Maximall Pompeii, certificazione green per l’hub multifunzioni alle falde del Vesuvio

L’anticipazione di Diario Diac: l’attestazione Breeam ottenuta grazie al suo parco pubblico disegnato per schermare i rumori e temperare il clima

03 Giu 2025 di Giusy Iorlano

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Maximall Pompeii, certificazione green per l’hub multifunzioni alle falde del Vesuvio

All’ombra del Vesuvio, a soli 600 metri dal parco archeologico di Pompei, è nata una struttura all’avanguardia a livello nazionale e internazionale. Si tratta del Maximall Pompeii, il grande hub realizzato con un investimento di 200 milioni che è stato inaugurato lo scorso dicembre a Torre Annunziata, in un’area ex industriale un tempo occupata dalla Tecnotubi-Vega e da decenni in grave stato di abbandono.

Ora per il più grande centro commerciale del Sud Italia, come è in grado di anticipare Diario Diac, arriva anche la certificazione ambientale d’eccellenza, la certificazione Breeam grazie al suo parco pubblico disegnato per schermare i rumori e temperare il clima, le soluzioni per il risparmio energetico e il belvedere panoramico verso le isole partenopee.

Il riconoscimento

Tra le soluzioni più apprezzate l’idea architettonica che replica, in chiave moderna, gli spazi di socialità della Pompei antica. L’asse pedonale esterno dove vengono localizzati la fontana, la piazza esterna e quella multimediale interna rappresenta un’ideale nuova Via dell’Abbondanza, che permette la vista sul mare e il Vesuvio. Il parco pubblico che contorna gli edifici si completa con serie di collinette rinverdite e piantumate per schermare i rumori e difendersi dalle isole di calore. In copertura è stato creato un tetto verde che offre un punto di vista privilegiato su Ischia, Capri e il Vesuvio. Forte, infine, l’attenzione alla progettazione sismica dei corpi di fabbrica del complesso.

“Questo progetto sottolinea l’importanza di collaborare con clienti visionari, traducendo ambiziosi obiettivi sostenibili in risultati certi” ha commentato Riccardo Hopps Co-ceo e Founding Partner di OGB Studio. Paolo Negri, founder e ceo di IrgenRE Group, ha parlato di “una promessa divenuta realtà, un’occasione enorme che avrà una ricaduta positiva sul tessuto sociale e occupazionale dell’area vastissima. Possiamo prevedere la creazione di circa 1.500 posti di lavoro. Ma essendo un’area altamente demografica, ed essendo convinti che il progetto sarà un successo, non escludiamo numeri più alti”. Anche la scelta del sito, ricorda Negri, non è stata casuale “ma confortata dallo studio commissionato a Caci, società di fama internazionale specializzata nelle valutazioni di fattibilità, che riconosce all’intervento MaxiMall Pompeii la possibilità di realizzare numeri entusiasmanti, ovvero circa 12 milioni di visitatori e oltre 350 milioni di fatturato già dal primo anno”.

Numeri questi che non potranno non beneficiare dei numeri record degli scavi archeologici di Pompei, una delle mete turistiche più popolari in Italia e nel mondo, che ogni anno attrae milioni di visitatori macinando numeri record. La magia e il fascino senza tempo delle rovine vesuviane hanno attirato oltre 4 milioni di persone, segnando un aumento di oltre 83mila presenze rispetto al 2023, pari a una crescita del 2,11% secondo i dati diffusi dal Parco Archeologico di Pompei.

Il complesso

Realizzato dal gruppo IrgenRE il complesso copre 200mila m² totali (di cui 42.500 m² commerciali).  nato da un’idea architettonica che ripropone in chiave moderna la struttura della Pompei antica, ospita 170 marchi tra negozi e punti food, distribuiti su due livelli con una copertura in vetro che offre un’esperienza simile a una passeggiata all’aperto. Un hotel Marriot 4 stelle, il primo del Sud Italia l’auditorium da mille posti, un cinema multisala da 7 sale, spazi congressuali, ristoranti, piazze per eventi, un parco verde di 50mila m² e una pista jogging panoramica.

Tra le iniziative future, un’area educativa per far rivivere Pompei prima del 79 d.C. attraverso la realtà aumentata. Secondo le stime, Maximall Pompeii potrebbe raggiungere 12 milioni di visitatori e oltre 350 milioni di euro di fatturato già nel primo anno.

Il centro rappresenta anche un esempio di valorizzazione del Made in Italy, per la rinascita del territorio grazie al design dello studio Design International e alla progettazione tecnica della società iDEAS.

I dubbi dei comitati cittadini

Dalla viabilità all’impatto ambientale sono stati diversi i dubbi sollevati da alcuni comitati cittadini, tra cui ‘Pienz a Salute’ che ha espresso dubbi sull’impatto che potrebbe avere il grande centro commerciale in città. “Il progetto solleva molte preoccupazioni dal punto di vista urbanistico, ambientale e della sicurezza, soprattutto considerata la sua posizione in una zona già complessa e fragile sotto diversi aspetti”, ha dichiarato il comitato in una nota.

“La capacità di accogliere fino a 50mila visitatori al giorno potrebbe mettere a dura prova le infrastrutture viarie della zona, già sottoposte a forti pressioni per via del traffico locale e della vicinanza a luoghi di grande richiamo come gli scavi archeologici di Pompei. Il rischio è di aggravare l’ingorgo veicolare, con conseguenti impatti sullo stress urbano e sulla qualità della vita degli abitanti”.

Un altro tema su cui il comitato ha acceso i riflettori è la zona su cui sorge Maximall. “Torre Annunziata si trova in un’area a rischio vulcanico, data la vicinanza con il Vesuvio, uno dei vulcani più monitorati e attivi d’Europa”. Il nuovo centro commerciale “potrebbe rappresentare una sfida ulteriore in termini di evacuazione e gestione delle emergenze in caso di attività vulcanica”, conclude il documento.

 

 

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