I DATI DELL'ALBO NAZIONALE

Rifiuti, il Rentri già FUNZIONA: superate le 30mila iscrizioni

Al 21 gennaio sono 31.768 le unità locali iscritte al nuovo portale per il tracciamento. Dal 13 febbraio le imprese con più di cinquanta dipendenti, i delegati, i consorzi, commercianti, trasportatori e impianti di trattamento dovranno adeguarsi al Dm 59/2023. Il vecchio Sistri è un lontano ricordo. Gizzi: “I maggiori quesiti che riceviamo sono sul Testo unico ambientale ma il Rentri non lo tocca affatto”.

22 Gen 2025 di Mauro Giansante

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Anche nel settore dei rifiuti la digitalizzazione avanza. Il nuovo sistema Rentri, previsto dal Dm 59 del giugno di due anni fa per introdurre appunto il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, basato sull’accumulazione di dati relativi all’interno di un registro, sta per concludere la sua fase sperimentale. Ieri, al convegno organizzato sul tema da Confindustria Cisambiente, il Presidente dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali Daniele Gizzi ha fornito un primo aggiornamento. Al 21 gennaio (ore 19) le unità locali iscritte al portale sono 31.768, solo dal 15 dicembre. Prevalgono (18.766) le unità di produzione, seguite poi da quelle di trasporto (6.013) e recupero (3.225). Infine, quelle di intermediazione (2.038), smaltimento (1.073) e centri di raccolta (653).
Numeri già esaltanti che si pongono in linea con le stime programmate per fine anno-inizio 2026 di 500mila unità locali e soprattutto con quota 70mila previste per il primo scaglione. Quello che dal 15 dicembre avrà come scadenza il 13 febbraio e coinvolge le imprese con più di cinquanta dipendenti, i delegati, i consorzi, commercianti, trasportatori e impianti di trattamento. Lo stesso Gizzi ha poi ricordato che “si tratta di un impegno europeo” che rientra nella strategia italiana sull’economia circolare e ha permesso al nostro Paese di adempiere alla seconda tranche del Next Generation Eu ottenendo 45 miliardi di euro. “Le iscrizioni crescono a migliaia ogni giorno”, ha poi aggiunto il presidente dell’Albo.
Il tema su cui continuare a spingere ora, a detta di Daniele Gizzi, è quello della campagna comunicativa e della formazione (elemento condiviso anche da Sonia Pierini del Gruppo Porcarelli). Molti eventi sono previsti anche per l’anno appena iniziato, per quello concluso sono stati coinvolti ben 46.500 utenti. “I maggiori quesiti che riceviamo sono sul Testo unico ambientale ma il Rentri non lo tocca affatto”, ha infine precisato il presidente dell’Albo.
Il Sistri, insomma, è un lontano ricordo. “La transizione verso la digitalizzazione deve essere un opportunità e non un collo di bottiglia per le imprese chiamate ad attuarlo”, ha però ammonito il presidente di Confindustria Cisambiente Donato Notarangelo. “Si confida nel Rentri come strumento tale da consentire, attraverso la tracciabilità, la riduzione dei costi economico-finanziari, l’accelerazione dei passaggi necessari allo scopo, sottolineando come le nostre imprese, da anni, utilizzano software per l’interoperabilità, e che ci attendiamo un ulteriore snellimento delle operazioni attraverso quest’ultimo passaggio”.

 

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