LA GIORNATA

Scannapieco e Gorno Tempini CONFERMATI ai vertici di Cdp

  • Il debito pubblico sale ancora e sfiora il tetto dei 3.000 miliardi
  • Nel 2025 le politiche di bilancio per l’area euro saranno restrittive
  • A Voghera Fs Sistemi Urbani presenta il progetto di riqualificazione urbana e valorizzazione delle aree dismesse

15 Lug 2024

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E’ stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione con il numero dei membri salito da 9 a 11. Riconfermati Scannapieco e Gorno Tempini. Sul fronte dei conti pubblici, il debito italiano continua ad aumentare e arriva poco sotto i 3000 miliardi di euro. E a Bruxelles l’Eurogruppo prevede politiche di bilancio restrittivi. Tra i progetti di rigenerazione urbana, oltre a Bagnoli, si aprono nuove opportunità per Voghera con il nuovo piano di Fs Sistemi Urbani

Fumata bianca per il rinnovo dei vertici di Cassa Depositi e Prestiti. Dopo ben quattro rinvii, l’assemblea del gruppo ha dato il via libera alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione. A guidarlo sarà il tandem formato da Dario Scannapieco e Giovanni Gorno Tempini, confermati, dunque, come era nelle previsioni, per un nuovo mandato. Per la composizione del board, è stato sciolto il nodo delle quote di genere che aveva determinato l’impasse delle ultime  settimane. Ieri, l’assemblea dei soci si è riunita prima in sede straordinaria in forma totalitaria deliberando le modifiche statutarie che riguardano l’incremento del numero dei consiglieri da 9 a 11 e il rinvio al rispetto della normativa in materia di equilibrio di genere nella composizione degli organi sociali (sia per il cda in composizione ordinaria e separata, sia per il collegio sindacale) nonché la conseguente revisione dei quorum costitutivi e deliberativi rafforzati. Il nuovo cda rimane in carica per tre esercizi , con scadenza alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2026.  Oltre a Gorno Tempini e Scannapieco, a far parte del cda sono Matilde Bini, Maria Cannata, Stefano Cuzzilla, Luisa D’Arcano, Francesco Di Ciommo, Luigi Guiso, Giorgio Lamanna, Valentina Milani, Flavia Mazzarella. L’assemblea degli azionisti ha formulato “i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi amministratori per il loro incarico” e “ha ringraziato i consiglieri uscenti per l’impegno profuso e i risultati raggiunti”.

 

 Il debito pubblico sale ancora e sfiora il tetto dei 3.000 miliardi

Corre il debito pubblico italiano e arriva molto vicino al traguardo dei 3.000 miliardi di euro. A certificarlo è il Bollettino “Fabbisogno e Debito”, pubblicato ieri dalla Banca d’Italia. A maggio il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 13,3 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.918,9 miliardi. Come spiega l’istituto centrale, l’aumento è dovuto al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (11,5 miliardi) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (2,1 miliardi). In senso opposto ha agito la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (0,3 miliardi a 31,9). Riguardo alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 13,6 miliardi mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,3 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato. La vita media residua del debito è rimasta stabile a 7,8 anni.  A maggio la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è lievemente diminuita (al 23,3 per cento dal 23,5 per cento del mese precedente), mentre ad aprile (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti si è collocata al 28,8 (dal 28,7 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) al 14,1 per cento (come nel mese precedente). Sempre a maggio, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,3 miliardi in aumento del 7,1% (2,9 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2023. Nei primi cinque mesi del 2024, le entrate tributarie sono state pari a 206,8 miliardi, in aumento del 7,1% (13,7 miliardi) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Nel 2025 le politiche di bilancio per l’area euro saranno restrittive

L’Eurogruppo  “prevede che l’attuazione del quadro di governance rivisto porti a un orientamento di bilancio restrittivo per l’intera zona euro nel 2025”. Secondo i ministri dell’area euro, che si sono riuniti a Bruxelles, questo “è appropriato alla luce delle prospettive macroeconomiche, della necessità di continuare a rafforzare la sostenibilità di bilancio e di sostenere l’attuale processo disinflazionistico. Il quadro consente alle politiche fiscali di affrontare l’incertezza”. Per l’Eurogruppo, “un consolidamento di bilancio graduale e sostenuto nell’area euro continua ad essere necessario in futuro, data la necessità di ridurre gli elevati livelli di deficit e di debito. Allo stesso tempo, questo dovrebbe essere realizzato in modo da ridurre al minimo l’impatto sulla crescita, continuando a migliorare la produttività e a mantenere o aumentare gli investimenti, che rimangono essenziali per un’economia competitiva, dinamica e resiliente”. L’impegno riaffermato dall’Eurogruppo è quello di  “rafforzare i nostri sforzi per migliorare l’efficacia, la qualità e la composizione della spesa pubblica”.

 

 

A Voghera Fs Sistemi Urbani presenta il progetto di riqualificazione urbana e valorizzazione delle aree dismesse

Si aprono nuove opportunità per il territorio di Voghera. FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, ha presentato ieri agli stakeholder e ai potenziali investitori il progetto di riqualificazione urbana e valorizzazione delle aree dismesse della stazione del centro lombardo. L’appuntamento segna un traguardo importante che è frutto del Protocollo d’Intesa siglato a marzo 2023 con il Comune di Voghera. L’accordo prevede l’insediamento nelle aree dismesse, corrispondenti alla vecchia squadra rialzo e alla vecchia rimessa locomotive e in parte dell’ex scalo merci, di funzioni strategiche per la città, sfruttando le potenzialità legate alla dimensione degli scali stessi. Il Tavolo Tecnico, istituito a marzo 2023, ha seguito le fasi di avanzamento delle attività per arrivare a una valutazione sulla compatibilità delle funzioni dedicate alla vita urbana, con grande attenzione rivolta alla riduzione dei consumi energetici e alle soluzioni di green energy, oltre al miglioramento delle condizioni di sicurezza del contesto urbano circostante. Le aree ferroviarie di Voghera non più funzionali sono state ripensate come opportunità per l’insediamento di funzioni strategiche sia di tipo urbano che di valenza economico-produttiva, oltre che come nodo primario di accesso al sistema di mobilità collettiva che includa nuove funzioni urbane, nonché opportunità per nuove funzioni economico produttive. Per quanto riguarda la mobilità, si punta su un modello che privilegi gli spostamenti pedonali e in bicicletta in chiave di sostenibilità ambientale. A illustrare il progetto sono stati l’amministratore delegato e direttore generale, Umberto Lebruto, e il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Red. Diac

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