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La nuova Salerno, ecco i progetti di rigenerazione che stanno CAMBIANDO il volto della città

Da Zaha Hadid a Santiago Calatrava, passando per David Chipperfield, Oriol Bohigas, Jean Nouvel, Tobia Scarpa, Massimiliano Fucksas e Ricardo Bofill. Le archistar più prestigiose del mondo si sono fermate a Salerno per trasformarla con grandi opere di architettura contemporanea. Uno straordinario programma di riqualificazione urbanistica e valorizzazione del territorio realizzato a partire dal 1993 dall’allora sindaco Vincenzo De Luca.

14 Apr 2025 di Giusy Iorlano

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La nuova Salerno, ecco i progetti di rigenerazione che stanno CAMBIANDO il volto della città

Da Zaha Hadid a Santiago Calatrava, passando per David Chipperfield, Oriol Bohigas, Jean Nouvel, Tobia Scarpa, Massimiliano Fucksas e Ricardo Bofill. Le archistar più prestigiose del mondo si sono fermate a Salerno per trasformarla con grandi opere di architettura contemporanea. Uno straordinario programma di riqualificazione urbanistica e valorizzazione del territorio realizzato a partire dal 1993 dall’allora sindaco Vincenzo De Luca (attuale governatore della Campania) che ha voluto dare alla città campana un nuovo volto internazionale e di grande attrazione turistico-culturale vista anche la vicinanza alla costiera più rinomata nel mondo, quella amalfitana. Alcune di quelle grandi opere sono state completate (la stazione marittima, piazza della Libertà, la cittadella giudiziaria), altre sono in cantiere, qualcuna non è ancora partita. Ma ora si spinge di nuovo sull’acceleratore grazie ai fondi del Pnrr guardando anche a nuove traiettorie: le periferie, la riqualificazione degli alloggi popolari, l’inclusione sociale, il recupero di cave dismesse e la trasformazione in parchi a verde.

Il nuovo ospedale

Si è aperto lo a fine gennaio a Salerno il cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale universitario “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. L’opera è la prima di dieci nuovi ospedali previsti in regione e punta a diventare un centro sanitario all’avanguardia.

Si tratta, dunque, di un’opera strategica che occuperà una superficie di 220 mila metri quadri e disporrà di 732 posti letto, di cui 50 di terapia intensiva e 8 di terapia intensiva pediatrica. Il progetto prevede anche 50 mila metri quadri di parcheggi con 1.710 posti auto. Il costo complessivo è di circa 470 milioni di euro, quasi mezzo miliardo di euro. Un progetto ambizioso reso particolarmente sfidante dai tempi di realizzazione: 870 giorni previsti dal contratto, con un’organizzazione di cantiere che vedrà coinvolte circa 700 persone e l’attivazione di tre turni di lavoro per le opere interne. Manens S.p.A., capogruppo del raggruppamento che include lo Studio di Architettura Pinearq SLP e Zigarella Srl, guiderà la direzione lavori.

La struttura sarà costruita con altissimi standard di sicurezza sismica e avrà un impatto urbanistico armonioso, con impianti per il risparmio energetico e soluzioni tecnologiche che ne consentiranno trasformazioni e ampliamenti futuri. Tra i reparti principali figurano Pronto Soccorso generale e pediatrico, Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, Terapia Iperbarica, Aree per la formazione, spazi per la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) e una zona ad Alta Intensità di Cura con 50 posti di Terapia Intensiva.

L’ospedale sarà inoltre dotato di tecnologie di ultima generazione con sale operatorie ibride, attrezzature per radioterapia intraoperatoria e strumenti di robotica avanzata. Il progetto pone particolare attenzione al comfort dei pazienti, con spazi studiati per migliorare l’accoglienza e rendere più agevole il percorso di cura.

Il Palazzetto dello Sport

Un’opera molto attesa e di fondamentale importanza, per lo sport ma non solo, a Salerno. E’ il PalaSalerno, il nuovo impianto sportivo che si inserisce nel programma di riqualificazione della zona più orientale della città. Con la pubblicazione della determina del Comune, appena poche settimane fa, ora si vede finalmente dietro l’angolo l’apertura dei cantieri. I lavori sono stati affidati al raggruppamento temporaneo d’impresa Infratech e Passerelli. L’opera, resa possibile grazie al finanziamento della Regione Campania che supera i 35 milioni di euro sulla base di un progetto presentato diversi anni fa, ospiterà grandi eventi, non solo sportivi e sarà completato entro la fine dell’anno.

Il nuovo palazzetto dello sport accoglierà 6.500 spettatori, tra i 5.300 posti a sedere sulle tribune e i 1.200 posti nel parterre. Saranno realizzati spogliatoi, sala stampa e ospitalità ma anche aree destinate ad attività ludiche, commerciali o congressuali. L’obiettivo è quello di avere una struttura fruibile in tutti i giorni della settimana con vari posti auto a disposizione nelle zone di parcheggio che sorgeranno.

Un centro polifunzionale, con standard paragonabili ai moderni palazzetti europei similari,  che disporrà di servizi che andranno oltre le aspettative: il parcheggio offrirà un numero notevole di posti per le automobili, con spazi dedicati esclusivamente alla ricarica dei bus elettrici, in modo da favorire e promuovere la sostenibilità ambientale.

Il progetto iniziale del PalaSalerno, disegnato per la prima volta dall’architetto e restauratore Tobia Scarpa, prevedeva la costruzione di due edifici, rispettivamente dedicati all’accoglienza e all’amministrazione; palestre e campetti da calcio avrebbero contribuito alla promozione dello sport presso la popolazione. Il progetto non vide mai la luce a causa di difficoltà logistiche e finanziarie. Poca fortuna anche per il progetto successivo, presentato dal CONI di Giovanni Malagò, che prevedeva un finanziamento di ben 80 milioni di euro. Nel 2021 arrivò progetto attuale, finanziato dalla Regione Campania, per cui il Comune di Salerno ha lasciato la determina qualche settimana fa.

Il Parco dunale

 

A settembre 2024 è partita la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori per il mega progetto di tutela della costa e di ripascimento del tratto di litorale cittadino che va dal porto turistico “Marina d’Arechi” alla foce del fiume Fuorni, il cosiddetto ambito 4.

Il parco dunale sarà il core dell’intero intervento attraverso il “sistema” del lido naturalistico con laghi e specchi d’acqua artificiali e l’impianto vegetazionale di tipo ripariale, integrato con impianti artificiali di balneazione, percorsi natura, parco ginnico e del benessere, una grande cavea per eventi e spettacoli, etc, il tutto rispettando canoni e principi di tipo “naturalistico”

Un progetto ideato dallo studio dell’archistar Manuel Ruisanchez, per cui la Regione, dopo lo sblocco dei fondi sviluppo e coesione, ha assegnato 43,4 milioni di euro. Una somma che secondo gli uffici comunali, che lo hanno scritto nella determina che avvia l’iter procedurale di affidamento dei lavori, non sarebbe però sufficiente (complessivamente il costo ammonterebbe a 61,5 milioni di euro destinati ad opere a mare e opere a terra).

Pertanto a Palazzo Guerra si è deciso di procedere “per fasi successive”, considerato che l’intervento è configurato in due aree con differenti tipologie di intervento, separate dalla foce del torrente Fuorni. In pratica, grazie alla suddivisione in lotti, il Comune può mettere a gara una parte fondamentale dell’intervento complessivo (e così è stato fatto anche per l’ambito 2 dalla foce dell’Irno al Polo nautico), facendo convergere i fondi su una prima fetta dei lavori in cui sono comprese le opere più importanti da realizzare a mare e, successivamente, recuperare le risorse (per gli altri lotti a completamento della parte strutturale.

L’ambito 4, insieme al numero 1 (da piazza della Libertà a piazza della Concordia) è il più caratterizzante del progetto perché, in quest’area, sono stati immaginati oltre al parco dunale, dei sistemi che rallentano l’erosione della costa e la riqualificazione complessiva della zona con percorsi pedonali e strade.

L’ex Cava d’Agostino

 

Entro il 2026 Salerno avrà un parco naturalistico sportivo. Prende finalmente forma il progetto di riqualificazione dell’area dell’ex ceramica d’Agostino, quello che resta di un grande spazio di estrazione di argilla per la produzione di laterizi e ceramiche fino alla metà degli anni ’80

Il progetto è opera degli austriaci Atelier Auböck & Karasz, vincitori di un concorso internazionale di idee indetto nel 2004 dall’amministrazione comunale salernitana e dovrebbe essere completato e pienamente fruibile entro marzo 2026. Le imprese del consorzio Arechi dei gruppi Marinelli, Carlomagno e Esposito si occuperanno dell’intervento.

Il programma di opere e lavori pubblici ha messo a terra, con il sostegno della Regione Campania, un investimento di oltre trenta milioni di euro e prevede la bonifica ambientale, il consolidamento idrogeologico, la sistemazione del lago e delle zone circostanti, la realizzazione d’impianti e servizi per lo sport e gli eventi, parco giochi, sentieri naturalistici e parcheggi.

Ci sarà un parco gioco, un campo di calcio regolamentare di rugby e di calcio, due campi di padel, campi di pallacanestro, una palestra con oltre 500 posti.

Spazio, quindi, alla riqualificazione della zona attraverso la valorizzazione dell’esistente con nuovi interventi di verde mediante specie autoctone e tecniche da ingegneria naturalistica. Grande attenzione per le specie arboree da impiantare. I progettisti hanno diviso il Parco in 10 ambiti vegetazionali: orlo del lago, vegetazione di protezione, percorso tra i profumi, cornice policroma, fascia periurbana, estensione meditativa, bosco con macchia, terrazze agricole, margine area carrabile e bosco sonoro.

Le opere architettoniche saranno ridotte al minimo, quasi annullate davanti alla natura dei luoghi. Tre casolari saranno recuperati (due all’interno ed uno all’esterno del Parco). Saranno utilizzati materiali naturali come la pietra ed il legno.
Punto centrale del futuro Parco D’Agostino il laghetto, già esistente ed utilizzato anche per la pesca di carpe. In base al progetto sarà valorizzato e leggermente ampliato con la creazione di una passeggiata (lungolago) e di un deck, un pontile in legno su uno dei lati lunghi utilizzabile anche per spettacoli all’aperto. Tra gli altri elementi caratterizzanti del progetto Aubock-Inglese-Giglio-De Iuliis-Lambiase-Maisto anche un ponte dal deck all’altra sponda del lago per consentire una passeggiata in mezzo alle acque.

Il Giardino della Minerva

Sono in dirittura d’arrivo i lavori di riqualificazione e ampliamento che stanno interessando l’orto botanico collocato nel cuore del centro storico della città dell’Antica Scuola Medica, simbolo identitario della città e fondamentale snodo degli itinerari turistici cittadini.

Si tratta da un lato di lavori di manutenzione straordinaria e riqualificazione del giardino attuale, dall’altro della creazione di un nuovo giardino terapeutico che sarà realizzato sul grande terrazzamento di terreno a monte dell’esistente, per una superficie di oltre 700 mq.

Le operazioni hanno interessato inizialmente il giardino esistente ed in un secondo momento il nuovo terrazzamento. La riapertura del Giardino simbolo di Salerno (lo cita anche Boccaccio nel Decamerone),  avrebbe dovuto esserci l’estate scorsa. Anzi, per la verità, il cronoprogramma originario prevedeva che la prima parte dei lavori (risistemazione del piano terra del Giardino e del primo piano di palazzo Capasso) si sarebbe dovuta concludere nella primavera 2024, con la riapertura al pubblico della parte bassa del primo orto botanico al mondo. A seguire, poi, ci sarebbe dovuta essere l’inaugurazione del nuovo terrazzamento.

Il cantiere, però, ha incontrato alcune problematiche impreviste, tant’è che la la “Sava & C.”, la ditta che si sta occupando del restyling, ha chiesto ed ottenuto più di una proroga sulla consegna dell’opera

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