REGIONE LAZIO
Roma, bando Ater aperto ai redditi medi per 180 case a canone agevolato
Le case selezionate sono distribuite da Pietralata al Laurentino passando per Torre Spaccata e Tor de’ Schiavi. Destinatari quei nuclei familiari che appartengono alla cosiddetta ‘fascia grigia’ o ‘fascia media’, che ricomprende le famiglie che, pur avendo redditi superiori a quelli previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, non possono, tuttavia, sostenere affitti a prezzi di mercato, molto più alti, a volte anche del doppio.
IN SINTESI
L’Ater lancia il nuovo bando di “Housing sociale”, cioè a canone calmierato. Si tratta del secondo avviato dalla Regione Lazio: il primo risale al 2019, quando il Palazzo di via Cristoforo Colombo era a guida Pd, con Nicola Zingaretti. Ora a cinque anni di distanza, con Francesco Rocca governatore, Ater Roma presenta il secondo bando pubblico per la locazione a canoni sostenibili di immobili di proprietà dell’azienda. Si tratta di 180 alloggi, come nel 2019, appartenenti al patrimonio regionale e distribuiti in tutti i quartieri di Roma.
Anche i requisiti sono rimasti pressochè invariati: destinatari sono quei nuclei familiari che appartengono alla cosiddetta ‘fascia grigia’ o ‘fascia media’, che ricomprende, cioè, le famiglie che, pur avendo redditi superiori a quelli previsti per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, non possono, tuttavia, sostenere affitti a prezzi di mercato, che sono naturalmente molto più alti, a volte anche del doppio. Come cinque anni fa le case selezionate sono distribuite da Pietralata al Laurentino passando per Torre Spaccata e Tor de’ Schiavi.
A chi si rivolge il bando
Nello specifico i destinatari del bando sono i nuclei familiari con reddito tra 25.175, 18 euro e 49.878,94 euro annui (erano tra 22.697 e i 44.969 euro nel 2019) per i quali Ater Roma ha destinato una parte degli alloggi del proprio patrimonio immobiliare da concedere in locazione a canone sostenibile. Ma non è tutto. Il bando Ater prevede, infatti, anche un’altra possibilità, quella dell’acquisto futuro dell’immobile, anche se non prima dei 7 anni dalla stipula del contratto di locazione. La durata del contratto di affitto è stata fissata a tre anni prorogabili di ulteriori due e rinnovabili ai sensi di legge per un periodo non inferiore a 25 anni in permanenza dei requisiti necessari. Trascorsi sette anni dall’inizio della locazione il locatario potrà esercitare il diritto all’acquisto dell’immobile a un prezzo calmierato, calcolato nella misura del 70 per cento delle quotazioni Omi medie del semestre antecedente la proposta di vendita. Al prezzo di vendita, in caso di acquisto allo scadere del periodo di sette anni di locazione, saranno anche considerate, a titolo di acconto, le mensilità sostenute dall’inizio del contratto di locazione. Si tratta della cosiddetta formula ‘rent-to-buy’. Un meccanismo particolarmente favorevole per gli affittuari.
Nel bando del 2019 gli affitti erano compresi tra un canone di 300 e 450 euro al mese a seconda delle zone e della grandezza delle abitazioni, con un abbattimento del 30 per cento rispetto a quanto prevede quello concordato. E nell’attribuzione del punteggio in graduatoria erano state favorite le giovani coppie degli under 35. Requisito questo che è stato mantenuto e accanto al quale sono stati considerati come “prioritari” anche quelli, per citarne alcuni, che riguardano gli over 65, le persone sole con almeno un figlio a carico (separati o divorziati), nuclei familiari con uno o più componenti disabili e forze dell’ordine.
La validità della graduatoria e i tempi di presentazione della domanda
Il bando, inoltre, prevede anche la possibilità di riconoscimento delle spese sostenute dall’assegnatario dell’immobile per i lavori di manutenzione necessari all’adeguamento dell’alloggio attraverso procedura di autorecupero. La graduatoria definitiva, specifica il bando, “avrà validità fino ad esaurimento della stessa e comunque non oltre 3 anni a far data dalla pubblicazione del bando”. Per quanto riguarda la procedura per la presentazione delle domande, rispetto al 2019, è stata semplificata grazie alla predisposizione di un portale digitale ad hoc sul sito istituzionale di Ater Roma in cui gli interessati potranno caricare e protocollare tutta la documentazione necessaria. La domanda di partecipazione potrà essere presentata a partire dal 21 ottobre prossimo e fino al 5 dicembre 2024 esclusivamente tramite il sito web dell’Ater di Roma www.aterroma.it, nella sezione ‘housing sociale’.
Il patrimonio Ater a Roma
Attualmente l’Azienda che gestisce le case popolari del comune di Roma amministra un patrimonio di circa 48 mila unità immobiliari, costituito prevalentemente da alloggi destinati all’edilizia sociale. Gli immobili a destinazione commerciale (locali ed aree) sono circa 3 mila, mentre molto marginale è la consistenza degli alloggi non ERP di 362 unità immobiliari (Boccea, Barcaccia, Via Pincherle e Colli Portuensi). Come si legge nell’ultimo bilancio previsionale 2024, l’azienda è alla ricerca di liquidità, per questo obiettivo di quest’anno è di ‘liberarsi’ di 525 alloggi popolari, 31 locali e vari terreni. A Lungotevere Tor di Nona puntano ad un valore di realizzo pari a circa 44 milioni di euro. A questo piano riguardante l’Erp, si aggiungerebbe il processo di alienazione di alloggi non inclusi nell’edilizia pubblica, come gli alloggi di Colli Portuense e via Pincherle e 232 appartamenti a Collina delle Muse e Barcaccia, assegnati ad appartenenti alle forze dell’ordine e i cui introiti sarebbero destinati a progetti di housing sociale “oltre che al risanamento finanziario aziendale”, si legge nel documento contabile.
“Questi bandi, come nel caso in questione – ha specificato l’assessore all’Urbanistica, alle Politiche abitative, alle Case popolari, Pasquale Ciacciarelli si riferiscono ad alloggi situati in edifici ‘misti’, dove convivono alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e alloggi di proprietà privata, non garantendo così il mantenimento dello stesso numero di alloggi destinati all’ERP. Per questo motivo, ringrazio il commissario di Ater Roma, Orazio Campo, per il lavoro che sta svolgendo”, ha concluso.