DEMANIO
Novara: gara da 24 milioni di euro per il recupero dell’ex Caserma Cavalli
A pochi giorni dalla firma del Piano Città degli immobili pubblici avvenuta il 27 maggio, l’Agenzia del Demanio ha pubblicato la gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione, che riguarderanno una porzione della struttura dove saranno ospitati uffici di diverse amministrazioni pubbliche. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle ore 12 dell’11 luglio. L’appalto sarà aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con particolare attenzione alla qualità tecnica, alla sostenibilità ambientale e alla capacità organizzativa dell’operatore economico.
IN SINTESI
Novara ridisegna il suo patrimonio urbano. A pochi giorni dalla firma del Piano Città degli immobili pubblici avvenuta il 27 maggio scorso, il Demanio ha pubblicato la prima gara che avvia il recupero dell’ex caserma Cavalli a Novara, per un importo di 24 milioni di euro.
L’Agenzia del Demanio ha pubblicato la gara per l’affidamento dei lavori di riqualificazione, che riguarderanno una porzione della struttura dove saranno ospitati uffici di diverse amministrazioni pubbliche che attualmente sono ospitati in edifici in affitto e rappresentano un costo per lo Stato.
Obiettivo è creare una vera e propria «città del futuro» così come prevista nel nuovo piano città degli immobili pubblici di Novara, il progetto strategico dell’Agenzia del direttore Alessandra dal Verme che punta alla valorizzazione e alla rigenerazione di edifici pubblici dismessi o sottoutilizzati, con l’obiettivo di restituirli alla comunità in una nuova veste funzionale e sostenibile. Insieme alla caserma Cavalli, che si trasformerà, appunto, in un polo amministrativo, archivistico e presidio di sicurezza, nella città piemontese ci sono altri sei beni (in totale sono 4 di proprietà dello Stato, 3 di proprietà del Comune e 1 di proprietà mista Stato-Comune) che vedranno una nuova vita: si va dalla caserma Gherzi a quella Passalacqua passando da Palazzo Faraggiana e Casa Rognoni al convitto nazionale Carlo Alberto e alla palazzina “otto alloggi”.
Il progetto
Tra gli obiettivi principali del progetto c’è la rigenerazione di una parte della città rendendola fruibile ai cittadini. Il progetto prevede infatti la ristrutturazione di alcune delle palazzine principali e la realizzazione di nuovi spazi verdi e percorsi pedonali, oltre alla demolizione di alcuni edifici minori.
Gli interventi saranno eseguiti nel rispetto del tema della sostenibilità energetico ambientale, in riferimento ai Criteri Ambientali Minimi e agli obiettivi Esg dell’Agenzia, e con metodologie BIM per la gestione digitale dell’opera.
La caserma, costruita nel 1856, era stata lasciata dai militari il 4 luglio del 2017. Un tempo aveva ospitato i leggendari «Cavalleggeri di Novara», e da ultimo il reparto Sanità, trasferito il 2 settembre del 2013 alla caserma di Bellinzago. Ora è l’Agenzia del direttore Alessandra dal Verme ad occuparsi della valorizzazione dell’immobile: saranno recuperate le vecchie camerate e trasformate negli uffici dei ministeri di Giustizia, Economia, Trasporti e Infrastrutture. Con il Comune di Novara, inoltre, il Demanio ha sottoscritto una convenzione secondo cui si trasferiranno nell’area l’autofficina dei vigili e gli uffici di Urbanistica, Commercio e lo Sportello per le imprese.
Il complesso
Il complesso è composto da quindici palazzine, di cui alcune riconosciute di interesse culturale dal Ministero della Cultura, destinate a usi militari e residenziali, oltre a uffici, scuderie e magazzini. Nel corso degli anni la struttura ha vissuto numerose trasformazioni, adattandosi alle mutate esigenze architettoniche e funzionali. Con la progressiva dismissione delle attività militari e l’evoluzione del tessuto urbano, l’area si prepara oggi a una nuova fase della sua storia: un’occasione per ripensarne gli spazi, in chiave non solo architettonica, ma anche sociale e comunitaria. Attualmente una piccola porzione del complesso è utilizzata dalla Fondazione Teatro Coccia per attività logistiche e come deposito scenografico. L’intervento prevede la creazione di spazi polifunzionali e servizi per la comunità come: polo amministrativo, archivistico e presidio di sicurezza.
L’appalto
L’appalto sarà aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con particolare attenzione alla qualità tecnica, alla sostenibilità ambientale e alla capacità organizzativa dell’operatore economico. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato alle 12 dell’11 luglio 2025.