La giornata

Meloni: basta soldi GETTATI dalla finestra. E affronta il ‘dopo Fitto’

  • Istat: a luglio aumentano i prezzi alla produzione dell’industria, +1,3% mensile, stabili per le costruzioni
  • Mimit: oltre 470 milioni per i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese del Mezzogiorno, al via lo sportello online
  • Rigenerazione urbana, entra nel vivo la bonifica del parco di Centocelle e nel quadrante Collatino a Roma
  • Giubileo: da Piazza Pia alla Stazione Termini, le grandi opere saranno ultimate nei tempi

02 Set 2024

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L’estate è alle spalle e la premier Meloni è al lavoro sui principali dossier dell’autunno: manovra e gestione del Pnrr nel ‘dopo Fitto’. Dall’Istat arrivano i dati sui prezzi alla produzione dell’industria in rialzo sulla spinta dell’energia. Il Mimit ha aperto lo sportello online per l’accesso agli incentivi destinati ai progetti di ricerca e sviluppo sperimentale delle imprese nel Mezzogiorno. A Roma, si accelera su due nuovi interventi di riqualificazione urbani e il subcommissario per il Giubileo assicura che le grandi opere stanno rispettando il cronoprogramma
Niente più soldi gettati dalla finestra ma buon senso e serietà per rafforzare la crescita e dare sostegno a imprese. Le vacanze sono archiviate – ma sicuramente non le fibrillazioni politiche, ad ampio spettro, all’interno della maggioranza che le hanno scaldate – e i grandi cantieri dell’autunno entrano nel vivo. Ed è per questo che la premier, Giorgia Meloni, ci tiene a ribadire la rotta, dopo averla indicata venerdì scorso  nel primo consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, da seguire nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sui dossier più urgenti, indirizzando un messaggio chiaro ai propri alleati sulle mosse e sulle scelte che andranno compiute. I rischi di fughe in avanti e di assalti alla diligenza, si sa, sono sempre dietro l’angolo. Ma il sentiero è stretto. E’ ormai imminente la presentazione, entro il 20 settembre prossimo, del Piano strutturale di bilancio di medio termine, al quale sta lavorando il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Obiettivi prioritari del Psb sono la definizione del percorso della spesa netta aggregata, delle riforme e degli investimenti da realizzare nel medio termine. E l’individuazione ex ante della traiettoria di spesa netta del Piano strutturale richiede estrema attenzione nella programmazione delle risorse pubbliche e la necessità di attuare un efficace monitoraggio sull’effettiva dinamica dell’aggregato di spesa, in corso d’anno e per l’intera durata del Piano. Poi entrerà nel vivo il varo della manovra 2025. Conti pubblici, dunque, ma anche Pnrr. Dopo l’ufficializzazione, venerdì, della candidatura di Raffaele Fitto a Commissario Ue, arriva il momento delle decisioni su quello che sarà il ‘dopo Fitto’. Una partita cruciale e delicata, da giocare sul versante europeo per conquistare un portafoglio di peso e una vicepresidenza esecutiva per l’Italia, se la stessa Meloni ha definito “dolorosa” la decisione di inviare a Bruxelles il ministro degli Affari europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr.
Il messaggio di Meloni, affidato ai social, è arrivato dopo la diffusione dei dati dell’Istat sul Pil. “Adesso è fondamentale rafforzare e consolidare il quadro economico con le scelte che faremo nella prossima manovra economica, ispirata al buon senso e alla serietà. La stagione dei soldi gettati dalla finestra e dei bonus è finita e non tornerà fin quando ci saremo noi al governo”, ha voluto mettere in chiaro. “Tutte le risorse disponibili devono continuare a essere concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro e per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori”, ha assicurato.
Per la premier, positivi sono i dati diffusi dall’Istat che confermano la crescita del pil dello 0,2% congiunturale e dello 0,9% tendenziale (anche se l’istituto di statistica ha tagliato la crescita acquisita per il 2024 dallo 0,7% ballo 0,6%). “L’Italia sta crescendo più di altre Nazioni europee, nonostante il rallentamento dell’economia mondiale e la delicata situazione internazionale. I dati macroeconomici – dal Pil all’occupazione, dall’export agli investimenti – sono positivi e rappresentano un segnale di grande fiducia”, ha commentato. “Proprio in questi giorni, aggiunge Meloni, arriva il dato Istat del tasso di disoccupazione più basso dal 2008: 6,5%. Le scelte serie che abbiamo fatto, insieme alla centralità e all’autorevolezza dimostrata a livello internazionale, stanno contribuendo al buon andamento della nostra economia”.
C’è poi il ‘dossier’ Fitto. Sul versante europeo, Meloni punta sulla vicepresidenza esecutiva ma non per una questione di “simpatia o antipatia” nei confronti del Governo italiano ma in virtù del principio che l’Italia è una “nazione fondatrice, seconda  manifattura e terza economia europea, terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi”. E poi c’è il versante interno. La partenza per Bruxelles di Fitto sarà tra due mesi. Intanto, c’è da sciogliere, a stretto giro, il nodo delle concessioni balneari. Domani, dovrebbe tornare a riunirsi il consiglio dei ministri ed è atteso un provvedimento per scongiurare l’arrivo della sentenza della Corte di Giustizia europea. Più tempo ci sarebbe per decidere sulle deleghe ora in capo a Fitto, a cominciare dalla gestione del Pnrr. Si parla di un interim della stessa Meloni ma questo, verosimilmente, dovrebbe essere a tempo vista la complessità degli interventi da mettere a terra. Serve, insomma, una figura forte e di massima fiducia della premier cui affidare la partita e l’identikit potrebbe anche corrispondere a quella del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Le altre deleghe potrebbero essere affidate a un sottosegretario. Ma per questo sembra esserci ancora tempo e, soprattutto, avrebbe messo in chiaro Meloni, non è terreno di spartizioni.

Istat: a luglio aumentano i prezzi alla produzione dell’industria, +1,3% mensile, stabili per le costruzioni

A  luglio, i prezzi alla produzione dell’industria crescono in termini congiunturali per il terzo mese consecutivo, spinti principalmente dai rialzi dei prezzi dei prodotti energetici e in particolare della fornitura di energia elettrica sul mercato interno. Al netto della componente energetica, i prezzi sono pressoché stazionari. E’ quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dall’Istat. I prezzi alla produzione dell’industria   aumentano dell’1,3% su base mensile e diminuiscono dell’1,1% su base annua (era -2,5% a giugno). Sul mercato interno i prezzi crescono del 2,0% rispetto a giugno e flettono dell’1,6% su base annua (da -3,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un incremento congiunturale modesto (+0,1%) e una flessione tendenziale dello 0,4% (-1,0% a giugno). Sul mercato estero i prezzi crescono dello 0,2% su base mensile (+0,3% area euro, -0,2% area non euro) e diminuiscono dello 0,2% su base annua (-0,6% area euro, +0,3% area non euro). Nel trimestre maggio-luglio 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,5% (+0,5% mercato interno, +0,3% mercato estero). I prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” sono stazionari su base mensile e flettono del 2,6% su base annua (-1,6% a giugno); quelli di “Strade e Ferrovie” crescono dello 0,3% in termini congiunturali e diminuiscono dell’1,5% in termini tendenziali (da -1,2% del mese precedente).

Fra le attività manifatturiere, la flessione tendenziale più ampia riguarda il settore coke e prodotti petroliferi raffinati nell’area euro (-6,6%); diminuzioni su tutti e tre i mercati si rilevano per articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-2,6% mercato interno, -1,6% area euro, -1,8% area non euro) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-1,2% mercato interno, -3,4% area euro, -1,6% area non euro). Gli aumenti tendenziali più elevati riguardano i settori prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,9% area euro), altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+3,9% area non euro) e computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazione e orologi (+3,7% area euro). Sul mercato interno, la flessione dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas si riduce ulteriormente (-3,8%, da -9,4% di giugno).

 

Mimit: oltre 470 milioni per i progetti di ricerca e sviluppo delle imprese del Mezzogiorno, al via lo sportello online

Al via lo sportello online per l’accesso agli incentivi destinati ai progetti di ricerca e sviluppo sperimentale delle imprese localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nell’ambito della “Strategia nazionale di Specializzazione intelligente” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso. Dalle ore 10.00 del 10 settembre 2024, le imprese di qualsiasi dimensione localizzate nelle regioni interessate, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e di ricerca, potranno presentare, anche in forma congiunta, le domande di agevolazione per i progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, d’importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro. L’intervento, attivato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile, ha uno stanziamento di oltre 470 milioni di euro, di cui 328 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati e 145 milioni per i contributi diretti alla spesa. Come disposto dal decreto direttoriale 4 luglio 2024 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, le istanze per l’accesso agli incentivi possono essere precompilate già da ieri, 2 settembre, tramite lo sportello online di Mediocredito Centrale, gestore della misura per conto del Ministero. L’apertura della procedura agevolativa prevede il concorso di Cassa Depositi e Prestiti e delle banche finanziatrici convenzionate aderenti all’Abi. I progetti devono prevedere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che facciano utilizzo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs), in particolare: nanotecnologia e materiali avanzati, fotonica e micro/nano elettronica, sistemi avanzati di produzione, tecnologie delle scienze della vita, intelligenza artificiale, connessione e sicurezza digitale. I finanziamenti agevolati sono concessi per una percentuale massima del 50% delle spese e dei costi ammissibili per le grandi imprese e del 40% per le piccole e medie imprese. Gli incentivi concessi nella forma del contributo diretto alla spesa sono articolati sulla base della dimensione dell’impresa proponente: 30% per le piccole imprese, 25% per le medie imprese, 15% per le grandi imprese.

 

Rigenerazione urbana, entra nel vivo la bonifica del parco di Centocelle e nel quadrante Collatino a Roma

Il Campidoglio accelera le operazioni di bonifica nella zona del parco di Centocelle e nel quadrante Collatino, intervenendo su due siti che si trovano a una decina di chilometri di distanza, rispettivamente nei Municipi V e IV.  E’ stato ieri il sindaco Roberto Gualtieri ad effettuare un sopralluogo nelle due aree, accompagnato dagli assessori all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e all’Urbanistica Maurizio Veloccia e dai presidenti municipali Mauro Caliste e Massimiliano Umberti.  Nel caso di Centocelle, l’amministrazione capitolina ha preso possesso con un esproprio forzoso di un’area all’interno del parco, potendo così procedere con la “pulizia in danno”: l’amministrazione si farà carico dei costi per poi rivalersi sul proprietario del sito, inadempiente. Si tratta di un nuovo passo importante per la realizzazione di un’area verde strategica in una zona ad altissima densità abitativa con l’ambizione, dichiarata da Gualtieri, di farla diventare un “Central Park” di Roma, con un investimento complessivo che supera i dieci milioni di euro. Nel quadrante Collatino, in via Collatina Vecchia, sono state rimosse carcasse di auto, materassi, plastiche e rifiuti di ogni genere presenti nella discarica abusiva che dalla stazione Palmiro Togliatti si estende a via del Flauto, a ridosso dell’autostrada A24. La bonifica durerà 30 giorni. L’Ama stima di dover rimuovere mille tonnellate di detriti con l’impegno quotidiano di sette operatori, due escavatori e un bobcat. Il costo complessivo dell’intervento previsto è 480 mila euro.

Giubileo: da Piazza Pia alla Stazione Termini, le grandi opere saranno ultimate nei tempi

Piazza Pia, San Giovanni, Stazione Termini, Tor Vergata:  le grandi opere più importanti e simboliche del Giubileo saranno ultimate entro l’apertura della Porta Santa. Degli interventi principali, solo il Ponte dell’Industria aprirà più tardi, entro febbraio 2025. E’ questo l’aggiornamento sugli interventi in corso riferito alla Commissione Capitolina dal subcommissario all’Anno Santo Marco Vincenzi.  Gli interventi ‘essenziali e indifferibili’ per il Giubileo, ha spiegato, sono stati avviati per oltre l’80%, con un 85% di risorse impegnate. Vincenzi ha sottolineato che la realizzazione delle opere è “complessivamente in sintonia con il cronoprogramma”.

 

 

 

 

 

 

 

Red. Diac

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