Terme di Montecatini di nuovo all’asta, base fissata a OLTRE 35 milioni di euro. Nel bando anche il marchio e i diritti immateriali
IN SINTESI
Terme di Montecatini, si riprova. Il complesso termale toscano, infatti, sarà di nuovo messo in vendita all’asta il prossimo 11 marzo dopo che lo scorso luglio non si era presentato nessuno alla procedura di gara. Allora la basa d’asta era circa 42 milioni di euro, ora si riparte da oltre 35 milioni di euro, (35.613.793,75 euro per la precisione) ed è previsto in asta un rilancio minimo di mezzo milione.
L’avviso di vendita, perizia e allegati sono stati pubblicati online sullo stesso portale delle terme, su quello delle aste giudiziarie nonché sul Portale delle vendite Pubbliche del Ministero della Giustizia. La vendita con offerta irrevocabile si terrà il giorno 11 marzo 2025, alle ore 12, dinanzi al notaio Vincenzo Gunnella, nel suo ufficio in via Masaccio 187 a Firenze.
Una storia travagliata questa della città toscana che per anni è stata la città delle terme per eccellenza, nota già in epoca romana ma che negli ultimi anni ha visto un lento decadimento a cui si è arrivati dopo la richiesta di concordato, accolta dal Tribunale fallimentare di Pistoia, presentata due anni fa dalla società Terme di Montecatini Spa di cui la regione Toscana è azionista di maggioranza e il comune di Montecatini socio di minoranza. Il rischio che, però, anche questa nuova asta vada nuovamente deserta però è alta, anche se circolano rumors su alcuni gruppi di potenziali investitori, tra cui uno inglese e due italiani. La parte critica, come aveva più volte ribadito il liquidatore giudiziale Enrico Terzani, è rappresentata dal cantiere dismesso, dal cratere delle Leopoldine, quella parte che avrebbe dovuto diventare la più grande piscina termale d’Europa, che è stata valutata in perizia a circa 4 milioni e mezzo di euro, ma che per diventare funzionante con tanto di albergo e piscina termale necessita di un ulteriore investimento di almeno 15 milioni di euro.
Il bando
Nel bando, (concordato preventivo n 1/2023, Giudice Delegato: Sergio Garofalo Commissario Giudiziale: Alessandro Torcini Liquidatore Giudiziale: Enrico Terzani) sono messi all’asta oltre al complesso immobiliare ‘terme di Montecatini’, anche marchio e diritti immateriali, rami aziendali e beni mobili. L’elenco degli immobili messi in vendita in blocco è lungo e di grande prestigio, quasi tutti sottoposti a vincoli di interesse storico-artistico della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali. Alcuni di questi immobili immobili sono ancora oggi in buono stato, altri in stato di abbandono o semi abbandono, tutti beni i cui nomi ricordano un passato glorioso del complesso termale toscano. Si va dalle Terme Excelsior alle Terme Salute, dalle Leopoldine alle Redi, e ancora le Terme Tamerici, Regina, Torretta, Grocco, oltre a molti altri edifici meno noti, appezzamenti di terreno e altro ancora. Con un vero fiore all’occhiello, il gioiello liberty delle Terme Tettuccio.
Vediamo nel dettaglio i più importanti.
L’Istituto Grocco
Nella zona sud del parco delle Terme, questo fabbricato si trova accanto allo “Stabilimento Termale Leopoldine”. Chiuso e non più utilizzato dal 2008, gli immobili sono ormai in disuso e sottoposti ai vincoli di cui alla L.1089/1939 del Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali.
Terme Excelsior
Situato in una area di estensione di oltre 7mila mq l’edificio è composto da due corpi di fabbrica ben distinti anche se “posti tra loro in aderenza ed in comunicazione”. Allo stato attuale l’immobile è libero, sussiste tuttavia un contratto di affitto di azienda della gestione del solo bar interno scaduto in data 30 giugno 2023 e non rinnovato. Anche questo bene immobile è soggetto ai vincoli di interesse artistico e storico ed è stato stimato 4.854.000 euro.
Terme Salute
Questo complesso, stimato 3.266.250 euro, comprende cinque corpi di fabbrica collegati tra loro da un caratteristico percorso porticato. Nel bando si segnala “la presenza all’interno del parco di un gazebo di legno, già utilizzato come negozio. Tale manufatto, non essendo autorizzato, dovrà essere rimosso e smaltito. Per tale incombente è plausibile ipotizzare un costo di 3 mila euro.” Libero, soggetto ai vincoli della Soprintendenza su di esso sussiste “una servitù di passo per l’eventuale accesso alle sorgenti da parte della proprietà (Regione Toscana) o del gestore della concessione idrica (al momento la stessa società in concordato)”.
Terme Leopoldine
L’intero complesso, edificio ed area pertinenziale, è stato stimato 3.011.250 euro ed è allo stato di cantiere e libero. Nella corte pertinenziale sono presenti alcune sorgenti termali intestate alla Regione Toscana e ciò comporta una servitù di passo per eventuale accesso alle sorgenti da parte della proprietà (Regione Toscana) o dal gestore della concessione (attuale società in concordato).
Terme Redi
L’edificio è ubicato su di una area di estensione di circa 7.500 mq ricompresa tra il viale Alessandro Bicchierai, il Viale Marconi e via della Salute. La superficie coperta al lordo delle murature è costituita da un piano seminterrato di 2023 mq, destinata a palestra, fisioterapia, piscina hall e relativi servizi e oltre 894 mq circa per locali tecnici; al primo piano ci sono 1.068 mq circa per ambienti principali e 128 mq per quelli di servizio. L’immobile, stimato 6.799.500 euro, è occupato dal 1 giugno 2023, con un contratto di 36 mesi, dall’Associazione Croce Rossa Italia per un canone di 40 mila euro annui.
Terme Regina
Il compendio, stimato 1.162.000, all’interno del parco dello stabilimento termale il Tettuccio, è situato lungo il margine est del parco, su un’area di 1840 mq posto in posizione leggermente dominante rispetto al resto del parco. Le superfici coperte sono di 414 mq circa per le tre sale al pianterreno, di 28 mq per i quattro ripostigli al pianterreno di 143 mq per i due locali di servizio, di 526 mq per il portico perimetrale. I due corpi servizio hanno una superficie coperta complessiva di mq 224 mentre quella del contiguo locale accessorio è di 50 mq. L’accesso all’immobile avviene esclusivamente attraverso il parco dello stabilimento ‘Terme Tettuccio’.
Terme Tamerici
Occupante un’area di circa 9.000 mq, comprendente quattro corpi di fabbrica. Le superfici coperte sono le seguenti: fabbricato centrale (ingresso) 104 mq per il pianterreno, mq 104 per il piano primo; edificio principale mq 590, mq 33 centrale termica e locali di servizio, fabbricato adibito a servizi igienici unitamente al corpo aggiunto di collegamento con l’edificio centrale mq 506, di cui mq 406 relativi alla parte inagibile; piccolo corpo di fabbrica situato lungo il viale dei Salici mq 23; struttura tunnel di collegamento mq 96; portico sul fronte sud mq 60; loggiato interno mq 30; portico sul viale dei salici mq 40; area scoperta a parco e giardino mq 7600.
Terme Tettuccio
Lo stabilimento è il vero e proprio fiore all’occhiello di Montecatini, quello che con il suo stile liberty ha permesso alla città di entrare a far parte del patrimonio dell’Unesco, ed è stato stimato ben 8.993.000 euro. Composto da sei edifici, in parte posti in aderenza tra loro e comunicanti, tutti collegati da un maestoso portico ad incorniciare tre ampi cortili scoperti uno dei quali ospita la fonte d’acqua del Tettuccio con la relativa vasca a forma di valva di conchiglia, coronata dalla “Fontana dei Coccodrilli”.
Terme Torretta
Dislocato su un’area di circa tre ettari il complesso, stimato 134mila euro, è ricompreso tra il piazzale, il viale dei lecci, il viale Bustichini, il viale della Torretta e la via Pietro Baragiola. La proprietà superficiaria, dal 29/12/2008, è stata concessa per 99 anni alla società “Gestioni Complementari Termali srl” detenuta al 100% dalla società concordataria.
Marchi e diritti immateriali
E poi ci sono: “Bibite Gratuite” di viale Pietro Grocco (quest’ultimo sede dello storico “mercato della salute”); la Fortuna ex biglietteria, denominata anche biglietteria centrale, che nel piano interrato del corpo di fabbrica originario ospita la sorgente “La Fortuna” da molti anni inutilizzata per la scarsa portata e intestata alla Regione Toscana; l’edicola di viale Verdi; le ex latrine Fortuna con corte pertinenziale nel parco termale; il negozio al civico 1 di viale Grocco; il negozio al civico 51 di viale Verdi; le nuove serre tra via della Salute e il viale Marconi; vari appezzamenti di terreno a uso pubblico in diverse zone della città per una superficie totale di 25mila metri quadrati; altri terreni fra cui il “vassoio” per ulteriori 7.917 metri quadrati; le serre calde Torretta tra via Baragiola e viale dei Tigli. E, infine, ci sono i marchi, beni mobili (valutati in 225.543,75 euro) e il ramo aziendale per l’attività che comprende le cure idropiniche.