LE SIMULAZIONI DI ANCE AL MINISTERO
La norma del decreto varato dal governo rende inutile il meccanismo che aveva rappresentato la riforma più importante del codice 36. Inutile anche un anno di intenso lavoro al tavolo tecnico ministeriale. Dalle simulazioni si evince come il modello francese recuperi sempre il 90% degli aumenti effettivi dei costi, mentre quello più favorevole alle imprese in Italia arriverebbe al massimo al 61% se si apportassero tre modifiche sostanziali al correttivo: riconoscimento del 90% (e non 80%), calcolo sull’intero aumento percentuale dei prezzi (e non solo sull’eccedenza rispetto al 5%), arretramento del tempo di avvio della revisione dall’aggiudicazione al momento della presentazione dell’offerta.
CORRETTIVO APPALTI
I professionisti soddisfatti della soluzione sull’equo canone, ma preoccupati dall’introduzione obbligatoria del premio di accelerazione. I costruttori dell’Ance attendono la convocazione di Salvini dopo le forti tensioni per la marcia indietro sulla revisione prezzi e per il mancato rifinanziamento del decreto aiuti.
EDILIZIA
Di fronte all’incidenza negativa della scarsa manodopera sulle tempistiche di cantiere la tecnologia sembra essere per i costruttori edili una soluzione ottimale al problema, ma è ancora poco diffusa. Arancio (PlanRadar): “Le aziende italiano stanno esplorando attivamente nuove opportunità di crescita”. Il sondaggio globale di PlanRadar sull’edilizia residenziale 2024
LE NOVITà DAL CONVEGNO ANCE SULLE OPERE PUBBLICHE
Per il correttivo alta tensione sulla concorrenza ma alla fine si individua una strada che può portare a una maggiore apertura di mercato: niente riduzione delle soglie per le procedure negoziate ma si lavora su informazione preventiva con avvisi al mercato, pubblicazione della lista degli invitati, obbligo di invitare chi si candida a partecipare, informazione successiva anche per verificare l’attuazione del principio di rotazione. Dalle ricerche di Ance e Bankitalia emerge che solo il 7% degli appalti è affidato con gara competitiva, mentre sul fronte del Pnrr i “progetti in essere” sono al 48% di spesa effettiva sul totale e i nuovi progetti sono fermi all’8%.
IL CONVEGNO SULLE OPERE PUBBLICHE
La presidente Ance Brancaccio e il vicepresidente Schiavo chiedono che si allarghino gli spazi di mercato, riducendo le soglie entro cui è possibile affidare appalti senza avviso e imponendo paletti agli appalti dei committenti dei settori speciali. Il sottosegretario Ferrante e la capo ufficio legislativo del ministero delle Infrastrutture Griglio escludono riduzione delle soglie. Il presidente di Anac Busìa e la capogruppo in commissione Ambiente di Forza Italia Mazzetti: si trovino altri strumenti per garantire maggiore trasparenza. Milani (FdI): più concorrenza è necessaria.
ASSIMPREDIL
I DATI SUL CREDITO
Nel primo trimestre dell’anno sono arrivati finanziamenti totali alle imprese del settore per 2,44 miliardi, sostiene il centro studi dell’associazione dei costruttori sulla base di Bankitalia. Si tratta del 32,2% in meno rispetto all’analogo periodo 2023 che già, nell’intero anno, aveva segnato un -8,2% rispetto al 2022. Anche i mutui alle famiglie per l’acquisto di case hanno avuto nel primo trimestre una flessione del 17,1%, fermandosi a 8.543 milioni erogati.
ANCE E ASSOIMMOBILIRE
Posizione convergente delle due associazioni nel corso delle audizioni alla commissione Ambiente sulla proposta di legge Mattia. Per Ance “occorre porre fine all’incertezza interpretativa”. Più netta Confindustria Assoimmobiliare che chiede “chiarezza rispetto a intepretazioni non sempre coerenti con il vigente dettato legislativo statale e regionale”. Sì alla riforma a regime e alle norme transitorie sblocca-impasse, ma entrambe le associazioni ne chiedono l’estensione agli investimenti programmati in attesa di valutazione degli uffici comunali.
Partenza prevista il 1° OTTOBRE, REGOLAMENTO ANCORA FERMO
Parla il vicepresidente dell’associazione dei costruttori: “C’è una grande preoccupazione. Questa è una corsa contro il tempo, ma non ci si può ridurre a ridosso della scadenza del primo ottobre per varare il regolamento”. Le critiche contenute nel parere “non ci hanno sorpreso, parte di quelle osservazioni le avevamo fatte in sede di confronto”
LA CAPITALE AL BIVIO
La Capitale è bloccata dai numerosi cantieri per il Giubileo 2025 che si aprirà tra poco più di cento giorni, il prossimo 24 dicembre 2024, con tantissimi lavori in corso che saranno ben lungi dall’essere completati. Da Piazza Pia a piazza dei Cinquecento, ecco il punto sullo stato dei lavori nella Capitale con alcuni pesanti rinvii nella consegna dei cantieri e conseguentemente della data di fine lavori
La giornata
LA VALUTAZIONE SUL PNIEC
“Ci sono linee di indirizzo positive, ma aspettiamo di essere convocati dal governo per confrontarci su come attuarle. Servono KPI per misurare giorno dopo giorno gli obiettivi”
19 luglio
L'ANNUNCIO DI SALVINI, LE RICHIESTE DELLE IMPRESE
Priorità assoluta all’introduzione di un regolamento generale per i lavori, alla riforma delle varianti, a una maggiore concorrenza nelle gare sottosoglia e nei settori speciali, all’attuazione della revisione prezzi
19 giugno
L'ASSEMBLEA DEI COSTRUTTORI
Potrà spaziare dalla prevenzione del rischio idrogeologico alla ricostruzione delle aree colpite dagli eventi calamitosi, dalla rete portuale al ruolo logistico che possiamo giocare nel Mediterraneo
18 giugno
IL DECRETO ALLA CAMERA
Gli emendamenti di Rpt, la Rete dei Professionisti Tecnici, annunciati in audizione giovedì scorso verranno presentati entro mercoledì. Dal sindacato ecco una prima significativa apertura, seppur con riserve.
Appalti Istruzioni per l’uso / 22
di Gabriella Sparano
Puntualmente descritta e normata nel codice 50, la verifica di anomalia è stata invece totalmente rimessa dal codice 36 alla discrezionalità della stazione appaltante in quanto soggetto qualificato nel nuovo contesto codicistico. Quando e come deve essere attivato dunque il sub procedimento di verifica dell’anomalia dell’offerta? Vediamolo insieme.
Rigenerazione Umana/3
racconti di emilia martinelli
Ogni volta che passo davanti alla Cupola di San Gaudenzio, mi fermo un istante, respiro e penso: che bella che è. Talmente alta da sfiorare il cielo di Novara, talmente bella da sembrare inarrivabile.
Io quaggiù, sedici anni da quando sono nato, le cose belle mi sembrano tutte lontane. Troppo lontane per me. Non siamo abituati noi, siamo ragazzi e ragazze che combinano guai, finiscono nei casini e a volte pure all’IPM…non sai che è? È il carcere per minori, in pratica…. Bro…sai che c’è? Ognuno di noi ha la sua storia di macelli, di famiglia, di testa, di cuore, di tutto. Macelli che ti scombinano la vita, che ti opprimono, che poi vivi in mezzo al nero, che sicuro bello non è, hai capito Bro?
E quindi, come fai a sentirti bello se attorno a te tutto ti dice che sei zero? Io non lo so, ma so che è arrivato un giorno che l’amico mio Mammolo m’ha detto: “vieni con me bro, c’è un posto forte, guarda che è forte, davvero eh!”. Io ero un po’ diffidente, ma ho pensato: “ma sì vado a vedere, faccio una cosa tanto per fare e se non mi fila scappo via”.
Appena entrato al Nòva sono rimasto venti minuti fermo, immobile, a guardare.
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