LA GIORNATA
Manovra, Giorgetti: “Per la casa risorse già dal 2026”. Salvini: “No tagli”
- Panetta a Mattarella, Bce si riconosce nelle sue parole
- Industria, Csc: a ottobre aspettative ancora positive per la produzione, ma in lieve flessione
- Istat: a settembre lieve aumento per prezzi alla produzione, in calo per le costruzioni
IN SINTESI
Per il Piano Casa ci sono risorse sia sul fondo Clima sia sul fondo Sviluppo e coesione che possono essere utilizzate già dal 2026. Ad assicurarlo è stato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al termine del vertice della Lega sulla Manovra. Il Dipartimento Economia del Carroccio si è riunito ieri al MIT per valutare le misure della legge di bilancio alla presenza del vicepremier Matteo Salvini e del Ministro Giancarlo Giorgetti. Tra i temi approfonditi dal tavolo, focus sull’allargamento della platea di beneficiari della Pace Fiscale, l’intervento riguardante le banche e la conferma da parte del MEF dell’assenza di tagli alle opere infrastrutturali. In legge di bilancio, infatti, si è finalmente attuata una operazione “salva conti” che collega le disponibilità finanziarie all’effettiva maturità delle opere, permettendo così di non bloccare inutilmente fondi pubblici. “Siamo venuti al Mit e abbiamo chiarito anche con Salvini rispetto a questa fake news dei presunti tagli alle infrastrutture. Abbiamo chiarito che si tratta di rimodulazioni temporali, non c’è nessun taglio”, ha detto Giorgetti uscendo dal Mit dopo la cabina di regia della Lega sulla manovra. A chi gli chiedeva se i soldi per le metropolitane fossero quindi garantiti, ha confermato: “Alle metropolitane ma non solo, c’è un’ampia letteratura che avete contribuito ad alimentare in questi giorni, fa parte di una normale dialettica tra Mef e ministeri”. Sul tema della banche, terreno di scontro tra Lega e Fi, il titolare del Mef ha precisare che a decidere sarà il Parlamento. “Voi pensate che il ministro dell’Economia decida tutto? Non sono nè il Papa, nè Trump. È il Parlamento che decide queste cose”, ha detto. Sulla manovraè tornata a parlare la premier Giorgia Meloni. “La legge di Bilancio per il 2026 si inserisce nel solco di quelle precedenti e prevede misure e interventi concreti per sostenere l’occupazione e chi fa impresa. Penso alla scelta di garantire continuità al credito d’imposta per la Zes Unica per il triennio 2026-2028, alla sterilizzazione di plastic e sugar tax, al rifinanziamento della Nuova Sabatini e alla reintroduzione del super e dell’iper-ammortamento, per sostenere l’innovazione tecnologica delle imprese”, ha dichiarato in un messaggio inviato all’assemblea di Federmanager, sottolineando che si tratta di “provvedimenti che disegnano una strategia e che puntano a consolidare quel cammino di crescita e sviluppo che l’Italia ha ripreso a percorrere in questi anni”. “C’è ancora tanto lavoro da fare, ne siamo consapevoli – ha sottolineato la premier – ma sappiamo che in questa sfida non siamo soli e che potremo sempre contare sul vostro contributo e su quello di tutti coloro che hanno a cuore il futuro di questa nazione”.
Panetta a Mattarella, Bce si riconosce nelle sue parole
“Tutti i membri del Consiglio direttivo, qui presenti, si riconoscono nelle sue parole”: lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, rivolgendosi al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che a settembre aveva detto “il mondo ha bisogno dell’Europa”. “Quello spirito, glielo posso assicurare signor Presidente, è presente in tutte le riunioni della Bce cui ho l’onore di partecipare”; ha detto Panetta riferendosi al ruolo dell’Europa, richiamato a settembre da Mattarella, “per ricostruire la centralità del diritto internazionale che è stata strappata. Per rilanciare la prospettiva di un multilateralismo cooperativo. Per regole che riconducano al bene comune lo straripante peso delle corporazioni globali”.
Industria, Csc: a ottobre aspettative ancora positive per la produzione, ma in lieve flessione
L’indagine rapida sulla produzione industriale, rivolta alle grandi imprese industriali associate a Confindustria, nella rilevazione di ottobre registra una flessione delle aspettative rispetto al mese precedente. ma il quadro resta complessivamente positivo. Quasi la metà delle grandi imprese industriali associate a prevede un aumento della produzione, rilevante o moderata (46,3%). Più di un terzo prevede stabilità (35,1%), mentre poco meno di un quinto (18,6%) si aspetta una contrazione. Il saldo relativo a domanda e ordini risale e torna a essere il principale punto di forza a sostegno della produzione. A ottobre si attesta a 5,2%, dopo aver toccato lo zero il mese passato. Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi migliorano: il saldo nel mese di ottobre è pari a 0,8%, che segue lo 0,2% del mese precedente. Negativo il saldo relativo ai costi di produzione: nella rilevazione di ottobre migliora rispetto al mese precedente pur rimanendo negativo (-4,2% da -5,3%). I giudizi riguardo le condizioni finanziarie restano saldamente positivi nel mese corrente, rilevando una lieve flessione (1,5% da 2,0%). Per quanto riguarda la disponibilità di materiali, il saldo delle risposte di ottobre scende in maniera
significativa e va in territorio negativo (-2,9% da 0,8%). Il giudizio degli industriali sulla disponibilità degli impianti peggiora sensibilmente nella rilevazione
del mese corrente (-0,4% da 2,4%).
Porti, Rixi: Intesa su working group Italia–India per una nuova fase di collaborazione strategica
Nel corso della India Maritime Week, in programma a Mumbai, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha incontrato il ministro indiano dei Porti e dello Shipping, Sarbananda Sonowal, condividendo l’obiettivo di avviare una nuova fase di collaborazione strategica tra Italia e India nei settori marittimo e logistico. Il primo passo sarà la costituzione di un working group composto da esperti istituzionali e rappresentanti del settore privato dei due Paesi, con l’obiettivo di definire progetti comuni per lo sviluppo dei porti, della logistica integrata e della sicurezza delle catene di approvvigionamento lungo il Corridoio IMEC. È inoltre in fase di definizione un Memorandum of Understanding (MoU) dedicato alla cooperazione tra i sistemi portuali italiani e indiani. Rixi ha successivamente preso parte al Leaders’ Conclave, che ha visto l’intervento del Primo ministro Narendra Modi, e ha partecipato come main speaker alla tavola rotonda sulla connettività transnazionale, dove ha illustrato la strategia italiana per consolidare il ruolo del Paese come porta Sud dell’Europa per l’Asia. Durante il suo intervento, il viceministro ha presentato il piano “Italia 2032”, sostenuto da oltre 200 miliardi di euro di investimenti, che punta a modernizzare le infrastrutture e rafforzare le connessioni tra Asia ed Europa. La missione del viceministro Rixi proseguirà a Doha, dove sono previsti incontri con i ministri dei Trasporti e della Mobilità urbana e con i vertici del Fondo Sovrano del Qatar per esplorare nuove opportunità di investimento nel campo delle infrastrutture strategiche e della mobilità sostenibile.
Istat: a settembre lieve aumento mensile per i prezzi alla produzione industriale, in calo per le costruzioni
A settembre, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,2% su base mensile e dell’1,1% su base annua (era +0,2% ad agosto). Sul mercato interno i prezzi crescono dello 0,2% rispetto ad agosto e dell’1,5% su base annua (da +0,5% del mese precedente). Lo rileva l’Istat. Al netto del comparto energetico, i prezzi sono stabili in termini congiunturali e mostrano una crescita tendenziale in lieve attenuazione (+0,8%, da +0,9% di agosto). Sul mercato estero i prezzi crescono dello 0,2% su base mensile (+0,2% area euro, +0,1% area non euro) e dello 0,4% su base annua (+0,6% area euro, +0,3% area non euro). Nel terzo trimestre 2025, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,9% (+1,4% mercato interno, -0,3% mercato estero). A settembre 2025, fra le attività manifatturiere, gli incrementi tendenziali maggiori si rilevano per prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+3,0%) sul mercato interno, per industrie alimentari, bevande e tabacco (+6,1%) e mezzi di trasporto (+4,4%) sul mercato estero area euro e per altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+5,3%) sul mercato estero area non euro. Le flessioni tendenziali più ampie riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati (-9,5% area euro), industria del legno, della carta e stampa e prodotti chimici (rispettivamente -2,4% e -2,3% area non euro). Sul mercato interno, la crescita su base annua dei prezzi della fornitura di energia elettrica e gas accelera (+2,8%, da +0,4%, del mese precedente). A settembre 2025, i prezzi alla produzione delle costruzioni per Edifici residenziali e non residenziali diminuiscono dello 0,1% su base mensile mentre crescono dell’1,9% su base annua (da +1,4% di agosto); quelli di Strade e ferrovie non variano in termini congiunturali mentre aumentano dello 0,6% in termini tendenziali (era +0,1% a luglio). Nel terzo trimestre 2025, rispetto al precedente, i prezzi di Edifici residenziali e non residenziali sono stazionari, quelli di Strade e ferrovie in modesto calo (-0,1%).
L’Aquila: al via gli interventi di riqualificazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione e degli edifici di proprietà comunale
Il Comune dell’Aquila e il raggruppamento di imprese costituito da Teckal (capogruppo), società del Gruppo Rekeep, Edison Next, Spee e Ve.Ba hanno annunciato stamattina, presso la sede comunale di Palazzo Margherita, l’avvio del progetto di efficientamento energetico e riqualificazione della rete di illuminazione pubblica cittadina, degli edifici di proprietà comunale e degli immobili facenti parte del progetto C.A.S.E., oltre all’implementazione di servizi a valore aggiunto per la città e i cittadini. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Sindaco Pierluigi Biondi, l’Assessore alle Opere pubbliche Vito Colonna, Lamberto Cuppini, Amministratore Delegato di Teckal, Raffaele Bonardi, Direttore Business to Government di Edison Next, Luciano Ardingo, fondatore e CEO di Spee e Giuseppe Venta Amministratore delegato di Ve.Ba. Il contratto di Partenariato Pubblico-Privato avrà una durata di 15 anni e le opere di efficientamento garantiranno importanti benefici a livello di risparmio energetico e ambientale: dagli interventi realizzati negli edifici pubblici è atteso, infatti, un risparmio energetico annuo del 19,5%, con una riduzione delle emissioni in atmosfera pari ad oltre 1.700 tonnellate di CO2 all’anno, mentre l’efficientamento della pubblica illuminazione consentirà una riduzione dei consumi del 66%, con una riduzione delle emissioni di oltre 1.600 tonnellate di CO2 all’anno. Grazie alla formula contrattuale del Partenariato Pubblico-Privato (PPP) tutti gli interventi di riqualificazione, che prevedono investimenti per oltre 24 milioni di euro, saranno totalmente a carico del raggruppamento di imprese che si impegnano a realizzarli nell’arco di 2 anni. Le stesse imprese forniranno i servizi di gestione e manutenzione degli immobili pubblici e della pubblica illuminazione per la restante durata del contratto a fronte di un canone annuale da parte del Comune di circa 8 milioni l’anno pari alla spesa storica dell’Amministrazione per i medesimi servizi.
“Si tratta probabilmente del più grande appalto pubblico mai realizzato nella storia del Comune dell’Aquila: una svolta epocale per la nostra città. Con questo partenariato pubblico-privato, infatti, viene messo a sistema un modello integrato di gestione dell’energia: per la prima volta la gestione è unificata e strategica, sostenuta da investimenti significativi da parte della compagine aggiudicataria. Il partenariato pubblico-privato rappresenta una forma evoluta di collaborazione, in grado di coniugare la responsabilità istituzionale con la capacità innovativa delle imprese, mettendo al centro l’interesse generale. Al termine del primo biennio di interventi restituiremo ai cittadini un capoluogo più sicuro, più sostenibile e più efficiente, che coniuga innovazione tecnologica e responsabilità ambientale, riducendo i consumi, tutelando l’ambiente e promuovendo una nuova cultura della cura del bene comune. È una sfida che guarda al futuro e che traduce in azioni tangibili la volontà di questa Amministrazione di costruire una città moderna, intelligente e pienamente all’altezza del suo ruolo di Capitale della cultura 2026”, ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi. “Gli interventi che presentiamo oggi” – ha commentato Lamberto Cuppini, Amministratore Delegato di Teckal, capogruppo del raggruppamento di imprese – “sono possibili grazie alla formula contrattuale del Partenariato Pubblico-Privato e sono non solo il risultato delle competenze tecniche di Teckal e delle imprese partner, ma, soprattutto, della visione e della capacità progettuale degli Amministratori e dei tecnici del Comune dell’Aquila. Il PPP si conferma, quindi, la soluzione più efficace per permettere alle Pubbliche Amministrazioni di realizzare interventi significativi e di sperimentare nuovi modelli di collaborazione, a vantaggio della collettività. Da parte nostra, garantiamo il massimo impegno per soddisfare al meglio le aspettative di efficienza del Comune e dei cittadini e dare vita insieme ad una città più sostenibile, più smart e più sicura.”
“Edison Next è orgogliosa di rinnovare la propria collaborazione con la Città dell’Aquila nell’ambito di questo nuovo, importante progetto – dichiara Raffaele Bonardi, Direttore Business to Government Edison Next – Un progetto che parla di futuro, che nasce da scelte lungimiranti fatte dall’Amministrazione Comunale e che, grazie a un significativo upgrade tecnologico, ci consentirà di restituire alla comunità locale un ambiente urbano ancora più valorizzato, fruibile e sicuro, riducendo ulteriormente il fabbisogno energetico e l’impatto ambientale del servizio di pubblica illuminazione”. “Il partenariato pubblico-privato, oggi presentato, rappresenta una leva strategica dell’Amministrazione comunale per una governance efficiente, trasparente e orientata al futuro – commenta Luciano Ardingo, fondatore e CEO di Spee – L’Aquila con questo progetto consolida il proprio percorso di rinascita unendo cultura, resilienza e innovazione in un modello urbano fondato sul rilevamento e la gestione continua dei dati, fondendo cultura, resilienza e innovazione in un modello di smart city data-driven. Un ecosistema metacognitivo, capace di apprendere e reagire in modo dinamico alle sfide della contemporaneità. Un’alleanza innovativa tra pubblico e privato per costruire valore condiviso e progresso reale”.
Fs, Donnarumma:”20 miliardi di investimenti in tecnologia entro il 2034”
“Applicare l’ERTMS a 10.000 treni che ogni giorno percorrono 17.000 chilometri di rete è un’evoluzione straordinaria per i tempi in cui viviamo”. A dichiararlo è stato l’amministratore delegato di Fs durante il suo intervento alla presentazione del Rapporto Strategico 2026 del Centro Economia Digitale, “eppure, è ciò che stiamo realizzando, con un piano di investimenti di 20 miliardi di euro nei prossimi dieci anni in tecnologia”. La digitalizzazione è, infatti, uno dei pilastri fondamentali del Gruppo FS con l’obiettivo di trasformare e innovare il sistema della mobilità.Tra i principali obiettivi del Piano Strategico di FS, in termini di innovazione, il raggiungimento del 100% della rete Core Extended coperta dal sistema ERTMS (European Rail Transport Management System), il moderno standard europeo per la gestione del traffico ferroviario. Un upgrade tecnologico che riguarda anche i mezzi di trasporto: nei prossimi anni, infatti, l’ERTMS verrà installato su 382 treni di Trenitalia e su 60 locomotive di FS Logistix. L’obiettivo è ambizioso: dotare di questo sistema tutta la flotta Trenitalia – circa 2.000 treni in totale – entro il 2030, ed estendere l’installazione anche all’intera flotta FS Logistix entro il 2033. L’ERTMS rappresenta il sistema di segnalamento ferroviario più avanzato al mondo ed è stato scelto dall’Unione Europea come standard unico per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni. La sua implementazione rappresenta un passo avanti fondamentale rispetto ai sistemi tradizionali: migliora l’affidabilità dei servizi, rende la circolazione più efficiente e permette di ridurre in modo significativo i costi legati alla manutenzione e alla gestione dell’infrastruttura. L’installazione dell’ERTMS a bordo dei treni e lungo la rete, ha aggiunto Donnarumma, è “fondamentale per garantire l’interoperabilità tra le tecnologie di bordo e quelle infrastrutturali, permettendo un sensibile miglioramento nella qualità del servizio”. L’ad di FS ha inoltre sottolineato come la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale siano ormai elementi imprescindibili per la gestione del trasporto ferroviario: “in Italia ogni giorno circolano circa 10mila treni e viaggiano oltre 2 milioni di passeggeri, più di 570 milioni in un anno. Ogni viaggiatore genera decine di dati e ogni treno centinaia, ora per ora, tratta per tratta. Con questi volumi, la digitalizzazione è lo strumento che consente di gestire in modo efficace ed efficiente il trasporto ferroviario. Senza intelligenza artificiale, algoritmi e sistemi avanzati oggi non sarebbe possibile governare un’infrastruttura di queste dimensioni”.
Webuild: inaugurazione Bicocca-Catenanuova passaggio decisivo in Sicilia
“L’inaugurazione della tratta Bicocca–Catenanuova rappresenta un passaggio decisivo nel piano di investimenti infrastrutturali in Sicilia. È la prima tratta ferroviaria ad alta capacità realizzata sull’isola, e segna l’avvio concreto di una rete moderna, efficiente e sostenibile che cambierà radicalmente il modo in cui la Sicilia si connette al resto del Paese e all’Europa”, ha dichiarato Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild.
“Questa infrastruttura è parte del più importante investimento infrastrutturale dai tempi dell’Unità d’Italia: oltre 20 miliardi di euro decisi dal Gruppo FS Italiane, attraverso RFI, per la rete ferroviaria nell’isola e che rappresentano una svolta storica per la mobilità, la logistica e la competitività del Sud. La nuova rete, parte del corridoio TEN-T Scandinavo-Mediterraneo, è progettata per connettere la Sicilia al resto d’Europa, rafforzando il ruolo dell’isola come hub strategico nel Mediterraneo”. Elemento chiave di questo disegno sarà il Ponte sullo Stretto di Messina, che collegherà l’alta velocità fino a Reggio Calabria con l’alta capacità siciliana. “Il Ponte sullo Stretto darà senso e continuità a questo storico piano infrastrutturale, permettendo un collegamento diretto e veloce tra il Nord Italia e la Sicilia. Collegherà ciò che oggi è separato, integrando ciò che oggi è frammentato”, ha aggiunto Salini.
Webuild è oggi impegnata in Sicilia sulla direttrice Palermo-Catania-Messina con 19 TBM previste, macchine lunghe anche più di 100 metri ciascuna, per scavare 175 km di gallerie. “I lotti della nuova rete ad alta capacità realizzati in Sicilia da Webuild coinvolgono migliaia di persone e imprese locali, con investimenti mirati in formazione, sicurezza e sviluppo delle competenze. È un cantiere diffuso che genera lavoro di qualità e innovazione. Per poter contare su personale con competenze tecniche specializzate, Webuild ha avviato un Centro di addestramento avanzato a Belpasso (CT), inaugurato nel 2023 in collaborazione con la Regione Siciliana. Dotato di simulatori TBM e macchinari all’avanguardia, il Centro è oggi il fulcro della formazione sullo scavo meccanizzato, con docenti interni ed esperti esterni. Fa parte del programma nazionale ‘Cantiere Lavoro Italia’, che ha già formato circa 1.700 persone tra operai e impiegati con l’obiettivo di creare occupazione e valorizzare il capitale umano locale. In parallelo, gli stabilimenti automatizzati come quello di Belpasso dotato di tecnologie robotiche avanzate per la produzione dei conci di rivestimento delle gallerie
scavate con TBM, sono il frutto di un sistema industriale che guarda al futuro e crea opportunità di sviluppo per l’intera filiera”.
“Il nostro lavoro continua con impegno su altre sei tratte della direttrice Palermo–Catania–Messina che, insieme alla Bicocca–Catenanuova, rappresentano veri e propri motori di sviluppo, con circa 7.000 posti di lavoro stimati complessivamente tra personale diretto e di terzi,” ha concluso Salini.
Fincantieri: protocollo tra Ids e Next Geosolutions per lo sviluppo di veicoli a guida autonoma
Fincantieri, tramite la sua controllata IDS – Ingegneria dei Sistemi, e Next Geosolutions Europe hanno firmato un protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding – MoU) volto ad avviare una collaborazione strategica nello sviluppo di Unmanned Surface Vehicles (USV) e delle relative tecnologie per impieghi civili nei settori Oil & Gas e delle Energie Rinnovabili. A siglare l’accordo sono stati Matteo Marchiori, ceo di IDS e Giovanni Ranieri, ceo di Next Geosolutions. Con questo accordo, le due società uniscono le rispettive competenze con l’obiettivo di definire i requisiti e le specifiche di nuove piattaforme USV, ottimizzate per le operazioni in mare aperto e per attività di monitoraggio ambientale, ispezione e controllo dell’integrità delle infrastrutture offshore.
La collaborazione riguarderà in particolare l’evoluzione del progetto SAND (Surface Advanced Naval Drone), realizzato da IDS, e lo sviluppo di un nuovo modello di USV capace di rispondere alle esigenze operative dei principali operatori del mercato offshore. Attraverso l’integrazione di nuove tecnologie, sistemi di automazione e soluzioni energetiche efficienti, le due aziende puntano a migliorare le prestazioni, l’autonomia e la sicurezza delle operazioni in mare, aprendo al contempo la strada a sviluppi commerciali già definiti: i veicoli di nuova generazione saranno infatti impiegati direttamente da Next Geosolutions e successivamente immessi sul mercato internazionale, a conferma della valenza industriale concreta di questa collaborazione. I gruppi di lavoro avranno il compito di definire le soluzioni più efficaci per rendere le operazioni offshore più flessibili e sostenibili, combinando l’esperienza tecnologica di IDS con la conoscenza applicativa di Next Geosolutions nel campo delle indagini e dei servizi marini. Con questo progetto Fincantieri fa il suo ingresso in un segmento strategico e in rapida evoluzione, quello delle survey marine, strettamente legato allo sviluppo delle infrastrutture energetiche e di telecomunicazioni sottomarine, dove le tecnologie autonome rappresentano un elemento chiave per aumentare l’efficienza e la sicurezza delle operazioni in mare. L’accordo consentirà inoltre di potenziare le capacità operative degli USV, che potranno lavorare in sinergia con le unità navali tradizionali grazie a sistemi di lancio e recupero dedicati, incrementando l’efficienza e la produttività delle missioni. Le società esploreranno anche la possibilità di
sviluppare insieme un nuovo veicolo USV, progettato su misura per le esigenze operative di Next Geosolutions. Questo nuovo mezzo potrà includere funzionalità personalizzate, sistemi modulari e payload specifici per attività di survey offshore. Il Gruppo Fincantieri consolida così la propria posizione di riferimento nello sviluppo di tecnologie autonome e sistemi robotici per la sicurezza, la sostenibilità e la digitalizzazione delle operazioni marittime, confermando il proprio impegno a favore dell’innovazione nel settore dell’economia del mare e della transizione energetica. Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, ha dichiarato: “Questo accordo è una ulteriore conferma del lavoro concreto che stiamo facendo per mettere a sistema le tecnologie esistenti nel settore civile oltre che militare, nell’ottica di fornire soluzioni integrate nella dimensione subacquea per rispondere alle esigenze anche dei principali operatori nel mercato offshore nei settori Oil&Gas e delle Energie Rinnovabili a mare. Grazie alle competenze sistemistiche della nostra controllata IDS, ci stiamo posizionando come il punto di aggregazione, integrazione ed accelerazione delle capacità necessarie allo sviluppo della nuova subacquea”. “Questa collaborazione con IDS rappresenta un ulteriore passo avanti nel nostro percorso verso l’innovazione e la sostenibilità delle operazioni offshore. Crediamo fortemente che l’integrazione di sistemi USV possa generare un vantaggio competitivo concreto, in termini di efficienza operativa, riduzione dei costi e minimizzazione dell’impatto ambientale” – ha dichiarato Giovanni Ranieri, CEO di NextGeo.
L’Antitrust avvia un’ istruttoria nei confronti di DJI e Nital per presunta intesa verticale nella vendita di droni
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di DJI Europe B.V. e Nital S.p.A. per accertare una presunta intesa verticale in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE). Secondo l’Autorità le due società avrebbero fissato in Italia i prezzi di rivendita dei droni enterprise DJI nei confronti dei rivenditori di tali prodotti (resale price maintenance, “RPM”). Le società parti dell’istruttoria sono DJI, leader mondiale nella produzione di droni civili (in particolare dei droni professionali), e Nital, il suo importatore in Italia.
Dalle segnalazioni giunte all’Autorità risulterebbe, infatti, che DJI e Nital monitorino eventuali scostamenti tra i prezzi applicati dai rivenditori e quelli pubblicati sul sito web di Nital (www.hobbyhobby.it), per poi ammonire i rivenditori che si discostano con diffide all’utilizzo dei segni distintivi DJI e minacce di interruzione delle forniture. In questo modo DJI e Nital imporrebbero il rispetto dei prezzi di vendita alla rete dei distributori, evitando qualunque forma di concorrenza in termini di sconti e riduzioni di prezzo alla clientela. Sembra inoltre che, per garantire il rispetto e l’attuazione del sistema di RPM attuato in Italia, le parti ostacolino anche gli acquisti all’estero dei rivenditori (importazioni parallele), così da evitare che questi ultimi possano praticare sconti facendo leva su prezzi più bassi applicati da operatori stranieri. Secondo l’Autorità, il sistema di RPM descritto potrebbe integrare una restrizione fondamentale ai sensi dell’art. 4, lett. a), del Regolamento (UE) n. 720/2022 della Commissione europea. Il 23 ottobre scorso i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle sedi di Nital S.p.A. e di diversi rivenditori di droni DJI enterprise.
Sparkle: Bluemed arriva a Cipro
Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo, e Cyta, il principale fornitore di comunicazioni e digitali di Cipro, annunciano l’approdo del cavo sottomarino BlueMed presso la stazione di Yeroskipos a Cipro. BlueMed è il cavo di Sparkle che collega l’Italia con diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo fino alla Giordania ed è parte dei sistemi di cavi sottomarini Blue & Raman, realizzati in collaborazione con Google e altri operatori, che si estendono fino al Medio Oriente e a Mumbai, in India. Con quattro coppie di fibre e una capacità iniziale di oltre 25 Terabit al secondo (Tbps) per coppia, BlueMed garantisce connettività ad alta velocità, bassa latenza e scalabilità tra Europa, Medio Oriente e Africa. Con la diramazione verso la stazione di Yeroskipos, Sparkle acquisisce un punto di presenza strategico a Cipro, mentre Cyta accede al sistema di cavi sottomarini BlueMed, migliorando la connettività tra Cipro, la Grecia e gli altri Paesi del Mediterraneo. Ciò consente a Cyta di rispondere meglio alla crescente domanda di servizi Internet avanzati e contenuti digitali nel Paese, rafforzando al contempo il ruolo di Cipro come hub digitale strategico, con collegamenti diretti verso la Grecia, l’Europa occidentale e centrale (attraverso Genova e Marsiglia) e verso il Levante tramite altri Paesi dell’area orientale del Mediterraneo. “Si tratta di una nuova importante tappa per BlueMed, un progetto che incarna il nostro impegno verso l’innovazione e la collaborazione, collegando l’Europa con l’Africa e il Medio Oriente attraverso un’infrastruttura all’avanguardia,” ha dichiarato Enrico Bagnasco, amministratore delegato di Sparkle, aggiungendo: “Siamo particolarmente lieti di celebrare questo traguardo insieme al nostro storico partner Cyta, a conferma del comune impegno a rafforzare la connettività nel bacino del Mediterraneo.” “Il collegamento di Cyta a BlueMed rafforzerà ulteriormente l’ecosistema digitale di Cipro consolidando la posizione dell’isola come hub digitale chiave nel Mediterraneo orientale,” ha affermato George Malikides, Chief Technology Officer di Cyta. “L’arrivo di BlueMed a Cipro rappresenta un passo fondamentale nella nostra missione di potenziare la connettività internazionale dell’isola,” ha aggiunto George Metzakis, Chief Commercial Officer di Cyta. BlueMed ha ricevuto un finanziamento dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Connecting Europe Facility (CEF), confermando la sua rilevanza strategica per il miglioramento della resilienza digitale e della connettività in Europa e oltre.
Arera, ok riformulazione al Dl: relazione a fine mandato
Arera, “al termine del mandato dei suoi componenti nominati con decreto del presidente della Repubblica 9 agosto 2018, trasmette alle Camere una relazione sugli atti di ordinaria amministrazione e su quelli indifferibili e urgenti adottati” nel periodo di proroga. Lo prevede la riformulazione di tre emendamenti (uno Pd, a prima firma del deputato Marco Simiani, e due M5s a prima firma rispettivamente della deputata Daniela Morfino e della deputata Emma Pavanelli) al dl Arera, approvata nelle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive alla Camera. Il Dl, inoltre, andrà in Aula da lunedì prossimo, 3 novembre. È quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera hanno concluso oggi il voto delle proposte emendative al dl Arera e conferito il mandato ai relatori (il deputato FdI Silvio Giovine per la X, e la deputata Nm Martina Semenzato per l’VIII) a riferire in aula sul provvedimento.
Ddl attività subacquee, Fincantieri: puntiamo a leadership globale ma servono norme adeguate
“L’industria italiana ha una tradizione lunghissima in ambito subacqueo, sia in ambito militare che in ambito civile. In generale è un settore frammentato, in cui l’innovazione richiede un coordinamento, in un contesto in cui il mercato sta chiedendo sempre di più non di comprare i singoli prodotti ma di ricevere un servizo, o quantomeno una soluzione ‘chiavi in mano’, a quelli che sono i fabbisogni. Fincantieri si propone come punto di ingresso per i clienti: un’azienda che è capace non di fornire un singolo prodotto ma di fornire delle soluzioni ‘chiavi in mano’, guidando l’innovazione del prodotto, integrando le tecnologie chiave e dimostrandosi catalizzatore sia della domanda di mercato che dello sviluppo tecnologico”. Lo ha detto Claudio Cisilino, di Fincantieri, in occasione di un’audizione in commissione Trasporti alla Camera.
“Noi abbiamo fatto una strategia di crescita negli ultimi due anni – ha proseguito Cisilino -, sia sviluppando le competenze che già avevamo in casa, per esempio nel mondo dei sottomarini o dell’elettronica, ma anche facendo delle acquisizioni, come la Wass, che è la divisione subacquea del gruppo Leonardo. Abbiamo presentato la settimana scorsa il nostro primo sistema di protezione delle infrastrutture critiche: è un sistema integrato fatto da almeno quattro componenti, che sono i sensori fissi, dei mezzi unmanned – e quindi piccoli droni -, un sistema software che coordina questa raccolta di segnali, e poi, con l’Ia, la capacità, una volta ricevute le immagini, di leggere e capire cosa è stato trovato in quella zona di fondale. È un sistema avveniristico, è una risposta importante proprio nella protezione delle infrastrutture critiche subacquee. Quello che vogliamo fare e stiamo facendo è diventare leader globali nel settore della subacquea”. “Un fattore abilitante per lo sviluppo di questo ecosistema è avere un contesto normativo che permetta di identificare quali sono le infrastrutture subacquee di interesse nazionale, di coordinare e controllare e cosa succede sulle attività subacquee civili e di individuare e monitorare l’adozione delle misure idonee per aumentare la resilienza di queste infrastrutture subacquee”, ha concluso Cisilino. “Su possibili ulteriori integrazioni del settore, stiamo lavorando per coinvolgere le aziende che hanno capacità, specialità ed esperienze, prima di tutto con accordi industriali. Abbiamo vari accordi industriali già firmati. L’opportunità di ‘portare a bordo’ queste aziende anche con delle forme di collaborazione societaria è un rafforzativo ulteriore su cui sicuramente stiamo lavorando, dipende anche se ci sono le condizioni. Credo che questo possa essere di grande supporto anche per i piani di sviluppo in ambito militare per quanto riguarda i progetti della nostra Marina militare”. Lo ha detto Claudio Cisilino, di Fincantieri spa, in occasione di un’audizione in commissione Trasporti alla Camera.
Ets2, Ecco think tank: ogni ritardo costerebbe all’Italia 5-11mld l’anno
Ets2 offre un’opportunità per finanziare politiche di transizione con un effetto pre-redistributivo anziché compensativo, in quanto il beneficio verrebbe messo a disposizione un anno prima dell’introduzione del costo. Questa misura sembra però ora messa in dubbio da una lettera firmata da Cipro, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia, che chiede una posticipazione dell’introduzione di ETS2. Sulla base delle stime di prezzo usate in questa analisi, qualunque ritardo costerebbe all’Italia tra i 5 e gli 11 miliardi all’anno di mancato gettito destinato ai cittadini, inclusi i più vulnerabili. Questo corrisponde a una perdita di spazio di manovra fiscale aggiuntivo significativo rispetto all’entità dell’attuale Legge di bilancio. Il Consiglio europeo ambiente del 4 novembre, che deciderà dell’obiettivo 2040, verosimilmente affronterà la questione ETS2. L’Italia dovrà fare sentire la propria voce, con i paesi sostenitori della misura, come la Germania, per difendere questo strumento chiave della transizione. Lo sottolinea, in un’analisi, Davide Panzeri di Ecco think tank.
Ets2, Gava (Mase): “Con rinvio meno risorse per famiglie e imprese”
L’eventuale rinvio al 2028 dell’Ets2 (ossia dell’estensione del sistema di scambio delle quote di emissione ai settori del trasporto su strada e dell’edilizia), avrebbe “un impatto diretto e significativo sull’operatività del Fondo sociale per il clima, la cui entrata in funzione è strettamente connessa all’avvio dell’Ets2” e porterebbe a una riduzione delle “risorse a disposizione degli Stati membri per sostenere famiglie e imprese vulnerabili nella transizione energetica”. Lo ha detto la viceministra dell’Ambiente, Vannia Gava, rispondendo a un’interrogazione del Pd nel corso del question time nella commissione Ambiente della Camera. Gava ha spiegato che la vigente Direttiva europea di riferimento prevede che “entro il 15 luglio 2026 la Commissione pubblichi un avviso circa il verificarsi, nel periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2026, di condizioni di prezzo del gas e/o del greggio particolarmente elevate”, e che “il verificarsi di tali condizioni metterebbe in moto un meccanismo di salvaguardia, per evitare che l’introduzione dell’Ets2 possa aggravare situazioni di crisi energetica, caratterizzate da prezzi eccezionalmente elevati delle materie prime”. “L’eventualità – ha chiarito – determinerebbe il rinvio dell’Ets2 al 2028”. “Il Regolamento n. 2023/955 prevede che gli Stati membri indichino nei propri Piani le conseguenze di eventuali rinvii nell’attuazione dell’EtS2”, ha spiegato ancora la viceministra, evidenziando poi che, “nella predisposizione del Piano Sociale per il Clima da trasmettere alla Commissione europea ai fini dell’approvazione, il Governo italiano sta perciò elaborando due differenti scenari: quello relativo all’avvio dell’Ets2 nel 2027 con una dotazione piena di risorse; quello alternativo correlato al rinvio dell’Ets2 al 2028, con una dotazione ridotta di risorse e la conseguente rimodulazione temporale e quantitativa delle misure e degli interventi previsti”. “In relazione alla posizione espressa in sede europea circa l’opportunità di procedere a una revisione del sistema Ets2 – ha sottolineato la viceministra –, il Governo italiano segue con la massima attenzione l’evoluzione del relativo dibattito”. “Si evidenzia, altresì – ha proseguito –, che la Commissione europea ha recentemente presentato un pacchetto organico di misure, volto a garantire la stabilità del mercato Ets2 e ad anticipare la disponibilità delle corrispondenti risorse finanziarie. Le proposte in parola non contemplano un rinvio dell’entrata in vigore del sistema, bensì introducono meccanismi di maggiore flessibilità e stabilità gestionale, tali da consentire agli Stati membri di elaborare e attuare i rispettivi Piani sociali per il clima sulla base di scenari programmatori differenziati, tenendo debitamente conto di eventuali condizioni di mercato sfavorevoli”. “In tale contesto – ha concluso Gava –, il Governo ribadisce la necessità di mantenere un approccio pragmatico e proporzionato, che salvaguardi congiuntamente la stabilità sociale e la credibilità del percorso di transizione verso la decarbonizzazione. In tal senso, appare prioritario assicurare adeguate misure di tutela a favore dei soggetti più vulnerabili, preservando al contempo il consenso pubblico verso le politiche climatiche europee, elementi entrambi imprescindibili per garantire la piena riuscita e la sostenibilità nel lungo periodo del processo di transizione”.
Camere di Commercio: a 10 anni dalla riforma rete di strutture più snelle ma più robuste
Più donne al vertice, più laureati, più servizi innovativi dedicati alle imprese e al territorio. Alla resa dei conti, la riforma imposta alle Camere di commercio dalla Legge sulla pubblica amministrazione del 2015, per quanto complessa e non priva di inciampi, ha consegnato al Paese una rete di strutture più snelle ma più robuste, più efficienti ed efficaci nella propria azione. Lo ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, nel suo intervento all’Assemblea di Unioncamere. La legge, ha ricordato, imponeva di ridurre il numero delle strutture da 105 a 60, attraverso accorpamenti tra Camere dettati dal numero minimo di imprese iscritte (75mila); riduceva le aziende speciali, bracci operativi delle Camere nei territori, portandole da 117 a 60; tagliava alcune funzioni “storiche”, come quella riguardante l’internazionalizzazione delle imprese, delimitandone e circoscrivendone altre. “Il sistema camerale ha reagito bene agli input della riforma”, ha detto Prete “e ha saputo riconquistare il ruolo di amministrazione di riferimento delle imprese sui territori rinnovandosi al proprio interno”. Oggi le Camere di commercio registrano una maggiore presenza femminile negli organi di vertice (nei Consigli le donne sono intorno al 30%, quasi 10 punti in più del 2014); nel personale, che si è ridotto di numero, è cresciuto il numero dei laureati, ora superiore al 52% del totale dei dipendenti camerali (erano meno del 40% nel 2014); quasi un quarto del personale oggi si occupa di funzioni di promozione (dal 16% del 2014); è stata effettuata una concentrazione delle partecipazioni nelle diverse società, con una maggiore focalizzazione in quelle che operano per la diffusione dell’innovazione tecnologica e lo sviluppo locale. Secondo il presidente Prete, “sui temi della digitalizzazione e delle nuove tecnologie, della transizione sostenibile, della semplificazione amministrativa, della composizione delle crisi di impresa, del mercato del lavoro e della finanza, il sistema camerale ha acquisito un nuovo ruolo e un riconoscimento ampio anche da parte delle imprese”.
Formazione: accordo tra la Cna e Università Lateranense
Cna e Pontificia Università Lateranense hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per favorire la formazione e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. La convenzione prevede la promozione di tirocini di formazione e orientamento per agevolare le scelte professionali degli studenti nell’ambito della facoltà di diritto civile per il corso di laurea in Giurisprudenza e in quello del ciclo di studio in Scienze della pace. In base all’accordo CNA si impegna ad accogliere presso le proprie strutture nazionali, regionali e territoriali studenti in tirocinio di formazione e orientamento su proposta della Pontificia Università Lateranense. Lo svolgimento del tirocinio sarà seguito e verificato da un tutor scientifico, designato dalla Pontificia Università Lateranense e da uno indicato da CNA.