la verifica di BILANCIO a metà anno

Salvini incassa dall’assestamento 5,9 miliardi: 3,4 vanno a investimenti STRADALI

Il ministro delle Infrastrutture guadagna fondi soprattutto per le spese in conto capitale con la legge che “aggiusta” i conti dello Stato alla virata di giugno: il testo varato dal Parlamento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 14 agosto. Dell’incremento destinato alle strade 2.190 milioni va al contratto di programma Anas. Un altro miliardo e mezzo va agli investimenti per la mobilità locale e 1.147 milioni a edilizia statale e calamità. Alle politiche per la casa 430 milioni in più.

04 Set 2024 di Giorgio Santilli

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Salvini incassa dall’assestamento 5,9 miliardi: 3,4 vanno a investimenti STRADALI

Non ci sono soltanto i 321 milioni aggiuntivi destinati al fondo per coprire gli extracosti dei cantieri nell’assestamento di bilancio approvato dal Parlamento e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 14 agosto (di cui DIARIO DIAC ha scritto ieri in questo articolo). A Matteo Salvini è andata di lusso visto che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti complessivamente porta a casa dall’assestamento 5.914 milioni aggiuntivi rispetto  alle previsioni di bilancio 2024. La fetta più consistente va a sostenere gli investimenti stradali e autostradali, con 3.161 milioni di euro aggiuntivi. Di questi la quota maggioritaria, 2.190 milioni, viene indicata nel capitolo “trasferimenti alle imprese” che nel gergo della contabilità pubblica significa nuove risorse al contratto di programma dell’Anas: benzina per la ripartenza degli appalti della società stradale del gruppo Fs.

Non va male neanche ad altri importanti capitoli del bilancio del Mit: un miliardo e mezzo lo incassano, per esempio, anche gli investimenti per la mobilità locale (metropolitane, tramvie, bus ecologici), mentre 1.147 milioni vanno all’edilizia statale e soprattutto al fondo per le calamità naturali.

Agli investimenti idrici soltanto 211 milioni aggiuntivi, mentre per la direzione alla casa e all’assetto territoriale ci sono 430 milioni, impiegati anche per il rilancio delle politiche abitative, urbane e territoriali (rigenerazione urbana).

Ci sono anche segni negativi (e questo spiega perché la somma di quelli positivi citati ecceda il totale): per esempio si possono citare la sicurezza del trasporto aereo (-107 milioni), l’autotrasporto e l’intermodalità (-77 milioni), gli investimenti nei sistemi ferroviari (-108 milioni) che evidentemente “pescano” già molte risorse dal Pnrr e possono fare qualche sacrificio sui conti nazionali.

Non tutte le risorse aggiuntive in bilancio danno vita a nuove spese: molti degli stanziamenti aggiuntivi registrano infatti autorizzazioni o provvedimenti già avvenuti o vanno a “regolarizzare” provvedimenti di spesa già in corso d’opera. Questo non toglie che a fine anno la variazione complessiva pesa per la cifra che viene registrata e che comunque le risorse registrate nell’assestamento sono benzina per gli investimenti in corso o in fase di avvio.

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