GIUBILEO

A Roma apre Piazza Pia, Meloni: “MIRACOLO civile, metodo Giubileo funziona”. Uno sforzo di lavoro durato 450 giorni

23 Dic 2024 di Giusy Iorlano

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A Roma apre Piazza Pia, Meloni: “MIRACOLO civile, metodo Giubileo funziona”. Uno sforzo di lavoro durato 450 giorni

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Quattrocentocinquanta giorni di lavoro, 35mila metri cubi di scavo, 600mila pali di fondazione e 110 maestranze impiegate, h24, su tre turni di lavoro. Bastano questi numeri a fotografare lo sforzo compiuto per realizzare quella che, senza mezzi termini, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha definito “senza dubbio l’intervento più importante dal punto di vista urbanistico e simbolico tra quelli previsti per il Giubileo”: la nuova piazza Pia.

Alla vigilia dell’apertura della Porta Santa e a due giorni da Natale, Roma si riappropria, dunque, di una nuova piazza che diventa la più grande area pedonale della Capitale, con una capienza totale di 150mila persone. Si tratta di una delle opere simbolo del Giubileo. Un “miracolo”, appunto, nel Paese dei cantieri senza fine, come lo ha definito la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presente alla cerimonia di inaugurazione dell’area pedonale e del prolungamento del sottopasso di Lungotevere in Sassia a Roma. “Abbiamo messo attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti”, ha spiegato. “Lo possiamo chiamare ‘metodo Giubileo’ (ben 16 riunioni della cabina di regia interistituzionale presieduta dal sottosegretario Alfredo Mantovano, ndr) e dimostra che le cose si possono fare bene e velocemente. La pubblica amministrazione può stupire e sa farlo quando è motivata da grandi obiettivi come è questo evento storico. E penso che debba farlo anche con i piccoli obiettivi quotidiani”.

La nuova piazza pedonale

Piazza Pia, luogo dove si svolgeranno gli eventi più importanti dell’Anno Santo, è stata ampliata, grazie alla chiusura di un sottopasso inutilizzato, e resa più vivibile. Il nuovo riassetto dell’area “ha eliminato un’autostrada urbana dove passavano più di tremila auto all’ora nel luogo più bello e importante del mondo”, ha detto il sindaco di Roma. La pedonalizzazione di piazza Pia, con il prolungamento del sottopasso di Lungotevere in Sassia, è stato, infatti, un lavoro complesso dal punto di vista tecnico e ingegneristico, realizzato in 450 giorni: sopra la piazza che collega Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione, sotto la viabilità stradale interrata che ha reso necessario lo spostamento dei collettori fognari. “Ci credevano in pochi ma ce l’abbiamo fatta. Il Giubileo dona a Roma una nuova bellissima piazza. È stata una corsa contro il tempo che ha richiesto il massimo impegno e la massima collaborazione, che ci ha permesso di superare imprevisti e difficoltà. E’ stato uno straordinario risultato reso possibile da un poderoso sforzo collettivo” ha commentato soddisfatto il primo cittadino.

Tra le autorità presenti all’evento il cardinale Pietro Parolin, monsignor Rino Fisichella, il vicepresidente e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, l’ad di Ferrovie, Stefano Donnarumma, il presidente Anas, Edoardo Valente e l’ad di Anas, Aldo Isi. Il vicepresidente Salvini, fresco di assoluzione nel processo Open Arms, ha ringraziato gli operai italiani e stranieri che hanno lavorato al cantiere, affermando che è quella la “vera integrazione”. Ha colto l’occasione per estendere i ringraziamenti a tutti gli operai che lavorano nei cantieri d’Italia, quali il tunnel del Brennero, la Tav, la Brescia-Verona-Vicenza, la Napoli-Bari, il sottoterra a Firenze per il passante. Il nuovo spazio di Piazza Pia e il sottopassaggio di Lungotevere in Sassia sono “una grande opera che mette in minoranza quelli che non vorrebbero che non si facesse mai nulla”, ha aggiunto il leader della Lega.

Anas: investimento da 83,5 milioni di euro

L’opera appena inaugurata e riaperta al pubblico è senza dubbio uno degli investimenti giubilari più imponenti con 85,3 milioni di euro stanziati per rinnovare una superficie di 7mila metri quadrati. L’area pedonale, infatti, collega direttamente Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione che porta a San Pietro.  I lavori, ha ricordato Anas (Gruppo FS), erano stati avviati nella notte dello scorso 21 agosto 2023 e grazie a questa opera la viabilità di Piazza Pia è stata ora completamente interrata attraverso il prolungamento del sottopasso esistente realizzato nell’ambito dei lavori per il Giubileo 2000.

Completano il progetto le sistemazioni esterne delle aree ricomprese e prospicenti a Piazza Pia, attraverso uno studio della pavimentazione dell’intera area, la proposta di un nuovo impianto di pubblica illuminazione, la riqualificazione del sistema del verde urbano, la realizzazione di due grandi fontane inserite al centro della nuova Piazza Pia e il potenziamento dei sistemi di accessibilità per le persone con ridotta mobilità. In virtù del prolungamento di un asse viario già presente, la piattaforma stradale ha mantenuto le stesse caratteristiche geometriche dell’opera esistente: una carreggiata costituita da tre corsie, due di larghezza pari a tre metri e una di larghezza pari a 3,5 metri. Saranno presenti due passaggi pedonali di servizio di diversa larghezza, quella di sinistra di 50 centimetri e quella di destra di 100 centimetri.

Al centro della Piazza sono state posizionate due fontane, con lo scopo di realizzare due specchi d’acqua in grado di riflettere il cielo. È prevista la realizzazione di spazi verdi con essenze arboree di pregio che, oltre a valorizzare l’opera, consentiranno di mitigare l’effetto “isola di calore”.

Il nuovo sottopasso

Il nuovo sottopasso è stato fatto con un processo “per fasi” che ha garantito il mantenimento del sistema fognario nel corso dei lavori. All’inizio le fasi hanno previsto un by-pass fognario scavato tra paratie in adiacenza al collettore esistente che, una volta messo in esercizio, ha consentito la demolizione del collettore originario e il completamento delle strutture del sottopasso.

A fine giugno 2024 il cantiere ha vissuto un momento cruciale per il rinvenimento di ingenti reperti archeologici che ricoprivano una vasta area ricadente proprio nella rampa di accesso al nuovo sottopasso. Grazie a un intervento di archeologia d’urgenza e al lavoro della Soprintendenza è stato possibile mettere tutto in sicurezza e riprendere gli scavi. I reperti saranno esposti nei giardini di Castel Sant’Angelo.

Lo scavo ha restituito una serie importante di Lastre Campana, terrecotte figurate usate per la decorazione dei tetti, con scene mitologiche inusuali, riutilizzate come coperture delle fogne della fullonica, ma in origine probabilmente realizzate per la copertura di qualche struttura del giardino, forse dello stesso portico.

A luglio scorso è stato abbattuto il diaframma e, a seguire, è stato effettuato il collegamento del nuovo sottopasso con quello esistente. Infine, sono state ultimate le attività di scavo per portare a livello la quota del sottopasso ed è stata realizzata la soletta di fondo.

Dato il particolare contesto, fortemente urbanizzato e caratterizzato dalla presenza di edifici storici e di pregiato valore archeologico, si è optato per lo scavo con la tecnica “cut and cover” o “top down”, che ha permesso di lavorare contestualmente in superficie e all’interno del sottopasso consentendo così un’accelerazione dei tempi di completamento dell’opera.

L’area interessata dal nuovo sottopasso è sede di diversi “sottoservizi”, tra tutti spicca la presenza di due collettori primari della città: il Basso Farnesina e il Basso di Destra. Provengono da Nord, passano sotto due arcate del “Passetto” – il passaggio ad archi in muratura che unisce il Vaticano a Castel Sant’Angelo – e, attraversando Piazza Pia, si uniscono poco prima dell’imbocco del sottopassaggio esistente dando luogo a un nuovo e unico collettore.

Come ha evidenziato da Aldo Isi, amministratore delegato di Anas: “E’ stato un lavoro ingegneristico complesso. La Piazza sopra, esteticamente bella; sotto c’è il cuore, c’è la viabilità stradale interrata, ci sono i collettori fognari che sono stati spostati, ci sono tutte le tecnologie. E’ il frutto di un grande lavoro di squadra”.

Gli altri cantieri nella Capitale

Il prossimo 28 dicembre sarà la volta della riapertura di piazza San Giovanni in Laterano. Intanto, è stata restituita a cittadini e turisti l’area sul lato di piazza della Repubblica all’altezza di via Vittorio Emanuele Orlando e i Giardini di Dogali, dove è stata realizzato un ampio spazio pedonale. Intervento eseguito da Anas (Gruppo Fs Italiane) per un importo complessivo di oltre 16 milioni di euro come parte integrante del più vasto e complesso cantiere di piazza dei Cinquecento.

Lo scorso 21 dicembre, ad essere restituiti alla città (dopo 208 giorni di cantiere e in anticipo rispetto ai 231 previsti dal cronoprogramma iniziale) sono stati Ponte Sant’Angelo e i nuovi larghi marciapiedi del lungotevere Tor di Nona e degli Altoviti e della parte alta dei giardini di Castel Sant’Angelo, i cosiddetti rampari, abbelliti con 88 nuovi alberi. Il costo dell’intervento è stato di 960mila euro.

Restando in zona, è stata inaugurata anche la nuova piazza Risorgimento i cui lavori erano stati avviati lo scorso settembre per un valore di 14 milioni di euro di fondi giubilari. Con una superficie di circa 18mila metri quadrati, la piazza è ora pedonalizzata verso le mura vaticane.

 

 

 

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