AL MOMENTO NIENTE PROROGA

Si avvicina la scadenza della deroga ANAC per i microincarichi sotto i 5mila euro, ci sono ancora stazioni appaltanti in affanno sull’uso delle Pad

Mentre l’attenzione di tutti è concentrata sullo schema di correttivo e sulle modifiche a cui porterà nel prossimo futuro, si sta avvicinando la fine del periodo transitorio disposto dall’ANAC lo scorso giugno per accompagnare le stazioni appaltanti nel processo di piena digitalizzazione dei contratti pubblici a mezzo dell’utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento digitale.

A meno di ulteriori proroghe, infatti, il prossimo 31 dicembre scade la proroga prevista dal Comunicato del Presidente ANAC del 28 giugno 2024, con cui, appunto, è stato prorogato alla suddetta data l’originario termine fissato al 30 giugno per l’utilizzo della Piattaforma PCP dell’Autorità a mezzo l’accesso diretto invece che attraverso le Piattaforme Digitali di Approvvigionamento (PAD) esclusivamente in interoperabilità attraverso la Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati (PDND).

17 Nov 2024 di Gabriella Sparano

Condividi:
Si avvicina la scadenza della deroga ANAC per i microincarichi sotto i 5mila euro, ci sono ancora stazioni appaltanti in affanno sull’uso delle Pad

Una proroga allora adottata per agevolare il completamento del processo di digitalizzazione, partito il 01/01/2024 ma di fatto ancora in atto, e per venire incontro alle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nell’accesso e nell’utilizzo delle Piattaforme di approvvigionamento digitale.
Dunque, un utilizzo straordinario e, come tale, consentito solo per i seguenti casi:
1) per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle PAD. I cosiddetti microaffidamenti, che rappresentano una buona fetta degli affidamenti delle stazioni appaltanti, le quali si vedevano allora bloccate nella loro effettuazione a causa dell’indisponibilità delle pad;
2) per l’adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi sono stati pubblicati entro il 31/12/2023 con o senza successivo confronto competitivo; tale possibilità è stata estesa fino al 31/12/2024 anche agli accordi quadro e convenzioni pubblicati dal 1/1/2024;
3) per la ripetizione di lavori o servizi analoghi ai sensi dell’articolo 76, comma 6, del codice previste dalla documentazione di gara originaria relativa a procedure pubblicate prima del 31/12/2023;
4) per le fattispecie di cui alla Delibera n. 584 del 2023, contenente indicazioni relative all’obbligo di acquisizione del CIG e di pagamento del contributo in favore dell’Autorità per le fattispecie escluse dall’ambito di applicazione del codice dei contratti pubblici.
Al momento non si hanno notizie di una eventuale ulteriore proroga e già qualche stazione appaltante si sta chiedendo cosa succederà in caso di mancata proroga (ovviamente, con riferimento agli affidamenti inferiori a 5 mila euro), segno evidente che ancora oggi, a quasi un anno dalla piena digitalizzazione, non tutte le stazioni appaltanti si sono attrezzate con una o più pad o, probabilmente, non hanno ancora bene inteso le norme del Codice o, ancora, trovino più semplice ricorrere alla PCP piuttosto che utilizzare le pad, ognuna con un proprio livello di implementazione.
Infatti, se da un lato, l’aumento progressivo di stazioni appaltanti qualificate ha indubbiamente determinato un superamento del problema iniziale che aveva spinto Anac alla proroga, molte stazioni appaltanti hanno ancora difficoltà ad operare sulle pad ed a comprendere l’orchestatore che sta alla base. Non tutte hanno compreso la sequenza delle schede da compilare o, addirittura, la stesse schede da compilare per gli affidamenti. Utilizzando la PCP per i microaffidamenti è indubbiamente una semplificazione: la procedura è sempre la stessa, già tracciata, e non ci sono tante schede da compilare.

Argomenti

Accedi