Appalti – Norme
Incentivi tecnici, storia di norme e diritti vigenti sulla carta ma disapplicati nella sostanza da molte stazioni appaltanti
La clausola sociale: aspetti peculiari e attuazione concreta
La clausola sociale è ormai pacificamente intesa dalla giurisprudenza non come un meccanismo automatico di conservazione dell’organico dell’appaltatore uscente, bensì come uno strumento di equilibrio tra la tutela occupazionale, la libertà di iniziativa economica, il principio di buon andamento dell’azione amministrativa e le esigenze concorrenziali. La sua concreta attuazione, pertanto, richiede una valutazione elastica, proporzionata e coerente con la realtà organizzativa del nuovo affidamento. Vi sono, tuttavia, alcuni profili applicativi dell’istituto peculiari, ma tutt’altro che astratti, che richiedono un approfondimento specifico.
Vediamoli insieme.
La Consulta fa salva la soglia dei 9 euro nelle gare regionali: nessun salario minimo generale ma per le censure serve una motivazione seria
La lex specialis traccia il perimetro dei servizi analoghi: esperienze che riproducono l’essenza per contenuto, organizzazione ed esecuzione
Il permesso di costruire digitale nel nuovo Codice dell’edilizia
Nella legge delega per la redazione del Codice dell’Edilizia e delle Costruzioni vi sono alcuni passaggi che alludono in maniera esplicita alla digitalizzazione. In particolare, vi è un primo passaggio che menziona i «processi di digitalizzazione dei procedimenti edilizi fondati sull’interoperabilità delle banche dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, anche funzionali all’istituzione e progressiva attuazione di un’anagrafe e di un fascicolo digitale».
Costruire secondo l’Europa: cosa dovrà fare il RUP dall’8 gennaio 2026
Dal prossimo 8 gennaio diventerà pienamente operativo, nelle sue disposizioni principali, il Regolamento (UE) 2024/3110, entrato in vigore il 7 gennaio 2025, che diventerà il nuovo riferimento europeo per la disciplina dei prodotti da costruzione, abrogando il precedente Regolamento (UE) 2011/305. La sua adozione, infatti, segna un’evoluzione significativa del quadro normativo, non solo per quanto riguarda la sicurezza e le prestazioni dei materiali destinati all’edilizia, ma anche per l’introduzione sistematica di criteri ambientali, digitali e di trasparenza, che diventeranno progressivamente parte integrante della gestione e della valutazione dei prodotti che saranno immessi sul mercato.
White list, non basta un’attività marginale per far scattare l’obbligo: la sentenza del Tar di Perugia e le agitazioni di SSAA e operatori
Agenzia delle Entrate: i compensi percepiti come componente del CCT sono equiparati ai redditi di lavoro dipendente
Due anni di digitalizzazione stanno cambiando gli appalti, ma il rischio è un percorso a metà. I disservizi di Acquisti in Rete (Consip) e PcP
I tempi di pagamento per le stazioni appaltanti: obblighi, conseguenze e strumenti
Nonostante negli ultimi anni il legislatore abbia dato crescente centralità al tema della tempestività dei pagamenti nelle transazioni con la Pubblica Amministrazione — basti pensare al fatto che la regolarità nei pagamenti è entrata tra i requisiti di qualificazione delle stazioni appaltanti (articolo 8, Allegato II.4, Dlgs. 36/2023) — le imprese continuano a rappresentare il ritardo dei pagamenti come una criticità strutturale. La stessa problematica è riemersa con forza anche durante il convegno ANCE del 12 novembre a Roma, segno che, pur in presenza di norme chiare, persistono difficoltà operative e applicative.
Facciamo allora un ripasso di quali siano le regole minime inderogabili a cui la stazione appaltante è tenuta e di quali siano, per converso, le tutele per l’operatore economico.
Il “res perit domino” negli appalti pubblici: da regola semplice di allocazione del rischio a totem non insuperabile
Il principio resta ciò che suggerisce il latino, la cosa perisce a danno del proprietario, ma negli appalti pubblici la regola convive con la possibilità, scritta e proporzionata, di riallocare porzioni di rischio oggettivo sul fornitore.
Quali sono le conseguenze se il concorrente non produce il progetto di assorbimento? L’esclusione tout court
Il Consiglio di Stato stoppa le offerte ‘ibride’ sul CCNL: è un elemento essenziale, non un dettaglio ornamentale
Nella valutazione dell’offerta prevale la sostanza sulla forma: la sentenza del Consiglio di Stato conferma l’asimmetria
La modulabilità dell’interdittiva antimafia incide sul Codice appalti ma serve un chiarimento per evitare disarticolazioni
Le nuove funzionalità del FVOE
Importanti novità in arrivo per il FVOE!
Quasi in controtendenza rispetto alla discussa sentenza del TAR Toscana-Firenze del 14/11/2025, n. 1856 — interpretata da molti come un indebolimento della funzione del fascicolo virtuale dell’operatore economico — l’ANAC sta rafforzando il FVOE con nuove e rilevanti funzionalità.
Lo ha annunciato nella Relazione Illustrativa del Bando-tipo n. 1/2023 pubblicata lo scorso 17 novembre, anticipando l’attivazione, già da fine novembre 2025, di due soluzioni tecniche pensate per facilitare le verifiche da parte delle stazioni appaltanti: in particolare, la possibilità di verificare l’avvenuto pagamento del contributo ANAC direttamente nel FVOE, senza che l’operatore economico debba necessariamente inserirne la ricevuta nella busta amministrativa. Un po’ come accadeva nel precedente sistema AVCPass, ma in forma più evoluta.
Vediamo meglio, quindi, le future funzionalità e gli attuali limiti del FVOE.
Le istituzioni scolastiche e un esempio di convenzione con soggetto qualificato
Per gli istituti scolastici, questo è il tempo di organizzare le gite e i viaggi di istruzione per l’anno scolastico in corso. Le regole da osservare per acquistare i servizi di programmazione, organizzazione e esecuzione di tali eventi sono quelle del Codice dei contratti pubblici. Le scuole, infatti, sono stazioni appaltanti.
Le misure di self cleaning
Nel Codice vigente, le misure di self-cleaning sono disciplinate nell’articolo 96, che recepisce la norma comunitaria contenuta all’articolo 57, punto 6, della Direttiva UE 2014/24. Esse sono note anche come misure di ravvedimento operoso proprio perché consentono a un operatore economico che si trovi in una situazione che ne determinerebbe l’esclusione da una procedura di appalto, di dimostrare, nonostante l’illecito o il fatto grave compiuti prima o nel corso della procedura stessa, di aver adottato azioni sufficienti a ripristinare la propria affidabilità e integrità e, quindi, la propria idoneità a contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Per la stazione appaltante, quindi, le misure di self-cleaning implicano un diritto/dovere, in quanto, da un lato, deve tutelare l’integrità del sistema e assicurare che l’affidamento avvenga solo a soggetti affidabili, e, dall’altro lato, è tenuta a valutare in modo proporzionato e motivato la possibilità di “recupero” dell’operatore economico, evitando esclusioni (anche) automatiche e garantendo il pieno dispiegamento della concorrenza. Il tutto basandosi su un apprezzamento discrezionale, sindacabile in sede giurisdizionale solo in caso di manifesta illogicità o abnormità.
Per l’operatore economico, il self-cleaning è un diritto, che offre una seconda possibilità, implicante tuttavia l’onere di comunicare alla stazione appaltante l’esistenza della causa di esclusione e di dimostrare la propria reazione alla stessa, il proprio ravvedimento, con misure concrete, sufficienti e tempestive.
Le misure di self-cleaning e la loro efficacia rappresentano, dunque, l’ago della bilancia tra le cause di esclusione e i principi di proporzionalità e di favor partecipationis, meritando quindi un focus.
L’intelligenza artificiale nei contratti pubblici: adempimenti, attività e clausole per le stazioni appaltanti
L’intelligenza artificiale non è più una visione futuristica, ma è ormai una realtà, che alimenta e anima quotidianamente dibattiti in ogni contesto, arricchendo anche il linguaggio di termini tecnici prima sconosciuti, come modelli generativi, data governance e, in particolare, prompt, che è l’istruzione data a un sistema di IA per ottenere un risultato. Anche il mondo dei contratti pubblici non è rimasto insensibile al fascino e alle potenzialità dell’intelligenza artificiale (…)