fatto che l’insediamento non era compatibile con un sito industriale. La tomba, così chiamata in quanto apparteneva alla famiglia dei Nasoni, fu realizzata nel tufo e nell’area archeologica di Saxa Rubra, zona antica romana che prende il nome dalle rocce argillose e rossastre. Fu scoperta per caso nel 1674 durante i lavori per l’ampliamento della Via Flaminia, ma subì gravissimi danni a causa delle attività estrattive condotte tra la fine dell’800 e i primi del 900. Anche per questo motivo, ad oggi, il sito, che comunque presenta un notevole contesto naturalistico, “richiede la messa in sicurezza di una maestosa parete rocciosa tufacea ricca di vegetazione tipicamente mediterranea, anche al fine della relativa valorizzazione. Si è deciso così di valorizzare l’area attraverso un’operazione di rigenerazione urbana di valore culturale, paesaggistico e sociale”, spiega il gruppo.

L’iter delle autorizzazioni per l’avvio degli interventi è partito. “Crediamo che in pochi anni questo progetto possa incidere positivamente su un intero comparto della città – ricorda Antonio Mongelli, amministratore unico della Vecchio Mulino di Roma srl – trasformando edifici degradati o dismessi attraverso la promozione di interventi di elevata qualità architettonica ed edilizia, che miglioreranno anche la sostenibilità ambientale”.

Gli altri progetti ‘living’ di Roma Capitale

Quello del Vecchio Mulino è solo uno dei diversi progetti living portati avanti da Roma Capitale. La città punta, infatti, ad avere 70mila nuove case in 10 anni: 20mila per l’edilizia popolare, destinate quindi a una fascia di reddito inferiore a 20mila euro; 30mila per l’housing sociale, per chi ha una fascia di reddito inferiore a 50mila euro; 20mila per il mercato libero. Non solo. Le opportunità per il real estate nella città indicano, da oggi al 2050, 19,2 chilometri quadrati di aree da rigenerare per un valore complessivo di 31,25 miliardi di euro, che può arrivare a 40 miliardi. A snocciolare questi numeri è stato proprio il primo cittadino, Roberto Gualtieri, intervenendo al Mipim di Cannes.

E parlando delle prospettive di crescita della capitale, il sindaco ha menzionato anche i principali interventi di riqualificazione che riguardano il living. tra questi il Vecchio Mulino, ma non solo. Via Boncompagni, Ato I12 Borgo Dei Pescatori, Parco Talenti, Residence Bravetta, Z4 Curvilineo, Via Benzoni, Piazza dei Navigatori, Via del Serafico, Living Eur, sono i più importanti. Per quanto riguarda il direzionale, ha citato Palazzo degli Esami, l’ex Poligrafico, le Torri Eur.

 

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