La giornata
Malpensa diventa Aeroporto ‘Silvio Berlusconi’. Decolla lo scalo di Salerno
- Giorgetti: sul Pnrr sarebbe stato razionale prevedere una scadenza più normale. ma per la Ue la questione non è all’ordine del giorno
- Dl Agricoltura, la Camera approva la conversione: è legge
- L’inflazione Usa cala al 3%, ora possibile il taglio dei tassi
- Balneari, per la Corte Ue sono legittimi gli espropri a fine concessione
- Bei e Poste firmano un accordo di finanziamento da 450 milioni per la digitalizzazione dei servizi logistici
- Pizzarotti lancia la sua Ai Academy per innovare il mondo delle costruzioni
IN SINTESI
E’ ufficiale: l’aeroporto di Malpensa è stato intitolato a Silvio Berlusconi, tra il plauso della maggioranza e le polemiche dell’opposizione. Intanto, a sud, diventa operativo lo scalo di Salerno. Giorgetti insiste: sarebbe stata più razionale una scadenza più lunga sul Pnrr, Ma la Ue ribadisce il no. Con il via libera della Camera, diventa legge il Dl Agricoltura. Frena l’inflazione Usa e alimenta le attese per un taglio dei tassi. Per la Corte di Giustizia europea, la norma italiana che prevede che le opere non amovibili costruite sulle spiagge vengano acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano al termine di una concessione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento. Bei e Poste firmano un accordo per un finanziamento da 450 milioni. Impresa Pizzarotti investe sull’innovazione con la sua nuova AI Academy
L’aeroporto di Milano Malpensa è ufficialmente intitolato a Silvio Berlusconi. A stabilirlo, come ha comunicato il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, è stata l’ordinanza dell’Enac, che ha effetto immediato. Questa la nuova denominazione: Aeroporto Internazionale Milano Malpensa -“Silvio Berlusconi”. La società di gestione SEA provvederà ora agli adempimenti di competenza connessi alla nuova denominazione. “Grande soddisfazione”, ha fatto sapere il Mit, è stata espressa dal ministro Matteo Salvini. Soddisfazione ampiamente e unanimemente condivisa dagli esponenti della maggioranza, che parlano di “giusto e importante riconoscimento” alla figura di Berlusconi. Unico appunto è quello che arriva da Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati: “un nome giusto”, ha detto, ma questa decisione “andava costruita con un percorso più condiviso, per non alimentare polemiche pretestuose su quello che resta il nome più giusto per Malpensa”. Pioggia di critiche, invece, dall’opposizione. L’intitolazione di Malpensa al Cavaliere è definita da Laura Boldrini “un colpo di mano che solo Salvini poteva fare”. Per Azione, “non ha senso”. Il Pd lombardo parla di “sfregio” e annuncia di agire per le vie formale per revocare l’intitolazione a Berlusconi.
Più sereno è il decollo del nuovo aeroporto di Salerno. Dallo scalo campano partoni i primi voli di linea, grazie alla conclusione della prima fase del Piano di Sviluppo realizzato da Gesac. L’inaugurazione si è svolta ieri alla presenza del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il vice direttore generale dell’Enac Fabio Nicolai, l’amministratore delegato di F2i Renato Ravanelli e il presidente di Gesac e Assaeroporti Carlo Borgomeo. L’inizio dei primi voli dal Salerno-Costa d’Amalfi segna la nascita del sistema aeroportuale campano imperniato sui due scali di Napoli e Salerno e gestito da un unico soggetto: Gesac. La gestione unica ha consentito di sviluppare un imponente piano d’investimenti infrastrutturali e, al contempo, una significativa rete di collegamenti aerei, grazie al know-how nella gestione aeroportuale e ai consolidati rapporti di partnership con le compagnie aeree già presenti a Napoli. Lo scalo parte con un’offerta inziale di 20 destinazioni di cui 6 di linea nazionali (Catania, Cagliari, Milano Bergamo, Milano Malpensa, Torino e Verona), 7 internazionali (Basilea, Berlino Ginevra, Malta, Nantes, Londra Gatwick, Londra Stansted) e 7 sul segmento charter (Corfù, Djerba, Monastir, Podgorica, Rodi, Sharm el-Sheikh e Zante). Il Piano di sviluppo consiste in un complesso gruppo di investimenti articolati in diverse fasi tra loro correlate e sovrapposte per un importo complessivo, fino al 2043, di circa 254 milioni di cui 134 finanziati con fondi pubblici. La prima fase si è principalmente concentrata sulla realizzazione delle nuove infrastrutture di volo e sulla ristrutturazione degli esistenti edifici ed aree destinate ai passeggeri, necessarie alla messa in esercizio dello scalo, in particolare: prolungamento pista di volo ed estensione piazzali di sosta aeromobili, segnaletica di volo, riattivazione aerostazione passeggeri e parcheggi.
Giorgetti: sul Pnrr sarebbe stato razionale prevedere una scadenza più normale. Per la Ue la questione non è all’ordine del giorno
Le scadenze del Pnrr andrebbero riviste nell’interesse di tutti i partner europei. Torna alla carica il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sulla necessità di un allungamento dei tempi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. “A mio giudizio sarebbe più realistica una determinazione delle tempistiche che sia utile per i Paesi, per le imprese e per l’Europa stessa”, ha detto ieri parlando all’assemblea generale di Unione italiana vini. “Sarebbe stato razionale prevedere una scadenza temporale più normale” invece di giugno 2026. Secondo il titolare del Mef, “l’Europa non può vivere con decisioni prese solo nell’emergenza, come è stato nel caso del Pnrr con un debito europeo messo in piedi in fretta e furia che ha creato una politica keynesiana all’amatriciana. E Giorgetti ha assicurato di non avere “paura” a mettere in discussione le decisioni europee e ha, comunque ricordato che nelle sedi europee “hanno già detto no” all’eventualità di una proroga delle scadenze. “Ne riparliamo tra un anno”, ha aggiunto. L’ulteriore conferma che la questione non è all’ordine del giorno è arrivata poi da Bruxelles. La questione non è al momento sul tavolo, hanno riferito fonti della Ue che confermano la necessità di dare puntuale attuazione ai piani da parte dei Ventisette Paesi. E non sarà all’ordine del giorno dell’Eurogruppo in programma lunedì prossimo a Bruxelles.
Dl Agricoltura, la Camera approva la conversione. E’ legge
Il Dl Agricoltura è legge. La Camera ha approvato la legge di conversione del decreto con 148 sì e 71 no. Precedentemente, l’Aula aveva votato a favore della questione di fiducia che il Governo ha posto sul Dl Agricoltura. I voti a favore sono stati 181 e i no 111. Il provvedimento ha già avuto il via libera dal Senato la scorsa settimana. “Il Decreto Agricoltura è legge! Il Governo è dalla parte di agricoltori e pescatori con fatti concreti”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. “Cinquecento milioni di euro per sostenere le filiere in difficoltà, affrontare le emergenze e garantire maggiori controlli, specialmente sulle importazioni, assicurando un giusto reddito ai nostri produttori. Finalmente, dopo anni, agricoltura e pesca tornano ad essere centrali in Italia”, ha aggiunto.
L’inflazione Usa cala al 3%, si guarda ora a un possibile taglio dei tassi
Si raffreddano i prezzi oltreoceano. L’inflazione Usa a giugno diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e registra un aumento del 3% su base annua, in rallentamento rispetto al 3,3% di maggio. Con la discesa di giugno, contro le attese di un rialzo, i riflettori si puntano sulle mosse della Fed per un possibile taglio dei tassi a settembre.
Balneari, per la Corte di Giustizia sono legittimi gli espropri a fine concessione
La norma italiana che prevede che le opere non amovibili costruite sulle spiagge vengano acquisite a titolo gratuito dallo Stato italiano al termine di una concessione non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento. E’ quanto ha deciso la Corte di Giustizia Ue pronunciandosi sul ricorso della Società italiana imprese balneari del Comune di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno. Alle origini del contenzioso è l’appello presentato al Consiglio di Stato dalla Siib dopo che, al termine della concessione, le opere costruite dalla società nel suo stabilimento balneare sul territorio di Rosignano Marittimo erano state acquisite a titolo gratuito dallo Stato – come previsto dal codice di navigazione italiano -, imponendo di conseguenza il pagamento di canoni demaniali maggiorati. Il Consiglio di Stato si è rivolto alla Corte di giustizia europea per chiedere se la norma nazionale che prevede che le opere non amovibili costruite su una spiaggia vengano automaticamente acquisite dallo Stato alla scadenza del periodo di prova – per di più senza un indennizzo per il concessionario che le ha realizzate – rappresenti una restrizione alla libertà di stabilimento sancito nell’articolo 49 dei Trattati.
La norma del codice di navigazione italiano, spiega la Corte di Giustizia, si applica “a tutti gli operatori esercenti attività nel territorio italiano” e per questo “non costituisce una restrizione alla libertà di stabilimento”. Tutti gli operatori “si trovano ad affrontare la medesima preoccupazione: quella di sapere se sia economicamente sostenibile presentare la propria candidatura e sottoporre un’offerta ai fini dell’attribuzione di una concessione sapendo che, alla scadenza di quest’ultima, le opere non amovibili costruite saranno acquisite al demanio pubblico”. Inoltre, “la norma non riguarda le condizioni per lo stabilimento dei concessionari autorizzati a gestire un’attività turistico-ricreativa sul demanio pubblico marittimo”, prevedendo “soltanto che, alla scadenza della concessione e salvo che sia diversamente stabilito, le opere non amovibili siano incamerate immediatamente e senza compensazione finanziaria nel demanio pubblico marittimo”. L’appropriazione gratuita e senza indennizzo da parte dello Stato, sottolinea ancora la Corte Ue, “costituisce l’essenza stessa dell’inalienabilità del demanio pubblico”. La Siib non poteva ignorare, sin dalla conclusione del contratto di concessione, che l’autorizzazione all’occupazione demaniale che le era stata attribuita aveva carattere precario ed era revocabile.
Bei e Poste firmano un accordo di finanziamento da 450 milioni di euro per la digitalizzazione dei servizi logistici
La Banca Europea per gli Investimenti e Poste Italiane hanno firmato un accordo di finanziamento dal valore di 450 milioni di euro finalizzato a potenziare la digitalizzazione dei servizi e la realizzazione di un ecosistema logistico e postale più moderno, efficiente e sostenibile. L’accordo è stato ieri a Roma da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente BEI, e Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste Italiane. Nello specifico, gli interventi principali riguardano l’automazione e digitalizzazione dei processi logistici anche grazie all’apertura di due nuovi HUB pacchi, tra cui il primo nel sud Italia, la migrazione in cloud delle piattaforme software, il potenziamento dei canali fisici e digitali al fine di garantire un’esperienza di eccellenza ai propri clienti nell’interazione con Poste Italiane, l’introduzione di strumenti di intelligenza artificiale a supporto della automazione dei processi di business e operativi e il rafforzamento della sicurezza fisica e informatica. Il finanziamento prevede anche una componente “Green” a fronte di investimenti diretti a migliorare l’efficienza energetica e l’elettrificazione del parco veicoli. Gli interventi contribuiranno ad accelerare la trasformazione di Poste Italiane da un operatore postale tradizionale ad un operatore logistico completo, assicurando la sostenibilità economica e ambientale dei suoi processi.
La collaborazione tra la BEI e Poste Italiane si fonda su una relazione di circa 25 anni, con dieci accordi firmati per un totale di quasi 3,3 miliardi di euro, di cui 1,273 miliardi (comprensivi del nuovo prestito, non ancora erogato) in essere alla data attuale. Questa partnership ha contribuito alla digitalizzazione dei servizi, allo sviluppo delle infrastrutture informatiche e logistiche, alla mobilità sostenibile e all’efficienza energetica.
“La nostra partnership con Poste Italiane è un esempio concreto di come le istituzioni finanziarie possano lavorare insieme alle grandi imprese per promuovere l’innovazione, la sostenibilità e l’efficienza operativa,” ha commentato Vigliotti. “Questo finanziamento è un passo importante per garantire che Poste Italiane possa continuare a evolversi e rispondere alle esigenze di un mercato in rapido cambiamento, offrendo servizi sempre più efficienti e sostenibili ai cittadini e alle imprese.” “Questa operazione supporta il nostro ruolo di principale operatore nazionale nella logistica e il processo di digitalizzazione dei servizi avviato negli ultimi anni” ha dichiarato Del Fante. “I nuovi progetti potenzieranno la capacità della nostra infrastruttura, aumentando la gestione automatizzata dei pacchi in ottica sostenibile e ci permetteranno di rispondere alla crescente domanda della logistica legata all’e-commerce”.
Pizzarotti lancia la sua Ai Academy per innovare il mondo delle costruzioni
Impresa Pizzarotti lancia un’Accademy per formare i dipendenti rispetto alle opportunità dell’Intelligenza Artificiale. Da sempre attenta all’implementazione di nuove tecnologie e soluzioni per la modernizzazione e la crescita del settore delle costruzioni, Pizzarotti ha deciso di
realizzare un percorso in house di alta formazione per tutti i dipendenti del Gruppo. La scelta di coinvolgere tutti i livelli produttivi nasce dalla consapevolezza che il vero rischio non è la tecnologia ma come ci poniamo nei suoi confronti. Per questo, per integrare il progresso tecnologico all’interno dell’azienda, è necessario accogliere l’innovazione, presentarla, discuterla, condividerla ed
essere informati e formati ad affrontarla. L’Accademy esplorerà il potenziale dell’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI). Grazie al suo
impiego, verranno pianificati casi d’uso su misura che rispondono a specifiche esigenze aziendali che, con lo sviluppo di “Proof of Concept” (procedura usata per determinare la fattibilità di un progetto attraverso dei test), dimostreranno come sfruttando le capacità della GenAI si potranno raggiungere performance sempre migliori.
L’Intelligenza Artificiale – acceleratore di obiettivi di sostenibilità e facilitatore di rendicontazione – supporterà Impresa Pizzarotti nel migliorare l’efficienza operativa e dei servizi, grazie all’automazione delle attività e all’analisi smart dei documenti. AI permetterà di sviluppare piani di cantiere che, attraverso la progettazione digitalizzata, siano in grado, ad esempio, di accelerare il processo di
completamento della costruzione, minimizzando i rischi grazie a diverse simulazioni che tengano in considerazione differenti variabili. Inoltre, consentirà di garantire una sempre maggiore sicurezza nei cantieri attraverso l’utilizzo di algoritmi avanzati che potranno, ad esempio, assicurare l’identificazione e il rilevamento dei DPI (dispositivi individuali di protezione). Pizzarotti investe nella formazione del personale con l’obiettivo di far crescere conoscenze e competenze interne in materia di GenAI così da agevolarne l’integrazione nei processi aziendali a supporto dei diversi business ai fini del raggiungimento degli obbiettivi di sostenibilità. Le nuove soluzioni, che verranno implementate, saranno in grado di supportare i processi decisionali basati sui dati che attengono al monitoraggio dei fattori ESG grazie alla capacità di gestire contesti caratterizzati da un numero di variabili sempre più elevato e ad una disponibilità di dati a sua volta sempre più
rilevante. I dati sono il fattore chiave per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale unitamente alla dimensione relativa alla governance nella quale rientrano tutte le caratteristiche legate alla qualità e all’affidabilitàmdei dati e alla loro sicurezza. L’Accademy si pone quindi l’ulteriore obbiettivo di sensibilizzare la cultura dei dati.
“Investire nelle persone e nella governance – ha dichiarato Riccardo Garrè, amministratore delegato di Impresa Pizzarotti – è fondamentale per rimanere competitivi e garantire uno sviluppo sostenibile e responsabile. L’Intelligenza Artificiale rappresenta il volano di crescita per tutti i progetti di transizione energetica ed ecologica, perché favorisce lo sviluppo di soluzioni utili a supportare il nostro
impegno verso un futuro sostenibile, grazie a un impiego più efficiente delle risorse. Solo connettendo l’agenda delle sfide ambientali con l’agenda delle priorità sull’innovazione, potremo avere i maggiori benefici per la risoluzione delle sfide globali. Promuovere la cultura GenAI nell’organizzazione è il primo passo”.