MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

Hub Contratti pubblici, al Mit fase 2 dell’IA: cento RUP sperimentano il codice “parlante” con sentenze, pareri e mappe

La chatbot DigitAPP (che passerà a un nuovo nome scelto tramite un referendum al convegno di oggi del Mit/Sna) è uno strumento a supporto dei Responsabili unici del progetto e del personale delle stazioni appaltanti. Da oggi è operativa la versione 2.0 che si arricchisce di due nuovi strumenti gestiti direttamente dall’Intelligenza Artificiale: la flashcard (domande e risposte generate in merito a singoli articoli del codice degli appalti) e le mind map (mappe concettuali che evidenziano procedure, compiti e posizione dei Rup in relazione a un singola norma). Venerdì parte con la prima riunione anche la commissione ministeriale per il Bim coordinata da Pietro Baratono.

14 Lug 2025 di Giorgio Santilli

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Hub Contratti pubblici, al Mit fase 2 dell’IA: cento RUP sperimentano il codice “parlante” con sentenze, pareri e mappe

Anna Corrado

Anna Corrado

Hub Contratti pubblici, il supporto digitale del Mit ai Rup e alle stazioni appaltanti, voluto dal Pnrr per accompagnare l’attuazione del codice degli appalti 36/2023, implementa nuove funzioni gestite direttamente dall’Intelligenza artificiale. La chatbot DigitAPP (che nei prossimi giorni acquisirà un nuovo nome sulla base di una scelta votata oggi al convegno Mit/Sna) aveva esordito il 10 marzo scorso in una versione 1.0 e passa oggi a una versione 2.0 che consentirà, oltre all’implementazione di nuove funzionalità, anche l’avvio di una fase sperimentale di dieci giorni con la partecipazione di cento Rup appartenenti a stazioni appaltanti e centrali di committenza di ambito nazionale. In autunno sarà poi la volta di Rup appartenenti a SA e CC di ambito regionale (5-15 settembre), di Città metropolitana e provinciale (5-15 ottobre), comunale (5-15 novembre), in altre categorie (5-15 dicembre).

La versione 2.0 della chatbox, oltre a rendere disponibile il codice appalti “parlante” (con un collegamento delle singole norme alla giurisprudenza amministrativa, ai pareri dell’Anac e del Mit, all’evoluzione della normativa), si arricchisce di due nuovi strumenti: la flashcard (domande e risposte generate direttamente dall’intelligenza artificiale in merito a singoli articoli del codice degli appalti) e le mind map (mappe concettuali che evidenziano procedure, compiti e posizione dei Rup in relazione alle singole norme).

“La partecipazione dei Rup a questa sperimentazione – dice la coordinatrice del gruppo di lavoro del Mit sulla digitalizzazione dei contratti pubblici, Anna Corrado – consente di contribuire attivamente allo sviluppo di un servizio innovativo della PA, di accedere a uno strumento che semplifica e velocizza il lavoro quotidiano dei Rup, di far parte di una rete di utenti pionieri e attori del cambiamento digitale”.

Pietro Baratono

Un’ulteriore accelerazione del ministero delle Infrastrutture sulla frontiera della digitalizzazione arriverà venerdì prossimo con la prima riunione della commissione ministeriale per il Bim, coordinata da Pietro Baratono. Dovrà trovare soluzioni per facilitare l’avvicinamento di molte stazioni appaltanti ai progetti e alla gestione degli appalti in Bim. Dopo l’entrata in vigore della norma che ha fissato a due milioni la soglia sopra la quale è obbligatorio la progettazione in Bim, un’opera su cinque dovrà affrontare questo passaggio. Come Baratono, Corradi e altri esperti della pubblica amministrazione diranno oggi al convegno “Il futuro dei contratti pubblici tra governance multilivello e innovazione”, che si terrà alla Scuola nazionale di amministrazione, il Bim è solo uno degli aspetti del processo in corso che più propriamente può essere identificato con la realizzazione di una Gestione Informativa Digitale (GID).

Si legga anche “Certificare l’Intelligenza Artificiale nella pubblica amministrazione, la strada di un indice di reputazione fondato sulle sue prestazioni in contesti reali” di Anna Corrado e Pierluigi Contucci

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