Il rilancio del trasporto merci

Nasce Fs Logistix, investimenti da 2,16 miliardi per flotta e nuovi asset

Il gruppo Fs scommette sulla crescita del business della logistica. Il nuovo piano strategico prevede investimenti volti a potenziare sia la flotta che lo sviluppo di terminal, prevedendo anche l’acquisizione di partecipazioni tattiche. L’operazione di rilancio parte con il nuovo brand Fs Logistix con il quale viene ridenominata Mercitalia Logistics e la nuova piattaforma digitale che connetterà domanda e offerta. Viene avviato un riassetto societario a regime da inizio 2027. “E’ un piano sfidante e coraggioso”, sottolinea l’ad di Fs Logistix De Filippis.

26 Mag 2025 di Maria Cristina Carlini

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Era uno dei capisaldi del nuovo piano strategico 2025-2029 varato nello scorso dicembre dall’amministratore delegato, Stefano Donnarumma, e ora prende quota: è la trasformazione e il rilancio del trasporto merci delle Ferrovie dello Stato che, ieri, hanno inaugurato il nuovo corso con la presentazione del nuovo brand Fs Logistix e della piattaforma digitale integrata per il trasporto merci end to end fslogistix.com. L’operazione non è solo un semplice cambio di nome:  Fs Logistix con cui ora viene denominata Mercitalia Logistics (superando la denominazione di Polo Logistica del vecchio piano della gestione dell’ex ad Luigi Ferraris) si poggia su una visione strategica che è quella costruire un sistema logistico europeo sempre più integrato, sostenibile e orientato al cliente, mettendo in campo investimenti per oltre 2 miliardi di euro, un riassetto societario del business entro fine 2026 e guardando anche a possibili acquisizioni “tattiche” per lo sviluppo dei terminal. E’ un obiettivo ambizioso e non lo nasconde l’amministratore delegato di Fs Logistix Sabrina De Filippis che parla di “un piano strategico sfidante e coraggioso”. Ma, del resto, questa è la direzione di marcia. Non a caso “It’s time for evolution”, recita il titolo dell’evento che si è svolto a Roma per la presentazione del piano.

Il mondo della logistica vive “un momento di difficoltà momentanee a causa dell’apertura di numerosi cantieri necessari per realizzare infrastrutture di eccellenza a seguito del Pnrr, ma dal 2027 avrà un grande successo”, assicura De Filippis. “I numeri del mercato europeo sono a favore di una crescita del settore, che in termini di volumi al 2029 sarà del 6% e in termini di valore, che è ancora più importante, dell’8,5%. Una parte importante lo svolge il trasporto intermodale e quindi la connessione e l’intermodalità tra ferro, gomma e mare e questa parte cresce nei prossimi cinque anni del 9%, noi siamo pronti a sfruttare queste potenzialità”. Gli investimenti del nuovo piano strategico che ammontano, per la precisione, a 2,16 miliardi sono mirati al rinnovo della flotta (110 locomotive elettriche, 25 locomotive da manovra, 2.000 carri di nuova generazione, una nave green per il traghettamento sullo Stretto di Messina), allo sviluppo dei terminal e alla digitalizzazione dei processi. Tutto questo con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni, in linea con gli obiettivi climatici del Gruppo FS. L’ad di Fs Logistix ricorda anche i numeri del 2024. “Abbiamo un ammontare di ricavi di circa 1,3 miliardi al 2024. E di questo miliardo e tre, il trasporto convenzionale copre circa il 41%, il trasporto intermodale il 41%, manovre e terminal il 9%, altri servizi, negli altri servizi ci sono delle piccole, le definirei chicche, che nel nuovo piano industriale abbiamo deciso di fare evolvere, di far crescere, di trasformare. Di questi sicuramente è importante sottolineare che noi occupiamo il 41,2% di quella che è la quota di mercato, ma la cosa importante su cui vi chiederei di focalizzare la vostra attenzione è che il 60% di questi ricavi sono dei ricavi di livello, diciamo, per traffici internazionali”.

Fs Logistix affronterà anche “un riassetto societario”, visto che il piano strategico prevede un rinnovamento con otto società organizzate per verticali di business. “Per diventare leader europei del settore è importante – spiega De Filippis – avere un veicolo societario che consenta di avere questo successo. Questo veicolo nuovo si focalizza su verticali di business e avrà delle società dedicate, ognuna delle quali ha un respiro europeo e internazionale. Stiamo già lavorando e saremo pronti con il nuovo assetto a partire da gennaio 2027”. “Noi siamo presenti in maniera diretta o indiretta in 22 Paesi e presidiamo dei terminal particolarmente strategici in Italia e in Europa e abbiamo anche intenzione di riuscire a rivolgerci ulteriormente all’interno dei terminal, acquisendo delle partecipazioni tattiche che consentiranno di ampliare la nostra presenza per garantire un’intermodalità ferro-nave-gomma che veramente un successo”.

L’altra novità è la nuova piattaforma digitale,  presentata da Antonio Brunacci, direttore Strategie e TID di FS Logistix, che connetterà domanda e offerta che “rappresenta un tassello indispensabile del Piano Strategico 2025–2029 della logistica del Gruppo FS”.  “Ci proponiamo – dice De Filippis – come una piattaforma di interconnessione verso tutti gli operatori della logistica, attivando nuove partnership per arrivare a coprire tutta la catena del valore e intercettando le migliori competenze italiane ed europee. Uno sviluppo accompagnato da una nuova identità con un profilo sempre più europeo: con FS Logistix manteniamo le nostre radici salde nel trasporto ferroviario merci, rendendolo moderno ed efficiente, evolvendoci verso il modello Freight Forwarder”. La nuova piattaforma presentata ieri è il primo risultato concreto del Piano Strategico 2025–2029 della logistica del Gruppo FS, che prevede 2,16 miliardi di euro di investimenti. Una evoluzione che, tra gli altri, punta sul pillar della digitalizzazione per rispondere al meglio alle esigenze di un mercato in continua evoluzione, attraverso un approccio completamente client centric. Progettata come interfaccia unica per i clienti italiani e internazionali, la piattaforma digitale consente la gestione integrata dell’intera catena logistica, combinando ferro-gomma-mare, con soluzioni personalizzate, tracciabilità end-to-end e sostenibilità. Una infrastruttura digitale innovativa in cui sono integrate le otto società che compongono il comparto logistico del Gruppo FS, a servizio di 7 filiere industriali con 21 servizi di trasporto e logistica. Il Widget è il cuore pulsante del nuovo sito: tramite il completamento dei campi, infatti, permette di inviare a FS Logistix le proprie richieste di trasporto, accompagnando l'utente dal primo contatto alla soluzione finale, abilitando la one click experience.

“I numeri confermano il ruolo strategico della Logistica: a livello nazionale ha raggiunto un valore complessivo che supera i 156 mld di euro. Siamo, però, ancora lontani dagli standard Ue in termini di efficienza. Un fattore critico è il gap modale: in Italia l’84% delle merci viaggia su gomma, rispetto a una media europea del 75%”, dichiara Leopoldo Destro,  delegato del presidente di Confindustria per Trasporti, Logistica e Industria del Turismo intervenuto all’evento. “Questa situazione richiede un deciso shift modale orientato allo sviluppo dell’intermodalità che utilizzi in modo strategico il potenziale di ciascuna modalità. A questo si aggiungono le barriere interne al mercato unico europeo, che di fatto si traducono in autodazi. In questo quadro, un nodo strategico di natura geopolitica è quello dei valichi alpini. Per questo Confindustria ha proposto di rendere la loro gestione una priorità politica dell’Ue, chiedendo la nomina di un Rappresentante Speciale Europeo per i valichi alpini. Serve una svolta culturale. La logistica deve essere considerata un fattore abilitante, un partner industriale strategico”. Per Destro, poi, “la trasformazione di Mercitalia Logistics è un caso emblematico di visione e pragmatismo, un approccio industriale alla logistica. Il nuovo Piano Strategico 2025–2029 punta a far evolvere il gruppo da operatore ferroviario a player europeo della logistica end-to-end. Confindustria guarda con grande interesse a questo percorso, perché si inserisce nel disegno di sistema che stiamo promuovendo: un dialogo costante e strutturato tra industria e logistica”.

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