VERSO IL TESTO UNIFICATO

“Rigenerazione, legge subito”. Coro di sì ai fondi “pescati” dal Pnrr

“Ho parlato al telefono con Fitto, non mi ha detto no”, racconta il capogruppo di Forza Italia al Senato a proposito della proposta di recuperare fondi dal Pnrr per finanziare il fondo nazionale per la rigenerazione urbana. Subito d’accordo Rossomando (Pd) e De Priamo (FdI), la discussione in Parlamento è aperta. Le imprese dell’Ance e gli Ordini degli ingegneri e degli architetti plaudono alla notizia che la prossima settimana arriverà il testo unificato, ma invitano le forze politiche ad arrivare fino in fondo rapidamente.

12 Lug 2024

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La notizia data mercoledì dal capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, che la prossima settimana il relatore al Senato sul disegno di legge sulla rigenerazione urbana, Roberto Rosso, anche lui Forza Italia, presenterà il testo unificato per sintetizzare le molte proposte presenti alla commissione Ambiente e avviare così un dibattito più concreto è stata accolta positivamente – nel corso dell’incontro organizzato dall’Ordine degli architetti di Roma – dalle imprese dell’Ance e dagli Ordini degli architetti e degli ingegneri.

Maurizio Gasparri (Forza Italia)

Una svolta che si attendeva da mesi e che tuttavia non induce le forze economiche e professionali ad abbassare la guardia. “Bisogna arrivare fino in fondo”, hanno detto i presidenti degli Architetti, Alessandro Panci, e degli Ingegneri, Massimo Cerri. “Fate presto”, ha aggiunto Benedetta Bonifati, vicepresidente di Ance Roma-Acer.

Ma Gasparri ha rilanciato con una seconda novità che guadagna già la scena nel dibattito sulla rigenerazione urbana. “E’ mia convinzione – ha detto – che dovremmo trovare le risorse per la rigenerazione, non tante, 300 milioni, dai fondi del Pnrr che fra i suoi obiettivi ha la transizione verde di cui la rigenerazione urbana è un aspetto fondamentale perché ci consente di ridurre o azzerare il consumo del suolo. Ne ho parlato con il ministro Fitto che non mi ha detto no e non mi ha attaccato il telefono”.

C’è da giurare che sarà questo tema a guadagnare rapidamente la scena anche perché nella scorsa legislatura la netta contrarietà della Ragioneria generale dello stato e del Mef a utilizzare risorse nazionali contribuì non poco ad affondare la legge. Nel corso del dibattito dagli Architetti romani sono arrivati subito due sì convinti dalla senatrice Anna Rossomando (Pd) e dal senatore Andrea De Priamo (Fratelli d’Italia). La discussione in Senato, già dalla prossima settimana, si potrà aprire subito.

Re.Diac

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