LE NOVITà DEL CORRETTIVO
SALTA il divieto per i privati con fine di lucro, potranno fare formazione accreditata SNA sugli appalti alle PA
Marcia indietro del codice appalti con le modifiche introdotte dal correttivo. Fin dalle linee guida SNA-ANAC approvate il 18 febbraio 2024, DIARIO DEI NUOVI APPALTI aveva fatto una battaglia contro l’esclusione di una parte consistente del mondo privato dalla formazione specialistica nel settore dei contratti pubblici accreditata ai fine della qualificazione delle stazioni appaltanti. Le linee guida erano obbligate ad attenersi alla norma del codice che prevedeva un esplicito divieto e che ora, nello schema di correttivo approvato dal Consiglio dei ministri, viene cancellata.

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e la capa del suo ufficio legislativo, Elena Griglio
Marcia indietro del correttivo sulla formazione accreditata SNA che, con le sue linee guida entrate in vigore lo scorso 24 ottobre in applicazione dell’articolo 63, comma 10, del codice, aveva tagliato fuori dai circuiti formativi validi per la qualificazione delle stazioni appaltanti i soggetti privati con fine di lucro. DIARIO DEI NUOVI APPALTI aveva fatto fin dal 18 febbraio 2024, data di approvazione delle linee guida, una battaglia per i tratti decisamente anticoncorrenziali della norma legislativa di esclusione di una parte consistente del mondo privato. Battaglia che ora viene premiata (si veda qui l’articolo del 18 febbraio).
Lo schema di correttivo, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 ottobre, modifica la suddetta norma del codice, eliminando completamente il riferimento al fine di lucro e disponendo che “in relazione al requisito di cui al comma 7, lettera b), e al requisito della formazione del personale propedeutico alla qualificazione per l’esecuzione, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione definisce le modalità per l’accreditamento delle istituzioni pubbliche o private, che svolgono attività formative, procedendo alla verifica, anche a campione, della sussistenza dei requisiti stessi e provvede alle conseguenti attività di accreditamento nonché alla revoca dello stesso nei casi di accertata carenza dei requisiti”.
Se, dunque, dovesse superare il vaglio finale, il correttivo riaprirebbe la porta della formazione accreditata ai privati con fine di lucro e porrebbe in tal modo fine alla disputa sorta tra la SNA e i detti formatori, iniziata già a febbraio scorso (all’annuncio anche da parte dell’Anac delle linee guida, allora in fase di elaborazione) e consolidatasi appunto ad ottobre, con la pubblicazione delle linee guida approvate da parte della SNA.
Una disputa raccontata dal DIARIO DEI NUOVI APPALTI (si veda qui un secondo articolo), anche dopo aver rilevato come l’asettica applicazione della norma codicistica, scritta peraltro in maniera non proprio chiara, finiva per andare a penalizzare una intera categoria di soggetti economicamente significativa, in quanto fortemente ridotta nella sua attività formativa erogata alle stazioni appaltanti, non valida ai fini del conseguimento e del mantenimento della qualificazione.
Sconosciute, al momento, le reazioni di SNA e della stessa ANAC alla modifica apportata dallo schema di correttivo (che implicherebbe una revisione delle linee guida), così come non si hanno notizie su quanti e quali enti (senza fine di lucro) abbiano finora fatto domanda di accreditamento sulla piattaforma a tal fine accessibile al link https://pica.cineca.it/.
Vedremo i prossimi sviluppi.