IL PERMITTING PER LE RINNOVABILI

Crescono i Gw ma anche i no. Scontro sul Dl: terreni prima della VIA

Decreto Ambiente già operativo, oggi inizia l’esame in Senato. Commissione Pnrr-Pniec vicina a completare le nomine, pronti i decreti. I numeri aggiornati sui pareri ai progetti Pnrr e rinnovabili. Intanto, il Mase ha nominato altri dodici membri per la commissione Via-Vas presieduta dalla dott.ssa Germana Panzironi, ne mancano 22.

28 Ott 2024 di Mauro Giansante

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La Commissione Via Pnrr-Pniec va avanti grazie al nuovo decreto Ambiente, che intanto sbarca oggi in Senato per l’avvio dell’esame parlamentare. Non prevedendo un regime transitorio, infatti, i benefici di smaltimento delle istanze raccolti dal tavolo tecnico guidato dal Cons. Massimiliano Atelli sono già oggi riscontrabili. Aumentano le semplificazioni grazie al vincolo introdotto proprio dal dl 153 per il quale occorre presentare un titolo sulla disponibilità giuridica dei terreni per gli impianti rinnovabili insieme all’istanza di Via. Ma questo stesso elemento rappresenta un punto inaccettabile per le imprese delle rinnovabili. La scorsa settimana, infatti, l’Associazione nazionale dell’energia del vento (Anev) ha attaccato duramente questo nuovo obbligo sostenendo che “qualora non venisse abrogato, comporterebbe un blocco per le Fonti Rinnovabili tale da rendere vano ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi che lo stesso Governo Italiano ha assunto in sede Comunitaria”. Per l’Anev, “il principio è ovviamente chiaro a tutti e già esiste dovendo gli operatori delle Fonti Rinnovabili tenuti ad avere tali disponibilità prima della conclusione del procedimento, ma anticipare tale disponibilità a questa fase è un controsenso che tra l’altro rischia di essere inutile. Infatti proprio durante la procedura di Via (Valutazione di Impatto Ambientale) vengono richiesti spostamenti delle turbine eoliche e dei cavidotti, sulla base delle specifiche richieste dei soggetti preposti a ridurre gli impatti degli impianti”. L’onere richiesto agli imprenditori, dunque, è quello di acquisire i terreni prima dell’inizio del procedimento con conseguente aumento di costi iniziali e del costo dell’energia prodotta. “Oggi questa previsione, sommata a quella prevista nel Tu per le Fer che vuole abrogare la possibilità di attivare le procedure abilitative dell’esproprio solo per queste tipologie di opere di pubblica utilità, rischia di essere mortale per il settore e di rendere definitivamente irraggiungibile l’obiettivo di decarbonizzazione che l’Italia ha”. Lo scontro, insomma, è aperto.

Ma le semplificazioni introdotte nel Dl Ambiente sono da guardare in positivo – dal punto di vista della Commissione – anche sul fronte della precisazione dei contorni di priorità dei progetti e l’attenzione della Vas al piano di efficienza energetica dei siti militari. Leggendo i numeri attuali delle autorizzazioni, se la Pnrr-Pniec aveva fatto grandi passi avanti già in estate con 101 Via concluse senza alcun ritardo nei dossier, ad oggi la situazione dice: finora nel 2024 sono stati emessi 190 pareri sulle rinnovabili, per equivalenti 14,3 Gw. Nell’intero anno passato, invece, ci si era fermati a 115 pareri per 7,44 Gw. Accanto al totale, aumentano anche i pareri negativi: sono 27 quelli registrati nel 2024 per le Fer, pari al 14,2% contro l’1,3% del 2023. Il grosso del lavoro autorizzativo risulta, invece, completato per i progetti Pnrr. Ne rimangono soltanto alcuni riguardanti Milano-Cortina e le opere di taglia media.

Infine, il capitolo nomine: la Commissione Pnrr-Pniec manca ancora di diversi membri ma sono già pronti i decreti di nomina per 15 nuovi ingressi che andrebbero a completare l’organico.  A passo lento ma costante, anche la Commissione Via-Vas vede entrare nuovi componenti. Sono 12 quelli nominati per il mandato quadriennale dal Ministero dell’Ambiente con il decreto del 19 settembre scorso. Si tratta di sette tecnici per l’area ambientale (R. Cuccioletta, R. Latrofa, C. Modestini, A. Paradisi, A. Polignano, M. Scoccia, E. Tuzzi), quattro per l’area giuridica (P. Bagnasco, A. Bruno, M. G. Feola, L. Malfatti) e uno per l’area economica (E. Lovati). Salgono dunque a 48 i tecnici nominati da maggio ad oggi nella Commissione che ha visto salutare l’ormai ex presidente Cons. Massimiliano Atelli, rimasto alla guida del tavolo Pnrr-Pniec, al quale è subentrata dapprima l’avv. Paola Brambilla – ad interim – e poi da luglio (Dm del 2/7) la dott.ssa Germana Panzironi.

 

 

 

 

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