L'assemblea di Bankitalia
Panetta: “I dazi aumentano l’incertezza, l’Europa è debole e l’inflazione non è ancora vinta. CAUTELA sul taglio dei tassi”
In occasione dell’assemblea di Bankitalia per l’approvazione del bilancio, Panetta a lanciato un forte monito affinché le decisioni di politica monetaria e nuovi tagli dei tassi di interesse siano dettate dalla cautela. L’incertezza globale resta elevata per le tensioni geopolitiche e commerciali, con gli annunci anche contraddittori sui dazi; l’economia europea è particolarmente esposta a queste dinamiche e la lotta all’inflazione non può dirsi conclusa

FABIO PANETTA GOVERNATORE BANCA DITALIA
Prudenza è la parola d’ordine. Non può essere altrimenti in un scenario complesso come quello attuale che vede una crescente incertezza per la guerra commerciale innescata dall’Amministrazione Usa, la debolezza dell’economia europea e un’inflazione che ancora non può dirsi ancora vinta. E’ mettendo in fila tutti questi fattori che risuona ancora più forte l’appello del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, a muoversi con cautela sul fronte del taglio dei tassi di interesse. Il monito arriva in occasione dell’assemblea dell’istituto chiamata ad approvare il bilancio 2024. Ma coincidenza vuole che l’appuntamento cada proprio alla vigilia dell’offensiva dei nuovi dazi decisi da Donald Trump. La relazione tenuta dal Governatore parte proprio dall’analisi della situazione internazionale nella quale vanno inquadrati i futuri sviluppi della politica monetaria.
A dominare è, dunque, l’incertezza. “L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva”, è l’incipit della relazione di Panetta che pone poi l’accento sulla vulnerabilità dell’Europa. “L’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero. Dallo scorso giugno, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha avviato una graduale riduzione dei tassi ufficiali, riflettendo i progressi ottenuti dalla lotta all’inflazione. Tuttavia, la dinamica del credito risente, con i consueti ritardi, della restrizione monetaria degli anni precedenti e della debolezza del ciclo economico”, rileva Panetta.
“Guardando al futuro, la lotta all’inflazione non può ancora dirsi conclusa. Sarà essenziale – avverte il Governatore – monitorare con attenzione tutti i fattori che potrebbero ostacolare il ritorno all’obiettivo del 2 per cento. Le decisioni di politica monetaria dovranno bilanciare due fattori. Da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”, è uno dei passaggi chiave della relazione di Panetta.
Ma, come si è detto, l’assemblea di ieri aveva all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio Banca d’Italia chiuso con una nuova perdita lorda di 7,3 miliardi, con un peggioramento di 200 milioni rispetto al 2023. “L’alto livello dei tassi ufficiali registrato nell’ultimo anno ha avuto ripercussioni negative sui risultati di bilancio”, spiega Panetta. Il risultato netto è tuttavia positivo per 800 milioni grazie all’utilizzo del fondo rischi generali (per 5,8 miliardi) e grazie al contributo positivo di 2,4 miliardi derivante dal recupero fiscale della perdita lorda. La Banca d’Italia riesce così a confermare il dividendo di 200 milioni ai Partecipanti, assieme ad altri 140 milioni da un riserva ad hoc, e a riconoscere allo Stato 644 milioni. “Nel 2024, sebbene i tassi ufficiali siano gradualmente diminuiti – rileva Panetta – il loro livello medio è rimasto superiore a quello dell’anno precedente. Di conseguenza, il conto economico ha continuato a risentire sia del valore negativo del margine di interesse, per 4,2 miliardi, sia del risultato netto della ridistribuzione del reddito monetario, pari a -1,9 miliardi”. Ora, “alla luce delle attuali previsioni di mercato sull’evoluzione dei tassi di interesse, si conferma l’aspettativa di un ritorno a un utile lordo dal 2025”, indica il Governatore.. “E’ importante sottolineare che l’obiettivo primario dell’Eurosistema è il mantenimento della stabilità dei prezzi, non la massimizzazione del profitto. Le decisioni di politica monetaria – sottolinea Panetta – vengono adottate esclusivamente in funzione di questo mandato, anche quando comportano un temporaneo peggioramento dei risultati economici delle banche centrali”. Per Panetta, l’indipendenza finanziaria “resta essenziale per il corretto esercizio” delle funzioni delle banche centrali e “riteniamo fondamentale valutare positivamente ogni strumento e iniziativa utile a rafforzarla”. Anche il progetto dell’euro digitale, “volto a salvaguardare la sovranità monetaria nell’area dell’euro e a generare benefici per famiglie e imprese, potrà contribuire alla solidità di bilancio delle banche centrali, preservando il signoraggio. Questo assumerebbe un’importanza ancora maggiore qualore la crescita delle banconote in circolazione dovesse rallentare, in conseguenza della diffusione di mezzi di pagamento digitali privati”.
Da Parigi, intanto, ieri ha parlato anche la presidente della Bce, Christine Lagarde, per la quale siamo “in un momento esistenziale per l’Europa”. La guerra commerciale lanciata da Trump deve portare a “una marcia verso l’indipendenza’ in Europa”, ha detto intervista radiofonica. E, se negli Usa “lo chiamano ‘Liberation Day’ negli Stati Uniti; ritengo che sia un momento in cui dobbiamo decidere insieme di prendere in mano meglio il nostro destino e penso che sia una marcia verso l’indipendenza”.