I dati di Anci e Invitalia

Pnrr, Comuni promossi: l’88% di investimenti rispetta il timing. Ora task force Anci-Governo per scovare 6 miliardi di progetti fermi. Collaborazione con Invitalia vincente

I Comuni, che hanno in gestione progetti per un valore di 26,5 miliardi, hanno raggiunto tutti i target e le milestone previsti dal Pnrr. L’88% degli investimenti rispetta la tabella di marcia. E’ il bilancio che traccia l’Anci che, insieme al ministro Foti, accende i riflettori sul 12% di progetti ancora fermi e valutare le mosse successive, se riprogrammare queste risorse o indirizzarle sui fondi di coesione. Positivo è stato il modello operativo lanciato con Invitalia che con lo strumento dell’Accordo Quadro ha supportato i Comuni nella realizzazione dei progetti.

08 Apr 2025 di Maria Cristina Carlini

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Pnrr, Comuni promossi: l’88% di investimenti rispetta il timing. Ora task force Anci-Governo per scovare 6 miliardi di progetti fermi. Collaborazione con Invitalia vincente

TOMMASO FOTI MINISTRO

Missione compiuta: i Comuni, che hanno in gestione progetti per un valore di 26,5 miliardi, hanno raggiunto tutti i target e le milestone previsti dal Pnrr, rispettando la tabella di marcia. Alla fine del 2024, l’88% degli investimenti risultano regolari o in anticipo sui tempi di avvio della fase di esecuzione dei lavori. Inoltre, 18 miliardi di investimenti sono in stato avanzato e il 28% degli interventi è concluso. Ma la volontà è di andare fino in fondo e, per questo, sul restante 12% dei progetti, ancora fermi, sarà una task force mista tra Anci e Governo a verificare quali sono gli ostacoli, se le risorse sono ancora utilizzabili o se, invece, è necessaria una riprogrammazione o un loro dirottamento sui fondi di coesione. In questo questo quadro, si è poi rivelato vincente il modello di collaborazione Anci-Invitalia che ora si punta a replicare anche sul fronte dei fondi di coesione. E’ un bilancio decisamente positivo quello che il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, ha tracciato ieri in occasione della presentazione delle attività svolte con Invitalia, insieme all’amministratore delegato Bernardo Mattarella,  sugli investimenti pubblici legati al Pnrr. Come positivo è il clima che si respira con l’esecutivo, con il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, pronto a rafforzare la collaborazione con i Comuni – prova ne sia la task force – e ad appoggiare la best practice con Invitalia, che ha saputo saputo vincere le diffidenze iniziali.

I Comuni hanno fatto e stanno facendo la loro parte, come mostra l’elaborazione Anci sui dati Regis di dicembre 2024. L’86,3% degli investimenti portati avanti risultano regolari in relazione ai tempi di avvio della fase di esecuzione di lavori e forniture e l’,7% è riuscito ad avviarla in anticipo rispetto ai cronoprogrammi. I ritardi complessivi di tutti i soggetti attuatori riguardano poco più del 9% degli interventi, percentuale che scende all’8,6% per gli investimenti  dei Comuni, e sale al 10,4% per le progettualità gestite da Regioni e Province autonome, e al 19% peri progetti delle grandi imprese pubbliche  (Rfi, Anas, Gse, etc.). Per l’85% degli interventi dei Comuni è stata avviata o conclusa la fase di esecuzione: nel 40% dei casi i cantieri sono attualmente aperti, per il 17% sono invece stati già chiusi e, addirittura, per il 28% si tratta di interventi PNRR che risultano conclusi. Per le Città Metropolitane i progetti che sono entrati nella fase di esecuzione sono il 62% e quelli che hanno già completato i lavori sono il 16%. Ne discende che gli investimenti comunali in buon stato di avanzamento (cantieri aperti, cantieri chiusi, interventi conclusi) sfiorano i 18 miliardi e rappresentano il 74% dei 24 miliardi a responsabilità comunale. Per le Città Metropolitane, si contano 843 interventi in buon avanzamento per un valore di 1,66 miliardi di euro vale a dire poco meno dell’80% dei 2 di loro competenza.

“Oggi abbiamo 18 miliardi di spesa in movimento ma ci sono 24 miliardi riservati ai Comuni. Vuol dire che quei 6 miliardi, e per questo chiedo la collaborazione del presidente Manfredi, dobbiamo scovarli e vedere intervento per intervento come stanno andando, e lo stesso vale per altri 400 milioni sui 2 miliardi che abbiamo sulle Città Metropolitane che a oggi non risultano in movimento”, ha detto Foti. Invito raccolto da Manfredi: “insieme al ministro Foti abbiamo concordato di fare un task force per lavorare sul restante 12% dei progetti dei Comuni legati al Pnrr, cioè per capire per questi progetti che non sono partiti quali sono gli ostacoli, se sono ancora utilizzabili queste risorse per il completamento del Pnrr o se è necessaria un’eventuale riprogrammazione o un passaggio sui fondi di coesione”.

Come è emerso dalla presentazione di ieri, svolta presso la sede dell’Anci, una importante leva è stata il nuovo modello operativo attivato da Anci e Invitalia per supportare i Comuni e le Città Metropolitane nella realizzazione del Pnrr. Nel 2021, è stato sottoscritto un protocollo di collaborazione che ha consentito ai Comuni di ricorrere a Invitalia per il supporto tecnico-operativo e per le funzioni di centrale di committenza. Tutto questo ha permesso la standardizzazione delle procedure di gara, il coinvolgimento di stakeholder pubblici e privati, un supporto continuo ai Comuni anche post aggiudicazione. Lo strumento è stato quello degli Accordi Quadro che hanno consentito ai Comuni, per ognuna delle fasi del ciclo di realizzazione dell’intervento (progettazione, verifica, lavori e collaudo) di disporre di operatori economici selezionati con procedure aperte. E i risultati sono arrivati, come hanno mostrato Manfredi e Mattarella. Complessivamente, gli Accordi Quadro gestiti da Invitalia a supporto di Comuni e Città Metropolitane hanno riguardato  637 soggetti attuatori, 1.220 interventi, 978 operatori aggiudicatari (cioè le imprese selezionate), 2.248 prestazioni  programmate (ogni intervento può avere più prestazioni) per un valore di 4,5 miliardi di euro, 1.682 prestazioni attivate (75% del totale) per un valore di circa 2,5 miliardi di euro. La copertura riguarda tutto il territorio nazionale. A 9 mesi dall’approvazione del Pnrr, Invitalia – ad aprile 2022 – ha pubblicato le prime procedure per Accordi Quadro per accelerare gli interventi finanziati dal Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare a titolarità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che prevede investimenti in edilizia residenziale pubblica e di riqualificazione di spazi pubblici degradati (inclusa la mobilità). Analoga iniziativa è stata proposta per i Pui, i Piani urbani integrati del Ministero dell’Interno, e ancora per la creazione degli asili nido e delle nuove scuole o per la valorizzazione del patrimonio culturale. Tra i progetti, da segnalare è la rigenerazione del quartiere Corviale a Roma, la riqualificazione del complesso scolastico “La Rondine” a Genova per aumentare il numero dei bambini ammissibili nel nido, l’abbattimento e la ricostruzione della scuola ‘Massimo Troisi’ a Napoli a Pianura.

“L’esperienza di condivisione realizzata con Invitalia è stata positiva: mi auguro sia replicata su altre forme di finanziamento, come i fondi di coesione”, ha sottolineato Manfredi. “L’obiettivo di questo lavoro -ha ricordato – era cercare di supportare i Comuni che dovevano realizzare uno sforzo unico, visto che per realizzare gli interventi in ambito Pnrr hanno dovuto sviluppare una capacità di investimenti tripla rispetto all’ordinario”. Per il presidente Anci la collaborazione ha conseguito “importanti risultati, sia sotto il profilo della standardizzazione delle gare che della forte riduzione della frammentazione delle procedure e del contenzioso amministrativo”. I Comuni ”hanno aderito in maniera significativa all’utilizzazione di Invitalia, nel rispetto della loro autonomia decisionale e anche i costi della parte procedurale sono stati assorbiti a livello centrale”. L’adesione ”è stata uniforme in tutto il Paese, anche questo è un dato importante che conferma come la procedura sia stata condivisa e valutata come utile in tanti passaggi”, ha rilevato ancora Manfredi.

“Lo  strumento dell’Accordo quadro che prevede procedure al contempo standardizzate e flessibili sembra un ossimoro ma in realtà non lo è, perché la modalità di attivazione consente di standardizzare e mettere insieme interventi anche di importo ridotto in un’unica procedura, anche con lo scopo di ridurre al minimo gli affidamenti diretti e quindi garantire la trasparenza anche per interventi di importo ridotto”, ha spiegato Mattarella. “Questo livello di trasparenza ha consentito di avere un tasso di contenzioso prossimo a zero e ha permesso di avere alcune fondamentali innovazioni rispetto ai processi tradizionali: condividere le esigenze con i Comuni, presentare in maniera trasparente a tutti gli stakeholder, quindi, sia alle stazioni appaltanti, sia agli operatori economici potenzialmente interessati a partecipare alle procedure, il funzionamento degli accordi quadro. Inoltre, noi affianchiamo le amministrazioni locali anche nella fase post aggiudicazione per superare eventuali criticità. Tutto questo ovviamente è fatto in collaborazione continua con tutta la nostra attività di Centrale di committenza e con gli organi di controllo, in particolare con l’ANAC”. Per Mattarella, “la stagione del PNRR oltre a lasciarci centinaia di milioni di interventi, di investimenti per il Paese, ci lascia le best practice. Il nostro impegno sarà quello di continuare la collaborazione con ANCI, anche in ambiti post PNRR per non disperdere queste modalità di intervento che hanno consentito di essere così efficaci, rapidi e trasparenti, anche con riferimento ai nuovi cicli di programmazione”.

Al modello Anci-Invitalia sono arrivati i “complimenti” del ministro Foti: per “la collaborazione positiva che hanno dimostrato e che può essere utile per molti. All’inizio c’è la diffidenza di tanti di fronte all’innovazione, ma se diventa uno strumento abituale ci saranno risultati più efficaci ed efficienti, inoltre i ricorsi già oggi sono vicini allo zero, e se lo diventassero vorrebbe dire avremmo raggiunto la perfezione”.

 

 

 

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