IL RAPPORTO AL PARLAMENTO UE

“Riforme senza precedenti per la Ue”: la sfida di Draghi per la competitività

Per l’ex presidente Bce “serve un impegno a 360 gradi e il coinvolgimento di tutti gli attori per liberare l’economia europea dai freni strutturali. Ed è un ‘incubo’ pensare al suo futuro se non avverrà questo cambiamento”

05 Set 2024 di Maria Cristina Carlini

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“Riforme senza precedenti per la Ue”: la sfida di Draghi per la competitività

EU27 SUMMIT

 Riforme senza precedenti per ridare slancio alle competitività dell’Europa. I contenuti del Rapporto sono ancora riservati e verranno presentati ufficialmente la prossima settimana, ma le prime anticipazioni danno il senso di una sfida ‘monstre’. E’ quella che Mario Draghi ha indicato nel corso degli incontri con i Rappresentanti Permanenti dei Paesi dell’Unione Europea (Coreper), prima, e con i presidenti dei gruppi dell’Eurocamera poi. Un incontro, come hanno riferito più fonti diplomatiche, in cui l’ex presidente della Bce ed ex premier non ha illustrato in profondità il report ma ne ha tratteggiato la struttura. Ma il messaggio chiave è chiaro: è necessario agire a 360 gradi e nella maniera più veloce possibile, coinvolgendo tutti gli attori del Continente.  E a 360 gradi spaziano i temi affrontati nel Rapporto, articolato in cinque macro-capitoli: si va dalla produttività, tallone d’Achille dell’economia europea, riduzione delle dipendenze, temi climatici, inclusione sociale e misure per i singoli settori sulla base dei dieci principali dossier economici che riguardano la Ue.

Prezzi dell’energia, ritardi nell’innovazione, mercato dei capitali: tutti i gap che la Ue deve colmare

Molteplici sono le criticità e i gap che l’Europa deve affrontare: ci sono gli elevati prezzi dell’energia, i ritardi nell’innovazione, l’incompiutezza del mercato dei capitali, le regole sugli aiuti di Stato da rivedere per assicurare un ‘level playing field’. E, ancora, la coesione, il divario di competenze, la necessità di accelerare gli investimenti e la digitalizzazione.  C’è il tema della difesa comune europea che va rafforzata. Insomma, occorre liberare l’economia europea da tutti quei “freni strutturali” che ne rallentano la crescita e non le consente di stare al passo con i competitor.

Un ‘incubo’ pensare al futuro dell’Europa se questo cambiamento non avverrà

E nel suo report, Draghi affronta il problema dei rapporti con i suoi concorrenti, Usa e Cina. Durante l’incontro in Coreper Draghi ha chiesto una profonda riflessione su tutti gli strumenti a disposizione (legali, politici, finanziari) e una piena mobilitazione di tutte le istituzioni dell’Ue per affrontare la questione della competitività. E, soprattutto, ha voluto trasmettere il senso dell’urgenza per imprimere una svolta.

Draghi ha espresso soddisfazione per il fatto che molte delle idee contenute nella relazione sono già state inserite negli orientamenti politici presentati da Ursula von der Leyen lo scorso luglio per il suo secondo mandato come Presidente della Commissione. Draghi ha poi sottolineato che spetterà ai leader dell’UE, ai parlamentari europei, alle istituzioni europee e agli Stati membri decidere come portare avanti il suo lavoro e trasformare le sue raccomandazioni in risultati concreti per i cittadini europei. Ma questo  è il cammino obbligato. E Draghi ha confessato di “avere gli incubi” al pensiero del futuro dell’economia europea se questo cambiamento non ci sarà. Ma prevale anche l’ottimismo che questo cambio di passo possa avvenire.

La prossima settimana la presentazione ufficiale alla Commissione

Ora, l’attesa è tutta concentrata per la presentazione ufficiale del Rapporto alla Commissione europea. L’appuntamento con il collegio dei Commissario dovrebbe essere per mercoledì prossimo. Intanto, la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha ringraziato Draghi “per l’importante conversazione sulla competitività dell’Europa e sul futuro.  La nostra Unione deve essere attrezzata per affrontare le realtà economiche e geopolitiche attuali e future. Insieme siamo più forti”.

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