Rigenerazione urbana

WELFARE

La Giunta ha approvato il piano degli investimenti con un elenco di immobili da dedicare ad attività aggregative, prevedendo una compartecipazione economica importante per la loro riqualificazione. Tutti gli immobili sono diffusi in città e Palazzo Marino ha deciso di dedicarli alla creazione di spazi multifunzionali aperti ai residenti dei quartieri in cui sono collocati. Si tratta di otto edifici di proprietà comunale che costituiscono un primo nucleo su cui investire, che in futuro potrà essere integrato. Si parte dall’ex mercato di Piazza Selinunte, nel quartiere San Siro.

LE DOMANDE DALL'8 GENNAIO 2026

Il nuovo bando  potrà contare su 11 milioni di euro di risorse regionali in grado di generare investimenti per almeno 60 milioni. Allo stanziamento si sommano altri 20 milioni per garantire i prestiti. Una grande opportunità per gli albergatori, i gestori di Rta e Condhotel, ma anche di campeggi, villaggi turistici e marina resort che potranno investire nelle loro strutture per renderle più sostenibili.

PROGETTO CORALE

Cosa succede se un committente, un ingegnere, un’urbanista, una fotografa, un giornalista e un critico si trovano in un luogo magico e discutono del tema “L’ego dell’Architetto” davanti ad una platea fatta prevalentemente da architetti? E’ quanto è accaduto sabato scorso a Borca di Cadore, durante il convegno organizzato dall’Associazione Edoardo Gellner, e quello che ne è scaturito è stata una bella riflessione che vale la pena raccontare.

REGIONE LAZIO

Dal meccanismo del silenzio assenso per una serie di interventi previsti dalla nuova norma agli incentivi volumetrici per diversi immobili, alle disposizioni utili a trasformare sottotetti abusivi anche in b&b o in strutture sanitarie, sono diverse le richieste di modifica arrivate alla Pisana per evitare un eventuale rischio di incostituzionalità. Da parte sua il governatore Rocca ha già fatto sapere che che procederà con le modifiche richieste. Mentre le opposizioni incalzano.

Distratti – o attratti – come siamo, dai grandi eventi globali come le guerre in atto; i grandi mutamenti e la difficile comprensione delle strategie geopolitiche e geoeconomiche; l’accelerazione dei problemi ambientali e tecnologici, non sempre abbiamo la capacità di accorgerci di quelle che sono le conseguenze – dirette e indirette – che questi eventi globali hanno su molti ambiti locali, provocando reazioni più o meno “resilienti”.

PLACEMAKING WEEK EUROPE / 2

Sono tanti e diversi per impatto, scala e tipologia. Anche se le necessità e le condizioni di partenza spesso sono simili: l’abbandono e il degrado di un luogo da far rinascere. In questa mini-rassegna ci sono anche il progetto Dumbo di Bologna e la Mar, la miniera argentiera fronte mare di Sassari. Non serve l’etichetta formale bensì l’effettività delle operazioni di placemaking sul territorio.

PLACEMAKING WEEK EUROPE / 1

La stazione, l’ex gasometro, via Roma-Parco Santa Maria, piazza della Vittoria, via Premuda sono le sfide locali che si aprono alla ricerca di idee concrete per trovare un nuovo volto. L’edizione 2025 della kermesse europea può stimolare il nuovo approccio di incontro dal basso e dall’alto tra pubblica amministrazione, residenti e terzo settore con l’obiettivo di trasformare la città. Oltre 650 gli stakeholder coinvolti con altrettanti progetti. Intervista all’assessore alla cura della città, Davide Prandi.

PLACEMAKING WEEK EUROPE / 1

L’edizione 2025 in corso a Reggio Emilia fino a domani rilancia il valore del placemaking nelle medie e piccole città dopo l’edizione di Pontevedra di tre anni fa. In attesa della sede del prossimo anno, tante esperienze europee dimostrano la fattibilità dell’approccio urbanistico tattico per far vivere il cambiamento alle persone in modo “facile, veloce, economico”. La presenza di stakeholder da Ucraina e Palestina che fa sperare.

VIAGGIO NEL CAPOLUOGO SICILIANO

Palermo è pronta a cambiare volto. Dal boulevard di via Crispi alla nuova piazza nella borgata marinara di Mondello passando per il famoso teatro Politeama, sono tanti gli interventi che miglioreranno lo spazio urbano e faranno rinascere la città.

LA GARA

Il Comune di Napoli ha pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori di riqualificazione a Posillipo. L’intervento, finanziato interamente con fondi della Banca Europea per gli Investimenti, ha una durata prevista di oltre un anno e prevede interventi su sede stradale, sottoservizi e pubblica illuminazione. Le offerte potranno essere presentate entro il 20 ottobre prossimo ed è previsto un premio di accelerazione per chi completerà i lavori in anticipo rispetto ai termini contrattuali.

DEMANIO

Ci sarà tempo fino al 29 settembre per partecipare all’avviso dell’Agenzia del Demanio nel capoluogo pugliese per privati ed enti del terzo settore. E nel prossimo triennio l’Agenzia del direttore dal Verme proporrà  al mercato almeno 30 immobili all’anno per iniziative che generino valore sociale e culturale e una gran parte di queste potranno essere realizzate in temporary use

PROGETTO CORALE

A breve inaugurerà a Modena, nelle aree ex Fonderie Corni, una residenza temporanea collettiva – leggasi studentato privato – che si configura come uno degli ultimi tasselli della Riqualificazione Urbana pianificata con il PRUSST Fascia Ferroviaria (e con altri strumenti di pianificazione e finanziamento, quali PSA, PREU, PRU, CQ II, PIPERS) sul finire degli anni ’90.

Alla costruzione dell’edificio si sono accompagnate le realizzazioni delle opere di urbanizzazione correlate, ovvero un parco pubblico attrezzato di 6.000 mq, parcheggi pubblici, piste ciclabili e riqualificazione degli attraversamenti pedonali, per connettere funzionalmente e percettivamente l’area dello studentato al contesto urbano circostante.

Ciò che però ci interessa è che il giorno dell’inaugurazione, ad un osservatore anche non troppo attento non sfuggirà che, tra il nuovo edificio e i parcheggi, permarrà un’ampia area recintata, non accessibile e non visibile, a delimitare un “pezzo” di comparto non finito.

Si tratta dell’area che, già nel Piano Particolareggiato del 2006, e poi nella sua variante del 2021, doveva ospitare il cosiddetto commercio di vicinato, quelle piccole attività di vendita al dettaglio e ristorazione, che chiunque “del mestiere”, oggi più che mai, ritiene essenziali per la vitalità, il presidio e il buon carattere urbano di un comparto rigenerato.

Il commercio di vicinato ritorna, come elemento strategico, in ogni pianificazione della Città dei 15 minuti, ritorna nelle visioni di riattivazione delle periferie, negli studi sulla mobilità urbana sostenibile e sulla sicurezza delle città.

COME CAMBIANO LE CITTA'

Riproponiamo l’intervento del fondatore e Ceo della società londinese Futurecity, Mark Davy, all’evento organizzato da Estramoenia a San Giovanni Teduccio lo scorso novembre: l’articolo è stato pubblicato su Diario DIAC il 14 novembre 2024.

COMUNICATO CONGIUNTO DELL'AGENZIA CON IL MEF

La procedura sollecita manifestazioni di interesse per i 48 ettari del compendio della ex “Città dello Sport” o anche per una parte: obiettivo è la scelta di un promotore ai sensi dell’articolo 193 del codice degli appalti. Scadenza per le proposte a fine anno: al termine sarà assegnata con gara una concessione di progettazione, realizzazione e gestione. Gli investimenti potranno riguardare i settori della ricerca e formazione, sport e benessere, cultura e spettacolo, interventi di rigenerazione del compendio con apporto di capitali, capacità realizzativa, innovazione gestionale e impatto sociale misurabile.

PROGETTO CORALE

La Rigenerazione può interessare, come abbiamo visto, grandi città, ma anche centri minori, porzioni di territorio o sistemi di insediamenti, e può essere incentrata su grandi trasformazioni fisiche o su iniziative più a carattere sociologico o culturale. Oggi ci sposteremo a est, a 3.500 km dall’Italia, per esplorare quanto sta accadendo a Gyumri, Armenia, e indagare come la Rigenerazione possa abbinarsi al ripensamento dell’identità di un luogo e trasformare una enorme tragedia in una occasione unica di reinvenzione comunitaria.

Editoriale

di Giorgio Santilli

Bisogna plaudire sempre alla prudenza con cui la premier Meloni e il ministro Giorgetti stanno gestendo i conti pubblici italiani. La fiducia è un valore che non ha prezzo e i vari spread (non solo con il Bund tedesco) confermano che si sta facendo un buon lavoro. Eppure il nuovo quadro programmatico del governo era atteso per capire che tipo di crescita ci si attende e soprattutto che tipo di crescita vuole il Governo dal 2026 in avanti. La fatidica fase post-Pnrr che molti temono  come fosse il ritorno all’inferno. Ebbene, dal Dpfp non arrivano segnali incoraggianti: non l’inferno, ma un pallore assoluto. Un dato chiave per capire quali politiche abbia in testa il governo e che impatto si prevede è sempre il confronto fra la crescita del Pil tendenziale e quella programmatica. Quanta crescita producono, semplificando molto, le politiche messe in campo dal governo. Ebbene, nel 2026 Pil tendenziale e programmatico sono appaiati a +0,7%. Effetto zero sulla crescita dell’azione di governo. Si dirà, a ragione, che “tanto c’è il Pnrr”, che infatti è considerato in questi quadri una variabile esogena rispetto alle politiche di governo. Ma il 2027 e il 2028, quando l’effetto diretto del Pnrr sarà quasi scomparso, l’impegno di governo per la crescita si traduce in un decimo di punto percentuale,  da 0,7% tendenziale a 0,8% programmatico nel 2027 e da 0,8% tendenziale a 0,9% programmatico nel 2028: praticamente impercettibile. E se quei tendenziali si rivelassero sovrastimati, che capacità di reazione avrebbe la politica economica? Avremo modo nei prossimi giorni di capire meglio, soprattutto sul fronte degli investimenti pubblici e degli stimoli a quelli privati. Ma l’inizio non è confortante.

LA NOTIZIA

DAI TERRITORI

di Diac Territori

A Napoli, Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza, ha presentato l’idea di un museo permanente dedicato all’America’s Cup, che sarà ospitato in un capannone di 500 mq a Bagnoli. Il progetto coinvolge Regione, Invitalia e il Comitato della Coppa e prevede sale multimediali, simulatori, biblioteche e modelli di barche. Il 20 ottobre è previsto un sopralluogo con i principali circoli cittadini per avviare il percorso partecipativo. L’obiettivo è lasciare un’eredità stabile alla città oltre l’evento del 2027.

Appalti Istruzioni per l’uso / 43

di Gabriella Sparano

Il Codice dei contratti pubblici non disciplina in maniera puntuale l’iter operativo che le stazioni appaltanti devono seguire allorquando ricorrono al meccanismo dell’inversione procedimentale, limitandosi a prevedere solo che, qualora scelgano tale facoltà, le offerte siano esaminate prima della verifica dell’idoneità degli offerenti (articolo 107, comma 3).Il merito di aver procedimentalizzato il meccanismo, la cui finalità è quella di semplificare e accelerare l’iter di gara, è stato dell’ANAC, che lo ha fatto all’interno del Bando – tipo n. 1, a cominciare dalla versione del 2021 (sotto il Codice 50/2016, come modificato dalla legge 55/2019, dal decreto-legge 76/2020 e dal decreto legge  77/2021), passando per la versione 2023 (sotto il nuovo Codice 36/2016), fino alla recente versione aggiornata al Correttivo, approvata con la Delibera n. 365 del 16/09/2025. Anzi, in quest’ultima versione del Bando-tipo, l’iter è stato arricchito di ulteriori passaggi, alcuni obbligatori e altri opzionali e/o alternativi tra loro, che hanno finito per appesantire un meccanismo pensato invece per velocizzare la selezione dell’affidatario.

Considerato che, ai sensi del comma 3 dell’articolo 83 del Codice, i bandi di gara vanno redatti in conformità dei bandi tipo, salve le deroghe espressamente motivate nella delibera a contrarre, vediamo insieme quali passaggi deve compiere, quindi, la stazione appaltante secondo l’ANAC, quando sceglie l’inversione procedimentale.

Progetto Corale/14

di Maria Cristina Fregni

Cosa succede se un committente, un ingegnere, un’urbanista, una fotografa, un giornalista e un critico si trovano in un luogo magico e discutono del tema “L’ego dell’Architetto” davanti ad una platea fatta prevalentemente da architetti? E’ quanto è accaduto sabato scorso a Borca di Cadore, durante il convegno organizzato dall’Associazione Edoardo Gellner, e quello che ne è scaturito è stata una bella riflessione che vale la pena raccontare.

Dentro il cerchio/20

La Voce dei Geometri

di Michele Specchio

Consigliere Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Efficienza energetica a due velocità: la sfida di una transizione inclusiva

Negli ultimi anni, il settore edilizio si trova di fronte a una trasformazione profonda, spinto sia dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale sia dalle nuove normative europee. La transizione verso edifici più sostenibili non è più un’opzione, ma un percorso obbligato per garantire un futuro di buona esistenza alle generazioni che verranno.

L'intervento

di Lanfranco Senn

Economista, direttore di Certet

Distratti – o attratti – come siamo, dai grandi eventi globali come le guerre in atto; i grandi mutamenti e la difficile comprensione delle strategie geopolitiche e geoeconomiche; l’accelerazione dei problemi ambientali e tecnologici, non sempre abbiamo la capacità di accorgerci di quelle che sono le conseguenze – dirette e indirette – che questi eventi globali hanno su molti ambiti locali, provocando reazioni più o meno “resilienti”.

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